“La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti. Lui ha fatto lo slogan e se ne è andato, noi lo facciamo davvero”. La battuta, per togliere ogni dubbio, l’ha fatta direttamente Matteo Renzi intervistato nel programma “Otto e mezzo” su La7. E come se strizzare l’occhiolino agli elettori di destra non fosse bastato, ha aggiunto: “Denis Verdini in maggioranza? Ad oggi lo escludo assolutamente, da qui al 2018 osservo uno sfarinamento a destra che mi colpisce molto. Non so cosa accadrà perché negli ultimi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto. Ma Verdini ha compiuto un gesto di coerenza sulle riforme”. L’ex braccio destro del leader di Forza Italia guida il gruppo Ala in Parlamento che raccoglie transfughi e delusi a destra e ha sostenuto il ddl Boschi per il nuovo Senato. Al termine della trasmissione, è arrivata la precisazione ufficiale di Palazzo Chigi: “Verdini e i suoi non fanno e non faranno parte del governo. Se in futuro vorranno aggiungersi con i loro voti a singoli provvedimenti della maggioranza questo riguarda esclusivamente la libera dinamica politico parlamentare e non la coalizione di governo”.
Renzi nel corso dell’intervista ha poi parlato delle misure presenti nella legge di Stabilità di cui però, a cinque giorni dalla presentazione non si è ancora visto il testo ufficiale: “Spero arrivi nelle prossime ore”, ha detto. Il presidente del Consiglio ha difeso la decisione di intervenire sulle tasse e ha poi citato di sua spontanea volontà la promessa che fece già l’ex Cavaliere: “Sono dieci anni che parliamo solo di Ici, Imu, Tasi. Quest’ultima è la tassa più odiata. E non è mai stata tolta. E’ una misura di pancia? Sì. Ma non è elettorale”. E ha aggiunto: “Nella legge di stabilità c’è una norma che impedisce ai sindaci aumentare le tasse”. Il segretario Pd ha poi commentato la precisazione delle scorse ore sull’Imu alle case di lusso che non verrà tolta. “Non ho mai cambiato idea”, ha detto. “C’è stata una incomprensione di fondo”.
Il presidente del Consiglio nel corso della chiacchierata è anche intervenuto sulla decisione di innalzare il limite al contante a 3000 euro: “Per me non si cambia: su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia”. Nelle scorse ore la misura era stata criticata anche dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone intervistato domenica 18 ottobre a Repubblica delle Idee: “Scelta sbagliatissima: la lotta all’evasione ha bisogno di regole certe”. “A Cantone sono legato da un rapporto di consuetudine per non dire di amicizia. Ma credo che non sia vero quello che dice e mi riservo di avere un’opinione diversa”, ha detto. “Il limite più alto è un vantaggio perché gli italiani devono poter avere la possibilità di spendere. Ci sono tanti soldi bloccati perché c’è preoccupazione che l’Italia sfavorisca i consumi. Il governo Prodi, che non era un governo fiancheggiatore dell’evasione, aveva il limite a 5mila euro”.
Renzi ha anche detto che il governo non interverrà per cambiare la legge Severino. Solo ieri la Consulta ha deciso che il provvedimento, che prevede tra le altre cose lo stop per gli amministratori condannati anche non in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione, è costituzionale. Tra gli interessati c’è anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha più volte chiesto al presidente del Consiglio di intervenire per modificare la norma. Renzi sul presidente della Regione ha però detto: “Io sto con De Luca, è l’unico in grado di togliere le ecoballe dalla Terra dei fuochi”.
Politica
Renzi: “La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti. Verdini in maggioranza? Ora no, ma da qui al 2018…”
Il presidente del Consiglio intervistato su La7 a "Otto e mezzo": "Il leader di Forza Italia ha fatto lo slogan e se ne è andato, noi lo facciamo davvero". E sull'ipotesi di accordo con i delusi di Forza Italia: "A destra osservo uno sfarinamento. Non so cosa accadrà"
“La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti. Lui ha fatto lo slogan e se ne è andato, noi lo facciamo davvero”. La battuta, per togliere ogni dubbio, l’ha fatta direttamente Matteo Renzi intervistato nel programma “Otto e mezzo” su La7. E come se strizzare l’occhiolino agli elettori di destra non fosse bastato, ha aggiunto: “Denis Verdini in maggioranza? Ad oggi lo escludo assolutamente, da qui al 2018 osservo uno sfarinamento a destra che mi colpisce molto. Non so cosa accadrà perché negli ultimi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto. Ma Verdini ha compiuto un gesto di coerenza sulle riforme”. L’ex braccio destro del leader di Forza Italia guida il gruppo Ala in Parlamento che raccoglie transfughi e delusi a destra e ha sostenuto il ddl Boschi per il nuovo Senato. Al termine della trasmissione, è arrivata la precisazione ufficiale di Palazzo Chigi: “Verdini e i suoi non fanno e non faranno parte del governo. Se in futuro vorranno aggiungersi con i loro voti a singoli provvedimenti della maggioranza questo riguarda esclusivamente la libera dinamica politico parlamentare e non la coalizione di governo”.
Renzi nel corso dell’intervista ha poi parlato delle misure presenti nella legge di Stabilità di cui però, a cinque giorni dalla presentazione non si è ancora visto il testo ufficiale: “Spero arrivi nelle prossime ore”, ha detto. Il presidente del Consiglio ha difeso la decisione di intervenire sulle tasse e ha poi citato di sua spontanea volontà la promessa che fece già l’ex Cavaliere: “Sono dieci anni che parliamo solo di Ici, Imu, Tasi. Quest’ultima è la tassa più odiata. E non è mai stata tolta. E’ una misura di pancia? Sì. Ma non è elettorale”. E ha aggiunto: “Nella legge di stabilità c’è una norma che impedisce ai sindaci aumentare le tasse”. Il segretario Pd ha poi commentato la precisazione delle scorse ore sull’Imu alle case di lusso che non verrà tolta. “Non ho mai cambiato idea”, ha detto. “C’è stata una incomprensione di fondo”.
Il presidente del Consiglio nel corso della chiacchierata è anche intervenuto sulla decisione di innalzare il limite al contante a 3000 euro: “Per me non si cambia: su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia”. Nelle scorse ore la misura era stata criticata anche dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone intervistato domenica 18 ottobre a Repubblica delle Idee: “Scelta sbagliatissima: la lotta all’evasione ha bisogno di regole certe”. “A Cantone sono legato da un rapporto di consuetudine per non dire di amicizia. Ma credo che non sia vero quello che dice e mi riservo di avere un’opinione diversa”, ha detto. “Il limite più alto è un vantaggio perché gli italiani devono poter avere la possibilità di spendere. Ci sono tanti soldi bloccati perché c’è preoccupazione che l’Italia sfavorisca i consumi. Il governo Prodi, che non era un governo fiancheggiatore dell’evasione, aveva il limite a 5mila euro”.
Renzi ha anche detto che il governo non interverrà per cambiare la legge Severino. Solo ieri la Consulta ha deciso che il provvedimento, che prevede tra le altre cose lo stop per gli amministratori condannati anche non in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione, è costituzionale. Tra gli interessati c’è anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha più volte chiesto al presidente del Consiglio di intervenire per modificare la norma. Renzi sul presidente della Regione ha però detto: “Io sto con De Luca, è l’unico in grado di togliere le ecoballe dalla Terra dei fuochi”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.