C’è poco da stupirsi se l’Italia con 8,5 bambini ogni mille abitanti continua a rimanere in fondo alla classifica della natalità in Europa, contro – spiega l’Eurostat – numeri a due cifre di Irlanda (15 per mille), Francia (12,3 per mille), Regno Unito (12,2), Svezia (11,8) e Lussemburgo (11,3). Inoltre, se nel BelPaese un quarto delle donne occupate abbandona il lavoro dopo la maternità, negli altri Stati l’occupazione delle neomamme mostra un percorso a U (forte discesa nei primi tre anni di vita del bambino e un graduale ritorno al lavoro in seguito). A fare la differenza sono, infatti, il mix di interventi messi in campo da decenni nel Vecchio Continente in grado di incentivare la natalità e il lavoro femminile. La ricetta con cui si aiutano le donne a fare figli è chiara: soldi in tasca subito (assegni legati alla maternità), aiuti nella cura dei bambini (dagli asili nido alle babysitter di famiglia), congedi parentali più flessibili e benefit vari (spesso a sostegno dei redditi più bassi). Con un esempio indicativo: la Germania. Se anche continua a fare pochi figli (8,4 per mille), punta sempre sull’apporto demografico legato all’immigrazione in modo da tenere così alte economia e crescita.
E l’Italia cosa fa per aiutare i neo genitori? Da meno di quattro mesi è entrato in vigore il bonus bebè, ma solo per i redditi minimi e fino ai 3 anni d’età del bimbo. Poi ci sono le detrazioni fiscali (tra i 950 euro e i 1.220 euro l’anno) e il voucher baby sitting e asilo nido, vale a dire un’agevolazione riconosciuta alle mamme lavoratrici che, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, scelgono di non optare per il congedo parentale e rientrare subito a lavoro. Si tratta di 600 euro al mese, erogati però solo per sei mesi. Se questo bonus riuscirà ad invertire la drammatica rotta registrata dalla natalità italiana e a coronare il sogno della conciliazione famiglia-lavoro è presto per dirlo, mancando i dati ufficiali dell’Inps. Certamente, però, si può definire una misura poco incisiva sulle finanze delle famiglie. Il motivo? Secondo l’ultimo Osservatorio nazionale Federconsumatori sulle spese per mantenere un bambino nel primo anno di vita, la sola politica di sussidi monetari ha effetti incerti e in genere poco significativi. Resta fondamentale, infatti, il ruolo delle politiche sociali nel loro insieme: non solo un premio alla nascita, ma anche altri specifici sussidi dedicati ai primi mesi di vita del bimbo, così come emerge dal confronto con i più importanti Paesi europei. Perché mai come oggi occupazione e maternità sembrano due facce della stessa medaglia.

FRANCIA – È dal 1973 che Oltralpe il tasso di fecondità è costante e si attesta sui 2 figli a donna. Un baby boom ininterrotto dovuto prevalentemente alla politica familiare messa in atto dal governo francese. E, nonostante lo scorso luglio sia stata introdotta una rimodulazione dell’importo degli assegni familiari legata al reddito e al numero dei figli, le somme erogate restano alte: il premio alla nascita vale 927,71 euro, ma se il figlio si adotta (fino a 20 anni di età) sale a 1.855,42 euro. Il bonus viene erogato all’inizio del quarto mese di gravidanza, dopo aver presentato gli esami medici, per agevolare le famiglie alle prese con le prime spese. L’importo, inoltre, viene maggiorato se entrambi i genitori lavorano o se si tratta di una famiglia con un solo genitore.
E non finisce qui. Le prestazioni di mantenimento e di accoglienza legate alla prima infanzia sono raggruppate in un pacchetto che si chiama Paje e che, oltre al bonus, si compone di un assegno di base pari a 185,54 euro al mese subordinato al reddito e valido fino ai tre anni del bimbo. Poi ci sono la prestazione condivisa di educazione del bambino (PreParE) per ogni nascita (o adozione) e l’integrazione di libera scelta d’attività (CLCA), che permettono al genitore di sospendere la propria attività o di ridurla. Entrambe sono subordinate a un’anzianità contributiva minima. L’importo della PreParE/CLCA è fissato a 392,48 euro ad aliquota piena e a 146,36 euro se l’attività è un part-time superiore al 50 per cento. Un esempio: una famiglia del ceto medio con due figli (uno neonato e l’altro all’asilo nido) percepisce dallo Stato quasi 7mila euro all’anno, senza contare che in Francia è prevista l’assistenza gratuita a domicilio di infermieri specializzati subito dopo la nascita del bebè.
FINLANDIA – Le mamme più felici del mondo, secondo quanto emerso dall’ultimo rapporto di Save the Children, sono finlandesi. Nel Paese in cui il 32% del Pil è destinato alle politiche sociali, gli aiuti sono concreti. A iniziare dalla baby box, una scatola di cartone con beni di prima necessità che dal 1949 viene inviata a tutte le future madri. Il mittente è Kela, l’ente pubblico di previdenza sociale, che inserisce nella scatola (pensata anche come possibile culla) vestitini, tutine, bavaglini, coperte, un materassino, cuffiette, calzini, un set di lenzuola e un set per l’igiene del bambino e della mamma, inclusi i preservativi per il controllo demografico e i pannolini di stoffa in favore dell’ecosostenibilità. C’è anche un giocattolo e un libro illustrato. Mancano solo il biberon e il latte in polvere, in modo da incoraggiare l’allattamento al seno. Ogni anno il design e i colori cambiano. I vestiti sono di diverse taglie, in modo da poter servire al neonato per i primi mesi di vita. In occasione della nascita del Royal Baby anche William & Kate hanno ricevuto il pacco maternità dal governo della Finlandia. Ogni mamma può però scegliere se ricevere questo kit o il suo valore in contanti, attraverso un buono di 140 euro.
Le politiche sociali del governo prevedono poi fino a dieci mesi di permesso di maternità retribuito per le donne, mentre per i padri sono previsti altri incentivi. In soldoni, c’è un sussidio che viene versato mensilmente per ogni figlio a carico fino all’età di 17 anni pari a 95,75 euro per il primo figlio, 105,80 euro per il secondo figlio, 135,01 per il terzo e fino a 174,27 euro per ogni figlio oltre il quinto. E si ha diritto a 48,55 euro in più al mese per ogni bambino se il genitore è da solo. Infine, sul fronte del lavoro, sono previste delle indennità parentali che vengono calcolate in base al reddito. L’importo minimo è di 24,02 euro per ogni giorno lavorativo che va dal lunedì al sabato.
