Li abbiamo conosciuti lo scorso anno allo Spezia, quando nella Primavera di mister Fabio Gallo hanno trascinato la formazione ligure alle Final Eight, uscendo ai quarti di finale contro la Roma di Alberto De Rossi. Oggi i due nigeriani, Sadiq Umar e Abdullahi Nura, sono parte attiva proprio della rosa a disposizione dell’allenatore romano, merito dello straordinario campionato disputato lo scorso anno.

Sadiq Umar

Sadiq quest’anno è andato oltre ogni aspettativa migliorando ulteriormente – da vero bomber di razza – la media gol della passata stagione (1,08 gol a partita), totalizzando in sole 3 gare del campionato Primavera ben 8 gol, che diventano 14 (in 12 gare) se vengono sommati anche quelli segnati in Uyl e nella Coppa Italia di categoria: praticamente segna sempre. Prestazioni che hanno fatto drizzare le antenne a Rudi Garcia, che l’ha buttato nella mischia in un paio di occasioni piuttosto complicate, contro il Bologna (2-2) e nella disastrosa sconfitta interna contro l’Atalanta (0-2) in campionato.

Nura per adesso l’esordio tra i grandi l’ha soltanto sfiorato, specie quando le cose sulla fascia destra, tra infortuni e cali di forma, non andavano per il verso giusto. Forse perché ancora non offre determinate garanzie difensive (molto più a suo agio in fase di spinta) o forse perché il tecnico francese, in accordo con lo staff delle giovanili, non vuole accelerare in modo innaturale il processo di crescita rischiando, quindi, di bruciare il ragazzo. Sicuramente il terzino africano è, come l’inseparabile compagno Sadiq, in costante ascesa e non è detto che non possa vivere anche lui la gioia dell’esordio da qui alla fine della stagione. Esordio che purtroppo non ci sarà nella gara di Coppa Italia proprio contro la società che lo ha portato in Italia, lo Spezia, tramite l’affiliato club dell’Abuja FC (di proprietà del presidente Volpi), a causa di un problema cardiaco – caso simile a quello dello juventino Linchsteiner – che lo ha colpito il mese scorso e che lo restituirà al campo forse a gennaio. Auguri di pronta guarigione.

Nura Abdullahi

Se quindi per Nura quest’anno sarà complicato ritagliarsi uno spazio in prima squadra, nonostante il ds Sabatini lo consideri già “un fenomeno” e dato che poi ha davanti a sé gente come Maicon, Torosidis e all’occorrenza Florenzi, per Sadiq il compito è altrettanto arduo, certo, ma con la crisi di gol e di prestazioni che ha colpito Edin Dzeko ed un Gervinho (adattato a prima punta) in condizioni fisiche spesso non proprio ottimali, la possibilità di aumentare notevolmente il proprio minutaggio tra i professionisti non è poi così remota. D’altra parte c’aveva visto lungo Pietro Fusco, responsabile del settore giovanile degli aquilotti, quando lo scorso anno aveva pronosticato per entrambi i ragazzi “un futuro importante”, esaltando, oltre alle indiscutibili doti tecniche e fisiche, anche le loro qualità caratteriali e umane, figlie di una situazione sociale – quella nigeriana – difficoltosa e lontana anni luce dalla nostra.

Due classe ’97 con tanto tempo a disposizione per affermarsi a buoni livelli, prima in un settore giovanile prolifico come quello della Roma e poi in prima squadra, con la speranza che venga dato loro il tempo necessario per sfruttare ogni occasione, senza finire nel dimenticatoio come quel Daniele Verde “parcheggiato” discutibilmente a Frosinone.

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