Niente tasse sulla casa di proprietà di poliziotti e prefetti trasferiti per lavoro, sugli alloggi sociali e, in alcuni casi, sugli appartamenti dati in comodato a un figlio o a un altro parente di primo grado. Imu ridotta di un quarto per i proprietari che affittano a canone concordato. Venticinque milioni in più per le scuole paritarie, ma zero risorse per la proroga della Dis-coll, l’ammortizzatore sociale per i collaboratori, che era stato istituito in via sperimentale e scadrà il 31 dicembre di quest’anno. Mentre le cooperative sociali vedono salire dal 4 al 5% l’aliquota Iva sui propri servizi. Sono alcune delle modifiche fatte durante l’iter in commissione Bilancio del Senato alla legge di Stabilità per il 2016. Il cui testo giovedì sera è stato sostituito dal governo con un maxi emendamento di 557 commi che recepisce gli emendamenti e su cui l’esecutivo ha posto la sua 47esima fiducia. Palazzo Madama ha dato il via libera con 164 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti.
La manovra passa ora all’esame della Camera, dove sono attese le modifiche più rilevanti. Su uno degli aspetti più controversi, l’aumento a 3mila euro del tetto all’uso del contante, è arrivata una modifica solo parziale: il limite resta a mille euro per i money transfer, le attività che si occupano del trasferimento di denaro all’estero. Come chiesto sia da Bankitalia sia dalla commissione Finanze. E’ stata poi inserita una norma che dovrebbe favorire l’emersione degli affitti in nero. Questo dopo che il governo ha deciso di consentire di pagarli in contanti. Una nota di Palazzo Chigi informa che “complessivamente l’effetto finanziario lordo connesso all’approvazione degli emendamenti ammonta a circa 600 milioni di euro nel 2016 e circa 300 milioni di euro negli anni successivi”.
Giù l’Imu per chi affitta a canone concordato – Diverse le novità sul fronte della tassazione della casa, tasto dolente visto che l’eliminazione della Tasi – fortemente voluta dal premier Matteo Renzi – incontra l’opposizione della Commissione Ue. Uno degli emendamenti approvati dalla Bilancio prevede una riduzione dell’Imu pari al 25% per i proprietari di una seconda abitazione che la affittano a canone concordato. Saranno invece del tutto esentate dal pagamento le abitazioni (escluse ville e castelli) che vengono cedute in comodato d’uso ai parenti di primo grado in linea retta a patto che non abbiano “un altro immobile ad uso abitativo in tutta Italia”, che il contratto sia registrato e che nel 2015 chi concede in comodato la casa l’abbia usata come abitazione principale. Una previsione, questa, che restringe moltissimo la platea potenziale. Il vincolo può arrivare fino al secondo grado (nonno-nipote, fratello e sorella) se il parente è una persona disabile. Zero tasse anche sulle case appartenenti alle cooperative edilizie, sugli alloggi sociali, sulla casa assegnata al coniuge dopo una separazione o un divorzio e sugli immobili di prefetti, forze di polizia, membri dell’esercito e vigili del fuoco che non vivono nella casa di proprietà. In più le società in house di edilizia popolare si vedranno ridurre del’ 50% l’imposta sul reddito delle persone giuridiche.
Arma spuntata contro affitti in nero. E resta il rischio mini-Tasi nel 2016 – Contro gli affitti in nero arriva la previsione che i contratti devono essere registrati entro 30 giorni ed è “nullo” ogni accordo che preveda il pagamento di un canone superiore a quello registrato. Gli affittuari, entro sei mesi dalla riconsegna dell’immobile, possono chiedere “la restituzione” di eventuali somme in più versate al padrone di casa. Non è chiaro però come faranno a provarlo. Nel maxi emendamento viene poi confermata la sanatoria che rende valide le delibere dei Comuni sulle aliquote di Imu e Tasi, le addizionali e le tariffe approvate fino al 30 settembre, anche se per legge andavano varate entro il 30 luglio. Visti i tempi stretti, c’è il rischio che i proprietari nel 2016 si trovino a dover pagare un conguaglio, di fatto una mini Tasi, nonostante l’abolizione della tassa. Secondo fonti parlamentari la norma sarà stralciata nel passaggio alla Camera.
