Una paziente dirigente d’azienda è stata recentemente licenziata con due anni di stipendio come prevede il contratto dirigenziale. Mi racconta che il datore di lavoro le ha detto che la causa del suo esonero è dovuta a un calo del lavoro ma alla fine del colloquio ha affermato: “Così potrai anche curarti meglio!”. Lei non gli aveva mai parlato di sue patologie per cui è rimasta interdetta. Aveva accuratamente evitato di prendere giorni di malattia ed era andata a fare gli esami utilizzando le ferie.
Lei ora ha il dubbio che l’esonero sia legato al fatto che il datore di lavoro, per vie traverse, sia venuto a conoscenza delle sue precarie condizioni di salute. Si tratta di una patologia oncologica che richiede cure continuative.
La signora ha provato a chiedere al medico oncologo in merito alla privacy dei suoi dati. E’ così venuta a sapere che tutti i medici del reparto, gli infermieri e le assistenti amministrative hanno accesso alla cartella. Potenzialmente, inserendo il proprio codice, quindi con una traccia della ricerca, anche tutti i medici e infermieri dell’ospedale e tutti quelli dell’asl. Parlando col medico di famiglia è emerso che altri dieci medici, con cui lui è associato tramite asl, le segretarie e le infermiere hanno i suoi dati sul computer. Insomma da cento a duecento persone, a vario titolo, potrebbero avere contatti con le sue notizie sanitarie. Come si può garantire la privacy quando un numero così elevato di persone sono coinvolte?
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Questa vicenda mi è venuta in mente perché entro fine gennaio noi medici dobbiamo inviare al portale della tessera sanitaria tutti i nominativi con relative spese dei pazienti. Serve per il 730 precompilato ma, allo stesso tempo, potrebbe essere una violazione della privacy. A qualcuno può scocciare che si sappia che si è recato in visita dall’oncologo o dallo psichiatra. E’ vero che potenzialmente potrei oppormi alla divulgazione dei documenti ma con una procedura assurda in quanto prima i dati vengono immessi poi si può chiedere che non vengano usati. Hanno potenzialmente accesso a questi dati i dipendenti dell’Agenzia delle entrate, gli informatici dei ministeri, i commercialisti e coloro che fanno le dichiarazioni dei redditi. Siamo sicuri che qualcuno non li utilizzi in modo distorto?
Ad esempio, se io imprenditore devo acquisire un’azienda potrei essere interessato a conoscere lo stato di salute del suo proprietario. Oppure questi dati sarebbero utili per una banca che deve erogare un mutuo per non parlare delle dinamiche familiari in caso di divorzi o affidamento di minori.
Tutto naturalmente è sottoposto a privacy con accessi regolamentati e obbligo di segretezza per tutti coloro che usufruiscono delle informazioni. Quando però centinaia di persone possono conoscere una notizia non c’è privacy che tenga.
Occorre chiedersi cosa sia prevalente fra le seguenti tre necessità:
1. tutela della segretezza del dato sanitario;
2. esigenze amministrative e fiscali;
3. condivisioni delle notizie sanitarie rilevanti fra i vari medici che si occupano di quel paziente.
Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali
Il caso segnalato nel suo blog da Luciano Casolari, riguardante l’interruzione del contratto di lavoro di una dirigente sottoposta a cure oncologiche, desta sicura preoccupazione. Nell’articolo si ipotizza che il datore di lavoro possa essere venuto a conoscenza della malattia del dipendente direttamente in ambito sanitario, a causa dell’ampio numero di persone che hanno accesso alle informazioni sulla salute dei pazienti, e si esprimono dubbi anche riguardo al 730 precompilato, che integra nella dichiarazione dei redditi anche le spese sanitarie sostenute dai contribuenti.
E’ bene allora fornire alcuni chiarimenti e precise indicazioni sulle tutele previste per entrambi i casi citati.
