La visione che l’estrema destra ha del Paese porta dritti alla “guerra civile“. Non usa giri di parole il primo ministro socialista francese Manuel Valls intervistato da France Inter. Nel mirino del primo ministro c’è il Front National di Marine Le Pen, che al primo turno delle elezioni Regionali, anche grazie all’effetto degli attentati di Parigi, è avanzato in tutto il Paese, ma non nella capitale. “Ci sono due visioni per il nostro Paese. Una, quella dell’estrema destra, in fondo, predica la divisione. Questa divisione può condurre alla guerra civile”, dice Valls secondo cui il programma del partito è una “fregatura” che “inganna la gente”.

Nonostante questo il primo ministro rispetta chi ha votato per la Le Pen, perché “quando c’è un voto dovuto alla rabbia bisogna ascoltarlo”, ma bolla il suo movimento come “antisemita, razzista, che non ama la repubblica, che non ama la storia del nostro Paese”.

Il premier poi torna sulle parole del presidente Francois Hollande, che tre giorni dopo gli attacchi terroristici annunciò un progetto di legge che, tra l’altro, prevede di togliere la cittadinanza francese a chi ha doppia cittadinanza e aderisce all’Islam radicale. “Non permetterò mai – spiega Valls – che le dichiarazioni di Donald Trump o Marine Le Pen sui musulmani siano paragonate con la nostra proposta di ritirare la nazionalità” ai cittadini con doppia nazionalità che hanno aderito all’Islam radicale e sono considerati pericolosi.

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