
Eppure un filo c’è. Un filo forte e resistente che unisce Palermo e Alessandria. Il cuore del Mediterraneo così ferito e, più a settentrione, un altro cuore all’interno del triangolo operoso del nord-ovest italiano. Cafè Jerusalem [spettacolo della Compagnia del Suq prodotto dal Teatro Stabile di Genova, dove ha debuttato a marzo 2015] sbarca il 20 settembre nella magica Chiesa dello Spasimo a Palermo, e risale subito ad Alessandria, in scena al Teatro Alessandrino appena due giorni dopo, il 22 settembre.
Non sono solo le prime tappe di una tournée, e non sono casuali. Dicono molto di quello che è Cafè Jerusalem: la trasposizione in parole, teatro e musica di uno sguardo comune. Su Gerusalemme, certo, e da qui su alcuni nodi del nostro vivere, quotidiano e dunque universale. Lo sguardo comune è quello che ha unito in questo anno incredibile persone, professionisti diversi: Carla Peirolero e il suo incredibile e colorato Suq, Pino Petruzzelli e il suo impegno sui temi civili più scomodi, i Radiodervish e il loro mélange mediterraneo, me e la “mia” Gerusalemme.
Palermo, per esempio. Cafè Jerusalem arriva a Palermo e approda – è proprio il caso di dirlo – allo Spasimo, una chiesa mai terminata, usata nei secoli addietro come fortezza per difendere la città dai nemici che il mare portava. Un luogo magico, dove vive un maestoso albero di summacco, en plein air, simbolo di un Mediterraneo unito anche dai semi e dalle spezie. Il 20 settembre, allo Spasimo, ci sarà dunque una notte in un caffè speciale, il Cafè Jerusalem appunto, per raccontare una Gerusalemme sconosciuta ai più. Con lo spettacolo teatrale, il concerto, le illustrazioni oniriche di Maria Teresa De Palma. Una parte del ricavato servirà per le borse di studio per ragazzi detenuti nel carcere minorile Malaspina: anche questo gesto fa parte del nostro sguardo comune.
E poi Alessandria. Tutto nasce da un incontro. Ancora una volta da un incontro. Indimenticabile, come lo sono gli incontri veri. Con un uomo, don Walter Fiocchi, innamorato di Gerusalemme e della Palestina, soprattutto dell’umanità dolente della Palestina in cui tornava spesso, con costanza e determinazione. Dopo la sua morte, gli amici di don Walter hanno continuato a poggiare il loro impegno su Gerusalemme, e in suo ricordo hanno voluto Cafè Jerusalem ad Alessandria. Ne sarebbe stato felice, lo so, con quella certezza che proviene dai veri incontri e dalle conversazione dense, solide.
Sguardo comune: sono affascinata da questa definizione che può apparire così ambigua, confusa. Eppure, nella mia testa, i suoi contorni appaiono netti, sin troppo definiti. “Sguardo comune” contiene, in sé, i fondamenti di un vivere civile che noi, quelli di Cafè Jerusalem, proviamo a non dimenticare. Rispetto, dignità, compassione. Dal Suq Genova alla Palermo che ospita migranti in silenzio, dalla Alessandria degli amici di Don Walter alla Puglia della cultura che porta sviluppo, la rete del vivere civile esiste. Senza clamori.
di Paola Caridi
Info e prenotazioni
Palermo
Alessandria – LIBRERIA MONDADORI, via Trotti – Alessandria – 0131 261423
SuqGenova
Festival e teatro per l’Intercultura
Cultura - 17 Settembre 2015
Teatro, ‘Cafè Jerusalem’: lo sguardo civico sul Mediterraneo
Eppure un filo c’è. Un filo forte e resistente che unisce Palermo e Alessandria. Il cuore del Mediterraneo così ferito e, più a settentrione, un altro cuore all’interno del triangolo operoso del nord-ovest italiano. Cafè Jerusalem [spettacolo della Compagnia del Suq prodotto dal Teatro Stabile di Genova, dove ha debuttato a marzo 2015] sbarca il 20 settembre nella magica Chiesa dello Spasimo a Palermo, e risale subito ad Alessandria, in scena al Teatro Alessandrino appena due giorni dopo, il 22 settembre.
Non sono solo le prime tappe di una tournée, e non sono casuali. Dicono molto di quello che è Cafè Jerusalem: la trasposizione in parole, teatro e musica di uno sguardo comune. Su Gerusalemme, certo, e da qui su alcuni nodi del nostro vivere, quotidiano e dunque universale. Lo sguardo comune è quello che ha unito in questo anno incredibile persone, professionisti diversi: Carla Peirolero e il suo incredibile e colorato Suq, Pino Petruzzelli e il suo impegno sui temi civili più scomodi, i Radiodervish e il loro mélange mediterraneo, me e la “mia” Gerusalemme.
Palermo, per esempio. Cafè Jerusalem arriva a Palermo e approda – è proprio il caso di dirlo – allo Spasimo, una chiesa mai terminata, usata nei secoli addietro come fortezza per difendere la città dai nemici che il mare portava. Un luogo magico, dove vive un maestoso albero di summacco, en plein air, simbolo di un Mediterraneo unito anche dai semi e dalle spezie. Il 20 settembre, allo Spasimo, ci sarà dunque una notte in un caffè speciale, il Cafè Jerusalem appunto, per raccontare una Gerusalemme sconosciuta ai più. Con lo spettacolo teatrale, il concerto, le illustrazioni oniriche di Maria Teresa De Palma. Una parte del ricavato servirà per le borse di studio per ragazzi detenuti nel carcere minorile Malaspina: anche questo gesto fa parte del nostro sguardo comune.
E poi Alessandria. Tutto nasce da un incontro. Ancora una volta da un incontro. Indimenticabile, come lo sono gli incontri veri. Con un uomo, don Walter Fiocchi, innamorato di Gerusalemme e della Palestina, soprattutto dell’umanità dolente della Palestina in cui tornava spesso, con costanza e determinazione. Dopo la sua morte, gli amici di don Walter hanno continuato a poggiare il loro impegno su Gerusalemme, e in suo ricordo hanno voluto Cafè Jerusalem ad Alessandria. Ne sarebbe stato felice, lo so, con quella certezza che proviene dai veri incontri e dalle conversazione dense, solide.
Sguardo comune: sono affascinata da questa definizione che può apparire così ambigua, confusa. Eppure, nella mia testa, i suoi contorni appaiono netti, sin troppo definiti. “Sguardo comune” contiene, in sé, i fondamenti di un vivere civile che noi, quelli di Cafè Jerusalem, proviamo a non dimenticare. Rispetto, dignità, compassione. Dal Suq Genova alla Palermo che ospita migranti in silenzio, dalla Alessandria degli amici di Don Walter alla Puglia della cultura che porta sviluppo, la rete del vivere civile esiste. Senza clamori.
di Paola Caridi
Info e prenotazioni
Palermo
Alessandria – LIBRERIA MONDADORI, via Trotti – Alessandria – 0131 261423
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".