L’accesso al dossier sanitario di una persona è consentito solo per finalità di cura, e da parte del personale che deve poter seguire il paziente nel suo percorso terapeutico. Tale accesso è invece espressamente vietato dalle Linee guida del Garante della privacy ad altri soggetti non autorizzati a conoscere quei dati, come il datore di lavoro. Se la dirigente in questione ritiene che qualche medico o altro personale del luogo di cura abbiano potuto illecitamente tramettere informazioni sul suo stato di salute, la invitiamo a segnalarlo ai nostri Uffici, in modo tale da poter effettuare le verifiche necessarie e sanzionare l’eventuale violazione.
In merito al 730 precompilato è necessario precisare che l’Agenzia delle Entrate e gli intermediari abilitati (Caf e professionisti) non possono accedere al dettaglio delle singole spese sanitarie di ogni persona (ad esempio alle eventuali prestazioni oncologiche o psichiatriche citate nell’articolo) ma, solo ai dati aggregati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in base alle macro tipologie di spesa, oppure – previa delega del contribuente- unicamente al totale delle spese sanitarie detraibili. La consultazione in chiaro delle voci è consentita sul sito web del Sistema Tessera Sanitaria esclusivamente all’assistito. Va ricordato che il cittadino è sempre libero di non far trasmettere al Mef i dati delle spese sanitarie, così come è libero, se già trasmesse, di ottenerne senza ritardo la cancellazione (anche per quanto riguarda la singola spesa). Per garantire la libera scelta di ognuno e per tutelare anche situazioni sensibili, il diritto di opposizione può essere esercitato autonomamente anche dalle persone, come il coniuge o i figli (maggiori di sedici anni), che sono fiscalmente a carico. I dati sulle spese mediche dovranno comunque essere cancellati se riferiti a cittadini che non utilizzano la dichiarazione precompilata.
A tale proposito, va ricordato che, se non vuole fare inserire le spese per le prestazioni sanitarie relative all’anno 2015 nella precompilata, l’utente può contattare l’apposito servizio dell’Agenzie dell’entrate fino al prossimo 31 gennaio. In alternativa, avrà tempo sino al 28 febbraio per cancellare le singole spese che non desidera siano conteggiate, accedendo direttamente via web al Sistema Tessera Sanitaria.
Poiché infine il 730 precompilato è in fase di sperimentazione, il Garante ha già chiesto all’Agenzia delle entrate e al Mef di adottare precise misure di sicurezza e procedure a tutela dei dati sulla salute dei contribuenti. L’Autorità vigilerà sul puntuale rispetto delle norme a tutela della privacy.
20 gennaio 2016
Le rassicurazioni del garante sono utili. Rimane purtroppo una certa discrepanza fra la teoria e la realtà. Ad esempio se la mia paziente facesse un esposto verso un datore di lavoro, con conseguente causa legale, la voce girerebbe fra le industrie del comprensorio ove opera e certamente avrebbe difficoltà a trovare una nuova collocazione. (Luciano Casolari)
Luciano Casolari
Medico psicoanalista
Società - 17 Gennaio 2016
Dati sanitari, in centinaia potrebbero accedervi. Anche i datori di lavoro? – Replica
Una paziente dirigente d’azienda è stata recentemente licenziata con due anni di stipendio come prevede il contratto dirigenziale. Mi racconta che il datore di lavoro le ha detto che la causa del suo esonero è dovuta a un calo del lavoro ma alla fine del colloquio ha affermato: “Così potrai anche curarti meglio!”. Lei non gli aveva mai parlato di sue patologie per cui è rimasta interdetta. Aveva accuratamente evitato di prendere giorni di malattia ed era andata a fare gli esami utilizzando le ferie.
Lei ora ha il dubbio che l’esonero sia legato al fatto che il datore di lavoro, per vie traverse, sia venuto a conoscenza delle sue precarie condizioni di salute. Si tratta di una patologia oncologica che richiede cure continuative.
La signora ha provato a chiedere al medico oncologo in merito alla privacy dei suoi dati. E’ così venuta a sapere che tutti i medici del reparto, gli infermieri e le assistenti amministrative hanno accesso alla cartella. Potenzialmente, inserendo il proprio codice, quindi con una traccia della ricerca, anche tutti i medici e infermieri dell’ospedale e tutti quelli dell’asl. Parlando col medico di famiglia è emerso che altri dieci medici, con cui lui è associato tramite asl, le segretarie e le infermiere hanno i suoi dati sul computer. Insomma da cento a duecento persone, a vario titolo, potrebbero avere contatti con le sue notizie sanitarie. Come si può garantire la privacy quando un numero così elevato di persone sono coinvolte?