Canone Rai in bolletta in 10 rate – Il canone Rai in bolletta sarà spalmato su 10 rate annuali da pagare tra gennaio e ottobre, con le bollette dell’elettricità. Sale da 6.700 a 8mila euro la soglia di reddito per l’esenzione dal pagamento favore degli ultra settantacinquenni. Per il solo 2016 le prime rate saranno “cumulativamente addebitate nella prima fattura successiva all’1 luglio”, per concedere i “tempi tecnici necessari all’adeguamento dei sistemi di fatturazione”.
Un giorno in più di congedo per neopapà. Più soldi a scuole paritarie – Sale da uno a “ben” due giorni, che possono essere goduti “anche in via non continuativa”, il congedo obbligatorio per i neo papà. Prorogato in via sperimentale per il 2016 anche quello facoltativo, anch’esso di due giorni, così come il voucher per pagare la baby sitter, da usare nel primo anno di vita del bambino. Salgono poi di 25 milioni di euro, rispetto ai 200 già stanziati, le risorse a favore di asili e scuole elementari paritarie. Il plafond raggiunge così i 497 milioni, per la soddisfazione del sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi secondo cui “questo governo continua il lavoro per abbattere muri ideologici”.
Nella manovra anche il salva Regioni. Fuori dal tetto di spesa i farmaci innovativi – Le Regioni, che si faranno carico di gran parte della spending review del prossimo triennio, incassano l’innesto nella manovra del decreto che ne salva i bilanci consentendo ai governatori di restituire in 30 anni i soldi che avevano ricevuto dal governo per pagare i debiti nei confronti dei fornitori. Le Province autonome di Trento e Bolzano vengono escluse dall’obbligo di costituire aziende sanitarie uniche. In più il governo, dopo aver aumentato di 2,1 miliardi in meno rispetto al previsto il Fondo sanitario nazionale, ha presentato un emendamento (approvato) che esclude dal tetto nazionale della spesa farmaceutica territoriale i 500 milioni di euro destinati all’erogazione dei farmaci innovativi. La cui fornitura sarà quindi comunque garantita.
Quasi 3 milioni per accordo con il Vaticano – Arrivano 2,7 milioni di euro per attuare l’accordo tra Italia e Vaticano in materia di “radiodiffusione televisiva e sonora“, che prevede la concessione in uso all’Italia di un certo numero di canali televisivi a fronte della messa a disposizione gratuita al Vaticano della capacità di trasmissione. Il governo ha anche previsto di destinare 276mila euro a un Fondo per il riassetto dello spettro radiotelevisivo.
Meno tagli per Caf, patronati e istituti di ricerca – Gli istituti e gli enti di ricerca “possono continuare ad avvalersi del personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa” in corso al 31 dicembre 2015 “mediante l’attivazione, previa verifica di idoneità, di contratti a tempo determinato. Il fondo ordinario per il finanziamento degli enti e istituzioni di ricerca viene incrementato di 8 milioni di euro nel 2016 e 9,5 milioni dal 2017, riducendo di altrettanto il fondo per il finanziamento ordinario delle università statali, per consentire l’assunzione di ricercatori negli enti pubblici di ricerca. Sono prorogati per il 2016-2017 i benefici fiscali per i cosiddetti cervelli in fuga che sono rientrati in Italia tra l’1 marzo e il 6 ottobre di quest’anno. Viene poi ridotto da 100 a 40 milioni il taglio ai Caf nel 2016. La sforbiciata scende poi a 30 milioni sia nel 2017 sia nel 2018. Per i patronati il taglio scende da 48 a 28 milioni.
Ripensamento sulla sforbiciata alle spese per Ict della pubblica amministrazione – Il drastico taglio del 50% delle spese per beni e servizi informatici e di connettività nelle Pubbliche amministrazioni viene spalmato su tre anni. L’obiettivo andrà raggiunto entro il 2018 e non più il prossimo anno. Non solo, la novità inserita al Senato esclude dal taglio le spese per i “canoni” per i servizi di connettività come le reti internet e della spesa effettuata tramite Consip. Fuori dalla spending anche le spese delle amministrazioni della giustizia per l’informatizzazione del processo civile e penale dei tribunali.
