“Se non mi fossi fermato a Modena adesso sarei morto“. Anzi: “Non sarebbe stato da Sgarbi andarsene all’altro mondo al casello di Modena Sud. Capre, sono ancora qui”. Il malore, il ricovero in ospedale, un’operazione di angioplastica. Vittorio Sgarbi si trova ora nel reparto di terapia intensiva del Policlinico della città emiliana, dove nella notte è stato operato d’urgenza mentre era in viaggio in auto da Brescia a Roma. Ma risponde già al telefono alla Nuova Ferrara. ha deci ha accusato forti dolori al ventre, poi al petto, al braccio. Si è reso conto che i sintomi erano quelli dell’infarto. “Ho puntato sul policlinico della città emiliana e subito sono stato sottoposto all’intervento di angioplastica”. Verso Mantova ha sentito i primi dolori: “Ho reclinato il sedile. Niente da fare. Non passava”. Così, all’altezza di Carpi, ha deciso di fermarsi all’ospedale di Modena. “Chi mi ha accolto stava vedendo una mia lezione d’arte su youtube. Sono stati bravi. Se non mi fossi fermato sarei morto”. I medici dal canto loro hanno sottolineato che l’ex sottosegretario “non ha avuto bisogno di anestesia. Ha questo carattere un pò forte e lo ha dimostrato anche in questa occasione”.
La notizia è stata pubblicata poche ore dopo sul profilo ufficiale di Facebook del critico dal suo ufficio stampa: “Questa notte Vittorio Sgarbi, mentre era in viaggio con il suo autista da Brescia verso Roma, ha avuto un malore ed è stato ricoverato al Policlinico di Modena, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Adesso è in terapia intensiva. Le sue condizioni sono buone”.
L’ospedale parla di ischemia al cuore: “Il paziente è attualmente in buone condizioni e dovrà rimanere a riposo alcuni giorni presso la Cardiologia per la convalescenza”. Sgarbi avrebbe avuto proprio domani alcuni appuntamenti in Emilia Romagna. Al mattino avrebbe dovuto aprire a Ravenna, alla Casa Matha, un convegno sui mosaici dell’Albero della vita, a conclusione dell’esposizione che lui stesso ha curato all’Expo di Milano. Nel pomeriggio, alla libreria Ibs di Ferrara, era atteso per la presentazione del volume Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio, edito da Bompiani.
Si sono subito moltiplicati messaggi degli utenti, condivisioni, post di incoraggiamento, la maggior parte dei quali con un linguaggio molto colorito, in stile “sgarbiano”: “Nooo Vittorie daje forte.. Che gliela vuoi da’ vinta a ‘ste capre!?” ha scritto qualcuno. “Alzati e continua a rompere i c… come solo tu sai fare in questo sporco mondo” aggiunge un altro. E ancora: “Un grandissimo in bocca al lupo a Sgarbi. Sii gentile con il personale sanitario”. In altri casi i messaggi sono stati un po’ più “melensi” e già si possono immaginare i gesti scaramantici del critico d’arte.
Cronaca
Vittorio Sgarbi ricoverato in terapia intensiva dopo malore: ‘Non sarebbe stato da me morire a casello Modena Sud’
Il critico d'arte operato d'urgenza al Policlinico di Modena mentre era in viaggio da Brescia a Roma. E risponde già su facebook: "Capre, sono ancora qui". E il web tifa per lui. Migliaia di messaggi in sostegno: "Alzati e continua a rompere i c... come solo tu sai fare", "Che gliela vuoi da' vinta a 'ste capre?"
“Se non mi fossi fermato a Modena adesso sarei morto“. Anzi: “Non sarebbe stato da Sgarbi andarsene all’altro mondo al casello di Modena Sud. Capre, sono ancora qui”. Il malore, il ricovero in ospedale, un’operazione di angioplastica. Vittorio Sgarbi si trova ora nel reparto di terapia intensiva del Policlinico della città emiliana, dove nella notte è stato operato d’urgenza mentre era in viaggio in auto da Brescia a Roma. Ma risponde già al telefono alla Nuova Ferrara. ha deci ha accusato forti dolori al ventre, poi al petto, al braccio. Si è reso conto che i sintomi erano quelli dell’infarto. “Ho puntato sul policlinico della città emiliana e subito sono stato sottoposto all’intervento di angioplastica”. Verso Mantova ha sentito i primi dolori: “Ho reclinato il sedile. Niente da fare. Non passava”. Così, all’altezza di Carpi, ha deciso di fermarsi all’ospedale di Modena. “Chi mi ha accolto stava vedendo una mia lezione d’arte su youtube. Sono stati bravi. Se non mi fossi fermato sarei morto”. I medici dal canto loro hanno sottolineato che l’ex sottosegretario “non ha avuto bisogno di anestesia. Ha questo carattere un pò forte e lo ha dimostrato anche in questa occasione”.
La notizia è stata pubblicata poche ore dopo sul profilo ufficiale di Facebook del critico dal suo ufficio stampa: “Questa notte Vittorio Sgarbi, mentre era in viaggio con il suo autista da Brescia verso Roma, ha avuto un malore ed è stato ricoverato al Policlinico di Modena, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Adesso è in terapia intensiva. Le sue condizioni sono buone”.
L’ospedale parla di ischemia al cuore: “Il paziente è attualmente in buone condizioni e dovrà rimanere a riposo alcuni giorni presso la Cardiologia per la convalescenza”. Sgarbi avrebbe avuto proprio domani alcuni appuntamenti in Emilia Romagna. Al mattino avrebbe dovuto aprire a Ravenna, alla Casa Matha, un convegno sui mosaici dell’Albero della vita, a conclusione dell’esposizione che lui stesso ha curato all’Expo di Milano. Nel pomeriggio, alla libreria Ibs di Ferrara, era atteso per la presentazione del volume Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio, edito da Bompiani.
Si sono subito moltiplicati messaggi degli utenti, condivisioni, post di incoraggiamento, la maggior parte dei quali con un linguaggio molto colorito, in stile “sgarbiano”: “Nooo Vittorie daje forte.. Che gliela vuoi da’ vinta a ‘ste capre!?” ha scritto qualcuno. “Alzati e continua a rompere i c… come solo tu sai fare in questo sporco mondo” aggiunge un altro. E ancora: “Un grandissimo in bocca al lupo a Sgarbi. Sii gentile con il personale sanitario”. In altri casi i messaggi sono stati un po’ più “melensi” e già si possono immaginare i gesti scaramantici del critico d’arte.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.