“Non c’era minaccia, è una pugnalata alla schiena condotta dai complici dei terroristi, non posso definirlo in altro modo. Ora ci saranno conseguenze tragiche nei rapporti con Ankara”. Sono le parole con cui Vladimir Putin ha commentato l’abbattimento di un caccia russo Su-24 da parte della Turchia, al confine con la zona nord-occidentale della Siria. Il motivo? A sentire Ankara il jet avrebbe violato lo spazio aereo. Incerta la sorte dei due piloti. Secondo fonti della sicurezza turca sono entrambi vivi, ma in giornata la loro uccisione è stata rivendicata dalle milizie anti Assad. Queste ultime hanno anche colpito un elicottero russo che sorvolava la zona, causando la morte di un soldato di Mosca. Azioni di guerra che, appunto, hanno provocato reazioni all’altezza. E non solo a livello diplomatico. Se il ministro degli Esteri russo Lavrov ha cancellato la sua visita istituzionale in Turchia, poco dopo l’abbattimento una nave da guerra di Mosca ha attraversato lo stretto dei Dardanelli. Dopo 3 ore, la corazzata è ritornata a navigare sulla sua rotta, nel Mediterraneo. Non solo. L’incrociatore Moskva avanzerà verso la costa di Latakia per rafforzare la difesa contraerea. Gesti, provocazioni, reazioni ad un atto di guerra. In tale quadro, da segnalare la posizione non casuale degli Stati Uniti: “La Turchia ha diritto a difendere il territorio” ha detto Barack Obama, con la Nato sulla stessa, identica linea d’onda. Altra benzina sul fuoco dello scacchiere internazionale.
Ankara: “Aereo ha violato territorio”. Mosca: “Falso”
A sentire la Cnn, il velivolo abbattuto aveva violato lo spazio aereo di Ankara. Le autorità di Istanbul hanno riferito che il jet è stato avvertito 10 volte nell’arco di 5 minuti prima di essere colpito, a quanto pare da alcuni F-16. Il ministro della Difesa di Mosca ha invece negato: “L’aereo è stato esclusivamente in territorio siriano. Questo è stato registrato da affidabili metodi di monitoraggio”. Per dimostrare l’effettivo sconfinamento del Su-24, la stessa tv turca ha invece postato su Twitter il piano di volo del caccia. Per chiarire la situazione, il governo di Ankara ha convocato l’ambasciatore russo.
Lavrov cancella visita in Turchia. E nave russa da guerra attraversa i Dardanelli
Il velivolo è caduto vicino al villaggio di Yamadi, nella zona di Latakia, proprio dove c’è la base aerea di Hameymim (il velivolo russo stava tornando proprio alla base) e dove da alcuni giorni sono in corso raid sia russi che siriani contro l’Isis. Su questa circostanza, Putin è stato durissimo: “Se lo Stato Islamico ha questi soldi, che ammontano a decine, centinaia di milioni, forse miliardi di dollari, grazie alla vendita del petrolio, e per di più ha la protezione armata di interi stati allora è chiaro perché si comportano in maniera così arrogante e prepotente”. Non da poco le conseguenze diplomatiche di quanto accaduto, con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che ha cancellato la sua visita istituzionale in Turchia, con la quale Mosca ha sospeso tutti i contatti di tipo militare. Non solo. La nave da guerra russa Yamal ha attraversato lo stretto dei Dardanelli, nel nord-ovest della Turchia, pochi minuti dopo che gli F-16 di Ankara avevano abbattuto un jet russo: entrata nello stretto intorno alle 10 locali, è uscita alle 13 e ha continuato il suo viaggio verso il Mediterraneo.
L’ordine di abbattere l’aereo è arrivata dal premier turco
L’ordine di abbattere il caccia, in base alle regole d’ingaggio dell’esercito, è arrivato dal premier turco, Ahmet Davutoglu. “Abbiamo diritto di prendere tutti i tipi di misure contro la violazione dei confini” ha detto il premier, specificando che “non è stata un’azione contro un Paese specifico”, ma secondo le regole. Subito informato anche il presidente Recep Tayyip Erdogan, che presiederà una riunione di sicurezza nazionale nel suo palazzo presidenziale. Il governo di Ankara, inoltre, ha immediatamente convocato gli ambasciatori di Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Cina per chiarimenti. La Nato, da par sua, ha invece convocato per oggi pomeriggio un consiglio straordinario per fare il punto della situazione. Secondo alcune fonti la riunione avrà scopo informativo e la Turchia non ha invocato l’articolo 4 che prevede consultazioni se è minacciata “l’integrità territoriale, l’indipendenza o la sicurezza”. A sentire gli Usa, inoltre, il jet russo non ha risposto agli avvertimenti turchi. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando che non c’era personale americano nell’area in cui l’aereo è stato abbattuto. L’incidente – ha aggiunto Warren – non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi.
