Alessandro Sallusti. E’ quello del direttore del Giornale il nuovo nome tirato fuori da Silvio Berlusconi per uscire dall’impasse in cui è finito il centrodestra, che da mesi non riesce a trovare un candidato a sindaco di Milano. Perché il nominato di turno non ne vuole proprio sapere di assumersi onori e oneri del caso, come è successo per il giornalista di Mediaset Paolo Del Debbio, per l’ex numero uno dell’Eni Paolo Scaroni e per Claudio De Albertis, imprenditore e presidente della Triennale. Oppure perché il nome non va bene agli alleati della Lega, come nel caso di Maurizio Lupi, inviso a Matteo Salvini che non ha intenzione di appoggiare chi provenga dall’Ncd di Angelino Alfano e non faccia prima abiura. Su Sallusti, invece, il leader del Carroccio ha detto sì: “Io non avrei nulla in contrario, se lui accetta”, la sua risposta secondo la ricostruzione fatta da Repubblica sull’ultimo incontro ad Arcore con l’ex Cavaliere.

A dire il vero non è nemmeno la prima volta che per la corsa alla conquista di Palazzo Marino viene fatto il nome di Sallusti. Il compagno della forzista Daniela Santanchè era già stato lanciato da Ignazio La Russa (FdI) lo scorso marzo. L’interessato aveva fatto passare qualche settimana, prima di derubricare la proposta a “roba da pazzi” e spiegare in un’intervista al Tempo: “E’ come se mi proponessero di giocare nella Juve. L’ipotesi non esiste, voglio finire la mia carriera nel giornalismo, se dovessi cambiare idea vi prego di farmi internare”. Ma questa volta le cose potrebbero andare diversamente. Tanto più che una candidatura di consentirebbe a Berlusconi di raggiungere un doppio obiettivo. Da un lato al probabile candidato del centrosinistra, e cioè l’uomo Expo Giuseppe Sala, verrebbe opposta una figura più forte di quanto possano essere il senatore di Forza Italia Paolo Romani o la coordinatrice lombarda del partito Mariastella Gelmini, gli altri due nomi ancora in lizza. Dall’altro lato Sallusti lascerebbe libera la poltrona di direttore del Giornale, con il quale ultimamente la sintonia di Arcore non è più quella di un tempo. Tanto che Berlusconi – scrive Repubblica – ha già in mente due possibili sostituti, entrambi in vantaggio sull’attuale vice direttore Salvatore Tramontano. Sono Augusto Minzolini, che dopo la condanna in Cassazione a due anni e mezzo per peculato rischia di decadere da senatore per la legge Severino, e Giorgio Mulé, oggi direttore del settimanale Panorama.

Nel pomeriggio è in agenda a Palazzo Grazioli un nuovo incontro tra Berlusconi e Salvini. Prevista anche la presenza della presidente di Fdi Giorgia Meloni. All’ordine del giorno ulteriori valutazioni sul nome di Sallusti per Milano. Oltre che le alleanze per le amministrative di Roma, dove Forza Italia è sempre divisa sul sostegno ad Alfio Marchini, in attesa di una risposta definitiva della Meloni su una sua eventuale discesa in campo.

Twitter: @gigi_gno

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