Addio ammortizzatori per i cococo, su Iva per le coop sociali – Non è stato approvato dalla commissione l’emendamento che prevedeva la proroga della Dis-coll, l’ammortizzatore sociale per i collaboratori coordinati e continuativi introdotto in via sperimentale per il 2015 dal Jobs Act. Dal 2016, quindi, i cococo non avranno più alcun cuscinetto che li tuteli dalla perdita del contatto. E’ poi saltato, per effetto di una richiesta di modifica ad hoc, il taglio dell’aliquota Iva sul pellet, un tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento: la prima versione della manovra la faceva scendere dal 22 al 10%. I maggiori introiti per lo Stato, pari a circa 100 milioni di euro, verranno utilizzate per coprire altre uscite. Sorpresa negativa sull’Iva anche per le cooperative sociali. Dal prossimo anno l’aliquota passerà dall’attuale 4% al 5%. Le coop soggette all’aumento sono quelle che forniscono prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o ambulatoriale, rivolte ad anziani, disabili adulti, tossicodipendenti, malati di Aids, handicappati psicofisici,minori, senza fissa dimora, richiedenti asilo e persone detenute. Il gettito atteso è di 34 milioni di euro.
Impegno alla promozione delle benefit corporation – E’ stata recepita all’interno della manovra la proposta di legge sulla promozione in Italia delle cosiddette “benefit corporation”, società che, “nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune” e “operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altro portatori di interesse”.
Economia
Legge Stabilità, sì del Senato con fiducia. 25 milioni in più per scuole paritarie, niente proroga ammortizzatori per cococo
Il governo ha presentato un maxi emendamento che recepisce le modifiche fatte in commissione. Il tetto al contante resta a mille euro per i money transfer. Sale al 5% l'Iva sulle prestazioni delle coop sociali. Niente tasse sulla casa di proprietà di poliziotti e prefetti trasferiti per lavoro, spalmato su tre anni il taglio del 50% delle spese informatiche della pubblica amministrazione
Niente tasse sulla casa di proprietà di poliziotti e prefetti trasferiti per lavoro, sugli alloggi sociali e, in alcuni casi, sugli appartamenti dati in comodato a un figlio o a un altro parente di primo grado. Imu ridotta di un quarto per i proprietari che affittano a canone concordato. Venticinque milioni in più per le scuole paritarie, ma zero risorse per la proroga della Dis-coll, l’ammortizzatore sociale per i collaboratori, che era stato istituito in via sperimentale e scadrà il 31 dicembre di quest’anno. Mentre le cooperative sociali vedono salire dal 4 al 5% l’aliquota Iva sui propri servizi. Sono alcune delle modifiche fatte durante l’iter in commissione Bilancio del Senato alla legge di Stabilità per il 2016. Il cui testo giovedì sera è stato sostituito dal governo con un maxi emendamento di 557 commi che recepisce gli emendamenti e su cui l’esecutivo ha posto la sua 47esima fiducia. Palazzo Madama ha dato il via libera con 164 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti.
La manovra passa ora all’esame della Camera, dove sono attese le modifiche più rilevanti. Su uno degli aspetti più controversi, l’aumento a 3mila euro del tetto all’uso del contante, è arrivata una modifica solo parziale: il limite resta a mille euro per i money transfer, le attività che si occupano del trasferimento di denaro all’estero. Come chiesto sia da Bankitalia sia dalla commissione Finanze. E’ stata poi inserita una norma che dovrebbe favorire l’emersione degli affitti in nero. Questo dopo che il governo ha deciso di consentire di pagarli in contanti. Una nota di Palazzo Chigi informa che “complessivamente l’effetto finanziario lordo connesso all’approvazione degli emendamenti ammonta a circa 600 milioni di euro nel 2016 e circa 300 milioni di euro negli anni successivi”.
