“Serve un unico e potente fronte antiterrorista che agisca sotto l’egida dell’Onu“. Nel tradizionale discorso alla Nazione Vladimir Putin indica la strada alla comunità internazionale sul fronte della lotta allo Stato Islamico. Un intervento di fronte al Parlamento che assume una valenza particolare, perché cade nel pieno dello scontro scoppiato tra Mosca e Ankara dopo l’abbattimento del caccia russo nei cieli della Siria settentrionale, lo scorso 24 novembre. E se mercoledì aveva accusato Ankara e la famiglia di Tayyip Recep Erdogan di fare traffici con il petrolio “rubato dallo Stato Islamico in Siria e in Iraq”, oggi il presidente turco passa al contrattacco: “E’ la Russia che fa traffici con il greggio dell’Isis, abbiamo le prove”.
“Bisogna lasciare da parte tutte le differenze e creare un unico e potente fronte antiterrorista che agisca in base al diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu”, ha spiegato il presidente della Federazione russa, suggerendo nei fatti un superamento della strategia adottata da Barack Obama nella lotta allo Stato Islamico prima in Iraq e poi in Siria. Quindi il leader del Cremlino è tornato a puntare il dito contro la Turchia per l’abbattimento del SU-24 russo da parte di due F-16 turchi: “Non abbiamo intenzione di lanciarci in un tintinnare militare di spade, ma se qualcuno pensa che avere commesso questo terribile crimine di guerra, l’omicidio della nostra gente, se la caverà con qualche misura che riguarda i pomodori o qualche limite su costruzione e altri settori, si sbaglia di grosso”, ha detto Putin, aggiungendo: “La Turchia si pentirà più di una volta per quello che ha fatto”.
La risposta di Ankara non si è fatta attendere ed è stato Erdogan in persona a riportare il dibattito sui commerci di petrolio attraverso i quali si finanziano i jihadisti dell’Isis. Ribaltando le accuse: “La Turchia ha le prove del coinvolgimento della Russia nel traffico del petrolio del sedicente Stato Islamico e le riveleremo al mondo”, ha detto il presidente turco in un discorso trasmesso in diretta tv, rispondendo alle accuse rivolte da Mosca alla sua famiglia in merito a un presunto coinvolgimento nel traffico del greggio. “La parte immorale di questa controversia sta tirando in ballo la mia famiglia”, ha detto il capo di Stato turco. “Anche un famoso giocatore di scacchi russo” è coinvolto nel traffico. ha detto ancora Erdogan, senza citarne il nome. Secondo i media turchi il riferimento sarebbe a Kirsan Ilyumzhinov, imprenditore e presidente della Federazione scacchistica internazionale dal 1995, oltre che ex presidente della Calmucchia, nella Russia meridionale. Erdogan ha anche denunciato un presunto coinvolgimento dell’imprenditore russo-siriano George Haswani.
Nel discorso alla nazione, Putin ha parlato a lungo dell’abbattimento del Sukhoi. E sulle motivazioni che hanno spinto Ankara ad abbattere il velivolo militare, il presidente della Federazione russa ha tirato in ballo la religione: “Probabilmente solo Allah sa perché lo hanno fatto. E evidentemente Allah ha deciso di punire la cricca al potere in Turchia, privandola di ogni logica o ragione”. Ma il presidente russo ha tenuto a distinguere chiaramente tra leadership turca e quelli che ha definito “i tanti affidabili amici in Turchia” della Russia.
Una parte importante del discorso di Putin è stato dedicato alla lotta al terrorismo. Il presidente ha iniziato il suo intervento rivolgendosi alle vedove dei militari uccisi – quello del caccia e quello dell’elicottero che era partito alla ricerca dei piloti dell’aereo colpito – quindi ha fatto osservare un minuto di silenzio per le vittime russe del terrorismo, incluse le 224 persone uccise nell’attentato all’aereo esploso sul Sinai il 31 ottobre. “La Russia per lungo tempo è stata in prima linea nella lotta contro il terrorismo. Si tratta di una lotta per la libertà, la verità e la giustizia, per la vita delle persone e il futuro della civiltà”.
“Le nostre forze armate in Siria stanno combattendo prima di tutto per la Russia, è la sicurezza del nostro popolo che stanno difendendo”, ha spiegato ancora Putin, ricordando che molti terroristi sono arrivati dalla Russia e dalla Csi: “Se diventeranno più forti, vincendo laggiù, inevitabilmente verranno qui per seminare paura e odio, per organizzare esplosioni, per uccidere e torturare la gente”, ha proseguito, sottolineando la necessità di distruggerli lontano dalla Russia.
