Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Perennemente con il naso chiuso, starnuti a ripetizione, tosse e anche lacrimazione. Stanno arrivando le allergie di primavera, ma siamo ancora in un periodo dell'anno in cui il freddo può riaccendere il raffreddore. Nel dubbio, cosa prendo per curare questi disturbi? A rispondere è Mauro Minelli, specialista in Allergologia e Immunologia clinica e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all'Università Lum.
"Quando parliamo di allergie stagionali o, come in questo periodo, pre-stagionali, ci riferiamo più frequentemente a patologie di tipo respiratorio e cioè riniti, rinocongiuntivi, asma o equivalenti asmatici con tosse associata a respiro sibilante, possibile affanno e fame d’aria. Si tratta di patologie che hanno indubbiamente un forte impatto sulla popolazione considerando che, secondo fonti aggiornate e accreditate, in Italia circa la metà della popolazione soffrirebbe di allergie respiratorie con un trend in aumento costante - ricorda Minelli - Proprio la crescita inarrestabile di tali patologie porta a correlare il loro esponenziale incremento all’intervento di alcuni fattori ambientali che si sommano a quelli allergizzanti. Spiccano tra questi ultimi gli acari della polvere, più abbondantemente reperibili negli ambienti confinati tra settembre e febbraio, le spore fungine, gli epiteli animali (cani, gatti) e i pollini. I più importanti pollini allergenici provengono da piante erbacee (Graminacee, Composite, Urticacee) e da alberi (betulla, nocciolo, olivo, cipresso)".
"C’è però un progressivo incremento di allergie verso pollini emergenti, un tempo considerati poco rilevanti dal punto di vista allergologico. Questo fenomeno, oltre che all'introduzione di nuove specie ‘esotiche’ per uso ornamentale in parchi e giardini, sembra essere legato anche e soprattutto ad una rapida espansione di nuove specie infestanti tra le quali, ad esempio, l’ambrosia", prosegue l'immunologo.
Ma il periodo delle allergie non è sempre stato la primavera? Com’è che adesso quei periodi di fioritura si sono così tanto scombinati da non farci più capire se abbiamo la nostra solita allergia oppure più semplicemente un raffreddore? "Ritorniamo per un attimo all’ambrosia. E’ questa una pianta originaria degli Stati Uniti ma in veloce diffusione anche nelle regioni settentrionali dell’Europa laddove, in ragione del riscaldamento globale che porta ad un sensibile allungamento dei tempi di fioritura, il polline di questa pianta si ritiene costituirà ben presto una larga percentuale della complessiva produzione pollinica e, dunque, dei potenziali disturbi allergici - spiega l'esperto - Anche la pollinazione del cipresso, originariamente considerata ‘pre-stagionale’ in quanto sostanzialmente concentrata nei mesi di gennaio e febbraio, sta facendo registrare negli ultimi anni un deciso allungamento che sembra spingersi fino a primavera inoltrata, con conseguente incremento numerico dei pazienti che al polline di queste piante arboree si vanno sensibilizzando".
Un ulteriore elemento in grado di esercitare un’importante azione di potenziamento sulla fenomenologia allergica "è certamente rappresentato dall’inquinamento atmosferico che, insieme ai cambiamenti climatici, può potenziare l’azione allergizzante ed infiammatoria dei granuli pollinici. Accade così che, per esempio il polline della betulla solitamente presente in atmosfera tra marzo e giugno - avverte Minelli - esposto ad elevati livelli di inquinanti in aree industrializzate sia molto più aggressivo dello stesso polline originatosi in zone rurali potendo con più facilità indurre fenomenologia orticarica e respiratoria. È ben nota, d’altro canto, l’associazione tra esposizione ad inquinanti ambientali e aumentata incidenza di asma bronchiale".
Considerando queste anomali che creano confusione, se in questi mesi io mi prendo un raffreddore, dovrò curarmi con l'antistaminico e con un po' di cortisone o passo più banalmente prendere una tachipirina? "La domanda è più che pertinente e merita una risposta precisa che fornirò attraverso una elencazione dei sintomi più caratteristici delle due diverse condizioni patologiche - risponde l'immunologo - Sintomi nasali nel raffreddore: naso chiuso spesso associato a mal di gola; produzione di muco verde o giallastro che potrà essere eliminato attraverso la bocca o il naso; starnuti potenti ma generalmente non in sequenza ravvicinata. Sintomi nell’allergia: prurito nasale che generalmente coinvolge anche gli occhi; secrezione di un liquido talmente tanto chiaro da essere classicamente definito 'acqua di roccia'; starnuti a raffica, stizzosi e rapidamente consecutivi, pizzicore alla gola; 'saluto allergico' frequente nei bambini che, per attutire il prurito fastidioso, si toccano il naso strofinandolo con la mano dal basso verso l’alto".