Giù l’Imu per chi affitta a canone concordato – Diverse le novità sul fronte della tassazione della casa, tasto dolente visto che l’eliminazione della Tasi – fortemente voluta dal premier Matteo Renzi – incontra l’opposizione della Commissione Ue. Uno degli emendamenti approvati dalla Bilancio prevede una riduzione dell’Imu pari al 25% per i proprietari di una seconda abitazione che la affittano a canone concordato. Saranno invece del tutto esentate dal pagamento le abitazioni (escluse ville e castelli) che vengono cedute in comodato d’uso ai parenti di primo grado in linea retta a patto che non abbiano “un altro immobile ad uso abitativo in tutta Italia”, che il contratto sia registrato e che nel 2015 chi concede in comodato la casa l’abbia usata come abitazione principale. Una previsione, questa, che restringe moltissimo la platea potenziale. Il vincolo può arrivare fino al secondo grado (nonno-nipote, fratello e sorella) se il parente è una persona disabile. Zero tasse anche sulle case appartenenti alle cooperative edilizie, sugli alloggi sociali, sulla casa assegnata al coniuge dopo una separazione o un divorzio e sugli immobili di prefetti, forze di polizia, membri dell’esercito e vigili del fuoco che non vivono nella casa di proprietà. In più le società in house di edilizia popolare si vedranno ridurre del’ 50% l’imposta sul reddito delle persone giuridiche.
Arma spuntata contro affitti in nero. E resta il rischio mini-Tasi nel 2016 – Contro gli affitti in nero arriva la previsione che i contratti devono essere registrati entro 30 giorni ed è “nullo” ogni accordo che preveda il pagamento di un canone superiore a quello registrato. Gli affittuari, entro sei mesi dalla riconsegna dell’immobile, possono chiedere “la restituzione” di eventuali somme in più versate al padrone di casa. Non è chiaro però come faranno a provarlo. Nel maxi emendamento viene poi confermata la sanatoria che rende valide le delibere dei Comuni sulle aliquote di Imu e Tasi, le addizionali e le tariffe approvate fino al 30 settembre, anche se per legge andavano varate entro il 30 luglio. Visti i tempi stretti, c’è il rischio che i proprietari nel 2016 si trovino a dover pagare un conguaglio, di fatto una mini Tasi, nonostante l’abolizione della tassa. Secondo fonti parlamentari la norma sarà stralciata nel passaggio alla Camera.
Canone Rai in bolletta in 10 rate – Il canone Rai in bolletta sarà spalmato su 10 rate annuali da pagare tra gennaio e ottobre, con le bollette dell’elettricità. Sale da 6.700 a 8mila euro la soglia di reddito per l’esenzione dal pagamento favore degli ultra settantacinquenni. Per il solo 2016 le prime rate saranno “cumulativamente addebitate nella prima fattura successiva all’1 luglio”, per concedere i “tempi tecnici necessari all’adeguamento dei sistemi di fatturazione”.
Un giorno in più di congedo per neopapà. Più soldi a scuole paritarie – Sale da uno a “ben” due giorni, che possono essere goduti “anche in via non continuativa”, il congedo obbligatorio per i neo papà. Prorogato in via sperimentale per il 2016 anche quello facoltativo, anch’esso di due giorni, così come il voucher per pagare la baby sitter, da usare nel primo anno di vita del bambino. Salgono poi di 25 milioni di euro, rispetto ai 200 già stanziati, le risorse a favore di asili e scuole elementari paritarie. Il plafond raggiunge così i 497 milioni, per la soddisfazione del sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi secondo cui “questo governo continua il lavoro per abbattere muri ideologici”.
Nella manovra anche il salva Regioni. Fuori dal tetto di spesa i farmaci innovativi – Le Regioni, che si faranno carico di gran parte della spending review del prossimo triennio, incassano l’innesto nella manovra del decreto che ne salva i bilanci consentendo ai governatori di restituire in 30 anni i soldi che avevano ricevuto dal governo per pagare i debiti nei confronti dei fornitori. Le Province autonome di Trento e Bolzano vengono escluse dall’obbligo di costituire aziende sanitarie uniche. In più il governo, dopo aver aumentato di 2,1 miliardi in meno rispetto al previsto il Fondo sanitario nazionale, ha presentato un emendamento (approvato) che esclude dal tetto nazionale della spesa farmaceutica territoriale i 500 milioni di euro destinati all’erogazione dei farmaci innovativi. La cui fornitura sarà quindi comunque garantita.