I due piloti uccisi e la rivendicazione dei ribelli anti-Assad
Secondo alcuni testimoni, i due piloti sono riusciti a lanciarsi fuori dal jet prima che si schiantasse. “I nostri uomini dell’unità dei mitraglieri sono riusciti a colpire un pilota prima che scappasse e il suo cadavere è caduto nella zona liberata” ha spiegato Jabir Ahmad, portavoce della Decima Brigata, che a distanza di qualche ora ha comunicato anche l’uccisione del secondo pilota: “Abbiamo sparato a entrambi mentre stavano atterrando con il paracadute. I loro corpi sono qui”. Versione totalmente diversa da parte della tv Ntv, che cita fonti della sicurezza turca secondo cui i due piloti sono vivi e in viaggio verso la Turchia. Sul suo profilo Facebook, la 10/ma brigata, inquadrata nell’Esercito siriano libero, si presenta come un gruppo arabo nazionalista, non jihadista e non turcomanno.
“Elicotteri russi stanno ora setacciando la zona dove i piloti sono atterrati con i loro paracadute“, hanno fatto sapere alcuni attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. La stessa Ong, poi, ha comunicato che uno degli elicotteri è stato colpito dal fuoco di insorti siriani: costretto a un atterraggio di emergenza nel nord-ovest del Paese, il velivolo ha toccato terra nella zona controllata dalle forze governative siriane sostenute da Mosca.
Lettera di Ankara all’Onu: “Raid non contro i terroristi: l’area è libera di gruppi come Isis e Al Nusra”
Nella giornata di oggi si è anche saputo che nei giorni scorsi Ankara aveva inviato una lettera ufficiale al presidente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e al segretario generale Ban Ki-moon nella quale condannava i raid aerei di Mosca a ridosso del confine, in particolare quelli condotti con le bombe a grappolo. La lettera, di cui dà notizia l’Ansa, è stata fatta circolare tra i quindici membri dell’organo Onu. “Questi attacchi, insieme all’offensiva di terra del regime di Bashar al Assad hanno causato enormi perdite tra i civili” si legge nella missiva, in cui si chiede inoltre di “prendere tutte le misure necessarie senza ulteriore ritardo per prevenire gli attacchi ai civili. Queste azioni non possono essere giustificate con il pretesto di combattere il terrorismo – scrive Ankara – visto che l’area è libera di gruppi come Isis e Al Nusra“.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 19.40 – Incrociatore Moskva avanza verso base Latakia
Dopo l’abbattimento di un jet russo da parte di F16 turchi, l’incrociatore russo Moskva avanzerà verso la costa di Latakia – dove si trova la base aerea russa – per rafforzare la difesa contraerea: lo annuncia il ministero della difesa russo. “Tutte le missioni dell’aviazione d’urto saranno effettuate solo con la copertura di aerei caccia” ha annunciato lo Stato maggiore russo.
Ore 19.30 – Ban Ki-moon: “Molto preoccupato per abbattimento”
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sta seguendo da vicino gli sviluppi sull’aereo russo abbattuto dalla Turchia ed è “molto preoccupato per la situazione”. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. Ban ha ribadito il suo appello affinchè “vengano adottate tutte le misure necessarie per la de-escalation del conflitto”.
Ore 19.26 – Mosca: “Stop contatti militari con Turchia”
Mosca sospenderà i contatti militari con la Turchia, dopo l’abbattimento del jet russo da parte di F16 turchi: lo annuncia il ministero della difesa russo.
Ore 19.25 – Nato sposa ricostruzione di Ankara
“Gli accertamenti di diversi alleati hanno confermato” la versione della Turchia. Così il segretario Nato, Jens Stoltenberg, ha risposto a chi chiedeva se l’Alleanza potesse affermare che il jet russo abbattuto aveva violato lo spazio aereo turco come sostenuto da Ankara. Fonti Nato confermano che per informazioni concordanti il Su-24 aveva sconfinato quando è stato colpito.
Ore 19.10 – Mosca: “Ucciso soldato russo su elicottero”
Un soldato russo è rimasto ucciso mentre si trovava a bordo di un elicottero Mi-8, colpito dal fuoco dei ribelli, impegnato nelle operazioni di ricerca del jet russo abbattuto. Lo annuncia Mosca citata da Russa Today. L’elicottero è rimasto danneggiato.
Ore 19.07 – Nato: “Appello a calma e de-escalation”
La Nato lancia un appello alla “calma e alla de-escalation” e sottolinea la necessità di “rafforzare il meccanismo per evitare questi incidenti nel futuro”. Lo dichiara il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Atlantico indicando che oggi ci sono stati contatti diretti tra Ankara e Mosca.
Ore 18.33 – Obama: “Turchia ha diritto a difendere il territorio”
“La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti rispondendo a domande sul jet abbattuto. Sottolineando che è ancora in corso la raccolta di informazioni per stabilire quanto accaduto, Obama ha poi riferito che sarà in diretto contatto con Erdogan.
Ore 18.20 – Cremlino: “Nessuna informazione ufficiale su sorte piloti”
La Russia non ha alcuna informazione ufficiale sulla sorte dei due piloti dell’Su-24 abbattuto in Siria da un missile lanciato da un F-16 turco, ha precisato il portavoce Cremlino Dmitry Peskov, dopo che ribelli turkmeni siriani avevano annunciato la morte di entrambi i militari dell’equipaggio dell’aereo militare, mentre, nel pomeriggio, fonti della sicurezza di Ankara hanno detto che sono vivi e che sono in corso sforzi per trasferirli in Turchia.