La febbre. "Può essere alta nel raffreddore in ragione dell’infezione virale che sottende a tale condizione patologica, e può associarsi a dolori muscolari con sensazione di ossa rotte; nell’allergia, ove si escludano le episodiche manifestazioni classicamente primaverili della cosiddetta 'febbre da fieno' con lievi innalzamenti termici per lo più legati a massive esposizioni a pollini di graminacee, la febbre non si manifesta, né si riscontrano coinvolgimenti del distretto muscolo-scheletrico", ricorda.
La tosse. "Nel raffreddore può associarsi all’espettorazione di un escreato denso e tendenzialmente giallastro; nell’allergia generalmente è secca e può associarsi ad affanno, respiro sibilante, laringospasmo e fino al broncospasmo tipico dell’asma; nell’allergico la tosse può insorgere anche quando il paziente corre o fa le scale o ride", osserva Minelli.
La durata. "In caso di raffreddore la sintomatologia si attenua progressivamente nell’arco temporale di qualche giorno, in genere spegnendosi completamente dopo una settimana - prosegue - In caso di allergia il quadro sintomatologico persiste fino a quando dura il tempo di esposizione agli antigeni sensibilizzanti dispersi nell’ambiente. Nel caso di allergia al cipresso, presente in questi giorni, il raffreddore e la congiuntivite potrebbero durare fino alla fine di febbraio periodo nel quale è previsto il termine della fioritura degli alberi appartenenti al genere delle Cupressacee". Ma per la terapia come ci regoliamo? "Non in autonomia e neanche leggendo i social. Di fronte ad un sospetto si rivolga ad un medico, magari un allergologo che saprà suggerirle il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato, sicuro ed efficace", conclude.
Jacopo Fo
Autore, attore e scrittore
Società - 15 Dicembre 2015
Sicurezza, misure antiterrorismo o prese in giro?
Chi ha l’avventura di prendere il treno alla stazione Centrale di Milano o a Roma Termini sperimenta da alcuni mesi l’istituzione del controllo dei biglietti per poter accedere ai binari. Paratie trasparenti e schieramento di personale di sicurezza che controlla il biglietto anche con l’ausilio di lettori che emettono una fantascientifica luce blu. Il che provoca un notevole rallentamento in entrata e in uscita dall’area dei binari e ritardatari che vedono il treno partirgli sotto il naso perché bloccati dalla coda per i controlli.
Il personale addetto spiega che si tratta di misure di sicurezza contro il pericolo di attentati. Il sito delle Fs dice che il provvedimento, “in collaborazione con le Forze dell’Ordine… mira ad aumentare la sicurezza dei passeggeri e a prevenire i fenomeni di evasione, accattonaggio, attività illecite e vendite abusive in prossimità e a bordo dei treni”.
Ora, io vorrei sapere cosa c’entra il controllo dei biglietti con la sicurezza dei cittadini?
C’è qualcuno che può pensare che un terrorista dopo che è riuscito a fabbricare una bomba o a procurarsi un mitra non sia capace di comprarsi un biglietto Milano/Rogoredo da due euro?
Se poi l’obiettivo fossero passeggeri senza biglietto, accattoni e venditori di panini mi pare che il rapporto costo/risultato sia disastroso. Quanto costa uno stuolo di controllori 24 ore al giorno? Quanto sono costate le paratie trasparenti?
E già che parliamo di ferrovie vorrei ritornare su un argomento sul quale insisto da anni: perché le poltroncine dei treni italiani sono le più scomode d’Europa? Perché quel cuscinetto dietro la testa che favorisce la gobba? Perché gli schienali non si inclinano abbastanza da permetterti di dormire senza che la testa ti ciondoli in avanti? Che interesse hanno i vertici delle ferrovie a rovinare le italiche schiene? Pura cattiveria? Appoggio indiretto al trasporto su gomma? Il treno disegnato da Giugiaro aveva poltrone comodissime… Quindi le ferrovie sapevano far viaggiare comodi… Si rendono conto che stanno dando impulso alla scoliosi nazionale?
