Diverse sparatorie ed esplosioni a Parigi nella serata di venerdì 13 novembre 2015.
Il Capo dello Stato Hollande, si trovava allo stadio per assistere alla partita Francia-Germania, ha dichiarato in diretta tv lo stato d’emergenza nazionale: blocco delle frontiere e stato di allerta massima. Le operazioni terroristiche sono ancora in corso. Qui di seguito i primi aggiornamenti sui social network dopo le esplosioni e gli spari in almeno 3 punti diversi della città.
Mondo
#Parigi sotto attacco: 13 novembre 2015, un ostaggio “fate presto, stanno uccidendo tutti”, su Twitter #prayforparis
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- 08:02 - Olanda: ministero Esteri Israele, perse tracce di 3 concittadini
Tel Aviv, 8 nov. (Adnkronos) - Nei Paesi Bassi ci sono ancora tre israeliani di cui si sono perse le tracce. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri olandese, aggiungendo che sono state attivate ulteriori linee telefoniche presso l'ambasciata israeliana nel Paese e presso la sala operativa del Ministero degli Esteri.
- 07:30 - Olanda: Netanyahu invia aerei in soccorso tifosi israeliani
Tel Aviv, 8 nov. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato due aerei di soccorso nei Paesi Bassi dopo che alcuni tifosi di calcio israeliani sarebbero rimasti feriti durante gli scontri ad Amsterdam. "Il Primo Ministro Netanyahu considera con estrema gravità l'orribile incidente e chiede al governo olandese e alle forze di sicurezza di intervenire con decisione e rapidità contro i rivoltosi e di garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha affermato il suo ufficio in una nota.
L'ufficio del primo ministro non ha spiegato cosa abbia portato al "violentissimo incidente contro i cittadini israeliani", ma il media olandese AT5 ha riferito che ieri sera sono scoppiate delle risse tra i tifosi durante una partita di Europa League tra Maccabi Tel-Aviv e Ajax. Il rapporto afferma che nel centro della città si sono verificati numerosi scontri e atti vandalici. "Sono presenti numerosi veicoli delle unità mobili e sono stati richiesti anche rinforzi", ha affermato.
L'ambasciata israeliana negli Stati Uniti ha dichiarato che "centinaia" di tifosi del Maccabi sono stati "attaccati e colti in un'imboscata ad Amsterdam stasera mentre uscivano dallo stadio dopo una partita". In un post pubblicato su X, l'ambasciata ha attribuito l'incidente a una "folla che ha preso di mira israeliani innocenti". Un portavoce della polizia olandese ha dichiarato all'agenzia di stampa Anp che sono state arrestate 57 persone. Il nuovo ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha dichiarato in una nota di aver chiesto l'assistenza del governo olandese per garantire che i cittadini israeliani possano lasciare in sicurezza i loro hotel per raggiungere l'aeroporto. Le immagini di AT5 mostrano la polizia olandese che scorta i tifosi ai loro hotel.
- 07:22 - Ucraina: Kiev, 'otto i morti per attacco russo a Zaporizhzhia'
Kiev, 8 nov. (Adnkronos) - Sono otto le vittime dell'attacco russo a Zaporizhia, tra queste ci sarebbe anche un neonato, ha riferito su Telegram il governatore della regione Ivan Federov, aggiungendo che l'attacco al polo industriale ha ferito anche 42 persone e danneggiato un ospedale. Nelle ultime settimane la città di Zaporizhzhia è stata oggetto di crescenti bombardamenti aerei russi e all'inizio di questa settimana sei persone sono state uccise in un attacco contro un settore industriale della città.
- 06:59 - Meloni alle prese con nodo canone, Lega vuole taglio ma Forza Italia fa muro
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Continua il muro contro muro tra Lega e Forza Italia sul canone Rai. Oggi, nel silenzio di Giorgia Meloni, si è consumato un nuovo duello a distanza tra alleati. "La proposta del Carroccio non fa parte del programma di governo del centrodestra e quindi non la condividiamo", taglia corto da Pechino Antonio Tajani. Secca la replica a stretto giro del partito di via Bellerio per bocca della deputata Elena Maccanti, membro della Vigilanza Rai: "Sorprendono le parole di Tajani, anche perché si tratta di confermare una misura approvata, nella manovra dell'anno scorso, anche con i voti di Fi".