Ore 17.58 – “Caccia russo per 17 secondi nello spazio aereo turco”
L’aereo militare russo abbattuto vicino al confine con la Siria “ha violato lo spazio aereo turco per 17 secondi”: lo si afferma nella lettera inviata oggi da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon.
Ore 17.54 – Mosca esclude minacce militari a Turchia
Il Cremlino esclude che la Russia possa minacciare militarmente la Turchia, ma l’abbattimento di un jet russo da parte delle forze armate turche avrà “inevitabili conseguenze”: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Ore 17.46 – Cremlino: “Attendiamo reazioni Nato e Occidente”
Il Cremlino sta aspettando la reazione della Nato e dell’Occidente all’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate turche: lo dice il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “In questo caso – ha dichiarato Peskov – è certamente importante sentire alcune reazioni da parte dei paesi occidentali e della Nato a queste azioni”.
Ore 17.38 – Tv turca: “I due piloti sono vivi”
I due piloti del jet russo abbattuto stamani dai caccia F-16 turchi, paracadutatisi fuori prima che l’aereo venisse colpito, sono vivi e si sta cercando di portarli in Turchia. Lo sostiene la tv privata Ntv, citando fonti della sicurezza turca.
Ore 17.07 – Ministero Difesa Russia: “Da Turchia atto ostile”
“Un atto ostile”: così il ministero della difesa russa ha definito l’abbattimento del jet russo al confine tra il territorio turco e siriano.
Ore 16.52 – Usa: “Russi erano stato avvertiti da Turchia”
Il jet russo non ha risposto agli avvertimenti turchi. Lo afferma il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando che non c’era personale americano nell’area in cui l’aereo è stato abbattuto. L’incidente – aggiunge Warren – non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi.
Ore 16.36 – Usa: “Abbattimento non avrà impatto su azioni coalizione”
Le operazione della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria e Iraq continueranno “come programmato”, nonostante l’abbattimento di un aereo russo da parte di Ankara. Lo ha dichiarato il colonnello dell’esercito americano Steve Warren, portavoce della campagna contro lo Stato islamico. “Questo è un incidente tra i governi russo e turco. Non è una questione che coinvolga” le operazioni della coalizione, ha dichiarato, in video conferenza da Baghdad.
Ore 16.34 – Turchia: “Proteggeremo nostra sicurezza”
“La Turchia non esiterà ad esercitare i propri diritti che scaturiscono dalle leggi internazionali per proteggere la sicurezza dei suoi cittadini e le sue frontiere”: così nella lettera, ottenuta dall’ANSA, inviata da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon dopo l’abbattimento del jet russo.
Ore 16.09 – Esercito libero: “Jet aveva bombardato civili”
Il jet russo abbattuto dai caccia turchi “aveva appena bombardato dei civili nel villaggio di Jisr al-Shughur”: lo afferma il capo di Stato maggiore dell’Esercito libero siriano, Ahmed Berri, in una nota. Berri afferma inoltre che “uno dei piloti è stato catturato”, mentre la brigata turcomanna afferma di aver ucciso entrambi i militari che erano a bordo del velivolo. L’abbattimento, spiega invece Anas al-Abada, della segreteria politica della Coalizione dei ribelli, afferma che è il risultato “dell’arroganza russa”.
Ore 16.01 – Russia sconsiglia viaggi in Turchia
Il ministero degli esteri russo sconsiglia i propri cittadini di visitare la Turchia per motivi turistici o altri scopi. “La minaccia del terrorismo (in questo Paese, ndr) non è inferiore a quella esistente in Egitto”, ha spiegato il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov.
Ore 15.54 – Ministro Lavrov cancella visita in Turchia
Il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, ha cancellato la sua visita in Turchia, che era prevista per domani. Lo ha reso noto lui stesso ai cronisti. In programma prevedeva un incontro con il suo omologo turco.
Ore 15.02 – Nave da guerra russa attraversa Stretto dei Dardanelli
La nave da guerra russa Yamal ha attraversato lo stretto dei Dardanelli, nel nord-ovest della Turchia, pochi minuti dopo che gli F-16 di Ankara avevano abbattuto un jet russo. Lo riporta l’agenzia di stampa Dogan mostrando le immagini del passaggio della nave, entrata nello stretto intorno alle 10 locali per uscirne alle 13 e continuare il suo viaggio verso il Mediterraneo.
Ore 14.48 – Turchia convoca rappresentanti dei cinque membri permanenti dell’Onu
Il ministero degli Esteri della Turchia ha convocato i rappresentanti dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite per aggiornarli a seguito dell’abbattimento di un jet russo nei pressi del confine tra Siria e Turchia. Lo riferisce un funzionario turco. I cinque Paesi sono Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito.
