Wurstel e prosciutto pericolosi come le sigarette. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo un documento dell’International Agency for Research on Cancer (Iarc), infatti, le carni lavorate sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il tumore, allo stesso livello di fumo, alcol, arsenico e benzene. In questa categoria sono comprese tutte le carni trasformate tramite i processi che ne aumentano il sapore e allungano la conservazione come salatura, stagionatura e fermentazione affumicamento. Ad esempio carni in scatola, hot dogs e insaccati. Il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica Carmine Pinto invita alla prudenza: “Non deve passare il messaggio che mangiare insaccati fa venire il cancro”.
Rischio alto per tumori a colon e retto
L’alto rischio è per il colon e il retto ma anche per intestino, pancreas e prostata. Il legame con alcuni tipi di tumore è dovuto alla presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti: aumenta del 18% per ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata. E in Italia il cancro a colon e retto è quello più diffuso: secondo i dati del ministero della Salute nel 2013 ne sono stati diagnosticati 55mila.
Meno pericolose carni non lavorate
Risultano, invece, meno pericolose le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene“, allo stesso livello del glifosato, ingrediente attivo in molti diserbanti. Lo studio è stato compiuto da 22 esperti, provenienti da 10 paesi, che hanno esaminato 800 ricerche sull’argomento. “Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all’intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata”, ha il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme. I risultati, sottolinea il direttore dello Iarc Christopher Wild, ”supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di salute pubblica che invitano a limitare il consumo di carne”. Allo stesso tempo però, rileva, “la carne rossa ha un valore nutrizionale”. L’invito alle autorità e alle agenzie regolatorie è quindi quello di “bilanciare i rischi e benefici del consumo di carni rosse o trattate” e di “fornire le migliori raccomandazioni alimentari possibili”.
Oncologi: “Insaccati non fanno venire cancro, ma serve dieta equilibrata”
Le conclusioni dell’Oms, sono state commentate dal presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Carmine Pinto: “Prudenza sulla lettura dei dati dell’Oms e sul rischio cancerogeno della carne rossa lavorata, non deve passare il messaggio che mangiare insaccatti fa venire il cancro. Ma certo serve una dieta equilibrata e non mono-alimento”. “Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore”. Uno studio del 2010 condotto dall’Aiom sostiene che il 9% degli italiani mangia carne rossa o insaccati tutti i giorni; mentre il 56% 3-4 volte alla settimana.
Ministro Lorenzin: “Promuovere la dieta mediterranea”
“Occorre guardare a quale è stata la nostra linea fino adesso: promuovere la dieta mediterranea, che è corretta dal punto di vista dei nutrienti e prevede una piramide”, in cui viene inclusa anche la carne rossa, che va però “prediletta fresca”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo a ‘Tagada’ su La7. “Queste – ha ribadito – sono raccomandazioni dell’Oms”. Ma “al momento se tutti adottassero stili di vita sani, in primis la dieta mediterranea, avremmo un crollo dell’incidenza di malattie importanti come il diabete“.
Codacons presenta esposto al pm Guariniello
Il Codacons ha deciso di presentare una istanza urgente proprio al ministero della Salute e un esposto al pm di Torino Raffaele Guariniello, affinché siano valutate misure a tutela della salute. “L’Oms non lascia spazio a dubbi, ed individua le carni lavorate tra le sostanze cancerogene al pari di fumo e benzene”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
Scienza
Alimenti cancerogeni, Oms: “Wurstel, prosciutto e carni lavorate possono causare il cancro. Dannosi come il fumo”
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità risultano meno pericolose le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene“. Gli oncologi italiani: "Niente allarmismi, carne rossa va mangiata al massimo una o due volte alla settimana". Ministro Lorenzin: "Promuovere dieta mediterranea". Esposto del Codacons a pm Guariniello
Wurstel e prosciutto pericolosi come le sigarette. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo un documento dell’International Agency for Research on Cancer (Iarc), infatti, le carni lavorate sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1 delle sostanze che causano il tumore, allo stesso livello di fumo, alcol, arsenico e benzene. In questa categoria sono comprese tutte le carni trasformate tramite i processi che ne aumentano il sapore e allungano la conservazione come salatura, stagionatura e fermentazione affumicamento. Ad esempio carni in scatola, hot dogs e insaccati. Il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica Carmine Pinto invita alla prudenza: “Non deve passare il messaggio che mangiare insaccati fa venire il cancro”.
Rischio alto per tumori a colon e retto
L’alto rischio è per il colon e il retto ma anche per intestino, pancreas e prostata. Il legame con alcuni tipi di tumore è dovuto alla presenza di conservanti o di prodotti di combustione in questi alimenti: aumenta del 18% per ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata. E in Italia il cancro a colon e retto è quello più diffuso: secondo i dati del ministero della Salute nel 2013 ne sono stati diagnosticati 55mila.
Meno pericolose carni non lavorate
Risultano, invece, meno pericolose le carni rosse non lavorate come manzo, agnello e maiale: sono inserite nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene“, allo stesso livello del glifosato, ingrediente attivo in molti diserbanti. Lo studio è stato compiuto da 22 esperti, provenienti da 10 paesi, che hanno esaminato 800 ricerche sull’argomento. “Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all’intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata”, ha il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme. I risultati, sottolinea il direttore dello Iarc Christopher Wild, ”supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni di salute pubblica che invitano a limitare il consumo di carne”. Allo stesso tempo però, rileva, “la carne rossa ha un valore nutrizionale”. L’invito alle autorità e alle agenzie regolatorie è quindi quello di “bilanciare i rischi e benefici del consumo di carni rosse o trattate” e di “fornire le migliori raccomandazioni alimentari possibili”.
Oncologi: “Insaccati non fanno venire cancro, ma serve dieta equilibrata”
Le conclusioni dell’Oms, sono state commentate dal presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Carmine Pinto: “Prudenza sulla lettura dei dati dell’Oms e sul rischio cancerogeno della carne rossa lavorata, non deve passare il messaggio che mangiare insaccatti fa venire il cancro. Ma certo serve una dieta equilibrata e non mono-alimento”. “Il messaggio che dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea, che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di tumore”. Uno studio del 2010 condotto dall’Aiom sostiene che il 9% degli italiani mangia carne rossa o insaccati tutti i giorni; mentre il 56% 3-4 volte alla settimana.
Ministro Lorenzin: “Promuovere la dieta mediterranea”
“Occorre guardare a quale è stata la nostra linea fino adesso: promuovere la dieta mediterranea, che è corretta dal punto di vista dei nutrienti e prevede una piramide”, in cui viene inclusa anche la carne rossa, che va però “prediletta fresca”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo a ‘Tagada’ su La7. “Queste – ha ribadito – sono raccomandazioni dell’Oms”. Ma “al momento se tutti adottassero stili di vita sani, in primis la dieta mediterranea, avremmo un crollo dell’incidenza di malattie importanti come il diabete“.
Codacons presenta esposto al pm Guariniello
Il Codacons ha deciso di presentare una istanza urgente proprio al ministero della Salute e un esposto al pm di Torino Raffaele Guariniello, affinché siano valutate misure a tutela della salute. “L’Oms non lascia spazio a dubbi, ed individua le carni lavorate tra le sostanze cancerogene al pari di fumo e benzene”, spiega il presidente Carlo Rienzi.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.