Quasi 3 milioni per accordo con il Vaticano – Arrivano 2,7 milioni di euro per attuare l’accordo tra Italia e Vaticano in materia di “radiodiffusione televisiva e sonora“, che prevede la concessione in uso all’Italia di un certo numero di canali televisivi a fronte della messa a disposizione gratuita al Vaticano della capacità di trasmissione. Il governo ha anche previsto di destinare 276mila euro a un Fondo per il riassetto dello spettro radiotelevisivo.
Meno tagli per Caf, patronati e istituti di ricerca – Gli istituti e gli enti di ricerca “possono continuare ad avvalersi del personale con contratto di collaborazione coordinata e continuativa” in corso al 31 dicembre 2015 “mediante l’attivazione, previa verifica di idoneità, di contratti a tempo determinato. Il fondo ordinario per il finanziamento degli enti e istituzioni di ricerca viene incrementato di 8 milioni di euro nel 2016 e 9,5 milioni dal 2017, riducendo di altrettanto il fondo per il finanziamento ordinario delle università statali, per consentire l’assunzione di ricercatori negli enti pubblici di ricerca. Sono prorogati per il 2016-2017 i benefici fiscali per i cosiddetti cervelli in fuga che sono rientrati in Italia tra l’1 marzo e il 6 ottobre di quest’anno. Viene poi ridotto da 100 a 40 milioni il taglio ai Caf nel 2016. La sforbiciata scende poi a 30 milioni sia nel 2017 sia nel 2018. Per i patronati il taglio scende da 48 a 28 milioni.
Ripensamento sulla sforbiciata alle spese per Ict della pubblica amministrazione – Il drastico taglio del 50% delle spese per beni e servizi informatici e di connettività nelle Pubbliche amministrazioni viene spalmato su tre anni. L’obiettivo andrà raggiunto entro il 2018 e non più il prossimo anno. Non solo, la novità inserita al Senato esclude dal taglio le spese per i “canoni” per i servizi di connettività come le reti internet e della spesa effettuata tramite Consip. Fuori dalla spending anche le spese delle amministrazioni della giustizia per l’informatizzazione del processo civile e penale dei tribunali.
Addio ammortizzatori per i cococo, su Iva per le coop sociali – Non è stato approvato dalla commissione l’emendamento che prevedeva la proroga della Dis-coll, l’ammortizzatore sociale per i collaboratori coordinati e continuativi introdotto in via sperimentale per il 2015 dal Jobs Act. Dal 2016, quindi, i cococo non avranno più alcun cuscinetto che li tuteli dalla perdita del contatto. E’ poi saltato, per effetto di una richiesta di modifica ad hoc, il taglio dell’aliquota Iva sul pellet, un tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento: la prima versione della manovra la faceva scendere dal 22 al 10%. I maggiori introiti per lo Stato, pari a circa 100 milioni di euro, verranno utilizzate per coprire altre uscite. Sorpresa negativa sull’Iva anche per le cooperative sociali. Dal prossimo anno l’aliquota passerà dall’attuale 4% al 5%. Le coop soggette all’aumento sono quelle che forniscono prestazioni socio-sanitarie, di assistenza domiciliare o ambulatoriale, rivolte ad anziani, disabili adulti, tossicodipendenti, malati di Aids, handicappati psicofisici,minori, senza fissa dimora, richiedenti asilo e persone detenute. Il gettito atteso è di 34 milioni di euro.