Ore 14.18 – Mosca convoca incaricato militare turco
Il ministero della Difesa russo ha convocato l’incaricato militare turco in seguito all’ abbattimento di un jet militare russo nei pressi del confine tra Siria e Turchia da parte delle forze armate di Ankara: lo fa sapere lo stesso dicastero citato da Interfax
Ore 13.58 – Putin: “L’abbattimento avrà conseguenze tragiche”
“Avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia” l’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate di Ankara nei pressi del confine tra Siria e Turchia: lo ha annunciato il leader del Cremlino, Vladimir Putin incontrando il re di Giordania ribadendo che l’aereo non aveva sconfinato. Il presidente Putin ha aggiunto che il jet russo è stato colpito da un F16 turco con un missile aria aria mentre il velivolo era in territorio siriano, ad 1 km dal confine turco, e conduceva operazioni contro l’Isis a nord di Latakia senza porre minacce ad Ankara. Fino ad ora da Mosca si sosteneva che l’aereo fosse stato abbattuto dalla contraerea.
Ore 13.52 – Putin: “E’ stata una pugnalata”
L’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate turche è stato “un colpo alla schiena”: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin incontrando il re di Giordania Abdullah II.
Ore 11.40 – Cnn: “Morto uno dei due piloti”
Uno dei due piloti del jet russo abbattuto dalla Turchia, che si erano paracadutati fuori prima che venisse colpito, è stato trovato morto. Lo riferiscono fonti locali citate dalla Cnn Turca, secondo cui l’altro sarebbe in mano ai ribelli turcomanni anti-Assad.
Ore 9.57 – Jet abbattuto è russo
Era russo il jet militare schiantatosi in Siria vicino al confine turco: lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca citato da Ria Novosti. Secondo il ministero, si tratterebbe di un Su-24 abbattuto “presumibilmente” da un attacco da terra. Mosca sostiene che il jet non abbia violato lo spazio aereo turco.
Ore 8.58 – Si schianta jet militare
Un aereo militare si è schiantato in Siria vicino al confine con la Turchia. Lo riporta l’agenzia Tass citando la tv turca Haberturk. Non è ancora chiaro a quale paese appartenesse il velivolo.
Mondo
Siria, Turchia abbatte caccia del Cremlino. Putin: “Russia pugnalata alla schiena dai complici dei terroristi” (VIDEO)
Autorità turche: "Colpito dopo dieci avvertimenti nell'arco di 5 minuti". L'ordine è arrivato dal premier Ahmet Davutoglu. I due piloti sono riusciti a lanciarsi con il paracadute. Incerta la loro sorte: i ribelli siriani anti-Assad hanno rivendicato la loro uccisione, ma secondo le fonti di sicurezza di Ankara sarebbero entrambi vivi. Il Cremlino: "Ora conseguenze tragiche nei rapporti con Ankara. Morto un soldato che si trovava a bordo di un elicottero"
“Non c’era minaccia, è una pugnalata alla schiena condotta dai complici dei terroristi, non posso definirlo in altro modo. Ora ci saranno conseguenze tragiche nei rapporti con Ankara”. Sono le parole con cui Vladimir Putin ha commentato l’abbattimento di un caccia russo Su-24 da parte della Turchia, al confine con la zona nord-occidentale della Siria. Il motivo? A sentire Ankara il jet avrebbe violato lo spazio aereo. Incerta la sorte dei due piloti. Secondo fonti della sicurezza turca sono entrambi vivi, ma in giornata la loro uccisione è stata rivendicata dalle milizie anti Assad. Queste ultime hanno anche colpito un elicottero russo che sorvolava la zona, causando la morte di un soldato di Mosca. Azioni di guerra che, appunto, hanno provocato reazioni all’altezza. E non solo a livello diplomatico. Se il ministro degli Esteri russo Lavrov ha cancellato la sua visita istituzionale in Turchia, poco dopo l’abbattimento una nave da guerra di Mosca ha attraversato lo stretto dei Dardanelli. Dopo 3 ore, la corazzata è ritornata a navigare sulla sua rotta, nel Mediterraneo. Non solo. L’incrociatore Moskva avanzerà verso la costa di Latakia per rafforzare la difesa contraerea. Gesti, provocazioni, reazioni ad un atto di guerra. In tale quadro, da segnalare la posizione non casuale degli Stati Uniti: “La Turchia ha diritto a difendere il territorio” ha detto Barack Obama, con la Nato sulla stessa, identica linea d’onda. Altra benzina sul fuoco dello scacchiere internazionale.
Ankara: “Aereo ha violato territorio”. Mosca: “Falso”
A sentire la Cnn, il velivolo abbattuto aveva violato lo spazio aereo di Ankara. Le autorità di Istanbul hanno riferito che il jet è stato avvertito 10 volte nell’arco di 5 minuti prima di essere colpito, a quanto pare da alcuni F-16. Il ministro della Difesa di Mosca ha invece negato: “L’aereo è stato esclusivamente in territorio siriano. Questo è stato registrato da affidabili metodi di monitoraggio”. Per dimostrare l’effettivo sconfinamento del Su-24, la stessa tv turca ha invece postato su Twitter il piano di volo del caccia. Per chiarire la situazione, il governo di Ankara ha convocato l’ambasciatore russo.
