Match truccati anche durante Roland Garros e Wimbledon, 16 tennisti tra i Top 50 coinvolti, tra cui vincitori di Slam in singolo e doppio, nell’immobilismo dell’Atp, colpevole d’aver insabbiato i casi. Alle loro spalle una rete di scommettitori che spazia dalla Russia alla Sicilia passando per l’Italia settentrionale. La grave accusa viene diffusa dalla Bbc e da Buzzfeed in una lunga inchiesta – subito twittata dal numero 2 del tennis mondiale Andy Murray – pubblicata nel corso della notte in cui iniziano gli Austrialian Open, dove scenderanno in campo, secondo la Bbc, 8 giocatori coinvolti nel presunto scandalo.
È una bomba destinata ad abbattersi sul tennis mondiale quella lanciata dall’emittente britannica e dal sito statunitense che hanno ricevuto i documenti relativi alle indagini svolte dalla Tiu (Tennis Integrity Unit) partendo dall’ombra delle scommesse sul match tra l’ex numero 3 al mondo Nikolay Davidenko e Martin Vassallo Arguello giocato in Polonia nel 2007. Il tennista russo fu costretto al ritiro per infortunio mentre era in vantaggio ma in seguito al suo forfait partì un’inchiesta chiusasi con l’assoluzione di entrambi. Un gruppo di whistleblower, che ha chiesto l’anonimato, ha fornito i risultati dell’indagine sviluppatasi da quel match sospetto: ci sarebbero dieci giocatori a capo della rete di tennisti che avrebbero truccato gli incontri e un’organizzazione di scommettitori che farebbero capo ad associazioni mafiose in Russia e in Italia. Ma nonostante la corposa investigazione portata avanti dai detective della Tiu – analisi su 26mila match, interrogatori di tennisti ed esperti di scommesse – e consegnata ai vertici mondiali della racchetta nulla sarebbe stato fatto per arginare il fenomeno. “Abbiamo consegnato loro tutto ben impacchettato con un bel fiocco rosa, ma hanno deciso di non farne nulla”, è l’accusa lanciata da Mark Philips, uno degli investigatori.
Le partite in odore di combine riguardano anche due tornei Slam tra i più prestigiosi al mondo, il Roland Garros e Wimbledon, dove sarebbero tre gli incontri “aggiustati”. Il periodo analizzato va dal 2003 al 2008 e secondo il capo della Tiu, Nigel Willerton, non è stato possibile applicare in maniera retroattiva il codice di controllo, varato proprio nel 2008, che avrebbe potuto portare a esiti diversi. Del resto è da tempo che circolano sospetti attorno a una “black list” di tennisti e questa non è la prima indagine sul match fixing sotto rete. Daniel Koellerer, ex numero 55 al mondo, venne radiato nel 2011 e molti giocatori di buon livello sono stati fermati (anche a vita) perché ritenuti colpevoli di aver venduto i propri incontri. Un fenomeno diffuso soprattutto nei tornei minori, ai quali prendono parte tennisti fuori dalla Top 100 mondiale, coloro che sono lontani dal grande circuito di montepremi milionari e sponsor.
Ma né la BBC né Buzzfeed hanno deciso di tirare fuori i nomi eccellenti: “Senza avere accesso ai telefoni e ai conti bancari non è possibile determinare se hanno avuto un ruolo diretto nel truccare le partite”, spiegano. Manca la pistola fumante, insomma, che probabilmente avrebbe potuto trovare l’Atp. In una conferenza stampa convocata al Melbourne Park il presidente dell’Association of Tennis Professionals, Chris Kermode, ha perà “respinto assolutamente qualsiasi sospetto che prove di partite truccate siano state per qualsiasi motivo soppresse o non siano state oggetto di indagine”.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta è arrivata anche la reazione di Novak Djokovic, numero uno al mondo: “Non ha senso fare nomi ora: fin quando non ci sono prove, parliamo solo di rumors. Certo, le aziende di scommesse sponsorizzano gli eventi, questo è un tempo delicato, borderline – ha spiegato il serbo dopo la vittoria al primo turno degli Austrialian Open – Dovremmo discuterne. Per quanto ne so, nulla è avvenuto nel tennis di alto livello. Nei Challenger, non solo: si ha sempre una scelta davanti”. Poi rivela come nel 2007 gli vennero offerti 200mila dollari per perdere al primo turno nel torneo di San Pietroburgo: “Non mi hanno contattato direttamente ma attraverso delle persone che lavoravano con me. Naturalmente ho rifiutato. Sfortunatamente all’epoca c’erano voci di scommesse illegali ma negli ultimi 6-7 anni non ne ho più sentito parlare”.
