Il mondo FQ

Onu, l’assurda nomina dell’ambasciatore saudita ai Diritti umani

Commenti

New York, leader mondiali a Palazzo di vetro Onu

Faisal bin Hassan Thad, ambasciatore dell’Arabia Saudita presso le Nazioni Unite, ha ottenuto un importante incarico: sostenuto dai paesi del cosiddetto “Gruppo asiatico”, è stato eletto a presiedere il comitato consultivo del Consiglio Onu dei diritti umani che ha il compito di indicare gli esperti sui diritti umani. Le indicazioni del capo dei consulenti di solito vengono seguite.

Secondo la prassi delle Nazioni Unite, l’ambasciatore Faisal bin Hassan Thad non rappresenterà il suo paese ma ricoprirà il prestigioso incarico a titolo personale. Ma riuscirà davvero l’ambasciatore a non rappresentare il suo paese, che ha come noto un record spaventoso in materia di diritti umani?

Il dubbio è lecito. Mi torna in mente un caso in cui un ambasciatore non volle rappresentare il suo paese: Craig Murray, ambasciatore britannico in Uzbekistan nella prima metà dello scorso decennio, perse il posto quando denunciò che in quel paese, protetto da Londra e Washington, i dissidenti venivano uccisi come le aragoste: bolliti vivi.

Ma torniamo all’ambasciatore Faisan bin Hassan Thad che, ricordiamolo, dovrà nominare gli esperti sui diritti umani del Consiglio Onu dei diritti umani. Il suo paese, l’Arabia Saudita, sta tenendo in lista d’attesa ben otto richieste di visita proprio da parte degli esperti del Consiglio Onu diritti umani. L’ultima che ha accordato risale al 2008.

Stride appena leggermente con questa realtà la dichiarazione fatta dall’Arabia Saudita in occasione della sua elezione al Consiglio Onu dei diritti umani: piena collaborazione “in un modo che rifletta il suo incessante obiettivo della realizzazione dei diritti umani”. Leggete qui il resto…

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione