Sei ordinanze di custodia cautelare per soggetti legati alla cosca Mancuso della ‘ndrangheta e diciassette indagati, tra cui anche l’ex capogruppo Idv in Regione Lazio Vincenzo Maruccio. L’operazione del nucleo investigativo della Guardia di finanza è avvenuta nell’ambito dell’inchiesta “Hydra”. Il politico, già arrestato a novembre 2012 (e poi scarcerato a gennaio 2013) perché si sarebbe intascato 1 milione di euro di fondi destinati al partito, è accusato di riciclaggio: sul suo conto sono transitati 600mila euro in uscita e 150mila in entrata dal conto di Ferruccio Bevilacqua, ‘ndranghetista trasferitosi a Roma nel 2009 per un obbligo di dimora e oggi finito in manette.
Sono finiti in manette oltre all’imprenditore Ferruccio Bevilacqua, accusato di usura e riciclaggio con l’aggravante delle modalità mafiose e suo figlio maggiore Renato Bevilacqua, di 44 anni. Il figlio minore invece, Alessandro, 41 anni, è ai domiciliari; così come Salvatore Scirè Cirneco, Alfredo Bordogna e Simone Morano, accusati di essere prestanome dell’imprenditore calabrese.
La Guardia di finanza ha eseguito una ventina di perquisizioni a Roma e nelle province di Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia e sequestri di immobili, società e conti correnti, anche in Svizzera e negli Usa, per oltre 5 milioni. Agli indagati, i finanzieri del Comando di Roma e del Nucleo speciale di polizia valutaria, contestano, a vario titolo, i reati di usura, abusiva attività finanziaria, intestazione fittizia di beni e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, aggravati dalle modalità mafiose.
Maruccio, che è stato anche assessore ai Lavori Pubblici della giunta Marrazzo di centrosinistra alla Regione Lazio, per l’accusa riciclava grosse somme di denaro di provenienza illecita per l’esponente del clan Mancuso, considerato dagli investigatori un ‘colletto bianco’ criminale di un certo livello. Maruccio, 37 anni, percepiva una percentuale per il suo ruolo: ad esempio, su un riciclaggio di 12mila euro ne avrebbe percepiti 1.500, oltre il 10 per cento. Il rapporto tra Bevilacqua – che ha un fratello ex senatore di An, estraneo all’inchiesta – e Maruccio è di lunga data: il ‘ndranghetista conosceva il padre dell’ex esponente dell’Italia dei Valori.
L’ex capogruppo Idv è stato coinvolto nell’indagine sull’inchiesta dei fondi a gruppi in Regione Lazio all’epoca dello scandalo Fiorito. Arrestato con l’accusa di peculato, gli è stato contestato “un vorticoso giro di contanti e assegni tra sale giochi, tabaccherie e parenti”, come scriveva il gip nell’ordinanza del 2012, “quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l’autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi”. Il nome di Maruccio era comparso anche nelle intercettazioni tra i protagonisti di un presunto gruppo di potere massonico-‘ndranghetistico nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catanzaro.
Mafie
‘Ndrangheta, 6 arresti. Indagato ex capogruppo Idv Maruccio: “Rapporti con uomo dei clan”
La Guardia di finanza ha eseguito nell'ambito dell'inchiesta "Hydra" una ventina di perquisizioni a Roma e nelle provincie di Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia e sequestri di immobili, società e conti correnti per oltre 5 milioni. Il politico era stato arrestato e poi scarcerato nel 2013 con l'accusa di peculato
Sei ordinanze di custodia cautelare per soggetti legati alla cosca Mancuso della ‘ndrangheta e diciassette indagati, tra cui anche l’ex capogruppo Idv in Regione Lazio Vincenzo Maruccio. L’operazione del nucleo investigativo della Guardia di finanza è avvenuta nell’ambito dell’inchiesta “Hydra”. Il politico, già arrestato a novembre 2012 (e poi scarcerato a gennaio 2013) perché si sarebbe intascato 1 milione di euro di fondi destinati al partito, è accusato di riciclaggio: sul suo conto sono transitati 600mila euro in uscita e 150mila in entrata dal conto di Ferruccio Bevilacqua, ‘ndranghetista trasferitosi a Roma nel 2009 per un obbligo di dimora e oggi finito in manette.
Sono finiti in manette oltre all’imprenditore Ferruccio Bevilacqua, accusato di usura e riciclaggio con l’aggravante delle modalità mafiose e suo figlio maggiore Renato Bevilacqua, di 44 anni. Il figlio minore invece, Alessandro, 41 anni, è ai domiciliari; così come Salvatore Scirè Cirneco, Alfredo Bordogna e Simone Morano, accusati di essere prestanome dell’imprenditore calabrese.
La Guardia di finanza ha eseguito una ventina di perquisizioni a Roma e nelle province di Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia e sequestri di immobili, società e conti correnti, anche in Svizzera e negli Usa, per oltre 5 milioni. Agli indagati, i finanzieri del Comando di Roma e del Nucleo speciale di polizia valutaria, contestano, a vario titolo, i reati di usura, abusiva attività finanziaria, intestazione fittizia di beni e riciclaggio di denaro di provenienza illecita, aggravati dalle modalità mafiose.
Maruccio, che è stato anche assessore ai Lavori Pubblici della giunta Marrazzo di centrosinistra alla Regione Lazio, per l’accusa riciclava grosse somme di denaro di provenienza illecita per l’esponente del clan Mancuso, considerato dagli investigatori un ‘colletto bianco’ criminale di un certo livello. Maruccio, 37 anni, percepiva una percentuale per il suo ruolo: ad esempio, su un riciclaggio di 12mila euro ne avrebbe percepiti 1.500, oltre il 10 per cento. Il rapporto tra Bevilacqua – che ha un fratello ex senatore di An, estraneo all’inchiesta – e Maruccio è di lunga data: il ‘ndranghetista conosceva il padre dell’ex esponente dell’Italia dei Valori.
L’ex capogruppo Idv è stato coinvolto nell’indagine sull’inchiesta dei fondi a gruppi in Regione Lazio all’epoca dello scandalo Fiorito. Arrestato con l’accusa di peculato, gli è stato contestato “un vorticoso giro di contanti e assegni tra sale giochi, tabaccherie e parenti”, come scriveva il gip nell’ordinanza del 2012, “quali la madre che dalla Calabria, a suo dire, gli inviava con l’autobus i risparmi della nonna e amici vari, alcuni calabresi”. Il nome di Maruccio era comparso anche nelle intercettazioni tra i protagonisti di un presunto gruppo di potere massonico-‘ndranghetistico nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catanzaro.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.