Si fa avanti un altro candidato nel Movimento 5 Stelle per la corsa a sindaco di Bologna. Il nuovo nome in realtà è una vecchia conoscenza nel M5s e la sua candidatura arriva pochi giorni dopo l’investitura ufficiale di Massimo Bugani, scelto senza votazioni e per mancanza di concorrenti. Lo sfidante è Lorenzo Andraghetti, classe 1987, ex collaboratore del deputato Paolo Bernini, già consigliere di quartiere e candidato sia alle Parlamentarie del 2013, sia alle selezioni per le Europee. Annuncerà la sua volontà di partecipare alle Comunali del 2016 tra poche ore, con il rischio di aprire una questione interna al Movimento di Bologna, che potrebbe trovarsi costretto a discutere se andare alle primarie o no.
La storia di Andraghetti nel Movimento è iniziata nel 2008, quando la realtà di Grillo non era nemmeno approdata a Roma. Eletto come consigliere di quartiere alle elezioni del 2011, lasciò l’incarico 6 mesi dopo per andare in Brasile a completare il percorso universitario. Nel 2013 partecipò alle Parlamentarie, le selezioni online avviate dal M5s per decidere gli aspiranti deputati, con tanto di video presentazione sul web. La sua candidatura però non fu accettata, per via della sua rinuncia al posto di consigliere e il suo nome fu escluso da quelli in lista. L’episodio dette il via a una diatriba interna, anche perché Andraghetti sosteneva di avere tutti i requisiti per partecipare: “Ho le carte in regola, non ci sono motivi per tagliarmi fuori”. Nel 2014 ci riprovò, questa volta per un posto al Parlamento europeo, ma il suo nome non ricevette abbastanza voti. Anche perché, nella faida interna che da anni ormai divide il Movimento 5 Stelle in Emilia Romagna, lui venne visto come uno dei dissidenti, tra quelli che non hanno risparmiato critiche alla gestione del Movimento. Ora potrebbe affrontare la sfida con Bugani.
In questo caso, se si deciderà di metterla ai voti, non sarà un gioco da ragazzi: dall’altra c’è una candidatura già pronta, timbrata, con tanto di lista approvata da Grillo e Casaleggio e un programma in costruzione. Del resto Bugani, consigliere comunale a Bologna, anche lui già candidato sindaco alle scorse amministrative, gode della stima dei vertici del Movimento e ha fatto il passo avanti a giugno, rivelando con molto anticipo l’intenzione di partecipare alle elezioni per la poltrona di sindaco. Nessuno l’ha seguito e così a Bologna, a differenza di Milano e Roma, non c’è stato il passaggio dalle primarie.
La scelta di non interpellare i militanti, però, ha creato qualche malumore tra alcuni attivisti, che hanno lanciato una petizione online (con una sessantina di adesioni) e scritto una lettera aperta a Grillo, per chiedere di votare il candidato sindaco. “Avete creato un movimento di onesti – si legge nel testo – che quindi non possono lasciar passare uno strappo alle regole di tale entità. Chiediamo quindi che il tutto si svolga con la massima trasparenza, nostro cavallo di battaglia”.