Quando il papa invitava le parrocchie ad accogliere i migranti, lui rispondeva che piuttosto di aprire loro le porte avrebbe bruciato la canonica. E oggi il parroco di Arnasco, don Angelo Chizzolini, si è rifiutato di benedire la salma di Aicha Bellamoudden, una delle cinque vittime del crollo di una palazzina a Bezzo di Bernasco avvenuto venerdì scorso a causa di una fuga di gas. Un incidente a causa del quale è morto anche il marito Dino Andrei. Aicha, marocchina, aveva cominciato un cammino di conversione al cristianesimo.
L’atteggiamento del sacerdote, che guida anche le parrocchie di Vendone e Onzo (dove si trova la canonica che avrebbe voluto bruciare), ha creato sconcerto e tensione tra i presenti. Ad Aicha, secondo quanto è stato possibile apprendere, le mancava solo il battesimo per confermare la conversione alla nuova religione.
Anche per questo motivo il vescovo monsignor Guglielmo Borghetti aveva permesso che il funerale della donna avvenisse nella chiesa Nostra Signora Assunta di Arnasco, al fianco del marito. Ma per tutta la cerimonia funebre il sacerdote non ha mai citato Aicha e quando è arrivato il momento della benedizione dei feretri don Chizzolini ha evitato la salma della marocchina. E tanto ha fatto anche al cimitero prima della tumulazione. Le salme delle cinque persone decedute nel crollo della palazzina, causato da una fuga di gas, erano state benedette prima dei funerali dal vescovo Borghetti.
(immagine tratta da youtube)
Cronaca
Savona, prete anti-migranti si rifiuta di benedire una defunta marocchina
Aicha Bellamoudden è morta venerdì insieme al marito Dino Andrei nel crollo della palazzina di Bezzo di Arnasco. Ma il sacerdote don Angelo Chizzolini non ha voluto soffermarsi sulla salma della donna marocchina, né durante il rito, né al cimitero
Quando il papa invitava le parrocchie ad accogliere i migranti, lui rispondeva che piuttosto di aprire loro le porte avrebbe bruciato la canonica. E oggi il parroco di Arnasco, don Angelo Chizzolini, si è rifiutato di benedire la salma di Aicha Bellamoudden, una delle cinque vittime del crollo di una palazzina a Bezzo di Bernasco avvenuto venerdì scorso a causa di una fuga di gas. Un incidente a causa del quale è morto anche il marito Dino Andrei. Aicha, marocchina, aveva cominciato un cammino di conversione al cristianesimo.
L’atteggiamento del sacerdote, che guida anche le parrocchie di Vendone e Onzo (dove si trova la canonica che avrebbe voluto bruciare), ha creato sconcerto e tensione tra i presenti. Ad Aicha, secondo quanto è stato possibile apprendere, le mancava solo il battesimo per confermare la conversione alla nuova religione.
Anche per questo motivo il vescovo monsignor Guglielmo Borghetti aveva permesso che il funerale della donna avvenisse nella chiesa Nostra Signora Assunta di Arnasco, al fianco del marito. Ma per tutta la cerimonia funebre il sacerdote non ha mai citato Aicha e quando è arrivato il momento della benedizione dei feretri don Chizzolini ha evitato la salma della marocchina. E tanto ha fatto anche al cimitero prima della tumulazione. Le salme delle cinque persone decedute nel crollo della palazzina, causato da una fuga di gas, erano state benedette prima dei funerali dal vescovo Borghetti.
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Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.