“L’adozione in qualunque forma viene concepita prevede un padre e una madre. Sono contrario a forme diverse”. Questa volta a parlare sulla legge per le unioni civili è Agostino Vallini, cardinale e vicario di Roma. Le parole di Vallini si aggiungono all’appello di Nunzio Galantino, segretario della Cei, che già si era schierato contro il ddl Cirinnà parlando di un appello non ai cattolici, ma a tutto il Parlamento. Vallini aggiunge: “Sono contrario a questa legge ma la rispetto perché così è la democrazia, ma non chiamiamola famiglia dicendo che quella tradizionale è superata, chiamiamola in altro modo. Uno Stato laico può disciplinare e perfezionare delle norme, comunque c’è già il codice civile “.

Intanto, il dibattito politico sulle unioni civili continua nonostante non ci sia ancora una data per l’approdo in aula del ddl che probabilmente slitterà al 2016, come annunciato dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi che ha spiegato che il governo lascerà libertà di coscienza, senza vincoli di maggioranza e di partito. Un’affermazione gradita da Ncd, alleato di governo che da tempo ha dichiarato battaglia in particolare sulla stepchild adoption, cioè le adozioni del figlio del coniuge da estendere alle coppie gay. Angelino Alfano in un’intervista al Corriere della Sera afferma: “Vedo un primo passo avanti che rende più chiaro il rispetto fra alleati, anche se noi ribadiamo che la vicenda deve restare fuori dal perimetro del governo”. Il leader di Ncd chiederà l’uso del voto segreto ed è convinto che questo possa spaccare il Pd: “Vedrete che in tanti saranno liberi di votare con noi”.

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