“Obblighi rispettati, stop alle sanzioni dell’Occidente nei confronti dell’Iran”. L’Agenzia atomica internazionale ha annunciato che Teheran ha rispettato lo storico accordo raggiunto con le potenze mondiali e ridotto il programma nucleare. “Un bel giorno per l’Iran e un bel giorno per il mondo”, ha detto il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. Il capo dell’Aiea, Yukiya Amano, ha confermato in un rapporto ufficiale che l’Iran ha intrapreso tutti i passi necessari ad iniziare l’applicazione dell’accordo nucleare. “E’ un importante giorno per la comunità internazionale”, ha detto il capo dell’Aiea.
Le sanzioni contro Teheran, in vigore dal 2002, sono state così revocate in cambio di una importante riduzione dell’entità del programma nucleare che di fatto impedirà per almeno dieci anni la costruzione della bomba atomica. A Vienna si è tenuto l’incontro chiave che ha dato il via alla fase operativa (implementation day). Nella capitale austriaca, oltre al capo della diplomazia persiana, si sono incontrati anche il segretario di Stato americano John Kerry e Federica Mogherini, Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea.
Intanto nel pomeriggio è arrivato un altro segnale di distensione. L’ufficio del procuratore di Teheran ha annunciato che cinque persone con la doppia cittadinanza iraniana e statunitense sono stati liberati nel quadro di uno scambio di detenuti con gli Usa, che hanno liberato a loro volta sette iraniani e il ritiro delle accuse verso altre 14 persone. Tra gli americani liberati ci sono: il giornalista del Washington Post Jason Rezaian, scarcerato dopo 18 mesi di carcere con l’accusa di spionaggio; il pastore cristiano Saeed Abedini; l’ex Marine Amir Hekmati, l’imprenditore Siamak Namazi e lo studente Matthew Trevithick. L’Iran ha inoltre accosentito a comprare 114 aerei civili da Airbus. Ad annunciarlo è stato il ministro dei trasporti di Teheran, precisando che l’accordo raggiunto entrerà in vigore appena verranno revocate le sanzioni.
L’implementation day per l’Iran segna un momento di svolta politica ed economica. Da oggi comincerà la graduale riduzione delle sanzioni economiche da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite così come quelle dei singoli stati, in primis Usa e i paesi Ue. I recenti incidenti fra Iran e comunità internazionale, come le tensioni con Riad in seguito all’uccisione dell’imam sciita da parte dell’Arabia saudita o la cattura delle imbarcazioni militari americane nel Golfo persico, non sono riusciti a minare la strada dell’intesa. E oggi, come scrive la Mogherini su Twitter, “si è finalizzato il lavoro”.
Il ritorno di Teheran sui mercati globali è visto con molto interesse da numerosi Paesi, compreso il nostro. L’Iran è infatti il quarto produttore mondiale di greggio e il secondo di gas naturale. Tant’è che l’agenzia Ansa parla di un mercato da 800 miliardi di dollari che si apre alle aziende europee. Ma la Cina non sta certo a guardare ed è già stato messo in agenda un incontro fra il presidente Xi Jinping e le massime autorità della Repubblica islamica nella Capitale in programma per fine gennaio.