Messaggi a sfondo sessuale. Minacce. Ricatti. Promesse di far incontrare Papa Francesco ai genitori di Matteo Renzi. Francesca Immacolata Chaouqui si muoveva con il passo della padrona all’interno delle mura leonine, stando a quanto emerge dal fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta Vatileaks 2. E da una posizione di superiorità gestiva il rapporto con monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario della Cosea, la Commissione incaricata della riforma delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da Papa Francesco nel luglio 2013 di cui anche la Chaouqui era membro, stando alle intercettazioni pubblicate dal Quotidiano Nazionale – Il Giorno. Le relazioni tra i due, imputati per sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati, sono descritti dalle centinaia di messaggi scambiati tra i due su Whattsapp e finiti nelle carte dell’inchiesta.
La scorsa primavera i due erano strettamente legati, tanto che la lobbista suggerisce al monsignore il modo per svagarsi. “Ora che vai a San Sosti (paese della Calabria di cui la Chaouqui è originaria, ndr) mia mamma ti porta da Silvana… è perfetta, ed è una mia cugina, così può essere salvato anche il patrimonio genetico. Poi mi dici cosa ne pensi. 36 anni. Morbida“. “Hmmmm”, risponde Vallejo. “Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?”, incalza la donna.
Il rapporto tra i due si fa più teso con il passare delle settimane e il 26 aprile 2015 Chaouqui lancia una serie di avvertimenti all’amico monsignore. “Comunque ora punto su un altro prelato – scrive la donna – ho deciso. Punto su Mistò”. E un minuto dopo torna alla carica: “Silvana vuole trombare. Che facciamo?”, domanda. “Io no”, risponde Balda. Ma la pierre non ci sta: “Tu sei perfetto, Silvana è morbida. Perché non va bene?”. Il sacerdote tiene il punto: “Lassa perdere. E’ bruta”. Chaouqui non si arrende: “Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte”. L’assedio prosegue nelle settimane successive: “Se continui a fare di testa tua, con noi hai chiuso – lo avverte la lobbista – sono stanca di farti da badante (…) se fai casino, con la tua sicurezza e la tua protezione hai chiuso”.
Dalle carte emerge anche un altro episodio che ha come protagonista la famiglia Renzi. Secondo quanto scrivono gli inquirenti, Chaouqui ha portato i genitori di Matteo Renzi alla casa di Santa Marta, abitazione di Papa Francesco, “per fingere un incontro a pranzo: ma il Papa se n’è accorto e non è neanche sceso”, racconta la donna. “Avevo messo mesi a sistemare le cose con la Segreteria di Stato – continua la pierre – e hai rovinato tutto con quella boccaccia che non sai tenere chiusa. Ora mandi tutto a puttane perché sei triste. Vaffanculo”. C’è tempo per un ultimo consiglio: “Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione”.
Cronaca
Vatileaks 2, Chaouqui portò “i genitori di Renzi dal Papa per fingere un incontro. Ma lui se n’è accorto e non è sceso”
I rapporti tra la lobbista e monsignor Vallejo Balda, membri della della Cosea (la commissione incaricata della riforma delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da Papa Francesco nel luglio 2013), imputati nel processo Vatileaks 2, emergono dalle carte del processo pubblicate dal Quotidiano Nazionale: "Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire - dice la donna, intercettata, al prelato - Silvana viene a casa tua a trombare. Ok?"
Messaggi a sfondo sessuale. Minacce. Ricatti. Promesse di far incontrare Papa Francesco ai genitori di Matteo Renzi. Francesca Immacolata Chaouqui si muoveva con il passo della padrona all’interno delle mura leonine, stando a quanto emerge dal fascicolo con cui il pm vaticano ha ottenuto il suo rinvio a giudizio nell’inchiesta Vatileaks 2. E da una posizione di superiorità gestiva il rapporto con monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, ex segretario della Cosea, la Commissione incaricata della riforma delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da Papa Francesco nel luglio 2013 di cui anche la Chaouqui era membro, stando alle intercettazioni pubblicate dal Quotidiano Nazionale – Il Giorno. Le relazioni tra i due, imputati per sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati, sono descritti dalle centinaia di messaggi scambiati tra i due su Whattsapp e finiti nelle carte dell’inchiesta.
La scorsa primavera i due erano strettamente legati, tanto che la lobbista suggerisce al monsignore il modo per svagarsi. “Ora che vai a San Sosti (paese della Calabria di cui la Chaouqui è originaria, ndr) mia mamma ti porta da Silvana… è perfetta, ed è una mia cugina, così può essere salvato anche il patrimonio genetico. Poi mi dici cosa ne pensi. 36 anni. Morbida“. “Hmmmm”, risponde Vallejo. “Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?”, incalza la donna.
Il rapporto tra i due si fa più teso con il passare delle settimane e il 26 aprile 2015 Chaouqui lancia una serie di avvertimenti all’amico monsignore. “Comunque ora punto su un altro prelato – scrive la donna – ho deciso. Punto su Mistò”. E un minuto dopo torna alla carica: “Silvana vuole trombare. Che facciamo?”, domanda. “Io no”, risponde Balda. Ma la pierre non ci sta: “Tu sei perfetto, Silvana è morbida. Perché non va bene?”. Il sacerdote tiene il punto: “Lassa perdere. E’ bruta”. Chaouqui non si arrende: “Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte”. L’assedio prosegue nelle settimane successive: “Se continui a fare di testa tua, con noi hai chiuso – lo avverte la lobbista – sono stanca di farti da badante (…) se fai casino, con la tua sicurezza e la tua protezione hai chiuso”.
Dalle carte emerge anche un altro episodio che ha come protagonista la famiglia Renzi. Secondo quanto scrivono gli inquirenti, Chaouqui ha portato i genitori di Matteo Renzi alla casa di Santa Marta, abitazione di Papa Francesco, “per fingere un incontro a pranzo: ma il Papa se n’è accorto e non è neanche sceso”, racconta la donna. “Avevo messo mesi a sistemare le cose con la Segreteria di Stato – continua la pierre – e hai rovinato tutto con quella boccaccia che non sai tenere chiusa. Ora mandi tutto a puttane perché sei triste. Vaffanculo”. C’è tempo per un ultimo consiglio: “Sei depresso? Scopa, che ti passa la tensione”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.