E’ accaduto stamani, in piena città, a Marsiglia: un ragazzo di 16 anni ha aggredito l’insegnante di una scuola ebraica, che portava in testa una kippa, il tipico copricapo. L’ha preso a colpi di machete ma lui si è difeso e si è salvato. Inizialmente i media avevano indicato che l’aggressore era uno squilibrato. E, invece, man mano che le indagini vanno avanti, affiora un’altra verità: si tratta di un ragazzo finora normale, bravo studente, che, come da copione, si è “radicalizzato” su internet, aderendo ai dettami di Daesh. Come indicato nel pomeriggio da Brice Robin, procuratore della Repubblica, “siamo dinanzi, con tutta evidenza, a un’aggressione a carattere antisemita e premeditata”.
L’insegnante, 35 anni, si stava dirigendo verso l’Istituto franco-ebraico di Marsiglia. Si trovava a poche decine di metri dalla scuola, quando è stato assalito alle spalle dal ragazzo. Con il machete lo ha ferito alla schiena e a un braccio. Ma il docente ha cercato di resistere e si è addirittura difeso dai colpi con i libri della Torah, che teneva in mano.
L’aggressore, a quel punto, ha lasciato cadere il machete per terra ed è fuggito. L’insegnante gli è corso dietro almeno per una cinquantina di metri. Dieci minuti dopo è stato fermato dalla polizia. Addosso gli è stato trovato anche un coltello con una lama di ceramica, con il quale ha riconosciuto che avrebbe voluto ferire dei poliziotti. “Secondo la vittima – ha sottolineato il procuratore – il ragazzo voleva ucciderlo”. Non solo: “Ha rivendicato l’aggressione – ha aggiunto il magistrato – dicendo di aver agito in nome di Allah e dello Stato islamico. E ripetendo a più riprese che aveva compiuto l’assalto in nome di Daesh, perché i musulmani di Francia disonorano l’islam e l’esercito francese difende gli ebrei”.
Ma chi è quest’adolescente? Di nazionalità turca e di origini kurde, studia in un liceo di Marsiglia e, come affermato da Robin, “è un bravo studente, senza alcun precedente, né giudiziario, né psichiatrico. Sembra corrispondere al profilo di una persona radicalizzata su internet”.
Un’aggressione che arriva meno di due mesi dopo un’altra, ancora di un insegnante ebraico, nel nord di Marsiglia. In città abitano più di 70mila ebrei. A condannare quanto accaduto è intervenuto addirittura François Hollande, il presidente, che lo ha qualificato di “atto ingiustificabile”. Su Twitter il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, ha parlato di “una rivoltante aggressione antisemita”.