Impegno alla promozione delle benefit corporation – E’ stata recepita all’interno della manovra la proposta di legge sulla promozione in Italia delle cosiddette “benefit corporation”, società che, “nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune” e “operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altro portatori di interesse”.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Le scelte nello stile di vita possono avere un impatto significativo anche nella gestione della fibrillazione atriale, un disturbo del ritmo cardiaco che rischia di sviluppare 1 over 40 su 4 e che rappresenta una delle principali cause di ictus che colpisce milioni di donne e uomini in tutta Europa. Alcuni alimenti come alcol, caffeina o cibi piccanti possono scatenare un episodio di questa condizione cronica che spesso può passare inosservata: molti non ne sono consapevoli e non ricevono una diagnosi. Per aiutare le persone a comprendere meglio il legame tra alimentazione e fibrillazione atriale - riporta una nota - Daiichi Sankyo Europe ha ospitato a Milano oggi 'Beats and Bites', che gioca sul suono dei termini inglesi 'battiti e morsi'. All'evento, esperti di malattie cardiovascolari insieme alla European Nutrition for Health Alliance e Alice (Associazione per la lotta all'ictus cerebrale) Lombardia hanno affrontato le preoccupazioni comuni ed evidenziato le strategie di riduzione del rischio con la partecipazione dello chef italiano Ruben Bondì, che ha creato un menù di ricette semplici, gustose e salutari per il cuore.
"Gli operatori sanitari oggi devono fornire ai pazienti le giuste informazioni per comprendere il loro rischio di fibrillazione atriale e adottare misure proattive di prevenzione - spiega Daniele Andreini, direttore della Divisione di Cardiologia universitaria e Imaging cardiaco dell'Irccs ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano - I cambiamenti nello stile di vita, come il movimento regolare e l'alimentazione equilibrata, svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la salute del cuore". Tra le strategie alimentari da adottare, gli esperti consigliano: consumare 2 porzioni di pesce ricco di omega-3 alla settimana per gli adulti e ridurre il sale a meno di 5 g al giorno; fare attenzione alle dimensioni delle porzioni e gestire i livelli di stress e di sonno, che potrebbero portare all'obesità e complicare i problemi cardiovascolari se non gestiti correttamente. Infine, fare circa 2 ore di esercizio fisico di intensità moderata alla settimana - passeggiare, fare le scale o ballare - oltre ad un allenamento di resistenza, 2 giorni alla settimana.
"Eventi come 'Beats and Bites' forniscono un utile supporto, offrendo consigli pratici e mostrando l'impatto che semplici cambiamenti nella dieta e nel movimento possono avere nel ridurre il rischio di fibrillazione atriale - rimarca Giacomo Falzi, vicepresidente Alice Lombardia - E' incoraggiante vedere al centro dell'attenzione il benessere dei pazienti, con esperti e sostenitori che si uniscono per dare a individui e famiglie la possibilità di assumere il controllo della propria salute cardiovascolare".
Le lacune nella conoscenza e nella gestione della fibrillazione atriale lasciano molti pazienti senza le informazioni e il supporto di cui hanno bisogno. "Daiichi Sankyo Europa aspira ad arricchire la qualità della vita delle persone in tutto il mondo - afferma Ilaria Leggeri, direttore del Patient Engagement della farmaceutica - Per questo è necessario andare oltre la malattia, guardare alle persone che convivono con la patologia, alla loro qualità della vita, alle loro scelte di vita e ai risultati che contano per loro". L'evento 'Beats and Bites' fa parte della più ampia iniziativa dell'azienda 'Il tuo cuore, nelle tue mani: fibrillazione atriale', dedicata all'educazione e alla responsabilizzazione delle persone, affinché diano priorità alla loro salute cardiovascolare.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - In occasione della Giornata dell'Unità nazionale e del Tricolore, che ricorre lunedì prossimo, 17 marzo, sulla facciata di Montecitorio verrà proiettata la bandiera nazionale, dalla mezzanotte e nelle successive ore serali e notturne.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - "Per il loro concreto e costante sostegno nel percorso di avvicinamento delle comunità di Gorizia e Nova Gorica soprattutto nel contesto di Go 2025", il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello emerito della Slovenia, Borut Pahor, verranno insigniti domani, con una cerimonia in programma alle 11.30 al Teatro comunale Giuseppe Verdi, del Premio 'Santi Ilario e Taziano-Città di Gorizia'. Un nuovo riconoscimento per i due statisti ai quali nell'aprile scorso fu attribuita la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università di Trieste, a conferma di un impegno comune per rimarginare le ferite della storia e mantenere vivi un'amicizia e un legame tra due i popoli, saldando un rapporto anche sul piano personale.