E perché l’orario dei treni continua a penalizzare con lunghe attese chi deve cambiare treno? Troppi treni arrivano contemporaneamente alla partenza del treno che devi prendere, oppure è appena partito!
Dopo 15 anni che insieme ad alcune associazioni di viaggiatori insistiamo su questa questione qualche miglioramento in effetti c’è stato… Ma c’è ancora molto da fare… Ed è ridicolo che da Milano a Firenze ci impiego meno di due ore e poi per andare a Perugia il treno che dovevo prendere è partito mo’ e devo aspettare 45 minuti la coincidenza! Ed è anche assurdo che sulle tratte secondarie i treni facciano quasi tutti ogni fermata. Da Perugia a Firenze c’è un solo treno che ci impiega un’ora e mezza e parte alle 6,35.
Moretti non ha mai risposto a una sola delle nostre lettere e appelli, speriamo che il nuovo amministratore delegato, Vincenzo Soprano, sia una persona un po’ più umana.
Esempi coincidenze sballate
Milano/Firenze arrivo ore 8,10 partenza per Perugia ore 8,02 (l’hai perso per 8 minuti!) successivo ore 9,44.
Successivo arrivo da Milano 8,55 e poi 9,10 prima partenza per Perugia 9,44. Cioè ci sono 3 treni (Frecciarossa) da Milano ma l’attesa minima per la coincidenza è 34 minuti.
Da Milano c’è però un treno che arriva alle 9,55 quindi 11 minuti dopo che è partito quello per Perugia.
Nel resto della giornata invece, dopo anni di sofferenze, le coincidenze sono entro 14 minuti FANTASTICO!
Gli orari da Perugia per Milano hanno una vena di sadismo.
I treni che arrivano alle 10,57 e 11,57 hanno la coincidenza dopo 3 minuti, cattiveria pura perché lo sai che non lo prenderai mai ma continui a sperare… Successiva coincidenza è alle 11,45 e 13. Cioè aspetti dai 48 minuti a un’ora e 3 minuti. Dolore fisico!
Articolo Precedente
Ipermercati addio: luoghi abbandonati senza un futuro
Articolo Successivo
Silvio Berlusconi, che vigliacchi! Ti hanno rovinato (il trucco)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Zonaeuro
Nuovo scandalo in Ue, in manette lobbisti di Huawei: “Hanno corrotto parlamentari”. Perquisizioni in corso, arrestato ex assistente di 2 eurodeputati italiani
Mondo
Mosca: “Tregua frettolosa, rappresenta solo l’approccio di Kiev”. Zakharova attacca ancora Mattarella: “Da lui bugie e falsità” – Diretta
La giornata e gli approfondimenti: alle 16 la riunione di redazione de ilFattoQuotidiano.it – DIRETTA
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - “L’accessibilità del farmaco è un tema centrale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini e per la sostenibilità del sistema, e i dati diffusi questa mattina non fanno altro che confermare quanto una più ampia dispensazione dei medicinali sul territorio possa contribuire a realizzare migliori esiti di salute e a ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver, con un beneficio tangibile anche in termini di riduzione della spesa farmaceutica. Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento al ministro della Salute Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato per gli obiettivi perseguiti con la riforma del sistema distributivo dei farmaci introdotta con la Legge di Bilancio 2024, e per l’attenzione mostrata su un tema che impatta in maniera così rilevante sulla quotidianità di pazienti, in particolar modo delle persone anziane e di coloro che vivono nelle aree più interne. Avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura per una Sanità più accessibile, equa e aderente ai bisogni delle persone”. Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), intervenendo sull'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma', che si è svolto questa mattina ala ministero della Salute.
