Non solo aumenta il rischio di tumore, ma una dieta ricca di zuccheri “manda in tilt” il cervello fermando la riproduzione delle cellule staminali dell’ippocampo – il centro nervoso dei ricordi. Queste cellule sono fondamentali per le funzioni di apprendimento e memoria. I ricercatori, guidati da Giovanni Pani e Claudio Grassi, hanno anche dimostrato che, al contrario, una dieta povera di calorie aumenta il numero di cellule staminali del cervello che ”lubrificano” memoria e capacità di apprendimento. Lo studio condotto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore è stato pubblicato sulla rivista Cell Reports.
Le cellule staminali neurali sono fondamentali per il mantenimento nel tempo delle funzioni cerebrali, e se sono poche o funzionano male contribuiscono al declino cognitivo nell’anziano. Lo studio mostra che un eccesso di glucosio nel cervello (come si verifica ad esempio in caso di diabete) compromette la funzione di tali cellule, riducendo la loro capacità di riprodursi. “Abbiano inizialmente esaminato – spiega Pani – cosa avviene in provetta quando le cellule staminali neurali sono esposte a un eccesso di zucchero. Questa condizione impedisce alle staminali di autorinnovarsi. In sostanza – precisa – un eccesso di zucchero brucia le riserve cellulari che servono al cervello per produrre nuovi neuroni. Quindi, temiamo che chi consuma troppo zucchero presenti una minore rigenerazione neurale con un conseguente impatto negativo sulle sue performance cognitive”.
Inoltre, come esperimento di conferma, i ricercatori hanno tenuto ‘a stecchetto’ dei topolini per quattro settimane e visto che le staminali neurali dei topi a dieta ipocalorica si moltiplicano in maniera di gran lunga più efficiente. La ricerca svela dunque uno dei motivi per cui una dieta scorretta e troppo ricca di zuccheri raffinati come quelli presenti in dolci, bibite, cibo spazzatura, deteriora le performance cognitive.