Dopo le sanzioni decise nei giorni scorsi, Mosca ha approvato una nuova misura contro Ankara e l’annuncio è arrivato proprio mentre Putin era impegnato nel discorso alla Nazione: il ministro dell’energia Aleksandr Novak ha fatto sapere che i negoziati per il gasdotto russo-turco Turkish Stream sono sospesi. Novak ha spiegato, tuttavia, che la questione della costruzione della prima centrale nucleare turca resta aperta. E in mattinata Vladimir Kozhin, collaboratore di Putin, ha fatto sapere tramite l’agenzia Tass che la Russia ha avviato le consegne dei suoi sistemi di difesa anti aerea S-300 all’Iran.
Mondo
Isis, Putin: “Serve una coalizione a guida Onu”. E sul caccia abbattuto: “Turchia si pentirà”. Erdogan: “Affari russi con Isis”
Nel tradizionale discorso alla nazione, il leader del Cremlino è tornato ad accusare Ankara dopo l'abbattimento del SU-24 da parte di F-16 turchi dello scorso 24 novembre: chi pensa che "se la caverà con qualche sanzione economica, si sbaglia di grosso". Mosca sospende i negoziati per il gasdotto Turkish Stream. Erdogan ribalta le accuse sui rapporti con lo Stato Islamico: "Russia traffica con il petrolio dei jihadisti"
“Serve un unico e potente fronte antiterrorista che agisca sotto l’egida dell’Onu“. Nel tradizionale discorso alla Nazione Vladimir Putin indica la strada alla comunità internazionale sul fronte della lotta allo Stato Islamico. Un intervento di fronte al Parlamento che assume una valenza particolare, perché cade nel pieno dello scontro scoppiato tra Mosca e Ankara dopo l’abbattimento del caccia russo nei cieli della Siria settentrionale, lo scorso 24 novembre. E se mercoledì aveva accusato Ankara e la famiglia di Tayyip Recep Erdogan di fare traffici con il petrolio “rubato dallo Stato Islamico in Siria e in Iraq”, oggi il presidente turco passa al contrattacco: “E’ la Russia che fa traffici con il greggio dell’Isis, abbiamo le prove”.
“Bisogna lasciare da parte tutte le differenze e creare un unico e potente fronte antiterrorista che agisca in base al diritto internazionale e sotto l’egida dell’Onu”, ha spiegato il presidente della Federazione russa, suggerendo nei fatti un superamento della strategia adottata da Barack Obama nella lotta allo Stato Islamico prima in Iraq e poi in Siria. Quindi il leader del Cremlino è tornato a puntare il dito contro la Turchia per l’abbattimento del SU-24 russo da parte di due F-16 turchi: “Non abbiamo intenzione di lanciarci in un tintinnare militare di spade, ma se qualcuno pensa che avere commesso questo terribile crimine di guerra, l’omicidio della nostra gente, se la caverà con qualche misura che riguarda i pomodori o qualche limite su costruzione e altri settori, si sbaglia di grosso”, ha detto Putin, aggiungendo: “La Turchia si pentirà più di una volta per quello che ha fatto”.
La risposta di Ankara non si è fatta attendere ed è stato Erdogan in persona a riportare il dibattito sui commerci di petrolio attraverso i quali si finanziano i jihadisti dell’Isis. Ribaltando le accuse: “La Turchia ha le prove del coinvolgimento della Russia nel traffico del petrolio del sedicente Stato Islamico e le riveleremo al mondo”, ha detto il presidente turco in un discorso trasmesso in diretta tv, rispondendo alle accuse rivolte da Mosca alla sua famiglia in merito a un presunto coinvolgimento nel traffico del greggio. “La parte immorale di questa controversia sta tirando in ballo la mia famiglia”, ha detto il capo di Stato turco. “Anche un famoso giocatore di scacchi russo” è coinvolto nel traffico. ha detto ancora Erdogan, senza citarne il nome. Secondo i media turchi il riferimento sarebbe a Kirsan Ilyumzhinov, imprenditore e presidente della Federazione scacchistica internazionale dal 1995, oltre che ex presidente della Calmucchia, nella Russia meridionale. Erdogan ha anche denunciato un presunto coinvolgimento dell’imprenditore russo-siriano George Haswani.