GERMANIA – Anche in questo Paese i sussidi previsti per la nascita di un bimbo sono altissimi: 184 euro al mese per ognuno dei primi due figli che, moltiplicato per 12 mesi, fa 2.202 euro all’anno per figlio. Mentre con tre pargoli si sale a 190 euro al mese e a 215 euro per i successivi figli. Si tratta del Kindergeld (“denaro del bambino”), pilastro portante del welfare tedesco, che prevede, inoltre, un posto all’asilo nido di diritto per ogni famiglia, mentre chi preferisce accudire a casa i bambini riceve un assegno da 150 euro al mese. Ma questo è l’importo base. Poi, sempre dal primo luglio, è scattato un nuovo sussidio: si chiama ElterngeldPlus e prevede congedi parentali più flessibili. In pratica ci si può assentare dal lavoro per un totale di 24 mesi fino al compimento dell’ottavo anno di età del bimbo o lavorare part-time ricevendo dei benefit. Una misura che dovrebbe rispondere alle critiche che per anni hanno preso di mira il welfare tedesco, considerato poco attento alle esigenze lavorative delle neo mamme. Nel quadro dei sussidi pubblici rientra anche un’agevolazione per le famiglie che hanno bimbi piccoli e acquistano la prima casa (Baukindergeld). Questa maggiorazione, versata per otto anni, ammonta a 767 euro annui per ogni figlio. Un sussidio è riservato anche ai genitori single che non ricevono alimenti da parte dell’altro genitore: è finanziato con fondi pubblici ed è pari a 133 euro per i bambini sotto i 6 anni e a 180 euro fino ai 12 anni.
GRAN BRETAGNA – La parola chiave è Child benefit e comprende tutti i sussidi definiti universali perché riguardano tutti coloro che sono responsabili del bimbo (mamme, genitori o tutori) con un solo limite reddituale, l’High Income Child Benefit Charge: se si superano 50mila sterline all’anno (quasi 68mila euro) deve essere restituita una parte di quanto ricevuto. Fino ad aprile 2016, gli importi sono questi: 20,70 sterline (circa 28 euro) a settimana per il primo figlio e 13,70 sterline (circa 18,6 euro) a settimana per ognuno dei successivi. L’erogazione del contributo è prevista fino al 16esimo anno di età di ciascun figlio, che coincide con la fine dell’obbligo della scuola. Ma se il ragazzo decide di continuare gli studi può essere richiesta un’estensione fino al compimenti dei 20 anni. Ad affiancare il Child benefit è il Child Tax Credit, che consente di ottenere crediti d’imposta aggiuntivi per alcune spese, come quelle sostenute per la baby-sitter. Per ottenerlo sono necessari gli stessi requisiti, ma la somma che si riceve dipende dal reddito: è possibile ottenere fino a 122,50 sterline in più a settimana per il primo figlio (vale a dire 670 euro al mese) o 210 sterline con due figli. Capitolo a parte sono i voucher per l’infanzia: possono richiederli tutti i lavoratori che hanno il National Insurance, una sorta di libretto del lavoro obbligatorio, e consentono di ottenere fino a 55 sterline a settimana a seconda di quanto si guadagna e dall’anzianità contributiva. In più, visto che uno dei punti deboli del sistema inglese è l’istruzione pubblica, schiacciata dall’eccellenza di quella privata, il welfare prevede il Children Grant: una sovvenzione per gli studenti fino all’età di 15 anni che va dalle 150 sterline a settimana per un figlio a 257,55 sterline per due o più figli. Ma per 2015 e 2016 il benefit è stato già ritoccato all’insù, rispettivamente a 155,24 e 266,15 sterline.
Sul fronte indennità, le future mamme – dipendenti o lavoratrici autonome attive per almeno 26 settimane durante l’anno o che hanno guadagnato almeno 30 sterline a settimana per un periodo di 13 settimane – possono richiedere la Maternity Allowance. In pratica, per la durata massima di 39 settimane riceveranno 139,58 sterline a settimana o il 90% della retribuzione media settimanale. E i pagamenti possono iniziare già 11 settimane prima che il bambino nasca. I papà? Hanno una o due settimane pagate di congedo, ma se il bimbo è nato (o è stato adottato prime del 5 aprile 2015) le settimane diventano 26 settimane. Un benefit aggiuntivo che può ottenere solo se la mamma torna a lavoro.
OLANDA – Qui lo Stato aiuta aiuta tutti i genitori a prendersi cura dei figli (anche quelli adottati o di cui si ha la tutela) fino a 18 anni attraverso il Kinderbijslag, l’assegno familiare versato ogni tre mesi. Le prestazioni sono regolate dal National Child Benefits Act (Akw). L’importo aumenta con l’età del bambino. E se ha una disabilità si può beneficiare di assegni familiari pari a due volte il valore di base. In particolare, dal 2012 restano validi questi importi: da 0 a 5 anni si ha diritto a 191,65 euro al mese, da 6 a 11 anni si sale a 232,71 euro al mese fino ad arrivare alla maggiore età con 273,78 euro al mese. C’è poi un bonus a seconda del reddito, del tipo di famiglia e del numero dei figli, a cui si aggiunge un ulteriore somma solo per l’assistenza ai bambini, a seconda del numero di ore lavorate dai genitori e dal reddito lordo percepito. Sul fronte del congedo di maternità, però, si possono utilizzare solo 16 settimane in totale. Questo perché lo Stato incentiva le madri a tornare subito a lavoro, per non restarne tagliate fuori, ma con orari flessibili che consentono facilmente di passare da un impiego full time a uno part time. Ci sarà, quindi, una riduzione dello stipendio, ma il versamento dei contributi resta uguale. Una soluzione di cui quasi tutte le donne, ma anche gli uomini, usufruiscono.
SPAGNA – La crisi ha lasciato il segno. E il governo Rajoy ha messo mano pesantemente anche agli aiuti per la maternità. Tanto che l’unico incentivo su cui possono contare tutte le famiglie è la deduzione di 1.200 euro dall’Irpef per ogni figlio nato fino al compimento dei 3 anni. Il bonus si può richiedere come rimborso mensile di 100 euro o una tantum, ma per ottenerlo bisogna aver lavorato almeno 15 giorni nel mese in cui si richiede. Il confronto con gli anni passati è impietoso: fino al 2014 tutti percepivano 2.500 per ogni figlio nato. Tuttavia, nel caso di famiglie numerose e madri single o nel caso in cui uno dei genitori abbia una disabilità superiore al 65%, sempre dallo scorso gennaio il bonus bebè è di mille euro. E, in caso di parto multiplo, con due gemelli si ha diritto a 2.665 euro, con tre si sale a 5.131 euro fino ad arrivare a 7.696 euro con quattro o più gemelli. A fare la differenza normalmente sono, comunque, le comunità autonome in cui si risiede. Ad esempio le Baleari, Castiglia e Leon, Navarra, Galizia e i Paesi Baschi danno un aiuto tra 1.200 euro e 8.700 euro all’anno per l’acquisto dei beni di prima necessità come latte, pannolini e prodotti farmaceutici. Capitolo a parte per le madri libere professioniste. L’equivalente spagnolo dell’Inps 2 permette di avere 16 settimane di maternità retribuite alle lavoratrici che hanno accumulato negli ultimi 7 anni un minimo di 180 giorni lavorativi. Sul fronte dei permessi lavorati, madri e padri possono richiedere entrambi un’ora al giorno di allattamento fino al compimento dei 9 mesi. Inoltre i papà hanno diritto a 13 giorni di permesso subito dopo la nascita. Podemos ha già annunciato che in caso di vittoria alle elezioni di dicembre ristabilirà il bonus bebè con un importo variabile in base al reddito.
