Continua la battaglia diplomatica tra Iran e Arabia Saudita. Teheran arriva a vietare il pellegrinaggio minore (Umra) alla Mecca, che si può eseguire in ogni periodo dell’anno ad eccezione del mese di Ramadan. Lo ha reso noto in conferenza stampa il portavoce del governo di Teheran, Mohammad Bagher Nobakht precisando che il provvedimento resterà in vigore finché l’Arabia Saudita non garantirà migliori condizioni di sicurezza rispetto al tragico incidente avvenuto lo scorso 24 settembre a Mina durante l’Hajj, il ‘pellegrinaggio maggiore’, quando in una calca incontrollata morirono migliaia di 1.500 pellegrini, tra cui almeno 450 iraniani. Nobakht ha quindi sottolineato che lo stop ai fedeli è dovuto anche alla lentezza dell’inchiesta da parte delle autorità saudite.
Questa dunque è la motivazione ufficiale, che arriva in un momento in cui la tensione tra i due paesi è altissima dopo l’esecuzione del leader sciita Nimr al-Nimr, giustiziato tre giorni fa dalle autorità saudite insieme ad altre 46 persone. L’uccisione del religioso ha scatenato una crisi nei rapporti, con Riad che ha deciso di interrompere le relazioni diplomatiche a seguito dell’assalto contro la sua ambasciata a Teheran.
“E’ naturale che ad un crimine contro i diritti islamici e umani vi sia una risposta dalla pubblica opinione” ha commentato il presidente iraniano Hassan Rohani nel corso del suo incontro con il ministro degli Esteri danese Kristian Jensen. Lunedì si è registrato il terzo giorno di manifestazioni in Iran contro l’esecuzione di al-Nimr. Rohani aveva definito “ingiustificabili” gli attacchi di “individui estremisti” all’ambasciata saudita e quelli contro il consolato a Mashad, chiedendo alla magistratura e al ministro dell’intelligence di identificare i responsabili.
L’attacco alla sede diplomatica saudita è stato condannato dall’Onu. In un comunicato i 15 membri del Consiglio hanno espresso “profonda preoccupazione” e “chiesto alle autorità iraniane di proteggere i beni consolari e diplomatici, oltre al personale”. Intanto i rapporti diplomatici tra i due paesi sono interrotti. Riad ha sospeso tutti i voli da e verso l’Iran vietando ai suoi cittadini di viaggiare nella Repubblica islamica. E ha messo fine anche ai rapporti commerciali. Oltre all’Arabia Saudita, anche il Bahrein ha interrotto le relazioni con Teheran dando 48 ore di tempo ai diplomatici iraniani per lasciare il Paese. Decisione analoga a quella degli Emirati Arabi Uniti, del Kuwait e del Sudan.