La sua vita è cambiata il 2 novembre 2014. “Non vado più in discoteca, né continuerò gli studi, dal momento che non ci vedo quasi più: dal destro vedo poco, il sinistro è completamente cieco”. Questo il racconto fatto da Stefano Savi, il 25enne sfigurato dall’acido, durante la testimonianza al processo in cui è accusato il broker Alexander Boettcher. L’amante Martina Levato e il complice Andrea Magnani, invece, hanno scelto il rito abbreviato. Boettcher e Savi si erano già incontrati in tribunale lo scorso 16 settembre.

Nel corso dell’udienza nel Tribunale di Milano il giovane ha ricostruito la sera dell’aggressione, in cui è stato vittima di uno scambio di persona: “Erano passate le cinque del mattino e stavo rientrando a casa dopo aver trascorso una serata piacevole in discoteca, in compagnia dei miei amici. Dopo averne riaccompagnati a casa alcuni, sono arrivato davanti al cancello di casa mia e sono sceso per mettere l’auto nel box, ma nel momento in cui dovevo risalire in macchina, ho visto una persona che mi lanciava del liquido“.

Al pm Marcello Musso, Savi ha saputo fornire pochi dettagli sull’aggressore: “Ho l’impressione che si trattasse di una persona più bassa di me, alta all’incirca un metro e ottanta”. Poi ha proseguito il racconto: “Sono riuscito ad arrivare in giardino dove mi sono pulito il viso. Ho chiamato i miei genitori, ho preso le scale, ho bussato forte alla porta. Poi è arrivato mio padre che mi ha riportato in giardino e mi ha aiutato a sciacquarmi il viso. Avevo gli occhi che bruciavano, non vedevo più”.

Dopo il ricovero all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, è iniziato il suo calvario: un mese di degenza al centro grandi ustioni, trapianti di pelle, un intervento all’occhio destro e uno all’orecchio.  A novembre, a un anno dall’aggressione, probabilmente dovrà tornare sotto i ferri per un’operazione con le cellule staminali. Intanto, però, è tornato a uscire con gli amici e con il fratello gemello. Che l’ha accompagnato anche oggi in tribunale, insieme al padre. “Non vado più in discoteca, ci andavo spesso prima”, ha raccontato Savi. “Esco con mio fratello e la sua ragazza se ho bisogno di uscire, ho fatto tre mesi di ricovero da novembre a febbraio e poi ho cominciato ad uscire a luglio dopo un’operazione all’orecchio”.

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