Numerose le occasioni di incontro e i gesti simbolici. A partire dal 26 ottobre 2016, quando i due presidenti parteciparono alla cerimonia sul tema "L'Europa luogo di superamento dei conflitti", nel centenario dell'unione di Gorizia all'Italia. Fu quella l'occasione per la deposizione di due corone d'alloro sul monumento dedicato ai soldati sloveni caduti sul fronte dell'Isonzo 1915-1917 a Doberdò del Lago, mentre in precedenza il Capo dello Stato italiano, al Parco della Rimembranza di Gorizia, aveva reso omaggio al monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e al lapidario che ricorda i deportati goriziani.
Ma fu soprattutto il bilaterale a Trieste il 13 luglio 2020 particolarmente denso di significati. Mattarella e Pahor resero omaggio, mano nella mano, alla Foiba di Basovizza e al Monumento ai caduti sloveni antifascisti Ferdo Bidovec, Fran Marusic, Zvonimir Milos e Alojzij Valencic, condannati a morte nel 1930. Quindi i due presidenti conferirono a Boris Pahor, scrittore sloveno naturalizzato italiano, rispettivamente l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e l’Ordine per Meriti eccezionali. Fu quindi firmato il protocollo di restituzione del Narodni Dom, l'edificio che ospitava le associazioni culturali slovene distrutto dalla violenza nazionalista dello squadrismo fascista nel 1920.
"La storia –disse Mattarella in quella occasione- non si cancella e le esperienze dolorose, sofferte dalle popolazioni di queste terre, non si dimenticano. Proprio per questa ragione il tempo presente e l’avvenire chiamano al senso di responsabilità, a compiere una scelta tra fare di quelle sofferenze patite, da una parte e dall’altra, l’unico oggetto dei nostri pensieri, coltivando risentimento e rancore, oppure, al contrario, farne patrimonio comune, nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia, condivisione del futuro".
"Al di qua e al di là della frontiera -il cui significato di separazione è ormai, per fortuna, superato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione europea -sloveni e italiani sono decisamente per la seconda strada, rivolta al futuro, in nome dei valori oggi comuni: libertà, democrazia, pace. Oggi, qui a Trieste -con la presenza dell’amico presidente Borut Pahor- segniamo una tappa importante nel dialogo tra le culture che contrassegnano queste aree di confine e che rendono queste aree di confine preziose per la vita dell’Europa". Concetti ribaditi nell’incontro del 21 ottobre 2021, per celebrare la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica 'Capitale europea della Cultura 2025 con il progetto 'Go! Borderless'. “Un meraviglioso esempio della costruzione di un futuro comune nell’Unione europea".
L'avvicendamento alla guida della Slovenia, con l'elezione della presidente Nataša Pirc Musar, ha visto proseguire le iniziative di collaborazione e dialogo tra i vertici istituzionali dei due Paesi. Mattarella nell'aprile dello scorso anno partecipò alle celebrazioni per il ventennale dell'adesione della Slovenia all'Ue e con l'omologa Pirc Musar ha inaugurato a febbraio di quest'anno Go 2025, Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Il lupus eritematoso sistemico (Les) è una malattia autoimmune che può colpire vari organi e apparati del nostro organismo. Da qui la difficoltà nella diagnosi e nel trattamento. "Negli ultimi 10 anni, per la malattia, è cambiato il paradigma terapeutico" ed è possibile "raggiungere la remissione, spegnere una delle sue complicanze, quale la nefrite lupica, e ridurre al minimo", fino "anche a sospendere, il cortisone". Protagonisti di questa rivoluzione sono, "in particolare, i Jak inibitori, famiglia di nuovi farmaci già disponibili in Italia da dicembre 2017 per l'artrite reumatoide". Così Fabrizio Conti, professore di Reumatologia Università Sapienza e direttore della Uoc di Reumatologia del Policlinico Umberto I di Roma, riassume all'Adnkronos Salute l'evoluzione nella gestione di questa patologia cronica che è caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose con sensibilità alla luce del sole, ma che può coinvolgere altri organi come rene, articolazioni e sistema nervoso centrale.