Nel discorso alla nazione, Putin ha parlato a lungo dell’abbattimento del Sukhoi. E sulle motivazioni che hanno spinto Ankara ad abbattere il velivolo militare, il presidente della Federazione russa ha tirato in ballo la religione: “Probabilmente solo Allah sa perché lo hanno fatto. E evidentemente Allah ha deciso di punire la cricca al potere in Turchia, privandola di ogni logica o ragione”. Ma il presidente russo ha tenuto a distinguere chiaramente tra leadership turca e quelli che ha definito “i tanti affidabili amici in Turchia” della Russia.
Una parte importante del discorso di Putin è stato dedicato alla lotta al terrorismo. Il presidente ha iniziato il suo intervento rivolgendosi alle vedove dei militari uccisi – quello del caccia e quello dell’elicottero che era partito alla ricerca dei piloti dell’aereo colpito – quindi ha fatto osservare un minuto di silenzio per le vittime russe del terrorismo, incluse le 224 persone uccise nell’attentato all’aereo esploso sul Sinai il 31 ottobre. “La Russia per lungo tempo è stata in prima linea nella lotta contro il terrorismo. Si tratta di una lotta per la libertà, la verità e la giustizia, per la vita delle persone e il futuro della civiltà”.
“Le nostre forze armate in Siria stanno combattendo prima di tutto per la Russia, è la sicurezza del nostro popolo che stanno difendendo”, ha spiegato ancora Putin, ricordando che molti terroristi sono arrivati dalla Russia e dalla Csi: “Se diventeranno più forti, vincendo laggiù, inevitabilmente verranno qui per seminare paura e odio, per organizzare esplosioni, per uccidere e torturare la gente”, ha proseguito, sottolineando la necessità di distruggerli lontano dalla Russia.
Dopo le sanzioni decise nei giorni scorsi, Mosca ha approvato una nuova misura contro Ankara e l’annuncio è arrivato proprio mentre Putin era impegnato nel discorso alla Nazione: il ministro dell’energia Aleksandr Novak ha fatto sapere che i negoziati per il gasdotto russo-turco Turkish Stream sono sospesi. Novak ha spiegato, tuttavia, che la questione della costruzione della prima centrale nucleare turca resta aperta. E in mattinata Vladimir Kozhin, collaboratore di Putin, ha fatto sapere tramite l’agenzia Tass che la Russia ha avviato le consegne dei suoi sistemi di difesa anti aerea S-300 all’Iran.
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Roma, 15 feb (Adnkronos) - "Ancora sangue innocente in Germania e in Austria per mano criminale di clandestini e immigrati. Cambiare si può! #Afd #Fpo". Lo scrive sui social Matteo Salvini.
Roma, 15 feb (Adnkronos) - "I vigliacchi di Hamas ancora una volta esibiscono ostaggi, ma si mostrano a volto coperto. Perché sono dei codardi. Sono protagonisti di un’azione terroristica che dimostra la loro impossibilità di proporsi come uno Stato". Lo dice Maurizio Gasparri.
"O i palestinesi si liberano di questa setta di terroristi vigliacchi o non potranno essere interlocutori della comunità internazionale. Non si può parlare di due popoli e di due Stati quando c'è uno stato democratico, un popolo perseguitato, Israele e gli israeliani, e c'è un popolo palestinese che si fa comandare da questi vili criminali, che si nascondono perché non hanno il coraggio di mostrare il loro volto da assassini al mondo intero", aggiunge il presidente dei senatori di FI.
Roma, 15 feb. (Adnkronos) - Non saranno sempre "una cosa bellissima", come diceva l'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa, ma le tasse restano stabilmente nella top ten dei temi 'divisivi' del centrosinistra. L'ultima accesa discussione, e non è certo la prima volta, è scoppiata sulla patrimoniale. Un 'evergreen', dall'Ulivo al campo largo. Che adesso vede, appunto, coinvolti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e tutto il fronte alternativo al centrodestra.
A far (ri) scoppiare la polemica è stato lo stesso Fratoianni che, ad un convegno sui sistemi fiscali si è rivolto ai compagni di viaggio, seduti al suo fianco per ascoltare le relazioni del premio nobel Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz e dell'economista Hayati Ghosh. "Mi rivolgo a voi: verrà presto il momento di formulare una proposta per l’alternativa e bisogna dire che per una patrimoniale sulle grandi ricchezze è arrivato il momento, non si può rinviare", ha detto il leader di SI a Schlein e Conte.
