A Venezia bisogna “proibire il velo“. Lo afferma, una settimana dopo la strage di Parigi, il procuratore aggiunto Carlo Nordio, magistrato di lunga esperienza che ha indagato sulle Brigate rosse e sulla tangentopoli nordestina. Si tratterebbe di “una mossa giusta per combattere il terrorismo – ha affermato in un’intervista al Gazzettino – “le leggi ci sono già ed è arrivato il momento di farle rispettare”.

Per il magistrato, burqa e niqab “mettono in pericolo la sicurezza, cosa che difficilmente possono fare le maschere di carnevale”. Nordio risponde anche a una domanda sui paralleli fra il terrorismo attuale e quello che l’Italia ha conosciuto negli anni di piombo. “I fanatici dell’ Isis – spiega – sono però differenti: il brigatismo lo abbiamo sconfitto con il pentitismo, cosa impossibile con chi si fa saltare in aria. Il terrorismo rosso poi era mirato questo è indiscriminato”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Genova, non c’è spazio sufficiente: fermi i nuovi convogli della metropolitana

next
Articolo Successivo

Attentati Parigi, Italia a rischio? “Giovani musulmani lontani da Jihad, ma attenzione alle associazioni estremiste”

next