Un Dio con i vestiti sporchi di sangue e un kalashnikov sulle spalle. A fianco il titolo “l’assassino è sempre in fuga”. E’ questa la copertina del numero speciale del giornale satirico Charlie Hebdo che sarà pubblicato un anno dopo l’attentato terrorista che ha decimato la redazione facendo 12 morti e quasi due mesi dopo le stragi del 13 novembre. La decisione della redazione ha subito provocato numerose polemiche. “La Conferenza episcopale francese”, hanno scritto i vescovi in un Tweet, “non commenta chi cerca solo di provocare. E’ il genere di polemiche di cui la Francia ha bisogno?”.
Riss, il direttore che fu gravemente ferito nell’attacco del sette gennaio scorso, firma inoltre un duro editoriale, che sarà pubblicato nella rivista in uscita, in difesa della laicità dove attacca “i fanatici abbrutiti dal Corano” e i “baciapile di altre religioni” che auspicavano la morte del giornale per aver “osato ridere della religione”. “Le convinzioni degli atei e dei laici possono spostare più montagne delle fede dei credenti”, aggiunge Laurent Sourisseau, meglio noto come Riss.
Sul numero straordinario, che avrà una tiratura di un milione di copie e sarà diffuso anche all’estero, compaiono disegni dei vignettisti uccisi: Cabu, Wolinski, Charb, Tignous e Honoré. Vi sono inoltre contributi esterni del ministro della Cultura Fleur Pellerin, delle attrici francesi Isabelle Adjani, Charlotte Gainsbourg e Juliette Binoche, oltre a intellettuali come la francese Élisabeth Badinter, la scrittrice del Bangladesh Taslima Nasreen, l’americano Russell Banks e il musicista Ibrahim Maalouf.
Dopo una serie di commemorazioni di basso profilo nel corso di questa settimana, la Francia organizzerà una grande cerimonia in ricordo delle 17 vittime alla redazione di Charlie Hebdo e negli attacchi immediatamente successivi di un anno fa, tra il 7 e il 9 gennaio 2015. L’appuntamento è a Place de la République, luogo simbolo della capitale francese che ha già ospitato grandi manifestazioni.