Lavrov cancella visita in Turchia. E nave russa da guerra attraversa i Dardanelli
Il velivolo è caduto vicino al villaggio di Yamadi, nella zona di Latakia, proprio dove c’è la base aerea di Hameymim (il velivolo russo stava tornando proprio alla base) e dove da alcuni giorni sono in corso raid sia russi che siriani contro l’Isis. Su questa circostanza, Putin è stato durissimo: “Se lo Stato Islamico ha questi soldi, che ammontano a decine, centinaia di milioni, forse miliardi di dollari, grazie alla vendita del petrolio, e per di più ha la protezione armata di interi stati allora è chiaro perché si comportano in maniera così arrogante e prepotente”. Non da poco le conseguenze diplomatiche di quanto accaduto, con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che ha cancellato la sua visita istituzionale in Turchia, con la quale Mosca ha sospeso tutti i contatti di tipo militare. Non solo. La nave da guerra russa Yamal ha attraversato lo stretto dei Dardanelli, nel nord-ovest della Turchia, pochi minuti dopo che gli F-16 di Ankara avevano abbattuto un jet russo: entrata nello stretto intorno alle 10 locali, è uscita alle 13 e ha continuato il suo viaggio verso il Mediterraneo.
L’ordine di abbattere l’aereo è arrivata dal premier turco
L’ordine di abbattere il caccia, in base alle regole d’ingaggio dell’esercito, è arrivato dal premier turco, Ahmet Davutoglu. “Abbiamo diritto di prendere tutti i tipi di misure contro la violazione dei confini” ha detto il premier, specificando che “non è stata un’azione contro un Paese specifico”, ma secondo le regole. Subito informato anche il presidente Recep Tayyip Erdogan, che presiederà una riunione di sicurezza nazionale nel suo palazzo presidenziale. Il governo di Ankara, inoltre, ha immediatamente convocato gli ambasciatori di Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito e Cina per chiarimenti. La Nato, da par sua, ha invece convocato per oggi pomeriggio un consiglio straordinario per fare il punto della situazione. Secondo alcune fonti la riunione avrà scopo informativo e la Turchia non ha invocato l’articolo 4 che prevede consultazioni se è minacciata “l’integrità territoriale, l’indipendenza o la sicurezza”. A sentire gli Usa, inoltre, il jet russo non ha risposto agli avvertimenti turchi. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando che non c’era personale americano nell’area in cui l’aereo è stato abbattuto. L’incidente – ha aggiunto Warren – non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi.
I due piloti uccisi e la rivendicazione dei ribelli anti-Assad
Secondo alcuni testimoni, i due piloti sono riusciti a lanciarsi fuori dal jet prima che si schiantasse. “I nostri uomini dell’unità dei mitraglieri sono riusciti a colpire un pilota prima che scappasse e il suo cadavere è caduto nella zona liberata” ha spiegato Jabir Ahmad, portavoce della Decima Brigata, che a distanza di qualche ora ha comunicato anche l’uccisione del secondo pilota: “Abbiamo sparato a entrambi mentre stavano atterrando con il paracadute. I loro corpi sono qui”. Versione totalmente diversa da parte della tv Ntv, che cita fonti della sicurezza turca secondo cui i due piloti sono vivi e in viaggio verso la Turchia. Sul suo profilo Facebook, la 10/ma brigata, inquadrata nell’Esercito siriano libero, si presenta come un gruppo arabo nazionalista, non jihadista e non turcomanno.
“Elicotteri russi stanno ora setacciando la zona dove i piloti sono atterrati con i loro paracadute“, hanno fatto sapere alcuni attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. La stessa Ong, poi, ha comunicato che uno degli elicotteri è stato colpito dal fuoco di insorti siriani: costretto a un atterraggio di emergenza nel nord-ovest del Paese, il velivolo ha toccato terra nella zona controllata dalle forze governative siriane sostenute da Mosca.
Lettera di Ankara all’Onu: “Raid non contro i terroristi: l’area è libera di gruppi come Isis e Al Nusra”
Nella giornata di oggi si è anche saputo che nei giorni scorsi Ankara aveva inviato una lettera ufficiale al presidente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e al segretario generale Ban Ki-moon nella quale condannava i raid aerei di Mosca a ridosso del confine, in particolare quelli condotti con le bombe a grappolo. La lettera, di cui dà notizia l’Ansa, è stata fatta circolare tra i quindici membri dell’organo Onu. “Questi attacchi, insieme all’offensiva di terra del regime di Bashar al Assad hanno causato enormi perdite tra i civili” si legge nella missiva, in cui si chiede inoltre di “prendere tutte le misure necessarie senza ulteriore ritardo per prevenire gli attacchi ai civili. Queste azioni non possono essere giustificate con il pretesto di combattere il terrorismo – scrive Ankara – visto che l’area è libera di gruppi come Isis e Al Nusra“.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 19.40 – Incrociatore Moskva avanza verso base Latakia
Dopo l’abbattimento di un jet russo da parte di F16 turchi, l’incrociatore russo Moskva avanzerà verso la costa di Latakia – dove si trova la base aerea russa – per rafforzare la difesa contraerea: lo annuncia il ministero della difesa russo. “Tutte le missioni dell’aviazione d’urto saranno effettuate solo con la copertura di aerei caccia” ha annunciato lo Stato maggiore russo.