Usi & Consumi
Bonus bebè, aiuti e sgravi. Quanto pesa lo Stato nella natalità in Europa. (E perché l’Italia è fanalino di coda)
Da neanche quattro mesi è possibile presentare la domanda per poter usufruire di un assegno mensile da 80 euro per ogni figlio fino ai tre anni di età, ma vale solo per i nuclei con reddito Isee fino a 25mila euro. E nel resto d'Europa come funziona? Il bonus bebè c'è da decenni ed è molto più generoso. Anche se in Spagna il governo Rajoy ha tagliato gli aiuti
C’è poco da stupirsi se l’Italia con 8,5 bambini ogni mille abitanti continua a rimanere in fondo alla classifica della natalità in Europa, contro – spiega l’Eurostat – numeri a due cifre di Irlanda (15 per mille), Francia (12,3 per mille), Regno Unito (12,2), Svezia (11,8) e Lussemburgo (11,3). Inoltre, se nel BelPaese un quarto delle donne occupate abbandona il lavoro dopo la maternità, negli altri Stati l’occupazione delle neomamme mostra un percorso a U (forte discesa nei primi tre anni di vita del bambino e un graduale ritorno al lavoro in seguito). A fare la differenza sono, infatti, il mix di interventi messi in campo da decenni nel Vecchio Continente in grado di incentivare la natalità e il lavoro femminile. La ricetta con cui si aiutano le donne a fare figli è chiara: soldi in tasca subito (assegni legati alla maternità), aiuti nella cura dei bambini (dagli asili nido alle babysitter di famiglia), congedi parentali più flessibili e benefit vari (spesso a sostegno dei redditi più bassi). Con un esempio indicativo: la Germania. Se anche continua a fare pochi figli (8,4 per mille), punta sempre sull’apporto demografico legato all’immigrazione in modo da tenere così alte economia e crescita.
E l’Italia cosa fa per aiutare i neo genitori? Da meno di quattro mesi è entrato in vigore il bonus bebè, ma solo per i redditi minimi e fino ai 3 anni d’età del bimbo. Poi ci sono le detrazioni fiscali (tra i 950 euro e i 1.220 euro l’anno) e il voucher baby sitting e asilo nido, vale a dire un’agevolazione riconosciuta alle mamme lavoratrici che, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, scelgono di non optare per il congedo parentale e rientrare subito a lavoro. Si tratta di 600 euro al mese, erogati però solo per sei mesi. Se questo bonus riuscirà ad invertire la drammatica rotta registrata dalla natalità italiana e a coronare il sogno della conciliazione famiglia-lavoro è presto per dirlo, mancando i dati ufficiali dell’Inps. Certamente, però, si può definire una misura poco incisiva sulle finanze delle famiglie. Il motivo? Secondo l’ultimo Osservatorio nazionale Federconsumatori sulle spese per mantenere un bambino nel primo anno di vita, la sola politica di sussidi monetari ha effetti incerti e in genere poco significativi. Resta fondamentale, infatti, il ruolo delle politiche sociali nel loro insieme: non solo un premio alla nascita, ma anche altri specifici sussidi dedicati ai primi mesi di vita del bimbo, così come emerge dal confronto con i più importanti Paesi europei. Perché mai come oggi occupazione e maternità sembrano due facce della stessa medaglia.
FRANCIA – È dal 1973 che Oltralpe il tasso di fecondità è costante e si attesta sui 2 figli a donna. Un baby boom ininterrotto dovuto prevalentemente alla politica familiare messa in atto dal governo francese. E, nonostante lo scorso luglio sia stata introdotta una rimodulazione dell’importo degli assegni familiari legata al reddito e al numero dei figli, le somme erogate restano alte: il premio alla nascita vale 927,71 euro, ma se il figlio si adotta (fino a 20 anni di età) sale a 1.855,42 euro. Il bonus viene erogato all’inizio del quarto mese di gravidanza, dopo aver presentato gli esami medici, per agevolare le famiglie alle prese con le prime spese. L’importo, inoltre, viene maggiorato se entrambi i genitori lavorano o se si tratta di una famiglia con un solo genitore.
E non finisce qui. Le prestazioni di mantenimento e di accoglienza legate alla prima infanzia sono raggruppate in un pacchetto che si chiama Paje e che, oltre al bonus, si compone di un assegno di base pari a 185,54 euro al mese subordinato al reddito e valido fino ai tre anni del bimbo. Poi ci sono la prestazione condivisa di educazione del bambino (PreParE) per ogni nascita (o adozione) e l’integrazione di libera scelta d’attività (CLCA), che permettono al genitore di sospendere la propria attività o di ridurla. Entrambe sono subordinate a un’anzianità contributiva minima. L’importo della PreParE/CLCA è fissato a 392,48 euro ad aliquota piena e a 146,36 euro se l’attività è un part-time superiore al 50 per cento. Un esempio: una famiglia del ceto medio con due figli (uno neonato e l’altro all’asilo nido) percepisce dallo Stato quasi 7mila euro all’anno, senza contare che in Francia è prevista l’assistenza gratuita a domicilio di infermieri specializzati subito dopo la nascita del bebè.
FINLANDIA – Le mamme più felici del mondo, secondo quanto emerso dall’ultimo rapporto di Save the Children, sono finlandesi. Nel Paese in cui il 32% del Pil è destinato alle politiche sociali, gli aiuti sono concreti. A iniziare dalla baby box, una scatola di cartone con beni di prima necessità che dal 1949 viene inviata a tutte le future madri. Il mittente è Kela, l’ente pubblico di previdenza sociale, che inserisce nella scatola (pensata anche come possibile culla) vestitini, tutine, bavaglini, coperte, un materassino, cuffiette, calzini, un set di lenzuola e un set per l’igiene del bambino e della mamma, inclusi i preservativi per il controllo demografico e i pannolini di stoffa in favore dell’ecosostenibilità. C’è anche un giocattolo e un libro illustrato. Mancano solo il biberon e il latte in polvere, in modo da incoraggiare l’allattamento al seno. Ogni anno il design e i colori cambiano. I vestiti sono di diverse taglie, in modo da poter servire al neonato per i primi mesi di vita. In occasione della nascita del Royal Baby anche William & Kate hanno ricevuto il pacco maternità dal governo della Finlandia. Ogni mamma può però scegliere se ricevere questo kit o il suo valore in contanti, attraverso un buono di 140 euro.
