Il concorso scuola 2015 ormai è diventato il concorso 2016. È arrivato il decreto di autorizzazione delle assunzioni, ma per l’attesissimo bando con ripartizione dei posti, tabelle di punteggio e contenuto delle prove bisognerà aspettare il prossimo anno, forse addirittura fino a fine gennaio. Colpa del ritardo nell’approvazione del nuovo regolamento sulle classi di concorso, che si fa sempre più pesante ed è stato sottovalutato anche dallo stesso ministero. E gli oltre 200mila precari, che vorrebbero cominciare a prepararsi per quello che per molti di loro sarà “il concorso della vita”, restano in stand-by. Anche se presto potrebbero esserci altre novità sulle modalità d’esame.
La lunga attesa sembrava essere finita con la pubblicazione del decreto di autorizzazione dei 63mila posti del concorso. Solo un’illusione, un primo passo: il documento, datato al 24 dicembre e firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia e da quello dell’Economia Pier Carlo Padoan, non ha portato grandi novità. Solo l’autorizzazione formale delle assunzioni e una conferma dei numeri delle cattedre disponibili: 52.828 posti comuni, 5.118 di potenziamento e 5.766 di sostegno, per un totale di 63.712. Ci si aspettava qualcosa in più per il sostegno, ma le cifre sono incomplete: le cattedre assegnate nel prossimo triennio saranno circa 90mila. Il Miur ha riservato 30mila posti alle Graduatorie ad Esaurimento, a cui per legge spetta il 50% dei posti vacanti e disponibili. La quota è stata abbassata ad un terzo, perché le GaE sono state svuotate col recente piano straordinario di assunzioni (ma non esaurite, come invece si pensava al momento del varo de “La Buona scuola”). E in questa fetta dovrebbero esserci altre 5mila cattedre (è una stima orientativa) per il sostegno. I 5mila posti di potenziamento, invece, sono quelli avanzati dalla Fase C: nel bando anche questi saranno ripartiti per classi a seconda delle indicazioni fornite dalle scuole.
Tutto ruota intorno al bando, appunto. Peccato che la sua pubblicazione continui a slittare di data in data. La Legge 107 fissava il termine al 1° dicembre. Ilfattoquotidiano.it aveva anticipato i problemi relativi alle nuove classi di concorso e il rischio di un lungo stop. La realtà ha superato le peggiori aspettative: a questo punto anche da viale Trastevere spostano l’asticella a fine gennaio 2016, quasi due mesi di ritardo. L’iter per l’approvazione del regolamento si allunga: dopo le ultime modifiche, bisogna ancora passare dal Consiglio dei ministri e dalla Corte dei Conti. E le feste certo non aiutano. Dal punto di vista normativo, al Ministero sono in una botte di ferro: per legge devono intercorrere 20 giorni tra la pubblicazione del bando e le prime prove. I tempi tecnici ci sono, anche per l’eventuale preselettiva per infanzia e primaria (e non è così scontato che ci sia). Discorso diverso, però, per i docenti: loro speravano di avere il bando prima possibile, per potersi preparare su un concorso che fino al 2019 rappresenterà l’unica occasione di stabilizzazione per oltre 200mila precari. A maggior ragione per il sostegno, che per la prima volta avrà un esame ad hoc, per cui non ci sono precedenti.
Così non è stato e il malcontento fra gli insegnanti aumenta. Anche per lanciare loro un segnale, però, nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori novità: a quanto appreso da ilfattoquotidiano.it, il ministro Stefania Giannini dovrebbe presto firmare e pubblicare il decreto sul contenuto delle prove. Che potrebbe riservare qualche sorpresa rispetto alle indiscrezioni uscite nelle ultime settimane, specie per la prova scritta, la più rinnovata rispetto all’edizione del 2012. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, il concorso scuola prende forma. Con enorme fatica e ritardo, ma prende forma.