In Transatlantico, a Montecitorio, girano due versioni sullo stato dei rapporti all'interno della coalizione. C'è chi sostiene che Giorgia Meloni abbia lasciato fare Matteo Salvini, quando quest'ultimo ha deciso di far presentare ai suoi l'emendamento ad hoc al decreto fiscale sul taglio a 70 euro del canone Rai. Una mossa, quella della premier, per capire l'effetto che fa, ma anche per non creare frizioni ora con l'alleato, su un tema considerato dal Carroccio un cavallo di battaglia elettorale e non solo. C'è chi, invece, ritiene - e secondo i boatos, la maggioranza nel centrodestra la penserebbe così - che Salvini voglia andare fino in fondo su un tema prioritario per lui. Insomma, il suo puntare i piedi sarebbe una sorta di clava da agitare per alzare il prezzo. Da qui la scelta di presentare un emendamento nonostante i dubbi di Fratelli d'Italia e il secco no di Forza Italia.
In casa Lega non vogliono sentire ragioni. "Penso che la Rai più che spendere troppo spende male, il nostro obiettivo è di diminuire le tasse agli italiani e quindi proseguiremo su questa strada", la posizione espressa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio e senatore Alessandro Morelli, fedelissimo di Salvini. Ma gli azzurri non ci stanno e mantengono il punto. Per il partito di Silvio Berlusconi, raccontano fonti autorevoli, "è una follia pensare di farsi finanziare dagli italiani il taglio del canone da 90 a 70 euro come è successo l'anno scorso". Nel 2023, infatti, fanno notare le stesse fonti, i 420 milioni di euro che non sono stati recuperati dalle bollette sono stati prelevati dalla fiscalità generale e "questo non deve ripetersi".
Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale dei Dipartimenti di settore di Forza Italia, sottolinea: "La domanda di fondo dovrebbe essere se e come manteniamo un presidio pubblico nel comparto televisivo. La nostra risposta è che questo presidio, al pari di altri Paesi, compreso il Regno Unito con la Bbc, è opportuno mantenerlo e quindi, di pari passo, va conservato un finanziamento congruo che oggi ritengo adeguato con un canone a 90 euro".
Da Fratelli d'Italia viene accolta con freddezza la richiesta leghista di tagliare ulteriormente il canone. "Questo taglio non è una nostra priorità, ora bisogna trovare una sintesi in maggioranza, evitando strappi senza senso", dice all'Adnkronos il senatore di Fdi Raffaele Speranzon, membro della Vigilanza Rai e vicepresidente vicario del gruppo di Fratelli d'Italia a palazzo Madama. "La proposta della manovra - aggiunge Speranzon, a proposito della legge di bilancio - è arrivata dal governo, immagino che al di là delle dichiarazioni fatte attraverso i media, il Consiglio dei ministri nella sua interezza abbia già definito in modo coeso le linee guida principali che riguardano la manovra. Ora, se c'è qualche aggiustamento da fare lo farà il Parlamento".
- 06:51 - Sciopero trasporti oggi 8 novembre, nuovo venerdì nero: durata e fasce garanzia
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Bus, tram, metro. Lo stop a tutto tondo del trasporto pubblico locale in tutte le città italiane di oggi venerdì 8 novembre è confermato. Lo sciopero nazionale – proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna a settembre – durerà 24 ore, funzionerà a fasce di garanzia ridotte e farà da ‘sfondo’ alla manifestazione organizzata a Roma, davanti alla sede del ministero dei Trasporti, a cui i sindacati torneranno a chiedere il rinnovo del contratto nazionale e più risorse per il comparto, una riforma del settore e interventi concreti su salute e sicurezza sul lavoro, anche alla luce della scia di aggressioni ai danni del personale tpl, l’ultima proprio pochi giorni fa ai danni di un capotreno accoltellato mentre controllava i biglietti su un regionale a Genova.