Le politiche sociali del governo prevedono poi fino a dieci mesi di permesso di maternità retribuito per le donne, mentre per i padri sono previsti altri incentivi. In soldoni, c’è un sussidio che viene versato mensilmente per ogni figlio a carico fino all’età di 17 anni pari a 95,75 euro per il primo figlio, 105,80 euro per il secondo figlio, 135,01 per il terzo e fino a 174,27 euro per ogni figlio oltre il quinto. E si ha diritto a 48,55 euro in più al mese per ogni bambino se il genitore è da solo. Infine, sul fronte del lavoro, sono previste delle indennità parentali che vengono calcolate in base al reddito. L’importo minimo è di 24,02 euro per ogni giorno lavorativo che va dal lunedì al sabato.
GERMANIA – Anche in questo Paese i sussidi previsti per la nascita di un bimbo sono altissimi: 184 euro al mese per ognuno dei primi due figli che, moltiplicato per 12 mesi, fa 2.202 euro all’anno per figlio. Mentre con tre pargoli si sale a 190 euro al mese e a 215 euro per i successivi figli. Si tratta del Kindergeld (“denaro del bambino”), pilastro portante del welfare tedesco, che prevede, inoltre, un posto all’asilo nido di diritto per ogni famiglia, mentre chi preferisce accudire a casa i bambini riceve un assegno da 150 euro al mese. Ma questo è l’importo base. Poi, sempre dal primo luglio, è scattato un nuovo sussidio: si chiama ElterngeldPlus e prevede congedi parentali più flessibili. In pratica ci si può assentare dal lavoro per un totale di 24 mesi fino al compimento dell’ottavo anno di età del bimbo o lavorare part-time ricevendo dei benefit. Una misura che dovrebbe rispondere alle critiche che per anni hanno preso di mira il welfare tedesco, considerato poco attento alle esigenze lavorative delle neo mamme. Nel quadro dei sussidi pubblici rientra anche un’agevolazione per le famiglie che hanno bimbi piccoli e acquistano la prima casa (Baukindergeld). Questa maggiorazione, versata per otto anni, ammonta a 767 euro annui per ogni figlio. Un sussidio è riservato anche ai genitori single che non ricevono alimenti da parte dell’altro genitore: è finanziato con fondi pubblici ed è pari a 133 euro per i bambini sotto i 6 anni e a 180 euro fino ai 12 anni.
GRAN BRETAGNA – La parola chiave è Child benefit e comprende tutti i sussidi definiti universali perché riguardano tutti coloro che sono responsabili del bimbo (mamme, genitori o tutori) con un solo limite reddituale, l’High Income Child Benefit Charge: se si superano 50mila sterline all’anno (quasi 68mila euro) deve essere restituita una parte di quanto ricevuto. Fino ad aprile 2016, gli importi sono questi: 20,70 sterline (circa 28 euro) a settimana per il primo figlio e 13,70 sterline (circa 18,6 euro) a settimana per ognuno dei successivi. L’erogazione del contributo è prevista fino al 16esimo anno di età di ciascun figlio, che coincide con la fine dell’obbligo della scuola. Ma se il ragazzo decide di continuare gli studi può essere richiesta un’estensione fino al compimenti dei 20 anni. Ad affiancare il Child benefit è il Child Tax Credit, che consente di ottenere crediti d’imposta aggiuntivi per alcune spese, come quelle sostenute per la baby-sitter. Per ottenerlo sono necessari gli stessi requisiti, ma la somma che si riceve dipende dal reddito: è possibile ottenere fino a 122,50 sterline in più a settimana per il primo figlio (vale a dire 670 euro al mese) o 210 sterline con due figli. Capitolo a parte sono i voucher per l’infanzia: possono richiederli tutti i lavoratori che hanno il National Insurance, una sorta di libretto del lavoro obbligatorio, e consentono di ottenere fino a 55 sterline a settimana a seconda di quanto si guadagna e dall’anzianità contributiva. In più, visto che uno dei punti deboli del sistema inglese è l’istruzione pubblica, schiacciata dall’eccellenza di quella privata, il welfare prevede il Children Grant: una sovvenzione per gli studenti fino all’età di 15 anni che va dalle 150 sterline a settimana per un figlio a 257,55 sterline per due o più figli. Ma per 2015 e 2016 il benefit è stato già ritoccato all’insù, rispettivamente a 155,24 e 266,15 sterline.
Sul fronte indennità, le future mamme – dipendenti o lavoratrici autonome attive per almeno 26 settimane durante l’anno o che hanno guadagnato almeno 30 sterline a settimana per un periodo di 13 settimane – possono richiedere la Maternity Allowance. In pratica, per la durata massima di 39 settimane riceveranno 139,58 sterline a settimana o il 90% della retribuzione media settimanale. E i pagamenti possono iniziare già 11 settimane prima che il bambino nasca. I papà? Hanno una o due settimane pagate di congedo, ma se il bimbo è nato (o è stato adottato prime del 5 aprile 2015) le settimane diventano 26 settimane. Un benefit aggiuntivo che può ottenere solo se la mamma torna a lavoro.
OLANDA – Qui lo Stato aiuta aiuta tutti i genitori a prendersi cura dei figli (anche quelli adottati o di cui si ha la tutela) fino a 18 anni attraverso il Kinderbijslag, l’assegno familiare versato ogni tre mesi. Le prestazioni sono regolate dal National Child Benefits Act (Akw). L’importo aumenta con l’età del bambino. E se ha una disabilità si può beneficiare di assegni familiari pari a due volte il valore di base. In particolare, dal 2012 restano validi questi importi: da 0 a 5 anni si ha diritto a 191,65 euro al mese, da 6 a 11 anni si sale a 232,71 euro al mese fino ad arrivare alla maggiore età con 273,78 euro al mese. C’è poi un bonus a seconda del reddito, del tipo di famiglia e del numero dei figli, a cui si aggiunge un ulteriore somma solo per l’assistenza ai bambini, a seconda del numero di ore lavorate dai genitori e dal reddito lordo percepito. Sul fronte del congedo di maternità, però, si possono utilizzare solo 16 settimane in totale. Questo perché lo Stato incentiva le madri a tornare subito a lavoro, per non restarne tagliate fuori, ma con orari flessibili che consentono facilmente di passare da un impiego full time a uno part time. Ci sarà, quindi, una riduzione dello stipendio, ma il versamento dei contributi resta uguale. Una soluzione di cui quasi tutte le donne, ma anche gli uomini, usufruiscono.