"Il Les si presenta in modo variabile da persona a persona", sottolinea Rosa Pelissero, presidente Gruppo Les Odv, ma colpisce "soprattutto donne giovani in età fertile". Il rapporto di incidenza tra femmine e maschi è di 9 a 1. "Dopo la diagnosi ci si trova da un giorno all'altro malati di una malattia cronica. Si deve imparare a convivere con una nuova normalità. La ricerca è importante: 40-50 anni fa l'obiettivo era la sopravvivenza. C'era solo il cortisone ad alti dosaggi", come cura. "L'avvento di nuovi farmaci - chiarisce - apre alla possibilità di sospenderlo e quindi anche di ridurre gli effetti collaterali e i danni" del farmaco. "La gravidanza", allora, era "assolutamente" inimmaginabile. "Oggi invece, grazie ai progressi fatti, le donne affette da lupus sanno di poter affrontare un gravidanza. La nostra aspettativa è sempre di avere nuovi farmaci, il più efficaci possibili, con meno effetti collaterali e che possano essere somministrati su larga scala".
Il decorso della patologia, spesso, "è di tipo relapsing-remitting in cui, a fasi di attività di malattia, si alternano fasi di quiescenza - spiega Gian Domenico Sebastiani, direttore Uoc di Reumatologia dell'Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma - I Jak inibitori, piccole molecole sintetizzate chimicamente, assunte per via orale, inibiscono l'attività di diverse citochine, che sono molecole pro infiammatorie. I Jak inibitori differiscono dai farmaci usati fino ad oggi perché - precisa - vanno a colpire meccanismi mirati della patologia", ma anche perché, essendo orali, hanno più "facilità di somministrazione", cosa importante per "l'aderenza" al trattamento. Inoltre, "per la rapidità di azione", se devono essere sospesi "smettono velocemente di agire".
Questa "nuova classe di immunomodulatori per via orale bloccano uno specifico enzima", janus chinasi, "che attiva diversi recettori cellulari - rimarca Gianluca Moroncini, professore di Medicina interna, direttore Dipartimento Scienze cliniche e molecolari, Università Politecnica delle Marche e direttore Clinica medica, Aou delle Marche - Pur riconoscendo un bersaglio molecolare specifico, in realtà, sono antinfiammatori modulatori ad ampio spettro. Il mio centro è impegnato in un trial clinico multicentrico per verificare se abbiano, nel Lupus eritematoso sistemico, un'efficacia pari a quella che hanno già dimostrato in altre malattie per le quali sono autorizzate, come l'artrite reumatoide o l'artrite psoriasica. Attendiamo con ansia l'esito delle sperimentazioni".
Roma, 14 mar (Adnkronos) - "Ho apprezzato molto la posizione di Elly Schlein quando ha detto no al piano di riarmo. Una buona premessa per impostare un progetto di alternativa a questo governo". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
"Se ci dobbiamo ritrovare con una alternativa che segue la Meloni e sottoscrive la politica estera disastrosa della Meloni è un disastro, che alternativa puoi presentare agli italiani se ti trovi a votare con la Meloni per l'escalation militare? Per non parlare di Gaza", ha spiegato il leader del M5s.
Roma, 14 mar (Adnkronos) - "Il problema è che il Pd ha dimostrato di essere un partito troppo plurale, lo dico con una battuta. Ci sono dei momenti di sintesi e quando il tuo leader prende una posizione così chiara, qualche chiarimento adesso andrebbe operato. Ma il problema non riguarda me ma un'altra forza politica". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
Roma, 14 mag (Adnkronos) - "Oggi scopriamo che ci sono i proprietari delle reti che vogliono dettare le condizioni, vogliono utilizzare gli algoritmi per condizionare il dibattito, usare gli algoritmi per condizionare le elezioni. Ci dobbiamo svegliare". Lo ha detto Giuseppe Conte alla Stampa estera.
"Il problema vero è che sono monopolisti, come Starlink per i satelliti a bassa quota. Che garanzia di sicurezza abbiamo che domani, come per l'Ucraina, Musk non si svegli e dica chiudo l'interruttore? L'Europa è l'unico contesto sovranazionale che cerca di dettare regole su questo fronte. E' un problema serio da affrontare", ha spiegato il leader del M5s.