2/27La Grande Bouffe (Foto Keystone/Hulton Archive/Getty Images)
3/27(Foto Keystone/Hulton Archive/Getty Images)
4/27(Foto Keystone/Hulton Archive/Getty Images)
5/27Ugo Tognazzi in braccio a un gruppo di attrici, (da sx a dx) Romina Power, Maria Capparelli, Maria Grazia Buccella, Monica Swers, Susanne Clemm e Mavie Baldanzellu, per il lancio del film ‘Menage all’italiana’, Roma, Ottobre 1965.
9/27Serata Pezziol (Cynar) nel locale notturno Chatam di Torino presentata da Nunzio Filogamo della Rai e la partecipazione della compagnia di rivista di Ugo Tognazzi, Elena Giusti e Raimondo Vianello
10/27Silvio Durante / LaPresse
11/27Il simbolico trattato di pace tra le Due torri e la Ghirlandina, con l’attore Ugo Tognazzi a fare da plenipotenziario, circondato da Sandra Nipoti, miss Emilia a sinistra, e da Marcella Mariani, miss Italia
12/27L’attore Ugo Tognazzi con un’attrice che interpreta un’infermiera nel film “Un fischio al naso”
13/27L’attore Ugo Tognazzi e il collega Alberto Sordi si congratulano con Delia Scala e Renato Rascel per il successo dello spettacolo “Il giorno della tartaruga”
14/27L’attore Ugo Tognazzi posa per una pubblicità della Carpano
15/27L’attore UGO TOGNAZZI si allena con la squadra del Torino al campo Filadelfia,osservato dal portiere ROMANO e dall’allenatore SPERONE
17/27L’attore Ugo Tognazzi vestito da donna sul set del film “Splendore e miseria di Madame Royale” di Vittorio Caprioli
18/27L’attore Ugo Tognazzi accanto ad un quandro a lui ispirato ed esposto presso la galleria “Il carpine”
19/27Ll’attore Ugo Tognazzi con Liana Orfei sul set del film “I nostri mariti”
20/27Alla cerimonia di consegna delle Grolle d’or
21/27L’attore Ugo Tognazzi con Margarete Robsahm alle Grolle d’oro
22/27Gina Lollobrigida con Ugo Tognazzi
23/27L’attore Ugo Tognazzi sulla Fiat Nuova 500 a Gressoney per la pesca alla trota
24/27L’attore Ugo Tognazzi scherza con Maria Luisa Garoppo, vincitrice del premio di 5 milioni a Lascia o raddoppia
25/27E’ di scena al teatro Alfieri la compagnia di rivista di Ugo Tognazzi ed Elena Giusti che sta riscuotendo un meritato successo grazie al mattatore Tognazzi e alla sua spalla Raimondo Vianello
26/27E’ di scena al teatro Alfieri la compagnia di rivista di Ugo Tognazzi ed Elena Giusti che sta riscuotendo un meritato successo grazie al mattatore Tognazzi e alla sua spalla Raimondo Vianello Nella foto: Ugo Tognazzi nel suo camerino
27/27E’ di scena al teatro Alfieri la compagnia di rivista di Ugo Tognazzi ed Elena Giusti che sta riscuotendo un meritato successo grazie al mattatore Tognazzi e alla sua spalla Raimondo Vianello Nella foto: Ugo Tognazzi nel suo camerino
Quando era in giro per lavoro, chiamava a casa la figlia per farsi procurare il lesso, di cui era particolarmente ghiotto, perché di lì a qualche ora sarebbe arrivato a Cremona, la città che il 27 ottobre 1922 gli diede i natali. È uno dei tanti aneddoti citati da Bice Brambilla, la nipote del grande Ugo Tognazzi, di cui oggi ricorrono i 25 anni della scomparsa. “Dovevamo e volevamo accontentarlo. Ma spesso queste richieste arrivavano d’estate, quando è più difficile, come si capisce, soddisfarle. Ma d’altra parte lui diceva: ‘Sennò la mia mostarda (prodotto tipico cremonese, ndr) con che cosa la accompagno?’”. Perché Tognazzi non era solo un buongustaio, era pure bravissimo dietro i fornelli. E di certo la sua immagine di chef si è potuta rafforzare con “La grande abbuffata” di Marco Ferreri e il libro “L’abbuffone – Storie da ridere e ricette da morire”. A breve, in città, inaugurerà un negozio di prodotti alimentari a marchio “Tognazza”, nella via dove si trova la casa natale del padre. L’attore aveva perso col tempo lo slang cremonese, ma non la conoscenza del dialetto. La sua dizione lo portava, però, quando utilizzava il ‘cremonese’ con i parenti, ad accentuare le vocali, e quindi gli uscivano parole marcate che facevano sorridere.
Alla mostra dal titolo “La voglia matta”, inaugurata presso il Museo del Violino, a Cremona, occasione nella quale non sono mancati momenti di commozione, erano presenti i figli Ricky, GianMarco e Maria Sole (del norvegese Thomas sono stati riportati i saluti). Sono state ricordate le improvvisate dello zio Ugo, che “se non chiudevi la porta di casa te lo ritrovavi subito in cucina”. Un po’ di amarezza si leva però quando GianMarco afferma come “Venezia e il festival di Roma siano stati assenti e si siano dimenticati di papà. Cremona è stata invece presentissima, e questo non era scontato”.
La difficoltà di conciliare il Tognazzi personaggio pubblico con il Tognazzi privato è stata evidenziata dalla figlia Maria Sole: “Una fatica, ma sono cose che tuttavia capisci solo col tempo”. Il 25esimo della morte può essere l’occasione per rilanciare un protagonista della storia del cinema, del teatro e della televisione italiana. Una figura che ha segnato un’epoca ma che al tempo stesso travalica le generazioni per arrivare anche a chi non ha mai visto i suoi film. Tognazzi le sua radici non le ha nascoste, mai si è vergognato di arrivare dalla provincia. Anzi, le ha sempre rivendicate. Una volta spedì dagli Stati Uniti una foto con “il ponte di Brooklyn o di San Francisco” con la scritta in dialetto come ad evocare il ponte di Po. Perché l’essere provinciale è stata la cifra del suo essere un grandissimo attore.