SPAGNA – La crisi ha lasciato il segno. E il governo Rajoy ha messo mano pesantemente anche agli aiuti per la maternità. Tanto che l’unico incentivo su cui possono contare tutte le famiglie è la deduzione di 1.200 euro dall’Irpef per ogni figlio nato fino al compimento dei 3 anni. Il bonus si può richiedere come rimborso mensile di 100 euro o una tantum, ma per ottenerlo bisogna aver lavorato almeno 15 giorni nel mese in cui si richiede. Il confronto con gli anni passati è impietoso: fino al 2014 tutti percepivano 2.500 per ogni figlio nato. Tuttavia, nel caso di famiglie numerose e madri single o nel caso in cui uno dei genitori abbia una disabilità superiore al 65%, sempre dallo scorso gennaio il bonus bebè è di mille euro. E, in caso di parto multiplo, con due gemelli si ha diritto a 2.665 euro, con tre si sale a 5.131 euro fino ad arrivare a 7.696 euro con quattro o più gemelli. A fare la differenza normalmente sono, comunque, le comunità autonome in cui si risiede. Ad esempio le Baleari, Castiglia e Leon, Navarra, Galizia e i Paesi Baschi danno un aiuto tra 1.200 euro e 8.700 euro all’anno per l’acquisto dei beni di prima necessità come latte, pannolini e prodotti farmaceutici. Capitolo a parte per le madri libere professioniste. L’equivalente spagnolo dell’Inps 2 permette di avere 16 settimane di maternità retribuite alle lavoratrici che hanno accumulato negli ultimi 7 anni un minimo di 180 giorni lavorativi. Sul fronte dei permessi lavorati, madri e padri possono richiedere entrambi un’ora al giorno di allattamento fino al compimento dei 9 mesi. Inoltre i papà hanno diritto a 13 giorni di permesso subito dopo la nascita. Podemos ha già annunciato che in caso di vittoria alle elezioni di dicembre ristabilirà il bonus bebè con un importo variabile in base al reddito.
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(Adnkronos) - L'Asus ExpertBook P5405 rappresenta un punto di riferimento nell'ambito dei dispositivi pensati per il lavoro, elevando gli standard di performance, sicurezza e sostenibilità. L'Asus ExpertBook P5405 si distingue non solo per le sue specifiche tecniche di alto livello, come vedremo in seguito ma anche per un design accurato, che conferisce al dispositivo un misto di eleganza e praticità. Lo chassis, realizzato in alluminio argento, non solo conferisce un aspetto professionale e moderno, ma garantisce anche leggerezza e resistenza, elementi fondamentali per i professionisti che si spostano frequentemente.
Con un peso di soli 1.29 kg, l'ExpertBook P5405 è incredibilmente leggero, facile da trasportare in borse e zaini anche grazie ad uno spessore di soli 16.5mm.
Il design del P5405 include anche una disposizione intelligente delle porte I/O, tutte situate strategicamente per facilitare l'accesso e minimizzare l'ingombro durante l'uso, mentre il display da 14 pollici offre una risoluzione 2.5K (2560x1600), ideale per chi necessita di alta definizione per lavori di precisione come editing grafico o video. Proprio il display merita una menzione speciale, con un rapporto schermo-corpo del 90% e una luminosità di 400 nit, garantisce visibilità eccellente anche in ambienti molto illuminati, mentre il tasso di refresh di 144Hz e il pannello anti-riflesso migliorano ulteriormente l'esperienza visiva durante sessioni prolungate di utilizzo.
Asus sembra aver raggiunto con l'ExpertBook P5405 una sintesi perfetta tra design raffinato e portabilità, offrendo agli utenti un dispositivo non solo potente e sicuro, ma anche esteticamente gradevole e facile da trasportare. Queste qualità lo rendono ideale per i professionisti moderni che richiedono un laptop che possa tenere il passo con uno stile di vita dinamico e impegnativo.
Tuttavia l'ExpertBook P5405 di Asus è una macchina progettata per superare le aspettative dei professionisti più esigenti grazie alle sue prestazioni all'avanguardia. La dotazione interna, il cuore pulsante di questo laptop dotato di tecnologie di ultima generazione è ciò che colpisce maggiormente. Il partner ideale per chi cerca efficienza, rapidità e capacità di multitasking avanzate.
Il cuore del P5405 è il processore Intel Core Ultra della serie "Lunar Lake", progettato per offrire una potenza eccezionale con un'architettura che integra fino a 47 TOPS dalla NPU (Neural Processing Unit) e fino a 120 TOPS complessivi della piattaforma. Il risultato è quello di avere tra le mani un dispositivo in grado di gestire in maniera egregia carichi di lavoro importanti, che richiedono capacità di elaborazione intensiva dell'intelligenza artificiale, come l'elaborazione del linguaggio naturale e l'analisi di dati complessi, pur mantenendo un'efficienza energetica ottimale.
E non potrebbe essere diversamente visto che ASUS lo ha progettato predisponendolo proprio per le nuove generazioni di software che utilizzano l'intelligenza artificiale per migliorare la produttività. Gli strumenti AI di ASUS ExpertMeet, ad esempio, permettono funzioni avanzate come traduzione in tempo reale, sintesi delle riunioni, e prioritizzazione intelligente dei punti di discussione, attribuzione del parlato ai diversi soggetti che partecipano alla riunione e tutto elaborato localmente sul dispositivo, senza necessità di collegamenti alla rete e a eventuali Cloud, proprio per minimizzare le latenze e migliorare e garantire la sicurezza dei dati sensibili.
La nuova GPU Intel Graphics Arc, che arricchisce l'ExpertBook P5405 offre capacità grafiche eccezionali, adatte sia per il design professionale sia per l'editing video. Il display da 14 pollici con tecnologia IPS e una risoluzione di 2560x1600 assicura immagini nitide e colori vivaci, supportando il 100% dello spettro sRGB, il che è ideale per professionisti della grafica e del video.Le stesse caratteristiche, d'altra parte, permettono una fruizione di contenuti digitali in streaming in una qualità superiore rendendo anche l'eventuale intrattenimento assolutamente godibile.
La connettività è altrettanto avanzata, con Wi-Fi 7 per trasferimenti ultra-rapidi e una latenza minimizzata, insieme a Thunderbolt 4 che supporta trasferimenti dati ad alta velocità, uscita video dual 4K e ricarica rapida.
La potenza di elaborazione senza controllo non è nulla e l'ExpertCool, il sistema di raffreddamento avanzato sviluppato da ASUS, garantisce che il P5405 operi a temperature ottimali anche sotto carico intenso. Questo sistema è progettato per ventolare il calore efficacemente sia con il laptop aperto sia in configurazione docked, assicurando performance consistenti senza il rischio di throttling termico, totalmente assente nel corso della prova.