Questa vicenda mi è venuta in mente perché entro fine gennaio noi medici dobbiamo inviare al portale della tessera sanitaria tutti i nominativi con relative spese dei pazienti. Serve per il 730 precompilato ma, allo stesso tempo, potrebbe essere una violazione della privacy. A qualcuno può scocciare che si sappia che si è recato in visita dall’oncologo o dallo psichiatra. E’ vero che potenzialmente potrei oppormi alla divulgazione dei documenti ma con una procedura assurda in quanto prima i dati vengono immessi poi si può chiedere che non vengano usati. Hanno potenzialmente accesso a questi dati i dipendenti dell’Agenzia delle entrate, gli informatici dei ministeri, i commercialisti e coloro che fanno le dichiarazioni dei redditi. Siamo sicuri che qualcuno non li utilizzi in modo distorto?
Ad esempio, se io imprenditore devo acquisire un’azienda potrei essere interessato a conoscere lo stato di salute del suo proprietario. Oppure questi dati sarebbero utili per una banca che deve erogare un mutuo per non parlare delle dinamiche familiari in caso di divorzi o affidamento di minori.
Tutto naturalmente è sottoposto a privacy con accessi regolamentati e obbligo di segretezza per tutti coloro che usufruiscono delle informazioni. Quando però centinaia di persone possono conoscere una notizia non c’è privacy che tenga.
Occorre chiedersi cosa sia prevalente fra le seguenti tre necessità:
1. tutela della segretezza del dato sanitario;
2. esigenze amministrative e fiscali;
3. condivisioni delle notizie sanitarie rilevanti fra i vari medici che si occupano di quel paziente.
Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali
Il caso segnalato nel suo blog da Luciano Casolari, riguardante l’interruzione del contratto di lavoro di una dirigente sottoposta a cure oncologiche, desta sicura preoccupazione. Nell’articolo si ipotizza che il datore di lavoro possa essere venuto a conoscenza della malattia del dipendente direttamente in ambito sanitario, a causa dell’ampio numero di persone che hanno accesso alle informazioni sulla salute dei pazienti, e si esprimono dubbi anche riguardo al 730 precompilato, che integra nella dichiarazione dei redditi anche le spese sanitarie sostenute dai contribuenti.
E’ bene allora fornire alcuni chiarimenti e precise indicazioni sulle tutele previste per entrambi i casi citati.
L’accesso al dossier sanitario di una persona è consentito solo per finalità di cura, e da parte del personale che deve poter seguire il paziente nel suo percorso terapeutico. Tale accesso è invece espressamente vietato dalle Linee guida del Garante della privacy ad altri soggetti non autorizzati a conoscere quei dati, come il datore di lavoro. Se la dirigente in questione ritiene che qualche medico o altro personale del luogo di cura abbiano potuto illecitamente tramettere informazioni sul suo stato di salute, la invitiamo a segnalarlo ai nostri Uffici, in modo tale da poter effettuare le verifiche necessarie e sanzionare l’eventuale violazione.
In merito al 730 precompilato è necessario precisare che l’Agenzia delle Entrate e gli intermediari abilitati (Caf e professionisti) non possono accedere al dettaglio delle singole spese sanitarie di ogni persona (ad esempio alle eventuali prestazioni oncologiche o psichiatriche citate nell’articolo) ma, solo ai dati aggregati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, in base alle macro tipologie di spesa, oppure – previa delega del contribuente- unicamente al totale delle spese sanitarie detraibili. La consultazione in chiaro delle voci è consentita sul sito web del Sistema Tessera Sanitaria esclusivamente all’assistito. Va ricordato che il cittadino è sempre libero di non far trasmettere al Mef i dati delle spese sanitarie, così come è libero, se già trasmesse, di ottenerne senza ritardo la cancellazione (anche per quanto riguarda la singola spesa). Per garantire la libera scelta di ognuno e per tutelare anche situazioni sensibili, il diritto di opposizione può essere esercitato autonomamente anche dalle persone, come il coniuge o i figli (maggiori di sedici anni), che sono fiscalmente a carico. I dati sulle spese mediche dovranno comunque essere cancellati se riferiti a cittadini che non utilizzano la dichiarazione precompilata.