Da lì, il dibattito è partito incontenibile. Ai leader di sinistra, c'è da dire, è arrivato l'abbrivio di Stiglitz che, citando il Papa, ha sottolineato: "Le tasse sono uno strumento importante per proteggere i poveri". Ma a sinistra non c'era certo bisogno dell'endorsement di un premio Nobel per accendere la miccia sul fisco. I più 'nostalgici' ricordano la mossa elettorale di Rifondazione comunista. Correva l'anno 2006, il partito di Nichi Vendola era al governo (quello con Padoa Schioppa ministro) e per le elezioni pensò di riempire le città con i manifesti con la foto di un panfilo e lo slogan preso da una telenovela degli anni '70: 'Anche i ricchi piangano'. Da lì a poco la stagione dell'Ulivo arrivò al capolinea.
(Adnkronos) - Eppure l'idea del 'prelievo forzoso' sulla quale i progressisti sono messi da sempre all'indice dagli avversari politici non è una idea di sinistra. A inventarlo, in Italia, è il governo Nitti nel 1919 per far quadrare i conti traballanti. Ma lo fa anche Mussolini, dopo la guerra in Etiopia, nel '36. Per gli stessi motivi. Eppure è sempre a sinistra che si guarda (e si polemizza) quando si parla di tasse. Silvio Berlusconi ha costruito una campagna anti sinistra, una costante della sua carriera politica, sin quando parlava del prelievo "con il favore delle tenebre" a proposito del 6xmille retroattivo sui conti correnti imposto dal governo Amato nel '92 per arginare le falle dei conti pubblici.
E le polemiche su Matteo Renzi e l'Imu? "Elimineremo noi, perché gli altri hanno fatto la finta, la tassa sulla prima casa, l'Imu agricola e sugli imbullonati", annunciò l'allora premier all'assemblea del Pd, finendo nel mirino con l'accusa di 'berlusconismo'. Ma gli esempi sono tanti, anche più recenti. Alle elezioni del 2022 Enrico Letta lanciò la proposta della dote ai 18enni, un capitale di circa 10mila euro da spendere in formazione, casa o per avviare una attività. "Sarà finanziata con la tassa di successione per i patrimoni plurimilionari", spiegò il segretario del Pd, subito accusato di voler introdurre la patrimoniale in maniera surrettizia.
A distanza di anni i progressisti si trovano ancora, sempre, alle prese con la discussione sul fisco e sulle varie ricette per le tasse. Con Schlein che oggi dice: "Non è un tabù un intervento sui grandi patrimoni", indicando però una soluzione "almeno a livello europeo" sulle orme di quella suggerita dal presidente brasiliano Lula al G20. E Conte che invita a parlare di tasse ma "in modo intelligente", per "contrastare il capitalismo parassitario".
Roma, 15 feb (Adnkronos) - "Nella giornata di oggi, 15 febbraio, presso i locali della federazione provinciale del Pd in corso Mazzini, si è svolto l’incontro fra la delegazione del Partito democratico, composta da Vittorio Pecoraro, segretario provinciale, Rosi Caligiuri, segretaria cittadina, e Francesco Alimena, capogruppo Pd in Consiglio comunale, con il sindaco di Cosenza, Franz Caruso". Lo spiegano in una nota congiunta gli stessi Pecoraro, Caligiuri e Alimena.
"Nell’esprimere il proprio sostegno all’esperienza amministrativa, il Partito democratico, ribadendo la propria unità, ha rappresentato al sindaco la sua proposta per il completamento della giunta con l’indicazione dell’avvocata Maria Locanto quale vicesindaca", proseguono i dem.
"Il sindaco ha ascoltato la valutazione del Pd e, nel rispetto delle proprie prerogative, si è riservato di esaminare con attenzione tale richiesta. L’indicazione di Maria Locanto è l’espressione del territorio ed è stata formulata a livello cittadino, provinciale e regionale del Partito, nonché dalle rispettive rappresentanze istituzionali. La scelta di Maria Locanto testimonia in modo chiaro l’unità del Pd, essendo presidente provinciale del Partito e avendo sempre lavorato con equilibrio e senso di responsabilità per la crescita della nostra comunità", sottolineano ancora gli esponenti Pd.
