“Mandarli tutti in galera”. In vista delle elezioni politiche del prossimo 6 dicembre il presidente del Venezuela Nicolas Maduro è tornato ad accusare le aziende private di essere le responsabili della profonda crisi economica che attraversa il paese da oltre un anno e che ha portato il governo a razionare cibi e consumi. Il capo dello Stato venezuelano, erede politico di Hugo Chavez, ha minacciato durante il suo programma tv settimanale gli amministratori della Heinz, società Usa tra i leader mondiali nel settore agroalimentare.

“Domani mattina voglio che si vada a controllare quello che succede alla Heinz, e se gli amministratori stanno facendo sabotaggio, ho qui il capo del Sebin (Servizio bolivariano di intelligence) e gli dico: me li mandate in galera subito!”, ha detto Maduro nel corso del programma rivolto alla nazione. “Basta con questa borghesia!“, ha tuonato l’ex sindacalista, che nella campagna per le elezioni nazionali di domenica prossima – che secondo la maggior parte dei sondaggi dovrebbero portare alla peggior sconfitta elettorale del chavismo in quasi 20 anni – moltiplica gli attacchi contro il settore privato, accusandolo di essere il colpevole della crisi economica con un’inflazione salita a livelli record, con un aumento dei prezzi tra il 108% e il 175%, e il crollo del valore della valuta venezuelana.

Bersaglio degli insulti di Maduro è stato anche Lorenzo Mendoza, presidente di Empresas Polar, la principale azienda privata locale, messo sotto accusa di “nascondere prodotti” per causare la grave crisi di approvvigionamento che soffrono i venezuelani. “Oligarca del demonio, hai forse paura del popolo? Guarda bene, perché questo è il popolo che segnerà la tua sconfitta, perché sei maligno e perverso”, ha detto il presidente venezuelano lunedì scorso durante un comizio elettorale.

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