Ore 19.30 – Ban Ki-moon: “Molto preoccupato per abbattimento”
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sta seguendo da vicino gli sviluppi sull’aereo russo abbattuto dalla Turchia ed è “molto preoccupato per la situazione”. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. Ban ha ribadito il suo appello affinchè “vengano adottate tutte le misure necessarie per la de-escalation del conflitto”.
Ore 19.26 – Mosca: “Stop contatti militari con Turchia”
Mosca sospenderà i contatti militari con la Turchia, dopo l’abbattimento del jet russo da parte di F16 turchi: lo annuncia il ministero della difesa russo.
Ore 19.25 – Nato sposa ricostruzione di Ankara
“Gli accertamenti di diversi alleati hanno confermato” la versione della Turchia. Così il segretario Nato, Jens Stoltenberg, ha risposto a chi chiedeva se l’Alleanza potesse affermare che il jet russo abbattuto aveva violato lo spazio aereo turco come sostenuto da Ankara. Fonti Nato confermano che per informazioni concordanti il Su-24 aveva sconfinato quando è stato colpito.
Ore 19.10 – Mosca: “Ucciso soldato russo su elicottero”
Un soldato russo è rimasto ucciso mentre si trovava a bordo di un elicottero Mi-8, colpito dal fuoco dei ribelli, impegnato nelle operazioni di ricerca del jet russo abbattuto. Lo annuncia Mosca citata da Russa Today. L’elicottero è rimasto danneggiato.
Ore 19.07 – Nato: “Appello a calma e de-escalation”
La Nato lancia un appello alla “calma e alla de-escalation” e sottolinea la necessità di “rafforzare il meccanismo per evitare questi incidenti nel futuro”. Lo dichiara il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Atlantico indicando che oggi ci sono stati contatti diretti tra Ankara e Mosca.
Ore 18.33 – Obama: “Turchia ha diritto a difendere il territorio”
“La Turchia ha il diritto di difendere il proprio territorio”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti rispondendo a domande sul jet abbattuto. Sottolineando che è ancora in corso la raccolta di informazioni per stabilire quanto accaduto, Obama ha poi riferito che sarà in diretto contatto con Erdogan.
Ore 18.20 – Cremlino: “Nessuna informazione ufficiale su sorte piloti”
La Russia non ha alcuna informazione ufficiale sulla sorte dei due piloti dell’Su-24 abbattuto in Siria da un missile lanciato da un F-16 turco, ha precisato il portavoce Cremlino Dmitry Peskov, dopo che ribelli turkmeni siriani avevano annunciato la morte di entrambi i militari dell’equipaggio dell’aereo militare, mentre, nel pomeriggio, fonti della sicurezza di Ankara hanno detto che sono vivi e che sono in corso sforzi per trasferirli in Turchia.
Ore 17.58 – “Caccia russo per 17 secondi nello spazio aereo turco”
L’aereo militare russo abbattuto vicino al confine con la Siria “ha violato lo spazio aereo turco per 17 secondi”: lo si afferma nella lettera inviata oggi da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon.
Ore 17.54 – Mosca esclude minacce militari a Turchia
Il Cremlino esclude che la Russia possa minacciare militarmente la Turchia, ma l’abbattimento di un jet russo da parte delle forze armate turche avrà “inevitabili conseguenze”: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Ore 17.46 – Cremlino: “Attendiamo reazioni Nato e Occidente”
Il Cremlino sta aspettando la reazione della Nato e dell’Occidente all’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate turche: lo dice il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “In questo caso – ha dichiarato Peskov – è certamente importante sentire alcune reazioni da parte dei paesi occidentali e della Nato a queste azioni”.
Ore 17.38 – Tv turca: “I due piloti sono vivi”
I due piloti del jet russo abbattuto stamani dai caccia F-16 turchi, paracadutatisi fuori prima che l’aereo venisse colpito, sono vivi e si sta cercando di portarli in Turchia. Lo sostiene la tv privata Ntv, citando fonti della sicurezza turca.
Ore 17.07 – Ministero Difesa Russia: “Da Turchia atto ostile”
“Un atto ostile”: così il ministero della difesa russa ha definito l’abbattimento del jet russo al confine tra il territorio turco e siriano.
Ore 16.52 – Usa: “Russi erano stato avvertiti da Turchia”
Il jet russo non ha risposto agli avvertimenti turchi. Lo afferma il portavoce del Pentagono, Steve Warren, sottolineando che non c’era personale americano nell’area in cui l’aereo è stato abbattuto. L’incidente – aggiunge Warren – non riguarda la coalizione appoggiata dagli Usa ma è una questione fra i due paesi.