(Adnkronos) - "La delegazione del Pd ha, nel contempo, espresso al Sindaco la volontà di un impegno unitario perché la riorganizzazione della giunta non si espliciti soltanto attraverso una mera sostituzione assessorile ma sia opportunità per un rilancio strategico dell'azione amministrativa, affinché la seconda metà della consiliatura possa essere la fase di pieno compimento della attuazione del programma di governo su cui la maggioranza degli elettori cosentini ha espresso fiducia nella proiezione del progetto "Cosenza 2050'", concludono i dirigenti dem.
Roma, 15 feb (Adnkronos) - "Oggi si vota in 101 province per il congresso di Azione, un esercizio organizzativo molto complesso, ma necessario per riportare i partiti a essere quello che erano: luoghi di confronto democratico sulle idee e sulla linea politica. Siamo molto felici di come è andato". Lo dice Carlo Calenda.
"Ringrazio tutti i militanti, gli iscritti, i garanti congressuali e le persone che in questi mesi si sono attivati per tenere viva e rendere più forte la nostra comunità", aggiunge il leader di Azione.
Sanremo, 15 feb. - (Adnkronos) - “Tradizione, italianità e vicinanza sono valori del Festival di Sanremo e anche di Generali che li applica nel quotidiano per essere partner dei nostri clienti e costruire insieme il loro futuro”. Lo ha detto Massimo Monacelli, General Manager di Generali Italia, dal famoso e ormai iconico ‘Balconcino’ dell’Agenzia di Sanremo “che idealmente rappresenta tutte le piazze, tutti i balconcini, tutti i luoghi dove tutta la nostra eccezionale rete di agenti opera tutti i giorni per progettare il futuro” con gli italiani". "Proprio “la rete di 2mila agenzie e 20mila colleghe e colleghi presenti sul territorio, è il cuore del nostro business - sottolinea Monacelli - È grazie a loro se riusciamo a tenere fede alla nostra ambizione, che è quella di essere ‘Partner di Vita’ delle persone, in ogni momento rilevante, accompagnandole, con la consulenza di valore, a fare scelte consapevoli e responsabili con l’obiettivo di proteggere il loro futuro e il futuro delle persone che stanno loro a cuore”.
Per il terzo anno consecutivo “siamo felicemente presenti a Sanremo” con vista sull’Ariston “perché vogliamo essere dove succedono le cose che contano - aggiunge Marco Oddone, Chief Marketing & Distribution Officer di Generali Italia - Milioni di persone seguono Sanremo ogni sera e noi vogliamo essere vicini agli Italiani, nei vari momenti di vita, anche in un momento leggero, come si vede nello spot che abbiamo lanciato in questa occasione: mentre ‘tutti cantano Sanremo’, ci sono persone che prendono decisioni importanti della loro vita e noi, con i nostri agenti siamo loro vicini”. Con Sanremo “è scoccata una vera e propria scintilla - racconta Oddone - C’è una condivisione di valori: tradizione, passione, ma anche innovazione, con nuovi linguaggi dedicati a tutte le generazioni. Abbiamo raccontato il Festival con la voce di Caterina Ferioli, protagonista della nuova serie TV Belcanto, che è diventata portavoce di una prospettiva privilegiata sul Teatro Ariston attraverso i social, per coinvolgere ed entusiasmare persone di tutte le età. Un racconto a 360 gradi - conclude - da una prospettiva unica sull’Ariston al quale siamo molto felici di dare il nostro contributo”.
Generali ha partecipato anche al FantaSanremo con la lega #BalconcinoGenerali per accogliere tutte le persone che sceglieranno di giocare durante i giorni della kermesse all’iniziativa social più popolare, coinvolgente e divertente.
Torino, 15 feb. - (Adnkronos) - “Sui dazi la storia dimostra che fanno male a tutti, anche a chi li impone. Poi naturalmente colpiscono di più i paesi che hanno una forte capacità di esportazione, quindi può essere che l’Italia sia un pochino più colpita di altri Paesi come primo impatto. Ma non dimentichiamo che l’Italia ha sempre dimostrato una capacità molto elevata di riorientare le proprie esportazioni in funzione dell’andamento dai mercati e dei prezzi. Quindi io sono abbastanza ottimista sulla capacità dell’Italia di minimizzare o comunque contenere i danni che possano derivare da questa guerra delle tariffe che si preannuncia". Lo ha affermato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine del congresso Assiom Forex in corso a Torino." Naturalmente - osserva - nessun paese riuscirà a sfuggire al fatto che una guerra delle tariffe fa sempre male a tutti".