A tale proposito, va ricordato che, se non vuole fare inserire le spese per le prestazioni sanitarie relative all’anno 2015 nella precompilata, l’utente può contattare l’apposito servizio dell’Agenzie dell’entrate fino al prossimo 31 gennaio. In alternativa, avrà tempo sino al 28 febbraio per cancellare le singole spese che non desidera siano conteggiate, accedendo direttamente via web al Sistema Tessera Sanitaria.
Poiché infine il 730 precompilato è in fase di sperimentazione, il Garante ha già chiesto all’Agenzia delle entrate e al Mef di adottare precise misure di sicurezza e procedure a tutela dei dati sulla salute dei contribuenti. L’Autorità vigilerà sul puntuale rispetto delle norme a tutela della privacy.
20 gennaio 2016
Le rassicurazioni del garante sono utili. Rimane purtroppo una certa discrepanza fra la teoria e la realtà. Ad esempio se la mia paziente facesse un esposto verso un datore di lavoro, con conseguente causa legale, la voce girerebbe fra le industrie del comprensorio ove opera e certamente avrebbe difficoltà a trovare una nuova collocazione. (Luciano Casolari)
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Meloni: “Serve un vertice Usa-Ue-alleati”. Da Tusk a Macron, i leader europei schierati con Kiev
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Con l'attuale maggioranza ci sono distanze molto forti, che non prevedo si possano attenuare. Sul premierato, dico solo questo: nel mondo già girano troppi comandi solitari, che creano disordine e pericoli. I primi giorni di Trump, in questo senso, sono tremendi". Lo dice Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, all''Unione sarda' in occasione della partecipazione alla Scuola di formazione politica dei Riformatori Sardi.
"Sulla giustizia, ho una posizione molto personale. Sono figlio di un avvocato penalista repubblicano. Il garantismo e il rispetto umano delle persone, anche se colpevoli, mi scorre nel sangue. Detto questo, il clima generale che si è creato contro l'esercizio della legalità pare a me molto inquietante", aggiunge Bettini.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Il bullismo di Stato di Trump&Vance nei confronti di Zelensky rappresenta il punto più basso della storia degli Usa. Il mondo libero e l’Europa agiscano senza tentennamenti: non è più tempo di giocare a nascondino e anche per Giorgia Meloni è il momento di dire da che parte sta". Lo scrive la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, sui social.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Dopo quanto di inaudito è accaduto oggi nello studio ovale della Casa Bianca e il trattamento profondamente ingiusto riservato da Trump e Vance nei confronti del Presidente Zelensky, occorre che la Ue e l’Italia, con misura ma con assoluta fermezza, ribadiscano il sostegno pieno e leale all’Ucraina che si difende dall’aggressione putiniana". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.
"Se Trump abdica al ruolo americano di difesa della democrazia e della libertà di una paese sovrano e democratico, forse pensando che l’Ucraina sia lontana dai confini americani, l’Europa non può sottrarsi. Ne va del nostro futuro, del futuro della nostra sovranità. A questo punto, però, la presidente Meloni non potrà sottrarsi dal confronto con il Parlamento per chiarire qual è la posizione del suo governo, visto che sostiene giustamente la resistenza ucraina, ma che contemporaneamente cerca di coltivare un rapporto privilegiato con Trump”.
Milano, 28 feb. (Adnkronos) - La denuncia presentata dalla difesa di Fares Bouzidi - l'amico alla guida dello scooter su cui è morto Ramy Elgaml - ha come conseguenza (come atto dovuto) l'apertura di un fascicolo 'parallelo' in procura a Milano che vede come indagati i due carabinieri alla guida dell'auto protagonista dell'inseguimento dello scorso 24 novembre lungo le strade del centro di Milano.