A differenza dei precedenti scioperi, l’8 novembre non si prevede la garanzia totale del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori, dunque fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Quindi le cosiddette 'fasce di garanzia' ci sono, ma con un taglio del personale operativo, presente solo al 30%, come prevede la legge che disciplina il diritto di sciopero nell’ambito delle vertenze di rinnovo di un contratto collettivo nazionale. Personale ridotto significa non solo meno corse, ma anche meno linee: solo alcune, infatti, saranno in funzione, diverse di città in città. Salvi invece – sempre durante gli orari ‘protetti’ – i “servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari”, assicurano le sigle dei trasporti.
Da Milano a Napoli, tutti i lavoratori del tpl incrociano le braccia per l’intera giornata lavorativa, ma le modalità e gli orari cambiano di città in città. A Milano saranno garantite le metro e alcune linee di superficie da inizio servizio alle 8:45 e dalle 15 alle 18, mentre a Torino funzioneranno alcune corse bus e alcune linee della metro dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. A Genova saranno garantiti alcuni bus dalle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30, a Bologna servizio ridotto da inizio turno fino alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. A Firenze alcune corse partiranno garantite tra le 4:15 e le 8:14 e tra le 12:30 e le 14:29, mentre Roma garantisce sia le linee A e B della metro sia alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20. A Napoli servizio limitato di bus dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20, a Bari bus garantiti solo in forma ridotta tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 12.30 e le 15,30. Coinvolto nello sciopero di 24 ore anche il personale di Ferrovie del Sud Est, dalla mezzanotte alle 23:59. A Cagliari il servizio di bus sarà solo parzialmente assicurato in tre fasce orarie: dalle 7:30 alle 9:30, dalle 12:45 alle 14:45 e dalle 18:30 alle 20:30. Infine, a Palermo numero ridotto di corse di alcune linee di bus dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30-20.30.
Alla base della mobilitazione unitaria, l’infinita vertenza per il rinnovo del contratto. I lavoratori chiedono “migliori condizioni di lavoro” e “una profonda riforma del settore che possa garantire un servizio pubblico di qualità da offrire alla cittadinanza, anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale”, hanno spiegato i sindacati in una lunga lettera all’utenza, registrando però un sostanziale “disinteresse delle istituzioni e l’inadeguatezza delle controparti”. Ragioni, queste, che hanno spinto le sigle a proclamare “l’unico strumento legittimo per far sentire la nostra voce”: lo sciopero.
L’ennesimo, secondo le associazioni dei consumatori. ''Si tratta del decimo sciopero nazionale nel Tpl indetto da inizio anno dai sindacati di categoria, praticamente uno al mese, mentre se si analizzano le proteste indette a livello locale dalle varie sigle sindacali del comparto che hanno incrociato le braccia da un minimo di 4 ore a un massimo di 24 ore, il numero di scioperi da gennaio a oggi sale a 44, con una media di più di 4 serrate al mese'' denuncia il Codacons.
- 23:11 - Europa League, Lazio-Porto 2-1: i gol biancocelesti di Romagnoli e Pedro
Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - La Lazio batte 2-1 il Porto in un match valido per la quarta giornata di Europa League, disputato allo stadio Olimpico di Roma. Per i padroni di casa a segno Romagnoli al 50' del primo tempo e Pedro al 92', momentaneo 1-1 per gli ospiti con Eustaquio al 66'. In classifica i biancocelesti sono al primo posto solitario con 12 punti, mentre il Porto è fermo a quota 4. Tra tre settimane la Lazio affronterà in casa il Ludogorets, mentre il Porto sfiderà l'Anderlecht in trasferta.
Per la Lazio si tratta della quarta vittoria in quatto partite, un risultato avvicina considerevolmente la squadra alla qualificazione diretta agli ottavi di finale. Tra le mura amiche dello stadio Olimpico i biancocelesti superano 2-1 il Porto grazie ai gol di Romagnoli al 50' del primo tempo e Pedro al 92'. Inutile per gli ospiti il gol di Eustaquio al 66'. In classifica i capitolini si portano così a 12 punti in prima posizione solitaria, mentre i portoghesi restano fermi a quota 4. Tra tre settimane la Lazio affronterà in casa il Ludogorets, mentre il Porto sfiderà l'Anderlecht in trasferta.
