“Gentile Professoressa, gentile Professore, La ringrazio per aver accettato la proposta che il Ministero Le ha formulato ieri. Benvenuta nella comunità delle donne e gli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato. Le faccio i migliori auguri, a nome mio personale e a nome di tutto il Governo. Per anni le Istituzioni hanno permesso che si creasse un ingiustificato e odioso precariato tra i docenti. (…) Le cose sono cambiate. Con la “Buona Scuola” abbiamo innanzitutto messo più soldi nell’educazione, più soldi per i professori, più professori per i nostri figli contro l’insopportabile filosofia delle classi pollaio. E con la “Buona Scuola” abbiamo anche messo la parola fine al modo scandaloso con cui vi hanno trattato in questi anni”. A firmare questa lettera, inviata ai docenti assunti grazie alla riforma della cosiddetta “Buona Scuola”, è il presidente del Consiglio Matteo Renzi che, ultimata ieri l’ultima fase delle assunzioni, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Una missiva per nulla gradita dalle organizzazioni sindacali: “E’ una lettera altamente offensiva – spiega Piero Bernocchi dei Cobas Scuola – nei confronti degli oltre 120 mila precari che sono rimasti fuori da questa ondata di immissioni in ruolo ma è offensiva anche nei confronti di chi ha firmato un contratto a tempo indeterminato, perché non è vero che andrà ad insegnare come vorrebbe, eliminando le classi pollaio”. Così anche il segretario della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo: “Ormai siamo abituati a questa sorta di vendita di slogan che non corrispondono alla verità”.
Dal canto suo il premier, scrivendo ai docenti, sbandiera il risultato ottenuto: “Vorrei essere chiaro: abbiamo solo fatto il nostro dovere, niente di più. Lo Stato infatti aveva formato Lei e i suoi colleghi per diventare professori. Vi aveva attribuito il diritto di diventarlo. E poi vi ha lasciato per anni nel limbo. Non abbiamo fatto niente di speciale, solo il nostro dovere. Ma ci abbiamo messo passione, impegno, determinazione. Senza la “Buona Scuola” gli insegnanti sarebbero restati per anni, qualcuno per più di un decennio, precari, ostaggi di convocazioni, graduatorie, punti da conquistare con discutibili procedure”.
Parole alle quali Pantaleo risponde elencando i problemi irrisolti: “Rispetto a tutto ciò che la Legge 107 ha messo in campo faccio fatica a vedere un miglioramento della qualità della scuola. Le criticità continuano ad esserci a cominciare anche dal personale: le immissioni in ruolo sono positive, ma restano esclusi migliaia di precari della seconda fascia, della scuola dell’infanzia oltre al personale Ata che è stato completamente escluso. Renzi parla di più soldi ai professori, ma intanto migliaia di precari attendono il pagamento dello stipendio e il contratto nazionale non viene rinnovato perché nella Legge di Stabilità hanno messo solo 300 milioni di euro per tutto il pubblico impiego”.
Ancora più duro Bernocchi: “C’è poco da brindare. Non è vero che ha messo più soldi per i docenti perché gli insegnanti che sono stati stabilizzati venivano pagati anche prima, ma soprattutto non ha messo un euro per il rinnovo contrattuale visto che per 3 milioni e mezzo di persone ci sono solo 300 milioni di euro. E’ grottesco e umiliante quello che sta facendo. Parliamoci chiaro: dove andranno a lavorare ora questi 50 mila del potenziamento? Serviranno a fare le supplenze. Questa lettera è un insieme di menzogne. Renzi in quanto a capacità di affabulazione ha battuto Silvio Berlusconi”.