“La distribuzione del farmaco sul territorio valorizza la prossimità e la professionalità del farmacista e la continuità di servizio dei nostri presìdi per garantire un’assistenza farmaceutica più vicina alle esigenze dei pazienti, ma anche un maggior supporto ai fini della corretta assunzione dei farmaci e dell’aderenza terapeutica, aspetti di fondamentale importanza nella gestione delle malattie croniche nell’ambito di una presa in carico multidisciplinare sul territorio”, ha concluso Mandelli.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Dopo un anno dall'introduzione delle norme nella Legge di Bilancio 2024 sulla distribuzione di alcune categorie di farmaci "abbiamo fatto il bilancio consuntivo di quella che è stata la prima applicazione di questa normativa, che ha evidenziato degli effetti economici positivi con un significativo trasferimento di medicinali da una modalità di erogazione che incide con un meccanismo organizzato che porta in particolar modo il paziente a dover ritornare due volte in farmacia o addirittura a ottenere questo medicinale, attraverso le farmacie distrettuali ad una modalità convenzionata che quindi consente una pronta disponibilità di questi medicinali a fronte della ricetta medica nella farmacia sotto casa o in prossimità". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Pierluigi Russo, direttore tecnico scientifico dell'Agenzia Italiana del Farmaco intervendo oggi, al ministero della Salute, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' .
"Il provvedimento ha un valore molto importante - sottolinea Russo - soprattutto nelle zone d'Italia dove i presidi sanitari sono più distanti e quindi questo ha un effetto positivo in termini di mantenimento della continuità terapeutica soprattutto per malattie croniche, come il diabete". "Grazie alla riclassificazione degli antidiabetici a base di gliptine, e grazie al fatto che si è rivisto il processo di distribuzione di tali farmaci c'è stata una maggiore aderenza terapeutica. Inoltre, l'impatto economico che abbiamo registrato è sostanzialmente una riduzione dei costi per il Servizio sanitario nazionale pari a poco più del 13%. Registriamo un avanzo rispetto al tetto della spesa farmaceutica convenzionata per fine anno che registrerà sempre un avanzo importante comunque di oltre 600 milioni di euro".
L'impatto "è complessivamente positivo, sulla base di questi risultati il tavolo di monitoraggio del ministero della Salute ha dato mandato all'Agenzia italiana del farmaco di procedere con l'individuazione entro il 30 di marzo 2025 di una nuova categoria terapeutica che possa essere in qualche modo considerabile per il trasferimento, la riclassificazione da A-PHT ad A" conclude.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - "Stamattina sono stati identificati diversi terroristi che operavano vicino alle truppe dell'Idf nella parte centrale di Gaza e che tentavano di piazzare ordigni esplosivi nel terreno. Un aereo dell'Iaf ha colpito i terroristi". Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Nel centrosinistra, per quel che riguarda il fronte politico, sono diverse le adesioni alla manifestazione per l'Europa di sabato prossimo a Roma lanciata da Michele Serra dalle pagine di 'Repubblica'. I leader delle opposizioni ci saranno quasi tutti: Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi, Matteo Renzi, Carlo Calenda: "Saremo in piazza con le bandiere europee e con quelle dell’Ucraina e della Georgia", ha scritto sulla sua newsletter il leader di Azione.
A proposito di bandiere, Fratoianni invece ha chiarito: "Io ci andrò con la bandiere della pace, perché fare l’Europa significa difendere il welfare, rilanciare il multilateralismo e costruire la pace". A dire 'no, grazie' è stato invece Giuseppe Conte: "Rispetto per chi manifesta ma per il M5s la piazza è quella del 5 aprile, una piazza aperta a tutti", ha spiegato da Strasburgo dove era andato per protestare contro il piano ReArmEu.
Presenti moltissimi sindaci (in maggioranza di centrosinistra, con qualche eccezione), che formalmente dell'evento sono i promotori. Tra questi, oltre al primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri, i colleghi Vito Leccese (Bari), Matteo Lepore (Bologna), Massimo Zedda (Cagliari), Sara Funaro (Firenze), Beppe Sala (Milano), Gaetano Manfredi (Napoli), Stefano Lo Russo (Torino), Luigi Brugnaro (Venezia) tra i tanti.
(Adnkronos) - Tra le adesioni nel Pd spiccano quelle dell'area riformista a partire dal presidente dem Stefano Bonaccini e dalla vice presidente del Parlamento Ue Pina Picierno. Tra gli altri in piazza anche Gianni Cuperlo, Sandra Zampa, Walter Verini, Piero Fassino, Anna Ascani, Simona Malpezzi, solo per citarne alcuni. Ha aderito anche Walter Veltroni: "Mi auguro ci siano solo bandiere dell’Ue", ha detto l'ex segretario Pd a La7.