Twitter: @lVendemiale
Scuola
Concorso scuola 2016, bando slitta ancora. Novità prove, ma non si sa quando
Nessuna notizia ufficiale per gli oltre 200mila precari che aspettano la prova "della vita" per avere il posto fisso. Per il momento è arrivata solo l'autorizzazione formale delle assunzioni: 52.828 posti comuni, 5.118 di potenziamento e 5.766 di sostegno
Il concorso scuola 2015 ormai è diventato il concorso 2016. È arrivato il decreto di autorizzazione delle assunzioni, ma per l’attesissimo bando con ripartizione dei posti, tabelle di punteggio e contenuto delle prove bisognerà aspettare il prossimo anno, forse addirittura fino a fine gennaio. Colpa del ritardo nell’approvazione del nuovo regolamento sulle classi di concorso, che si fa sempre più pesante ed è stato sottovalutato anche dallo stesso ministero. E gli oltre 200mila precari, che vorrebbero cominciare a prepararsi per quello che per molti di loro sarà “il concorso della vita”, restano in stand-by. Anche se presto potrebbero esserci altre novità sulle modalità d’esame.
La lunga attesa sembrava essere finita con la pubblicazione del decreto di autorizzazione dei 63mila posti del concorso. Solo un’illusione, un primo passo: il documento, datato al 24 dicembre e firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia e da quello dell’Economia Pier Carlo Padoan, non ha portato grandi novità. Solo l’autorizzazione formale delle assunzioni e una conferma dei numeri delle cattedre disponibili: 52.828 posti comuni, 5.118 di potenziamento e 5.766 di sostegno, per un totale di 63.712. Ci si aspettava qualcosa in più per il sostegno, ma le cifre sono incomplete: le cattedre assegnate nel prossimo triennio saranno circa 90mila. Il Miur ha riservato 30mila posti alle Graduatorie ad Esaurimento, a cui per legge spetta il 50% dei posti vacanti e disponibili. La quota è stata abbassata ad un terzo, perché le GaE sono state svuotate col recente piano straordinario di assunzioni (ma non esaurite, come invece si pensava al momento del varo de “La Buona scuola”). E in questa fetta dovrebbero esserci altre 5mila cattedre (è una stima orientativa) per il sostegno. I 5mila posti di potenziamento, invece, sono quelli avanzati dalla Fase C: nel bando anche questi saranno ripartiti per classi a seconda delle indicazioni fornite dalle scuole.
Tutto ruota intorno al bando, appunto. Peccato che la sua pubblicazione continui a slittare di data in data. La Legge 107 fissava il termine al 1° dicembre. Ilfattoquotidiano.it aveva anticipato i problemi relativi alle nuove classi di concorso e il rischio di un lungo stop. La realtà ha superato le peggiori aspettative: a questo punto anche da viale Trastevere spostano l’asticella a fine gennaio 2016, quasi due mesi di ritardo. L’iter per l’approvazione del regolamento si allunga: dopo le ultime modifiche, bisogna ancora passare dal Consiglio dei ministri e dalla Corte dei Conti. E le feste certo non aiutano. Dal punto di vista normativo, al Ministero sono in una botte di ferro: per legge devono intercorrere 20 giorni tra la pubblicazione del bando e le prime prove. I tempi tecnici ci sono, anche per l’eventuale preselettiva per infanzia e primaria (e non è così scontato che ci sia). Discorso diverso, però, per i docenti: loro speravano di avere il bando prima possibile, per potersi preparare su un concorso che fino al 2019 rappresenterà l’unica occasione di stabilizzazione per oltre 200mila precari. A maggior ragione per il sostegno, che per la prima volta avrà un esame ad hoc, per cui non ci sono precedenti.
Così non è stato e il malcontento fra gli insegnanti aumenta. Anche per lanciare loro un segnale, però, nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori novità: a quanto appreso da ilfattoquotidiano.it, il ministro Stefania Giannini dovrebbe presto firmare e pubblicare il decreto sul contenuto delle prove. Che potrebbe riservare qualche sorpresa rispetto alle indiscrezioni uscite nelle ultime settimane, specie per la prova scritta, la più rinnovata rispetto all’edizione del 2012. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, il concorso scuola prende forma. Con enorme fatica e ritardo, ma prende forma.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.