Sicurezza Impeccabile
ASUS sembra aver lavorato su questo modello seguendo quelle che sono le priorità delle aziende e dei professionisti moderni, la sicurezza dei dati è di fondamentale importanza, specialmente nel caso di informazioni sensibili. L'ASUS ExpertBook P5405 è stato progettato con una serie di misure di sicurezza avanzate che proteggono il dispositivo e i dati da una vasta gamma di minacce, sia hardware che software.
L'ExpertBook P5405 integra diverse tecnologie per proteggere i dati:
TPM 2.0 (Trusted Platform Module): Un chip hardware che offre funzionalità di sicurezza avanzate, come la generazione di chiavi crittografiche e la protezione delle password.
Microsoft Secured-Core PC: Una configurazione che combina hardware, firmware e protezioni a livello di sistema operativo per difendersi dalle minacce moderne.
Autenticazione biometrica: Riconoscimento facciale Windows Hello e sensore di impronte digitali per un accesso sicuro e veloce.
Protezione avanzata dei dati: sicurezza a 360 gradi L'ExpertBook P5405 supporta la certificazione FIDO2, che riduce la dipendenza dalle password, e include McAfee Security pre-installato, con protezione in tempo reale contro virus e malware. Il controllo dei dispositivi USB e il design fisico orientato alla sicurezza, con webcam shield e Kensington Lock Slot, offrono ulteriori livelli di protezione.
Soluzioni AI all'avanguardia
L'ASUS ExpertBook P5405 ha il merito inoltre di integrare, direttamente on device, funzionalità basate sull'intelligenza artificiale che ottimizzano l'efficienza e la produttività. Queste capacità AI offrono esperienze interattive personalizzate, semplificando il lavoro quotidiano degli utenti. L'ExpertBook P5 è equipaggiato con il potente processore Intel® Core™, disponibile fino alla versione Ultra della Serie 2, che include tre motori di elaborazione AI dedicati. Con fino a 32 GB di RAM LPDDR5X integrata, questo laptop garantisce una gestione fluida e senza interruzioni di tutte le operazioni, comprese le attività che richiedono un'intensa elaborazione AI. La suite di strumenti ASUS ExpertMeet utilizza l'IA per migliorare le riunioni virtuali e la gestione dei progetti, con traduzione in tempo reale, trascrizione automatica e riepilogo intelligente dei punti salienti, facilmente attivabili e gestibili. L'AI Camera ottimizza l'inquadratura e la qualità dell'immagine, mentre l'AI Audio Optimizer migliora la chiarezza e la pulizia del suono, garantendo comunicazioni efficaci.
Un video pubblicato direttamente da ASUS illustra brevemente e con chiarezza la facilità di accesso alle funzionalità ExpertMeet
In più, la tecnologia di rilevamento deepfake di McAfee sfrutta l'IA per identificare contenuti falsificati, proteggendo gli utenti dalla disinformazione. Funzionalità AI come il rilevamento di comportamenti anomali e la prevenzione delle perdite di dati (DLP) migliorano la sicurezza del sistema. L'aggiornamento a Copilot+ per PC offre esperienze di interazione avanzate, con funzioni come Live Captions, Co-creator, Windows Studio Effects e Recall utilissime per i creatori di contenuti digitali e che in buona sostanza facilitano un grande numero di operazioni in modo intuitivo. Inoltre, l'AI integrata nell'ExpertBook P5405 si adatta alle preferenze degli utenti, migliorando continuamente l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza, imparando le preferenze dell'utente e anticipandone le richieste.
Durata della batteria
Un'altra delle caratteristiche più funzionali e interessanti dell'ASUS ExpertBook P5405 è sicuramente la grande autonomia della batteria, pensata specificamente per i professionisti moderni e per supportare lunghe giornate lavorative senza la costante necessità di ricarica.
Il nuovo dispositivo ASUS è dotato di una batteria da 63 Wh, progettata per offrire fino a 28 ore di autonomia, durante lo stress test cui è stata sottoposta è arrivata a durare poco meno di 20 ore ma con un carico di lavoro sicuramente superiore alla media contando anche l'utilizzo per la visualizzazione di film in streaming. La batteria è inoltre progettata per garantire una lunga durata nel tempo, con un ciclo di vita valutato dalla casa per 1200 cicli di carica al 70% della capacità residua, riducendo così l'eventuale necessità di sostituzioni frequenti. Inoltre è possibile ricaricare la batteria dal 5% al 60% in meno di 40 minuti.
Asus ha progettato l'ExpertBook P5405 con un forte impegno verso la sostenibilità, integrando materiali riciclati come alluminio e acciaio PCR, e magneti riciclati nei componenti interni. Il dispositivo ottiene certificazioni ambientali quali ENERGY STAR, EPEAT Gold e TCO Certified, a testimonianza dell'efficienza energetica e della produzione etica. L'imballaggio è realizzato con materiali FSC e riciclati, minimizzando l'impatto ambientale. ASUS utilizza valutazioni del ciclo di vita (LCA) e analisi delle emissioni di carbonio per stabilire obiettivi di riduzione, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Per ulteriori informazione è possibile visitare il sito web ASUS
Milano, 19 mar. (Adnkronos) - Enrico Pazzali, presidente autosospeso della Fondazione Fiera Milano tra gli indagati dell'inchiesta sul presunto dossieraggio che riguarda la società Equalize, non ha mai chiesto informazioni sul presidente del Senato Ignazio La Russa, né ha fatto attività di dossieraggio di alcun genere. Lo mette per iscritto, in una memoria, la difesa di Pazzali rappresentata dagli avvocati Federico Cecconi e Natascia Forconi.
In merito alle presunte richieste di accesso allo Sdi (banca dati delle forze dell'ordine, ndr) "avanzate da parte di Pazzali a Gallo su La Russa", si legge che "non è mai seguito alcun accesso abusivo e non certamente per merito dell’ex poliziotto (Gallo, ndr) che ha avuto financo il coraggio di affermare di aver ammonito in tal senso Pazzali, che, pacificamente non sapendo che Gallo e Calamucci (l'hacker anche lui tra gli indagati ndr) effettuavano gli accessi allo Sdi non lo ha mai richiesto" scrivono i difensori.
Di più. In riferimento ai passaggi degli interrogatori da cui emerge "che Pazzali richiedeva anche, del caso e in ipotesi, numerosi report reputazionali per interessi personali", i legali obiettano che "non sapendo - come dimostrano gli atti - degli accessi allo Sdi è circostanza del tutto irrilevante penalmente - come lo sono, del resto, le personali motivazioni delle richieste del predetto indagato, e si rammentino altresì, a tal riguardo, tutte le conversazioni intercettate dalle quali emerge che anche Pazzali fosse vittima, egli stesso, delle attività di camuffamento dei report".
