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Livorno, Nogarin azzera cda municipalizzata rifiuti. E fa appello: “Pronti ad allargare maggioranza”

Il primo cittadino ha revocato il consiglio d'amministrazione dell'Aamps, ritardando di conseguenza il concordato preventivo. Nei giorni scorsi si era dimessa la vicepresidente in quota 5 Stelle. Il grillino è inoltre alla ricerca di appoggi esterni per evitare la crisi in consiglio comunale: ma nella prima votazione le opposizioni si sono astenute e non è riuscito nel rinnovo del presidente dell'assemblea
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Revoca del cda della municipalizzata per i rifiuti, ancora ritardi per il concordato preventivo e l’appello (senza risultati) del sindaco M5S perché altre forze esterne sostengano la maggioranza in Comune. Continuano i problemi per la giunta grillina di Livorno dopo la crisi delle scorse settimane sul caso Aamps.

Il primo cittadino ha fatto notificare oggi l’atto di revoca dell’incarico ai membri del consiglio d’amministrazione di Aamps, la municipalizzata di proprietà del Comune che svolge il servizio di igiene ambientale e raccolta rifiuti. Nel pomeriggio era previsto un cda che avrebbe dovuto dar seguito alle decisioni del socio cioè di accedere al concordato preventivo. Tra le motivazioni del sindaco per la revoca ci sarebbe anche l’aver ritardato il deposito del concordato. L’azzeramento del cda di Aamps segue le dimissioni dallo stesso consiglio di amministrazione presentate nei giorni scorsi dalla vicepresidente dell’azienda Francesca Zanghi. Zanghi, candidata alle comunali con il M5s e che era stata voluta proprio da Nogarin nel cda di Aamps, aveva rinunciato all’incarico per una divergenza di opinioni con le scelte del socio unico sul destino dell’azienda. In particolare la ex vicepresidente contestava l’atto di indirizzo della giunta Nogarin sia sulla decisione di intraprendere la strada del concordato preventivo in continuità, sia l’assunzione dei 33 precari nonostante lo stato di crisi della società.

Tra i problemi del sindaco M5S c’è però anche la maggioranza in consiglio comunale che dopo le tre espulsioni degli scorsi giorni è appesa a un voto. Oggi ad esempio il consiglio non è riuscito a eleggere il nuovo presidente, dopo che le opposizioni hanno deciso di votare in blocco scheda bianca. Nogarin questa mattina, in un’intervista al Tirreno, aveva detto che puntava ad allargare la maggioranza, ma per il momento non ha trovato adesioni. “L’obbiettivo”, aveva detto, “è quello di coinvolgere altre forze politiche sulla base delle idee e non delle poltrone. Le convergenze vanno cercate sul programma, come abbiamo sempre fatto”. E ha aggiunto: “Non ci sarà un’altra occasione, la mia giunta è impegnata ad aprirsi maggiormente”. E con il Pd? “Io mi rivolgo a tutti. Purtroppo devo sottolineare che il Pd è l’unica forza politica sul territorio che fa un’opposizione contro la città”.

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