“Farò lo sciopero della fame”. Ad annunciare la protesta è Vincenzo D’anna, senatore e portavoce e senatore del gruppo Ala, sospeso per 5 giorni insieme al collega Barani per aver fatto gesti sessisti durante il dibattito sulle riforme costituzionali del primo ottobre. D’anna è stato accusato dai senatori M5S  di aver mimato un gesto osceno all’indirizzo della senatrice Barbara Lezzi.

Già lunedì, alla notizia della sospensione, D’anna aveva insultato il presidente del Senato Pietro Grasso citando Al Capone: “E’ solo chiacchiere e distintivo, è incapace”. Oggi è tornato ad accusarlo: “Alla richiesta dei filmati da parte di diversi componenti del Consiglio di Presidenza, Grasso ha ufficialmente dichiarato di averli visionati personalmente e di non avervi rinvenuto alcunché di provocatorio da parte del M5S. Tale affermazione è falsa“. Il senatore verdiniano ha aggiunto: “Mostri tutti i filmati che ha a disposizione, altrimenti da lunedì entrerò in sciopero della fame e lo porterò avanti fino a quando non mi sarà resa giustizia. Sono vittima di una gogna mediatica“.

In realtà, un video del fatto incriminato è già pubblico da giorni. Ma secondo D’anna il gesto era la semplice ripetizione di quello fatto qualche minuto prima dalla stessa Lezzi e da altri senatori cinque stelle. D’anna ha concluso: “Rinuncio alla rivendicazione dei miei diritti di senatore e non presenterò alcuna istanza o memoria difensiva per ottenere la revoca della sanzione inflittami come da qualche parte pure mi si suggerisce”.

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