Arriva al 7' la prima occasione della partita e la costruiscono i padroni di casa. Break di Tchaouna, che sorprende Moura e scappa in velocità, buono il filtrante per Castellanos che prende la mira ma manda alto. Passa un minuto e il Taty si vede annullare per fuorigioco un gol. L'argentino parte leggermente alle spalle della linea avversaria, inutile il destro batte Diogo Costa. Al 12' provvidenziale chiusura di Marusic, che usa il fisico per ostacolare Omorodion lanciato verso la porta. Al quarto d'ora cartellino giallo per Namaso, che entra con la gamba troppo alta su Guendouzi. Al 18' pericolosa mischia nell'area del Porto dopo il destro di Tchaouna: non arriva però il tocco decisivo. Al 21' destro insidioso di Vecino, Diogo Costa para a terra.
Al 28' ammonito Zaccagni per gioco pericoloso su Martim Fernandes. e poco dopo si becca il giallo Omorodion per proteste. Al 34' contropiede quasi perfetto del Porto, concluso da Vieira che colpisce la traversa con la deviazione di Tavares. Al 37' sugli sviluppi di un calcio d'angolo colpo di testa di Perez che termina a lato. Un paio di minuti dopo lo stesso ex Udinese viene ammonito per un'entrata dura su Zaccagni. Al 45' Omorodion manca la deviazione su assist di Martim Fernandes. Tra i portoghesi ammonito anche Djalò. All'ultimo pallone del primo tempo, i biancocelesti passano dagli sviluppi di calcio d'angolo. Torre di Castellanos e colpo di testa vincente di Romagnoli, che anticipa anche Vecino e supera Diogo Costa rimasto fuori posizione.
Nella ripresa si riparte senza cambi. All'8' minuto grande azione in coast to coast di Djalò. L'ex Juve parte dalla propria metà campo e arriva al tiro da buona posizione mandando però alto. All'11' grande percussione di Tavares che però si perde al limite dell'area avversaria. Al 17' triplo cambio per gli ospiti: dentro Pepé, Gonzalez e Joao Mario. Escono Namaso, Varela e Martim Fernandes. Al 19' Pedro strappa un'ovazione ai tifosi dell'Olimpico per un ripiegamento difensivo in area su Eustaquio pronto alla conclusione.
Al 21' lo stesso Eustaquio di riscatta trovando il gol del pari. Vieira verticalizza sulla sinistra per Galeno, bravo ad alzare la testa e servire Eustaquio sulla corsa. Piattone vincente e Mandas è battuto. Baroni corre ai ripari e inserisce Dia, Rovella e Gila al posto di Castellanos, Tchaouna e Gigot, passando al 4-3-3. Al 23' Vecino svetta di testa ma manda alto. Dopo 4 minuti entra Isaksen per Zaccagni. Alla mezz'ora inserimento di Gila su azione d'angolo e colpo di testa di poco fuori. Al 32' finisce la partita di Omorodion, entra Gul.
Al 36' giallo per Guendouzi per una trattenuta ai danni del neo entrato Gul. Al 39' Franco sostituisce Vieira. Al 43' Baroni termina i cambi con Pellegrini al posto di Tavares. All'ultimo respiro i biancocelesti tornano in vantaggio. Al 47' cross di Isaksen dalla trequarti, non la tocca nessuno e ne approfitta Pedro: bravissimo lo spagnolo a sgusciare in posizione regolare, controllare e battere Diogo Costa da pochi passi.
- 21:50 - Consulta: Corte boccia ricorso regione Campania, Fondo Sviluppo competenza esclusiva Stato
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - La Consulta con "la sentenza n. 175 ha ritenuto, rinviando ai precedenti della Corte, che la disciplina del Fondo per lo sviluppo e la coesione rientra nella competenza legislativa esclusiva dello Stato perché è finalizzata a 'rimuovere gli squilibri economici e sociali' e assolve, pertanto, a finalità perequative, secondo quanto previsto dagli artt. 117, secondo comma, lettera e), e 119, quinto comma, Cost". E' quanto si legge nella sentenza n.175 della Corte Costituzionale che si è pronunciata sul ricorso della Regione Campania sui Fondi Coesione e sulla Zes unica.