Ore 16.36 – Usa: “Abbattimento non avrà impatto su azioni coalizione”
Le operazione della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Siria e Iraq continueranno “come programmato”, nonostante l’abbattimento di un aereo russo da parte di Ankara. Lo ha dichiarato il colonnello dell’esercito americano Steve Warren, portavoce della campagna contro lo Stato islamico. “Questo è un incidente tra i governi russo e turco. Non è una questione che coinvolga” le operazioni della coalizione, ha dichiarato, in video conferenza da Baghdad.
Ore 16.34 – Turchia: “Proteggeremo nostra sicurezza”
“La Turchia non esiterà ad esercitare i propri diritti che scaturiscono dalle leggi internazionali per proteggere la sicurezza dei suoi cittadini e le sue frontiere”: così nella lettera, ottenuta dall’ANSA, inviata da Ankara al Consiglio di Sicurezza Onu e al segretario generale Ban Ki-moon dopo l’abbattimento del jet russo.
Ore 16.09 – Esercito libero: “Jet aveva bombardato civili”
Il jet russo abbattuto dai caccia turchi “aveva appena bombardato dei civili nel villaggio di Jisr al-Shughur”: lo afferma il capo di Stato maggiore dell’Esercito libero siriano, Ahmed Berri, in una nota. Berri afferma inoltre che “uno dei piloti è stato catturato”, mentre la brigata turcomanna afferma di aver ucciso entrambi i militari che erano a bordo del velivolo. L’abbattimento, spiega invece Anas al-Abada, della segreteria politica della Coalizione dei ribelli, afferma che è il risultato “dell’arroganza russa”.
Ore 16.01 – Russia sconsiglia viaggi in Turchia
Il ministero degli esteri russo sconsiglia i propri cittadini di visitare la Turchia per motivi turistici o altri scopi. “La minaccia del terrorismo (in questo Paese, ndr) non è inferiore a quella esistente in Egitto”, ha spiegato il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov.
Ore 15.54 – Ministro Lavrov cancella visita in Turchia
Il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, ha cancellato la sua visita in Turchia, che era prevista per domani. Lo ha reso noto lui stesso ai cronisti. In programma prevedeva un incontro con il suo omologo turco.
Ore 15.02 – Nave da guerra russa attraversa Stretto dei Dardanelli
La nave da guerra russa Yamal ha attraversato lo stretto dei Dardanelli, nel nord-ovest della Turchia, pochi minuti dopo che gli F-16 di Ankara avevano abbattuto un jet russo. Lo riporta l’agenzia di stampa Dogan mostrando le immagini del passaggio della nave, entrata nello stretto intorno alle 10 locali per uscirne alle 13 e continuare il suo viaggio verso il Mediterraneo.
Ore 14.48 – Turchia convoca rappresentanti dei cinque membri permanenti dell’Onu
Il ministero degli Esteri della Turchia ha convocato i rappresentanti dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite per aggiornarli a seguito dell’abbattimento di un jet russo nei pressi del confine tra Siria e Turchia. Lo riferisce un funzionario turco. I cinque Paesi sono Usa, Russia, Cina, Francia e Regno Unito.
Ore 14.18 – Mosca convoca incaricato militare turco
Il ministero della Difesa russo ha convocato l’incaricato militare turco in seguito all’ abbattimento di un jet militare russo nei pressi del confine tra Siria e Turchia da parte delle forze armate di Ankara: lo fa sapere lo stesso dicastero citato da Interfax
Ore 13.58 – Putin: “L’abbattimento avrà conseguenze tragiche”
“Avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia” l’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate di Ankara nei pressi del confine tra Siria e Turchia: lo ha annunciato il leader del Cremlino, Vladimir Putin incontrando il re di Giordania ribadendo che l’aereo non aveva sconfinato. Il presidente Putin ha aggiunto che il jet russo è stato colpito da un F16 turco con un missile aria aria mentre il velivolo era in territorio siriano, ad 1 km dal confine turco, e conduceva operazioni contro l’Isis a nord di Latakia senza porre minacce ad Ankara. Fino ad ora da Mosca si sosteneva che l’aereo fosse stato abbattuto dalla contraerea.
Ore 13.52 – Putin: “E’ stata una pugnalata”
L’abbattimento di un jet militare russo da parte delle forze armate turche è stato “un colpo alla schiena”: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin incontrando il re di Giordania Abdullah II.
Ore 11.40 – Cnn: “Morto uno dei due piloti”
Uno dei due piloti del jet russo abbattuto dalla Turchia, che si erano paracadutati fuori prima che venisse colpito, è stato trovato morto. Lo riferiscono fonti locali citate dalla Cnn Turca, secondo cui l’altro sarebbe in mano ai ribelli turcomanni anti-Assad.
Ore 9.57 – Jet abbattuto è russo
Era russo il jet militare schiantatosi in Siria vicino al confine turco: lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca citato da Ria Novosti. Secondo il ministero, si tratterebbe di un Su-24 abbattuto “presumibilmente” da un attacco da terra. Mosca sostiene che il jet non abbia violato lo spazio aereo turco.