Scuola
Scuola, Renzi scrive ai docenti neoassunti: ‘Stop a odioso precariato’. Sindacati: ‘Bugie, questi 50mila faranno i supplenti’
"Benvenuta nella comunità delle donne e gli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato", si legge nella missiva firmata dal premier e inviata agli ultimi immessi in ruolo. Bernocchi, dei Cobas: "Parole offensive nei confronti degli oltre 120 mila precari che sono rimasti fuori, ma anche verso chi ha firmato il contratto, perché non è vero che andrà ad insegnare come vorrebbe, eliminando le classi pollaio"
“Gentile Professoressa, gentile Professore, La ringrazio per aver accettato la proposta che il Ministero Le ha formulato ieri. Benvenuta nella comunità delle donne e gli uomini che lavorano a tempo indeterminato per lo Stato. Le faccio i migliori auguri, a nome mio personale e a nome di tutto il Governo. Per anni le Istituzioni hanno permesso che si creasse un ingiustificato e odioso precariato tra i docenti. (…) Le cose sono cambiate. Con la “Buona Scuola” abbiamo innanzitutto messo più soldi nell’educazione, più soldi per i professori, più professori per i nostri figli contro l’insopportabile filosofia delle classi pollaio. E con la “Buona Scuola” abbiamo anche messo la parola fine al modo scandaloso con cui vi hanno trattato in questi anni”. A firmare questa lettera, inviata ai docenti assunti grazie alla riforma della cosiddetta “Buona Scuola”, è il presidente del Consiglio Matteo Renzi che, ultimata ieri l’ultima fase delle assunzioni, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Una missiva per nulla gradita dalle organizzazioni sindacali: “E’ una lettera altamente offensiva – spiega Piero Bernocchi dei Cobas Scuola – nei confronti degli oltre 120 mila precari che sono rimasti fuori da questa ondata di immissioni in ruolo ma è offensiva anche nei confronti di chi ha firmato un contratto a tempo indeterminato, perché non è vero che andrà ad insegnare come vorrebbe, eliminando le classi pollaio”. Così anche il segretario della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo: “Ormai siamo abituati a questa sorta di vendita di slogan che non corrispondono alla verità”.
Dal canto suo il premier, scrivendo ai docenti, sbandiera il risultato ottenuto: “Vorrei essere chiaro: abbiamo solo fatto il nostro dovere, niente di più. Lo Stato infatti aveva formato Lei e i suoi colleghi per diventare professori. Vi aveva attribuito il diritto di diventarlo. E poi vi ha lasciato per anni nel limbo. Non abbiamo fatto niente di speciale, solo il nostro dovere. Ma ci abbiamo messo passione, impegno, determinazione. Senza la “Buona Scuola” gli insegnanti sarebbero restati per anni, qualcuno per più di un decennio, precari, ostaggi di convocazioni, graduatorie, punti da conquistare con discutibili procedure”.
Parole alle quali Pantaleo risponde elencando i problemi irrisolti: “Rispetto a tutto ciò che la Legge 107 ha messo in campo faccio fatica a vedere un miglioramento della qualità della scuola. Le criticità continuano ad esserci a cominciare anche dal personale: le immissioni in ruolo sono positive, ma restano esclusi migliaia di precari della seconda fascia, della scuola dell’infanzia oltre al personale Ata che è stato completamente escluso. Renzi parla di più soldi ai professori, ma intanto migliaia di precari attendono il pagamento dello stipendio e il contratto nazionale non viene rinnovato perché nella Legge di Stabilità hanno messo solo 300 milioni di euro per tutto il pubblico impiego”.
Ancora più duro Bernocchi: “C’è poco da brindare. Non è vero che ha messo più soldi per i docenti perché gli insegnanti che sono stati stabilizzati venivano pagati anche prima, ma soprattutto non ha messo un euro per il rinnovo contrattuale visto che per 3 milioni e mezzo di persone ci sono solo 300 milioni di euro. E’ grottesco e umiliante quello che sta facendo. Parliamoci chiaro: dove andranno a lavorare ora questi 50 mila del potenziamento? Serviranno a fare le supplenze. Questa lettera è un insieme di menzogne. Renzi in quanto a capacità di affabulazione ha battuto Silvio Berlusconi”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.