'Presente' anche da parte di Pier Ferdinando Casini. Mentre l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, proprio a 'Repubblica', sull'iniziativa di Serra ha detto: "È una proposta sensata, non avrei difficoltà ad aderire. Certo, poi bisogna chiedersi l’Europa come la intendiamo". Nel centrodestra l'argomento resta tabù. Qualche (timida) apertura è arrivata da Forza Italia: "L’idea è molto suggestiva. Leggerò la piattaforma e deciderò se aderire", ha detto il vice presidente della Camera Giorgio Mulè.
Discorso diverso nel mondo dell'associazionismo, nella società civile e soprattutto nei sindacati. I leader della troika Maurizio Landini (Cigl), Daniela Fumarola (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil) hanno aderito. Idem da una galassia di sigle che va da Legambiente alla Comunità di Sant'Egidio, dall'Agesci alle associazioni Lgbtq+, dalle Acli a Legacoop, dall'Alleanza per lo sviluppo sostenibile all'Anpi. Massiccia si preannuncia, almeno sulla carta, la presenza di esponenti di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra questi Daniel Pennac, Luciana Littizzetto, Stefano Massini, Claudio Amendola, Pif, Renzo Piano, Antonio Scurati, Roberto Vecchioni, Fabrizio Bentivoglio, Benedetta Tobagi, Antonio Albanese, Luca Bizzarri.
Catania, 13 mar. (Adnkronos) - La Commissione regionale antimafia all'Ars ha ascoltato, alla Prefettura di Catania, il Procuratore generale presso la corte d'Appello di Catania, Carmelo Zuccaro, per fare il punto sulla lotta alla mafia nella provincia. Zuccaro uscendo dalla Prefettura non ha rilasciato dichiarazioni. Nel pomeriggio sarà ascoltato anche il Procuratore di Catania Francesco Curcio.
Washington, 13 mar. (Adnkronos) - Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha discusso di "sicurezza regionale e opportunità per approfondire la cooperazione contro le minacce comuni" con il ministro della Difesa saudita Khalid Bin Salman. Lo ha reso noto il Pentagono.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Perennemente con il naso chiuso, starnuti a ripetizione, tosse e anche lacrimazione. Stanno arrivando le allergie di primavera, ma siamo ancora in un periodo dell'anno in cui il freddo può riaccendere il raffreddore. Nel dubbio, cosa prendo per curare questi disturbi? A rispondere è Mauro Minelli, specialista in Allergologia e Immunologia clinica e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all'Università Lum.
"Quando parliamo di allergie stagionali o, come in questo periodo, pre-stagionali, ci riferiamo più frequentemente a patologie di tipo respiratorio e cioè riniti, rinocongiuntivi, asma o equivalenti asmatici con tosse associata a respiro sibilante, possibile affanno e fame d’aria. Si tratta di patologie che hanno indubbiamente un forte impatto sulla popolazione considerando che, secondo fonti aggiornate e accreditate, in Italia circa la metà della popolazione soffrirebbe di allergie respiratorie con un trend in aumento costante - ricorda Minelli - Proprio la crescita inarrestabile di tali patologie porta a correlare il loro esponenziale incremento all’intervento di alcuni fattori ambientali che si sommano a quelli allergizzanti. Spiccano tra questi ultimi gli acari della polvere, più abbondantemente reperibili negli ambienti confinati tra settembre e febbraio, le spore fungine, gli epiteli animali (cani, gatti) e i pollini. I più importanti pollini allergenici provengono da piante erbacee (Graminacee, Composite, Urticacee) e da alberi (betulla, nocciolo, olivo, cipresso)".
"C’è però un progressivo incremento di allergie verso pollini emergenti, un tempo considerati poco rilevanti dal punto di vista allergologico. Questo fenomeno, oltre che all'introduzione di nuove specie ‘esotiche’ per uso ornamentale in parchi e giardini, sembra essere legato anche e soprattutto ad una rapida espansione di nuove specie infestanti tra le quali, ad esempio, l’ambrosia", prosegue l'immunologo.