Ore 8.58 – Si schianta jet militare
Un aereo militare si è schiantato in Siria vicino al confine con la Turchia. Lo riporta l’agenzia Tass citando la tv turca Haberturk. Non è ancora chiaro a quale paese appartenesse il velivolo.
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“AfD? Non è cambiata la Germania, è deragliato il dibattito”. Parla il fondatore della ong Sos Humanity
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022, ha dichiarato l’aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. "Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco" dall'inizio dell'invasione, ha scritto su Facebook il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo cui 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati "persi" senza causare danni.
In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l'esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state "colpite", senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del presidente ucraino Volodynyr Zelensky nell'Ucraina centrale, hanno reso noto le autorità regionali.
Beirut, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. "Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro", ha affermato l'agenzia di stampa nazionale ufficiale.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l'esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.
Secondo l'esercito, l'attività di Hezbollah nel sito costituisce una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". Inoltre, le Idf affermano di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani".
Berlino, 23 feb. (Adnkronos) - Urne aperte in tutte la Germania per le politiche. Quasi 60 milioni di persone voteranno oggi fino alle 18 per scegliere un governo che dovrà fare i conti con il crollo dell'alleanza transatlantica sotto Donald Trump e con le nuove minacce alla sicurezza europea, proprio mentre il modello economico del Paese sta entrando in crisi. Secondo gli ultimi sondaggi, sarà il capo dell'opposizione conservatrice (Cdu/Csu) Friedrich Merz il nuovo cancelliere: dovrebbe vincere con il 29,5% di voti favorevoli. "Le grandi aspettative rispecchiano le grandi sfide che dovrà affrontare fin dal primo giorno del suo probabile mandato di cancelliere", ha affermato il settimanale tedesco Der Spiegel. "Una Russia aggressiva, un'America ostile e un'Europa che si sta allontanando: Merz potrebbe essere messo alla prova più duramente di qualsiasi cancelliere della repubblica del dopoguerra".
Merz ha recentemente ammesso che l'effettivo abbandono da parte di Trump delle promesse di difesa europee e l'aggressivo sostegno del suo vicepresidente JD Vance all'estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) annunciavano "cambiamenti tettonici nei centri di potere politico ed economico del mondo". La Germania, ha detto, non ne sarebbe uscita indenne. L'indebolimento della Nato da parte di Trump e il tradimento dell'Ucraina sono "un pugno straziante allo stomaco", ha affermato Ursula Münch, direttrice del think tank dell'Accademia per l'educazione politica in Baviera, in particolare per l'Unione cristiano-democratica (Cdu) di Merz, che ha "solidarietà e amicizia con gli Stati Uniti nel profondo del suo Dna". "La sfida più grande per la Germania sarà quella di mettere insieme una dimostrazione di forza unita da parte dell'Ue e del Regno Unito".
Secondo i sondaggi, i socialdemocratici del cancellieri Olaf Scholz, si attestano al 15% dei consensi, 10 puntiin meno delle preferenze ricevute 4 anni fa, mentre l'Afd si attesta al 21%, oltre il doppio (era al 10,3%) rispetto al 2021.
Londra, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha dichiarato che domani annuncerà un nuovo importante pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo riporta ITV News. "Domani ho intenzione di annunciare il più grande pacchetto di sanzioni contro la Russia dall'inizio del conflitto, per indebolire la sua macchina militare e ridurre le entrate con cui si sta accendendo il fuoco della distruzione in Ucraina", ha affermato il ministro, aggiungendo che Londra "lavorerà con i partner americani ed europei per raggiungere una pace giusta e sostenibile", riconoscendo chiaramente l'Ucraina dev'essere coinvolta".
E' "un momento critico nella storia dell'Ucraina, della Gran Bretagna e dell'intera Europa" - ha detto ancora - Il sostegno all'Ucraina dovrebbe essere "raddoppiato" e si dovrebbe ricercare "la pace attraverso la forza". "Sul campo di battaglia, Londra resta impegnata a fornire un supporto militare di 3 miliardi di sterline all'anno per mettere l'Ucraina nella migliore posizione possibile e siamo pronti a contribuire con truppe britanniche alle forze di mantenimento della pace, se necessario".
(Adnkronos) - “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere oggi 23 febbraio il Vaticano aggiornando sulle condizioni di Papa Francesco ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana.
Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato" dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”.
Ieri mattina, si spiegava, “Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoriaasmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos) - La Russia ha lanciato un attacco missilistico sulla città di Kryvy Rih, nell'oblast' di Dnipropetrovsk, nella tarda serata di ieri, uccidendo una persona e ferendone altre cinque. Lo ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra i feriti ricoverati in ospedale, una donna sarebbe in condizioni critiche.
L'attacco ha inflitto gravi danni alle infrastrutture civili della città, ha detto Vilkul. Dodici edifici residenziali, una struttura infrastrutturale, una casa di riposo e una chiesa hanno subito danni. L'attacco ha inoltre colpito edifici sociali e industriali, una stazione di servizio e numerosi veicoli.