Da quanto si apprende il militare alla guida è indagato di lesioni e falso, solo di falso deve rispondere il collega che viaggiava sulla stessa gazzella. Entrambi hanno firmato il verbale in cui hanno dichiarato che non c'è stato nessun urto tra l'auto di servizio e lo scooter.
La procura - dopo la relazione cinematica che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente attesa per la prossima settimana - dovrà quindi decidere quale strada percorrere: l'altro fascicolo vede indagati per omicidio stradale Fares e il carabiniere alla guida, una tesi (in contrasto con il fascicolo sulle lesioni) che ipotizza una responsabilità del ventiduenne nell'incidente avvenuto in zona Corvetto, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Conosco bene la questione dell’energia nucleare, molti giornalisti mi stanno incalzando per avere un parere critico sul ddl approvato dal Consiglio dei ministri questa mattina. Ho sempre detto e pensato che nessuno può porre limiti alla ricerca sul nucleare sostenibile e questo provvedimento la garantisce. Sarà secondo me più difficile giungere al micro nucleare da fissione che più razionalmente alla fusione, che invece risolve più problemi di quanti ne crei. Ma non possiamo dare noi il verdetto, staremo a vedere cosa ci riserverà la scienza". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
"Il ddl è gravido di vincoli di sicurezza, è un testo completo e molto rispettoso della salute dei cittadini, cita perfino il rispetto dell’art. 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio. Se fosse stato applicato per parchi fotovoltaici ed eolici oggi non produrremmo un solo kw da queste fonti. Tutti auspichiamo che ci sia una strada possibile per avere energia pulita, sovrana, rinnovabile, programmabile, immediatamente disponibile, ad alto potenziale e a basso costo. E non è un sogno. Questa energia esiste ed è l’idroelettrico".
"Da un lato negoziando in Europa, per espungere la messa a gara della gestione dei nostri bacini idrici primari dalle condizionalità del Pnrr volute da Draghi, dall’altro recuperando almeno il 35% dell’acqua piovana (siamo al 4%), investendo sulla manutenzione dei grandi bacini idrici, sulla riattivazione di quelli dismessi nonché sullo sviluppo di un micro idroelettrico a conduzione forzata che appare molto più concreto e tempestivo degli Smr. L’acqua è pragmaticamente il presente, da cui possiamo trarre il 40% del nostro fabbisogno di energia prodotta, risorsa italiana e pulita con cui alimentare anche l’industria pesante, superando il gas e invertendo la tendenza. Sul futuro si vedrà, senza pregiudizi".
Roma, 28 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Btm 2025 si conclude con una conferma del successo della manifestazione, che ha ribadito la sua centralità nel panorama turistico nazionale. Oltre 500 gli espositori, inclusi comuni, associazioni di categoria e aziende dei vari segmenti, su 16mila metri quadrati di area espositiva, la partecipazione di 80 buyer nazionali e internazionali, più di 100 eventi e 400 relatori hanno animato tre giorni intensi di incontri, approfondimenti e opportunità di business che hanno visto 49.950 ingressi alla Fiera del Levante di Bari, con numeri in leggero aumento rispetto al 2024.
Il tema di questa edizione, 'Il viaggio nel viaggio', ha riscosso grande interesse, portando alla luce nuove prospettive sul concetto stesso di viaggio e sulle trasformazioni che stanno investendo il settore. Mary Rossi, responsabile eventi Btm, ha sottolineato il valore di questa riflessione: "Da Btm 2025 ci portiamo a casa tante interessanti riflessioni. Uno degli aspetti chiave che volevamo far emergere con il tema 'Il viaggio nel viaggio' è il percorso verso la destinazione scelta, perché crediamo che sia proprio il cammino a generare emozioni, sensazioni e pensieri che ci fanno crescere. Abbiamo affrontato il tema in molteplici declinazioni, spingendoci anche oltre i confini terrestri con il turismo spaziale. Btm è stata un’occasione di confronto che ha arricchito operatori e professionisti con nuovi strumenti da applicare nel loro lavoro".