Milano, 19 mar. (Adnkronos) - "Dalle conversazioni intercettate emerge come Pazzali non solo non fosse assolutamente a conoscenza dello Sdi ma anche come Gallo, con la complicità di Calamucci, lo estromettesse da ogni attività, percependo financo le richieste di aggiornamenti di Pazzali quasi come una indebita ingerenza". E' uno dei passaggi di una memoria presentata dalla difesa di Enrico Pazzali, tra gli indagati dell'inchiesta sul presunto dossieraggio che riguarda la società Equalize, durante l'udienza al Tribunale del Riesame in cui la Procura di Milano insiste sui domiciliari per il presidente autosospeso della Fondazione Fiera Milano.
La difesa di Pazzali, rappresentata dai legali Federico Cecconi e Natascia Forconi, smantella - dichiarazione per dichiarazione - gli interrogatori in cui l'ex superpoliziotto Carmine Gallo (morto per infarto lo scorso 9 marzo) e l'hacker Nunzio Samuele Calamucci tirano in ballo Pazzali sui presunti dossieraggi illeciti.
(Adnkronos) - L'Asus ExpertBook P5405 rappresenta un punto di riferimento nell'ambito dei dispositivi pensati per il lavoro, elevando gli standard di performance, sicurezza e sostenibilità. L'Asus ExpertBook P5405 si distingue non solo per le sue specifiche tecniche di alto livello, come vedremo in seguito ma anche per un design accurato, che conferisce al dispositivo un misto di eleganza e praticità. Lo chassis, realizzato in alluminio argento, non solo conferisce un aspetto professionale e moderno, ma garantisce anche leggerezza e resistenza, elementi fondamentali per i professionisti che si spostano frequentemente.
Con un peso di soli 1.29 kg, l'ExpertBook P5405 è incredibilmente leggero, facile da trasportare in borse e zaini anche grazie ad uno spessore di soli 16.5mm.
Il design del P5405 include anche una disposizione intelligente delle porte I/O, tutte situate strategicamente per facilitare l'accesso e minimizzare l'ingombro durante l'uso, mentre il display da 14 pollici offre una risoluzione 2.5K (2560x1600), ideale per chi necessita di alta definizione per lavori di precisione come editing grafico o video. Proprio il display merita una menzione speciale, con un rapporto schermo-corpo del 90% e una luminosità di 400 nit, garantisce visibilità eccellente anche in ambienti molto illuminati, mentre il tasso di refresh di 144Hz e il pannello anti-riflesso migliorano ulteriormente l'esperienza visiva durante sessioni prolungate di utilizzo.
Asus sembra aver raggiunto con l'ExpertBook P5405 una sintesi perfetta tra design raffinato e portabilità, offrendo agli utenti un dispositivo non solo potente e sicuro, ma anche esteticamente gradevole e facile da trasportare. Queste qualità lo rendono ideale per i professionisti moderni che richiedono un laptop che possa tenere il passo con uno stile di vita dinamico e impegnativo.
Tuttavia l'ExpertBook P5405 di Asus è una macchina progettata per superare le aspettative dei professionisti più esigenti grazie alle sue prestazioni all'avanguardia. La dotazione interna, il cuore pulsante di questo laptop dotato di tecnologie di ultima generazione è ciò che colpisce maggiormente. Il partner ideale per chi cerca efficienza, rapidità e capacità di multitasking avanzate.
Il cuore del P5405 è il processore Intel Core Ultra della serie "Lunar Lake", progettato per offrire una potenza eccezionale con un'architettura che integra fino a 47 TOPS dalla NPU (Neural Processing Unit) e fino a 120 TOPS complessivi della piattaforma. Il risultato è quello di avere tra le mani un dispositivo in grado di gestire in maniera egregia carichi di lavoro importanti, che richiedono capacità di elaborazione intensiva dell'intelligenza artificiale, come l'elaborazione del linguaggio naturale e l'analisi di dati complessi, pur mantenendo un'efficienza energetica ottimale.
E non potrebbe essere diversamente visto che ASUS lo ha progettato predisponendolo proprio per le nuove generazioni di software che utilizzano l'intelligenza artificiale per migliorare la produttività. Gli strumenti AI di ASUS ExpertMeet, ad esempio, permettono funzioni avanzate come traduzione in tempo reale, sintesi delle riunioni, e prioritizzazione intelligente dei punti di discussione, attribuzione del parlato ai diversi soggetti che partecipano alla riunione e tutto elaborato localmente sul dispositivo, senza necessità di collegamenti alla rete e a eventuali Cloud, proprio per minimizzare le latenze e migliorare e garantire la sicurezza dei dati sensibili.
La nuova GPU Intel Graphics Arc, che arricchisce l'ExpertBook P5405 offre capacità grafiche eccezionali, adatte sia per il design professionale sia per l'editing video. Il display da 14 pollici con tecnologia IPS e una risoluzione di 2560x1600 assicura immagini nitide e colori vivaci, supportando il 100% dello spettro sRGB, il che è ideale per professionisti della grafica e del video. Le stesse caratteristiche, d'altra parte, permettono una fruizione di contenuti digitali in streaming in una qualità superiore rendendo anche l'eventuale intrattenimento
La connettività è altrettanto avanzata, con Wi-Fi 7 per trasferimenti ultra-rapidi e una latenza minimizzata, insieme a Thunderbolt 4 che supporta trasferimenti dati ad alta velocità, uscita video dual 4K e ricarica rapida.
La potenza di elaborazione senza controllo non è nulla e l'ExpertCool, il sistema di raffreddamento avanzato sviluppato da ASUS, garantisce che il P5405 operi a temperature ottimali anche sotto carico intenso. Questo sistema è progettato per ventolare il calore efficacemente sia con il laptop aperto sia in configurazione docked, assicurando performance consistenti senza il rischio di throttling termico, totalmente assente nel corso della prova.
Sicurezza Impeccabile
ASUS sembra aver lavorato su questo modello seguendo quelle che sono le priorità delle aziende e dei professionisti moderni, la sicurezza dei dati è di fondamentale importanza, specialmente nel caso di informazioni sensibili. L'ASUS ExpertBook P5405 è stato progettato con una serie di misure di sicurezza avanzate che proteggono il dispositivo e i dati da una vasta gamma di minacce, sia hardware che software.
L'ExpertBook P5405 integra diverse tecnologie per proteggere i dati:
TPM 2.0 (Trusted Platform Module): Un chip hardware che offre funzionalità di sicurezza avanzate, come la generazione di chiavi crittografiche e la protezione delle password.