Ma il periodo delle allergie non è sempre stato la primavera? Com’è che adesso quei periodi di fioritura si sono così tanto scombinati da non farci più capire se abbiamo la nostra solita allergia oppure più semplicemente un raffreddore? "Ritorniamo per un attimo all’ambrosia. E’ questa una pianta originaria degli Stati Uniti ma in veloce diffusione anche nelle regioni settentrionali dell’Europa laddove, in ragione del riscaldamento globale che porta ad un sensibile allungamento dei tempi di fioritura, il polline di questa pianta si ritiene costituirà ben presto una larga percentuale della complessiva produzione pollinica e, dunque, dei potenziali disturbi allergici - spiega l'esperto - Anche la pollinazione del cipresso, originariamente considerata ‘pre-stagionale’ in quanto sostanzialmente concentrata nei mesi di gennaio e febbraio, sta facendo registrare negli ultimi anni un deciso allungamento che sembra spingersi fino a primavera inoltrata, con conseguente incremento numerico dei pazienti che al polline di queste piante arboree si vanno sensibilizzando".
Un ulteriore elemento in grado di esercitare un’importante azione di potenziamento sulla fenomenologia allergica "è certamente rappresentato dall’inquinamento atmosferico che, insieme ai cambiamenti climatici, può potenziare l’azione allergizzante ed infiammatoria dei granuli pollinici. Accade così che, per esempio il polline della betulla solitamente presente in atmosfera tra marzo e giugno - avverte Minelli - esposto ad elevati livelli di inquinanti in aree industrializzate sia molto più aggressivo dello stesso polline originatosi in zone rurali potendo con più facilità indurre fenomenologia orticarica e respiratoria. È ben nota, d’altro canto, l’associazione tra esposizione ad inquinanti ambientali e aumentata incidenza di asma bronchiale".
Considerando queste anomali che creano confusione, se in questi mesi io mi prendo un raffreddore, dovrò curarmi con l'antistaminico e con un po' di cortisone o passo più banalmente prendere una tachipirina? "La domanda è più che pertinente e merita una risposta precisa che fornirò attraverso una elencazione dei sintomi più caratteristici delle due diverse condizioni patologiche - risponde l'immunologo - Sintomi nasali nel raffreddore: naso chiuso spesso associato a mal di gola; produzione di muco verde o giallastro che potrà essere eliminato attraverso la bocca o il naso; starnuti potenti ma generalmente non in sequenza ravvicinata. Sintomi nell’allergia: prurito nasale che generalmente coinvolge anche gli occhi; secrezione di un liquido talmente tanto chiaro da essere classicamente definito 'acqua di roccia'; starnuti a raffica, stizzosi e rapidamente consecutivi, pizzicore alla gola; 'saluto allergico' frequente nei bambini che, per attutire il prurito fastidioso, si toccano il naso strofinandolo con la mano dal basso verso l’alto".
La febbre. "Può essere alta nel raffreddore in ragione dell’infezione virale che sottende a tale condizione patologica, e può associarsi a dolori muscolari con sensazione di ossa rotte; nell’allergia, ove si escludano le episodiche manifestazioni classicamente primaverili della cosiddetta 'febbre da fieno' con lievi innalzamenti termici per lo più legati a massive esposizioni a pollini di graminacee, la febbre non si manifesta, né si riscontrano coinvolgimenti del distretto muscolo-scheletrico", ricorda.
La tosse. "Nel raffreddore può associarsi all’espettorazione di un escreato denso e tendenzialmente giallastro; nell’allergia generalmente è secca e può associarsi ad affanno, respiro sibilante, laringospasmo e fino al broncospasmo tipico dell’asma; nell’allergico la tosse può insorgere anche quando il paziente corre o fa le scale o ride", osserva Minelli.
La durata. "In caso di raffreddore la sintomatologia si attenua progressivamente nell’arco temporale di qualche giorno, in genere spegnendosi completamente dopo una settimana - prosegue - In caso di allergia il quadro sintomatologico persiste fino a quando dura il tempo di esposizione agli antigeni sensibilizzanti dispersi nell’ambiente. Nel caso di allergia al cipresso, presente in questi giorni, il raffreddore e la congiuntivite potrebbero durare fino alla fine di febbraio periodo nel quale è previsto il termine della fioritura degli alberi appartenenti al genere delle Cupressacee". Ma per la terapia come ci regoliamo? "Non in autonomia e neanche leggendo i social. Di fronte ad un sospetto si rivolga ad un medico, magari un allergologo che saprà suggerirle il percorso diagnostico e terapeutico più adeguato, sicuro ed efficace", conclude.