L’episodio di Arezzo, dove una donna di 50 anni e la figlia di 10 sono state travolte e uccise da un automobilista ubriaco, fa tornare d’attualità il dibattito sulla legge per il cosiddetto omicidio stradale. Il disegno di legge, sostenuto dalla maggioranza e dal governo, si trova di nuovo al Senato per il quinto passaggio parlamentare. Dieci giorni fa, infatti, era attesa l’approvazione finale alla Camera, ma l’Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento di Forza Italia sul quale l’esecutivo aveva dato parere contrario. Così ora serve un ulteriore vaglio del Senato. Da tutte le parti politiche si promette una discussione e un via libera veloce, intanto però il disegno di legge deve essere ancora calendarizzato in Aula, dopo un’approvazione lampo in commissione.
Il testo ha il sostegno, tra gli altri, del presidente del Consiglio Matteo Renzi che si è scagliato contro le opposizioni per l’incidente della Camera e ha promesso che la “legge si farà” perché che “noi la vogliamo e ci stiamo battendo con grande energia”. “Sul contenuto del singolo emendamento, ovviamente, si può discutere. Ma quello che mi ha fatto male è che molti deputati dell’opposizione, contenti per il voto contro il governo, hanno iniziato a urlare e applaudire in aula, esprimendo la loro sfrenata gioia. Incuranti del fatto che in tribuna, e a casa, molte famiglie che hanno perso un figlio, un genitore, un parente per un incidente stradale hanno vissuto quegli applausi come uno schiaffo”. Quel giorno Renzi prese ad esempio un altro episodio analogo a quello di Arezzo: “Ieri un cittadino di 59 anni, in Liguria, è stato ucciso da un conducente che viaggiava a tutta velocità, sotto effetto di droga e di alcool. Se gli stessi che hanno applaudito in aula avessero votato a favore, oggi quel conducente potrebbe essere punito con molta severità”.
Tra i partiti che contestano più parti del disegno di legge c’è Forza Italia. Ma anche il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, tra i relatori del testo, promette che con la nuova legge la normativa sarà più severa: “Prima delle legge sull’omicidio stradale la pena applicata per questo reato equivaleva a quella del furto di un portafogli in autobus, se invece la norma verrà approvata si parla di una detenzione che va dagli otto ai 12 anni”. Sanzioni che vanno accompagnate, dice, da campagne di sensibilizzazione soprattutto tra i giovani. Ma a provocare gli incidenti, aggiunge, “non sono solo i ventenni, le statistiche dimostrano che la fascia d’età di chi commette omicidio stradale va in genere dai 25 ai 35 anni, così come a guidare ubriachi o drogati non sono solo gli stranieri”.
Politica
Omicidio stradale, pronta la legge con pene più dure. Ma deve fare un altro giro al Senato. Renzi: “Si farà”
Il ddl era pronto per l'approvazione definitiva alla Camera, ma la maggioranza è stata battuta dieci giorni fa su un emendamento di Forza Italia. Quindi serve un altro ok di Palazzo Madama. Un episodio che aveva fatto infuriare il presidente del Consiglio: "Potranno rinviare, ma le nuove norme ci saranno"
L’episodio di Arezzo, dove una donna di 50 anni e la figlia di 10 sono state travolte e uccise da un automobilista ubriaco, fa tornare d’attualità il dibattito sulla legge per il cosiddetto omicidio stradale. Il disegno di legge, sostenuto dalla maggioranza e dal governo, si trova di nuovo al Senato per il quinto passaggio parlamentare. Dieci giorni fa, infatti, era attesa l’approvazione finale alla Camera, ma l’Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento di Forza Italia sul quale l’esecutivo aveva dato parere contrario. Così ora serve un ulteriore vaglio del Senato. Da tutte le parti politiche si promette una discussione e un via libera veloce, intanto però il disegno di legge deve essere ancora calendarizzato in Aula, dopo un’approvazione lampo in commissione.
Il testo ha il sostegno, tra gli altri, del presidente del Consiglio Matteo Renzi che si è scagliato contro le opposizioni per l’incidente della Camera e ha promesso che la “legge si farà” perché che “noi la vogliamo e ci stiamo battendo con grande energia”. “Sul contenuto del singolo emendamento, ovviamente, si può discutere. Ma quello che mi ha fatto male è che molti deputati dell’opposizione, contenti per il voto contro il governo, hanno iniziato a urlare e applaudire in aula, esprimendo la loro sfrenata gioia. Incuranti del fatto che in tribuna, e a casa, molte famiglie che hanno perso un figlio, un genitore, un parente per un incidente stradale hanno vissuto quegli applausi come uno schiaffo”. Quel giorno Renzi prese ad esempio un altro episodio analogo a quello di Arezzo: “Ieri un cittadino di 59 anni, in Liguria, è stato ucciso da un conducente che viaggiava a tutta velocità, sotto effetto di droga e di alcool. Se gli stessi che hanno applaudito in aula avessero votato a favore, oggi quel conducente potrebbe essere punito con molta severità”.
Tra i partiti che contestano più parti del disegno di legge c’è Forza Italia. Ma anche il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, tra i relatori del testo, promette che con la nuova legge la normativa sarà più severa: “Prima delle legge sull’omicidio stradale la pena applicata per questo reato equivaleva a quella del furto di un portafogli in autobus, se invece la norma verrà approvata si parla di una detenzione che va dagli otto ai 12 anni”. Sanzioni che vanno accompagnate, dice, da campagne di sensibilizzazione soprattutto tra i giovani. Ma a provocare gli incidenti, aggiunge, “non sono solo i ventenni, le statistiche dimostrano che la fascia d’età di chi commette omicidio stradale va in genere dai 25 ai 35 anni, così come a guidare ubriachi o drogati non sono solo gli stranieri”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".