L’edizione 2025 ha messo al centro argomenti chiave come digitalizzazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, turismo esperienziale, extralberghiero e wedding tourism. Tra i momenti più apprezzati, i panel su smart destination, big data per il turismo, nuove strategie di marketing e il ruolo della narrazione nella scelta delle destinazioni. Numerosi gli interventi istituzionali e dei principali protagonisti del settore. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha aperto la manifestazione con un intervento in streaming sulle strategie nazionali per la crescita del turismo, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità per il futuro del settore. Tra i tanti interventi, l’onorevole Gianluca Caramanna, il senatore Gianmarco Centinaio, la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com, Antonio Laveneziana,Territory Manager Italy di Airbnb, Valentina Sumini, Architetta dello spazio e Roberta Milano, marketing strategist.
Tra le novità più apprezzate di questa edizione, il focus sul turismo extralberghiero, che ha visto una grande partecipazione da parte di operatori e property manager, e il T-Trade, ampliato con un’area business dedicata al turismo organizzato e alle destinazioni internazionali che ha visto ampia vivacità durante i tre giorni grazie alla presenza di espositori di spicco come Msc Crociere, Azemar, Croazia, Malta, Polonia, Seychelles, Visit Brussels e Repubblica Ceca. Confermata l’ottima accoglienza per le sezioni Btm Gusto, che ha valorizzato il turismo enogastronomico, e Btm Say Yes, dedicato al wedding tourism, con un proprio programma buyer. Grande fermento anche per l’Apulia Tourism Investment, che ha ospitato il Forum della Tornanza, un momento di confronto sulle nuove opportunità di investimento e sviluppo per il turismo in Puglia.
Nevio D’Arpa, Ceo & founder di Btm, ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento e ha voluto ringraziare le istituzioni: "Un plauso particolare va all’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, per il supporto che ha dato alla manifestazione e per la visione strategica sul futuro del turismo in Puglia. La differenza che rende Btm unica è il nostro investimento nei contenuti: qui non ci limitiamo a mettere in mostra prodotti e destinazioni, ma costruiamo un dibattito di qualità che aiuta gli operatori a comprendere e anticipare i cambiamenti del settore. Il Comitato scientifico di Btm ha lavorato con grande attenzione per costruire un programma ricco di spunti e soluzioni. I numeri ci vedono in una leggera ma costante crescita, segno che il format funziona e che BtmM continua a rappresentare un punto di riferimento per il turismo del Sud Italia".
Gaetano Frulli, presidente della Fiera del Levante, ha sottolineato il valore strategico dell’evento: "La grande partecipazione e l’alta qualità degli operatori presenti hanno ribadito l’importanza di questa manifestazione".
L’assessore al turismo di Regione Puglia, Gianfranco Lopane, ha aggiunto: “I progressi fatti da Btm negli anni sono sotto gli occhi di tutti, già oggi è uno dei più importanti eventi fieristici del turismo e ci auguriamo che questa crescita prosegua in futuro per il bene del turismo e della Puglia”
Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione, ha evidenziato il valore della collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico della regione: "La proficua sinergia tra gli operatori del turismo realizzata a Btm, in collaborazione con il Buy Puglia Meet & Connect a cura di Pugliapromozione, rappresenta una solida base per la crescita qualitativa del turismo in Puglia. E per questo motivo la collaborazione tra pubblico e privato resta essenziale".
Dopo il successo di questa edizione, l’organizzazione di Btm è già al lavoro per l’edizione 2026, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’evento e offrire nuovi spunti di riflessione sul turismo del futuro.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Nello studio ovale è andata in scena la rappresentazione plastica del bullismo diplomatico con cui la nuova amministrazione americana intenderebbe governare il mondo. Trump bullizza e umilia Zelensky e attraverso di lui il popolo ucraino che da tre anni resiste alla violenta aggressione russa, difendendo i confini e con essi i valori dell’Europa. Cosa ne pensa Meloni dell’atteggiamento indegno del suo amico Trump verso Zelensky? La premier condannerà l’atteggiamento del presidente americano o fuggirà anche stavolta facendo finta di nulla?”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.