Se il risultato delle primarie milanesi del centrosinistra si valutasse con gli applausi, il vincitore sarebbe Pierfrancesco Majorino. È lui ad aggiudicarsene il maggior numero durante il primo confronto che si è tenuto al teatro Dal Verme con tutti i candidati: oltre all’attuale assessore al Welfare, la vicesindaco e assessore al Bilancio Francesca Balzani, l’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala e Antonio Iannetta, presidente dell’Uisp (Unione italiana sport per tutti). Applaudito Majorino anche quando dà il via all’unico momento di vero scontro della serata. Interrogato dal comitato pro Sala su quale sia l’eredità che Expo lascia alla città, Majorino prima elenca i fattori positivi, come gli impegni presi sul tema del cibo. Per poi concludere in modo chiaro: “Voglio capire Expo che bilanci ci lascia”. Parole dette nei giorni in cui non si placa la polemica sulla trasparenza della società, dopo che ancora una volta sono stati comunicati in modo piuttosto oscuro i numeri del preconsuntivo di bilancio, senza nessun riferimento all’utile o al rosso con cui si chiude i 2015. Parte del pubblico gradisce la contestazione non troppo velata a Sala. Come un’altra parte applaude la replica dell’amministratore delegato di Expo: “Noi chiudiamo in utile. Diffido chiunque a mettere in giro certe idee”.
video di Elisa Murgese
Applaudita anche Balzani, quando definisce il bilancio come “la politica al netto delle parole. Avere trasparenza e attenzione al bilancio vuol dire proteggere lo strumento con cui la politica si fa vera”. Nessun riferimento diretto a Expo da parte della vicesindaco, ma di certo Sala che la ascoltava a pochi metri avrà colto la frecciata. È stato dunque Expo il tema più caldo del confronto, come Comunione e liberazione era stato quello del dibattito al cinema Anteo di due settimane fa tra l’ex commissario unico e Majorino.
Per il resto i tre candidati favoriti hanno riproposto gran parte delle idee già lanciate nei giorni scorsi: l’attenzione alle periferie realizzata attraverso una città policentrica con ogni quartiere con una propria identità per Balzani, l’attenzione al verde e a una mobilità a zero emissioni per Majorino, la privatizzazione di parte di alcune partecipate come Sea per Sala, che con le risorse così recuperate vuole finanziare la ristrutturazione delle case popolari.
Non è mancata in ogni caso qualche novità, come la proposta di puntare sulla tecnologia per garantire la sicurezza dei cittadini da parte del manager di Expo. La volontà di Majorino di realizzare negli spazi dell’ex provincia di via Soderini una Casa della letteratura e del sapere. Oppure l’idea di Balzani, a tratti con uno stile quasi lezioso, di creare una borsa degli spazi privati inutilizzati dove domanda e offerta possano incontrarsi e, in tema di case popolari, la proposta di chiedere all’agenzia regionale Aler di fare gestire i suoi alloggi al comune, come già accade per quelli di proprietà di Palazzo Marino. Ad ascoltare tutti in prima fila il sindaco Giuliano Pisapia, molto applaudito prima dell’inizio del confronto. In attesa che esprima in modo esplicito a chi darà il suo appoggio. Visto che sinora si possono solo interpretare le parole di stima più volte espresse per la sua vice.
@gigi_gno