L’ex Köllerer: “Mi offrirono tanto denaro per perdere”
aggiornato dalla redazione web alle 13 e 31
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Wimbledon e Roland Garros, “match truccati”. L’inchiesta Bbc: “Coinvolti 16 tennisti tra i top 50” – Video
La bomba lanciata dall’emittente britannica e dal sito statunitense Buzzfeed, che hanno ricevuto i documenti relativi alle indagini svolte dalla Tiu (Tennis Integrity Unit). Nessun nome eccellente "perché non è chiaro definire il ruolo degli atleti". Djokovic: "Finché non ci sono prove parliamo solo di rumors, ma nel 2007 provarono a corrompermi ma ho rifiutato"
Match truccati anche durante Roland Garros e Wimbledon, 16 tennisti tra i Top 50 coinvolti, tra cui vincitori di Slam in singolo e doppio, nell’immobilismo dell’Atp, colpevole d’aver insabbiato i casi. Alle loro spalle una rete di scommettitori che spazia dalla Russia alla Sicilia passando per l’Italia settentrionale. La grave accusa viene diffusa dalla Bbc e da Buzzfeed in una lunga inchiesta – subito twittata dal numero 2 del tennis mondiale Andy Murray – pubblicata nel corso della notte in cui iniziano gli Austrialian Open, dove scenderanno in campo, secondo la Bbc, 8 giocatori coinvolti nel presunto scandalo.
È una bomba destinata ad abbattersi sul tennis mondiale quella lanciata dall’emittente britannica e dal sito statunitense che hanno ricevuto i documenti relativi alle indagini svolte dalla Tiu (Tennis Integrity Unit) partendo dall’ombra delle scommesse sul match tra l’ex numero 3 al mondo Nikolay Davidenko e Martin Vassallo Arguello giocato in Polonia nel 2007. Il tennista russo fu costretto al ritiro per infortunio mentre era in vantaggio ma in seguito al suo forfait partì un’inchiesta chiusasi con l’assoluzione di entrambi. Un gruppo di whistleblower, che ha chiesto l’anonimato, ha fornito i risultati dell’indagine sviluppatasi da quel match sospetto: ci sarebbero dieci giocatori a capo della rete di tennisti che avrebbero truccato gli incontri e un’organizzazione di scommettitori che farebbero capo ad associazioni mafiose in Russia e in Italia. Ma nonostante la corposa investigazione portata avanti dai detective della Tiu – analisi su 26mila match, interrogatori di tennisti ed esperti di scommesse – e consegnata ai vertici mondiali della racchetta nulla sarebbe stato fatto per arginare il fenomeno. “Abbiamo consegnato loro tutto ben impacchettato con un bel fiocco rosa, ma hanno deciso di non farne nulla”, è l’accusa lanciata da Mark Philips, uno degli investigatori.
Le partite in odore di combine riguardano anche due tornei Slam tra i più prestigiosi al mondo, il Roland Garros e Wimbledon, dove sarebbero tre gli incontri “aggiustati”. Il periodo analizzato va dal 2003 al 2008 e secondo il capo della Tiu, Nigel Willerton, non è stato possibile applicare in maniera retroattiva il codice di controllo, varato proprio nel 2008, che avrebbe potuto portare a esiti diversi. Del resto è da tempo che circolano sospetti attorno a una “black list” di tennisti e questa non è la prima indagine sul match fixing sotto rete. Daniel Koellerer, ex numero 55 al mondo, venne radiato nel 2011 e molti giocatori di buon livello sono stati fermati (anche a vita) perché ritenuti colpevoli di aver venduto i propri incontri. Un fenomeno diffuso soprattutto nei tornei minori, ai quali prendono parte tennisti fuori dalla Top 100 mondiale, coloro che sono lontani dal grande circuito di montepremi milionari e sponsor.
Ma né la BBC né Buzzfeed hanno deciso di tirare fuori i nomi eccellenti: “Senza avere accesso ai telefoni e ai conti bancari non è possibile determinare se hanno avuto un ruolo diretto nel truccare le partite”, spiegano. Manca la pistola fumante, insomma, che probabilmente avrebbe potuto trovare l’Atp. In una conferenza stampa convocata al Melbourne Park il presidente dell’Association of Tennis Professionals, Chris Kermode, ha perà “respinto assolutamente qualsiasi sospetto che prove di partite truccate siano state per qualsiasi motivo soppresse o non siano state oggetto di indagine”.
Dopo la pubblicazione dell’inchiesta è arrivata anche la reazione di Novak Djokovic, numero uno al mondo: “Non ha senso fare nomi ora: fin quando non ci sono prove, parliamo solo di rumors. Certo, le aziende di scommesse sponsorizzano gli eventi, questo è un tempo delicato, borderline – ha spiegato il serbo dopo la vittoria al primo turno degli Austrialian Open – Dovremmo discuterne. Per quanto ne so, nulla è avvenuto nel tennis di alto livello. Nei Challenger, non solo: si ha sempre una scelta davanti”. Poi rivela come nel 2007 gli vennero offerti 200mila dollari per perdere al primo turno nel torneo di San Pietroburgo: “Non mi hanno contattato direttamente ma attraverso delle persone che lavoravano con me. Naturalmente ho rifiutato. Sfortunatamente all’epoca c’erano voci di scommesse illegali ma negli ultimi 6-7 anni non ne ho più sentito parlare”.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.