Fino a 80mila persone. E’ questo il numero di richiedenti la cui domanda è stata respinta che la Svezia vuole espellere. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni Anders Ygeman, citato dalla Bbc, spiegando che voli charter saranno utilizzati per allontanare i migranti nell’arco di diversi anni. Il governo, ha proseguito il ministro, ha detto alla polizia e alle autorità per le migrazioni di effettuare i preparativi necessari per le espulsioni. Circa 163mila persone, tra migranti e rifugiati, hanno chiesto asilo nel Paese scandinavo nel 2015 – ricorda la Bbc – il numero più alto pro capite in Europa: dei circa 58mila 800 casi trattati l’anno scorso, il 55% delle richieste sono state accettate.
“Abbiamo una grande sfida davanti – ha aggiunto Ygeman al quotidiano Dagens Industri – Per questo dobbiamo aumentare le risorse per migliorare la collaborazione tra le autorità“. Il ministro ha anche precisato che prima si vogliono creare le condizioni affinché i rifugiati lascino il Paese da soli. “Ma se non ci riusciamo – ha spiegato – ci dovrà essere un’uscita forzata“. Ygeman ha poi precisato che per evitare l’immigrazione clandestina è previsto un aumento della polizia di frontiera e maggiori controlli per gli stranieri. Secondo il Dagens Industri, Stoccolma starebbe negoziando con alcune nazioni, tra cui l’Afghanistan, per fare tornare i richiedenti asilo in questi Paesi. L’annuncio del governo arriva a pochi giorni dall’omicidio avvenuto all’interno di un centro rifugiati a Mölndal, nell’ovest della Svezia. Dove un richiedente asilo di 15 anni ha ucciso a coltellate una ventiduenne dipendente della struttura.
Sulla vicenda interviene anche Bruxelles. “E’ una questione di credibilità” per l’Ue “rimpatriare” i migranti illegali, ed è essenziale anche per l’accoglienza di chi ha davvero titolo alla protezione internazionale. “Non vogliamo dare l’impressione che l’Europa sia una porta aperta. Le persone che non hanno diritto a restare in Ue devono essere rimpatriate”, così il portavoce della Commissione Ue all’Immigrazione Natasha Bertaud rispondendo sui rimpatri decisi dalla Svezia. La portavoce ha ribadito che a dicembre c’è stato un aumento di arrivi di migranti illegali dalla Turchia. “I Paesi sono intitolati ed obbligati a rimpatriare i migranti illegali e li stiamo assistendo a farlo”, ha aggiunto, ricordando che “i rimpatri sono uno dei pilastri della politica migratoria dell’Unione europea”.
Anche la Finlandia annuncia: “Almeno 20mila rimpatri” – La Finlandia prevede di espellere circa 20mila tra i 32mila migranti che presentato domanda di asilo nel 2015, ha annunciato un alto funzionario del ministero dell’Interno. “Al momento si stima che saranno espulsi circa 20mila persone, ma il numero dei richiedenti asilo che decidono di tornare volontariamente potrebbero cambiare”, ha spiegato il segretario permanente Paivi Nerg. Si tratta di circa il 62% dei richiedenti asilo, rispetto al 56% nel 2014, quando le domande erano 3.651.
Nerg ha precisato che il ministero sta progettando di istituire centri di transito separati per coloro che saranno espulsi e coloro che intendono lasciare il Paese volontariamente, ricordando che circa 4mila richiedenti asilo hanno già ritirato le loro domande. Tutte le richieste del 2015 saranno valutate entro la fine di agosto.
Mondo
Svezia, governo vuole espellere 80mila profughi: respinte le loro richieste di asilo. “Voli speciali per i rimpatri”
Stoccolma starebbe negoziando con alcuni paesi come l'Afghanistan per i rimpatri. Il ministro dell'Interno ha precisato che la polizia è già stata mobilitata per applicare i provvedimenti. Dei circa 58mila 800 casi trattati l’anno scorso, il 55% delle richieste sono state accettate. Anche la Finlandia annuncia: "Almeno 20mila rimpatri"
Fino a 80mila persone. E’ questo il numero di richiedenti la cui domanda è stata respinta che la Svezia vuole espellere. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Interni Anders Ygeman, citato dalla Bbc, spiegando che voli charter saranno utilizzati per allontanare i migranti nell’arco di diversi anni. Il governo, ha proseguito il ministro, ha detto alla polizia e alle autorità per le migrazioni di effettuare i preparativi necessari per le espulsioni. Circa 163mila persone, tra migranti e rifugiati, hanno chiesto asilo nel Paese scandinavo nel 2015 – ricorda la Bbc – il numero più alto pro capite in Europa: dei circa 58mila 800 casi trattati l’anno scorso, il 55% delle richieste sono state accettate.
“Abbiamo una grande sfida davanti – ha aggiunto Ygeman al quotidiano Dagens Industri – Per questo dobbiamo aumentare le risorse per migliorare la collaborazione tra le autorità“. Il ministro ha anche precisato che prima si vogliono creare le condizioni affinché i rifugiati lascino il Paese da soli. “Ma se non ci riusciamo – ha spiegato – ci dovrà essere un’uscita forzata“. Ygeman ha poi precisato che per evitare l’immigrazione clandestina è previsto un aumento della polizia di frontiera e maggiori controlli per gli stranieri. Secondo il Dagens Industri, Stoccolma starebbe negoziando con alcune nazioni, tra cui l’Afghanistan, per fare tornare i richiedenti asilo in questi Paesi. L’annuncio del governo arriva a pochi giorni dall’omicidio avvenuto all’interno di un centro rifugiati a Mölndal, nell’ovest della Svezia. Dove un richiedente asilo di 15 anni ha ucciso a coltellate una ventiduenne dipendente della struttura.
Sulla vicenda interviene anche Bruxelles. “E’ una questione di credibilità” per l’Ue “rimpatriare” i migranti illegali, ed è essenziale anche per l’accoglienza di chi ha davvero titolo alla protezione internazionale. “Non vogliamo dare l’impressione che l’Europa sia una porta aperta. Le persone che non hanno diritto a restare in Ue devono essere rimpatriate”, così il portavoce della Commissione Ue all’Immigrazione Natasha Bertaud rispondendo sui rimpatri decisi dalla Svezia. La portavoce ha ribadito che a dicembre c’è stato un aumento di arrivi di migranti illegali dalla Turchia. “I Paesi sono intitolati ed obbligati a rimpatriare i migranti illegali e li stiamo assistendo a farlo”, ha aggiunto, ricordando che “i rimpatri sono uno dei pilastri della politica migratoria dell’Unione europea”.
Anche la Finlandia annuncia: “Almeno 20mila rimpatri” – La Finlandia prevede di espellere circa 20mila tra i 32mila migranti che presentato domanda di asilo nel 2015, ha annunciato un alto funzionario del ministero dell’Interno. “Al momento si stima che saranno espulsi circa 20mila persone, ma il numero dei richiedenti asilo che decidono di tornare volontariamente potrebbero cambiare”, ha spiegato il segretario permanente Paivi Nerg. Si tratta di circa il 62% dei richiedenti asilo, rispetto al 56% nel 2014, quando le domande erano 3.651.
Nerg ha precisato che il ministero sta progettando di istituire centri di transito separati per coloro che saranno espulsi e coloro che intendono lasciare il Paese volontariamente, ricordando che circa 4mila richiedenti asilo hanno già ritirato le loro domande. Tutte le richieste del 2015 saranno valutate entro la fine di agosto.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.