Microsoft Secured-Core PC: Una configurazione che combina hardware, firmware e protezioni a livello di sistema operativo per difendersi dalle minacce moderne.
Autenticazione biometrica: Riconoscimento facciale Windows Hello e sensore di impronte digitali per un accesso sicuro e veloce.
Protezione avanzata dei dati: sicurezza a 360 gradi L'ExpertBook P5405 supporta la certificazione FIDO2, che riduce la dipendenza dalle password, e include McAfee Security pre-installato, con protezione in tempo reale contro virus e malware. Il controllo dei dispositivi USB e il design fisico orientato alla sicurezza, con webcam shield e Kensington Lock Slot, offrono ulteriori livelli di protezione.
Soluzioni AI all'avanguardia
L'ASUS ExpertBook P5405 ha il merito inoltre di integrare, direttamente on device, funzionalità basate sull'intelligenza artificiale che ottimizzano l'efficienza e la produttività. Queste capacità AI offrono esperienze interattive personalizzate, semplificando il lavoro quotidiano degli utenti. L'ExpertBook P5 è equipaggiato con il potente processore Intel® Core™, disponibile fino alla versione Ultra della Serie 2, che include tre motori di elaborazione AI dedicati. Con fino a 32 GB di RAM LPDDR5X integrata, questo laptop garantisce una gestione fluida e senza interruzioni di tutte le operazioni, comprese le attività che richiedono un'intensa elaborazione AI. La suite di strumenti ASUS ExpertMeet utilizza l'IA per migliorare le riunioni virtuali e la gestione dei progetti, con traduzione in tempo reale, trascrizione automatica e riepilogo intelligente dei punti salienti, facilmente attivabili e gestibili. L'AI Camera ottimizza l'inquadratura e la qualità dell'immagine, mentre l'AI Audio Optimizer migliora la chiarezza e la pulizia del suono, garantendo comunicazioni efficaci.
Un video pubblicato direttamente da ASUS illustra brevemente e con chiarezza la facilità di accesso alle funzionalità ExpertMeet
Codice di incorporo video
In più, la tecnologia di rilevamento deepfake di McAfee sfrutta l'IA per identificare contenuti falsificati, proteggendo gli utenti dalla disinformazione. Funzionalità AI come il rilevamento di comportamenti anomali e la prevenzione delle perdite di dati (DLP) migliorano la sicurezza del sistema. L'aggiornamento a Copilot+ per PC offre esperienze di interazione avanzate, con funzioni come Live Captions, Co-creator, Windows Studio Effects e Recall utilissime per i creatori di contenuti digitali e che in buona sostanza facilitano un grande numero di operazioni in modo intuitivo. Inoltre, l'AI integrata nell'ExpertBook P5405 si adatta alle preferenze degli utenti, migliorando continuamente l'efficienza e l'efficacia dell'assistenza, imparando le preferenze dell'utente e anticipandone le richieste.
Durata della batteria
Un'altra delle caratteristiche più funzionali e interessanti dell'ASUS ExpertBook P5405 è sicuramente la grande autonomia della batteria, pensata specificamente per i professionisti moderni e per supportare lunghe giornate lavorative senza la costante necessità di ricarica.
Il nuovo dispositivo ASUS è dotato di una batteria da 63 Wh, progettata per offrire fino a 28 ore di autonomia, durante lo stress test cui è stata sottoposta è arrivata a durare poco meno di 20 ore ma con un carico di lavoro sicuramente superiore alla media contando anche l'utilizzo per la visualizzazione di film in streaming. La batteria è inoltre progettata per garantire una lunga durata nel tempo, con un ciclo di vita valutato dalla casa per 1200 cicli di carica al 70% della capacità residua, riducendo così l'eventuale necessità di sostituzioni frequenti. Inoltre è possibile ricaricare la batteria dal 5% al 60% in meno di 40 minuti.
Asus ha progettato l'ExpertBook P5405 con un forte impegno verso la sostenibilità, integrando materiali riciclati come alluminio e acciaio PCR, e magneti riciclati nei componenti interni. Il dispositivo ottiene certificazioni ambientali quali ENERGY STAR, EPEAT Gold e TCO Certified, a testimonianza dell'efficienza energetica e della produzione etica. L'imballaggio è realizzato con materiali FSC e riciclati, minimizzando l'impatto ambientale. ASUS utilizza valutazioni del ciclo di vita (LCA) e analisi delle emissioni di carbonio per stabilire obiettivi di riduzione, contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
Per ulteriori informazione è possibile visitare il sito web ASUS
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Ci aspettiamo che Stellantis mantenga gli impegni e un'iniziativa forte ce la aspettiamo però anche dal governo italiano che fin è mancata, è mancata una vera politica industriale". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "E' incomprensibile il ritardo sul settore delle batterie e sui sistemi di accumulo, che è il dovere dell'Ue e dell'Italia andare a colmare altrimenti ci stiamo dicendo che non c'è modo di recuperare il gap con la produzione cinese. Noi dobbiamo mettere in campo filiere europee per recuperare questo gap". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
"Noi stiamo chiedendo un fondo europeo che aiuti il settore, un grande Next Generation Eu per puntare all'autonomia industriale europea. Noi abbiamo fatto 21 proposte concrete, insieme alle altre opposizioni, con una mozione unitaria sull'automotive: la mettiamo a disposizione di questo dibattito. La strada non è quella di abbandonare gli obiettivi di decarbonizzazione. Occorrono investimenti sulle auto elettriche perchè non ci rassegnamo a soccombere alla produzione cinese".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Salutiamo positivamente questo confronto che insieme ad altri avevamo chiesto. Ci auguriamo che gli impegni presi e illustrati oggi in questa sede, siano rispettati e vigileremo con grande attenzione settimana per settimana". Lo ha detto Elly Schlein intervenendo all'audizione del presidente di Stellantis, John Elkann, alla Camera.
"Perché, come lei ha detto, Stellantis ha raccolto l'eredità della Fiat e ha il dovere di assunzione di responsabilità anche verso il presente il futuro, i dipendenti, un indotto in grave sofferenza e verso i territori e le comunità coinvolte. Verso l'intero sistema Paese. Noi abbiamo intenzione di contribuire anche dall'opposizione a salvaguardare la produzione manufatturiera del nostro Paese e il futuro dell'automotive. Non pensiamo l'Italia possa campare di turismo e servizi ma debba rinforzare la propria vocazione industriale, lo deve fare in una contingenza molto complessa tra il peso del costo dell'energia, i dazi minacciati da Trump".
E, aggiunge Schlein, "speriamo ci sia l'intenzione di far ripartire degli investimenti corposi" in quanto "noi abbiamo letto dei segnali di disinvestimento da parte di Stellantis in Italia e mi riferisco a una diminuzione molto forte dei lavoratori, a una forte esplosione della cassa integrazione".