Il “calcio di Sepang” diventa un caso internazionale. Se in Spagna i giornali attaccano Rossi per il suo comportamento scorretto con Marc Marquez, in Italia l’ “esercito di Valentino” si è scatenato sul web in difesa del suo idolo. Commenti, petizioni, pagine Facebook, video e replay sull’accaduto. Tutto per scagionare il “Dottore” dalle accuse e rilanciare le sue chance mondiali in vista dell’ultimo gran premio di Valencia.
Il primo sostegno, il più autorevole, viene da Giovanni Malagò, presidente del Coni, che parla di “mondiale falsato”. Ma non sono solo le istituzioni a scendere in campo. Alza la voce anche Marco Materazzi, grande amico di Vale e protagonista nel corso della sua carriera di un episodio simile (a parti inverse) con Zinedine Zidane. L’ex difensore dell’Inter e della nazionale torna sulla questione proprio paragonandola a quanto accaduto nella finale dei Mondiali 2006 vinti dall’Italia: “Non ho dubbi, sto dalla sua parte: in 20 anni è sempre stato corretto”, scrive dall’India, dove allena il Chennaiyin. “Non c’è alcuna analogia con la mia vicenda con Zidane: io sono stato l’unico ad essere stato punito con due giornate di squalifica per aver provocato, in questo caso la mano è stata pesante solo con Vale e non con Marquez”.
Tanti i campioni dello sport schierati col centauro di Tavullia. Dalla scherma, con la campionessa mondiale e vicecampionessa olimpica Arianna Errigo (“Sarà anche passato dalla parte del torto, ma #iostoconvale tutta la vita!”), al basket, con il play di Trento e della Nazionale, Beppe Poeta (“Chiamasi legittima difesa”). Fuori dal coro, invece, le voci di due grandi piloti del motociclismo italiano. E se non sorprende del tutto il parere negativo di Max Biaggi, che con Rossi ha avuto attriti in passato e su Twitter loda il suo rivale (“Bravo e freddo Lorenzo. Del resto… meglio non parlarne”), anche Giacomo Agostini critica l’erede che insegue il suo storico record di 122 vittorie nel motomondiale: “Ha sbagliato: si è sentito provocato ma non doveva reagire in quel modo”, ha dichiarato.
In favore del Dottore, anche Vasco Rossi, che sul suo profilo Facebook si è schierato al fianco del pilota di Tavullia: “Valentino Rossi ha dovuto difendersi da un individuo che ha cercato di farlo cadere per tutta la gara. Solo per non permettergli di giocarsi e vincere il mondiale.Una azione a dir poco scorretta e vergognosa che ci lascia tanto tanto amaro dentro il cuore. La sanzione contro Valentino è esagerata. Vai Valentino! Sempre con te !!! (Ps: Astenersi da inutili commenti chi non ha visto la gara)”.
La base, però, è tutta dalla parte di Valentino. Su Twitter è nato l’ashtag #iostoconvale, ed è un continuo di commenti e retweet a difesa del Dottore. Su Facebook è diventato virale l’evento per “Convincere Iannone a stendere tutti alla prima curva a Valencia”: un invito chiaramente ironico, che ricorda il ruolo cruciale che l’ italiano della Ducati (insieme agli altri piloti del circuito, fra cui Dovizioso, Pedrosa e ovviamente lo stesso Marquez) avrà nell’ultimo Gran Premio che assegnerà il titolo. La pagina ha già superato quota 260mila partecipanti. Mentre su Change.org sono persino nate diverse petizioni che chiedono di cancellare la penalità a Rossi, che domenica prossima dovrà partire dall’ultimo posto in griglia. La più numerosa, avviata da Nicholas Davis nel Regno Unito e indirizzata al direttore di gara della MotoGp, Mike Webb, ha già raggiunto le 170mila firme. Forse non basteranno per annullare la sanzione. Ma chissà che non servano per dare a Valentino la spinta in più per un’impresa storica.
Twitter: @lVendemiale