
Il presidente della Società italiana di pediatria e quello di quella di Psichiatra, sui giornali odierni, vengono citati come esperti che esprimono valutazioni opposte.
In realtà leggendo le dichiarazioni dicono la stessa cosa e cioè che allo stato attuale della conoscenza scientifica non vi sono dati sufficienti per affermare che vi siano o non vi siano gravi problemi per un bambino allevato da una coppia omosessuale. Le sfumature interpretative divengono opposte nel momento in cui l’uno per precauzione, in assenza di dati, sembra optare per una limitazione mentre l’altro, per lo stesso motivo per cui non ci sono prove certe, lascerebbe più opportunità. A questo punto rientriamo nell’ambito delle opinioni, della sensibilità e della cultura personale per cui non conta più il fatto che rappresentino due comunità scientifiche ma le caratteristiche emotive e personali dei due individui. Per conto mio seguo la massima di Ludwig Wittgenstein: “Su ciò di cui non si può parlare meglio tacere”.
L’unico argomento su cui esistono svariati e concordanti dati scientifici è relativo ai problemi psicologici inerenti alla pratica dell’ “utero in affitto”. Chi è fautore di questa pratica cita il caso generoso di una ragazza che per aiutare una sorella sterile si presta a portare il di lei figlio genetico nel suo grembo. Che male c’è? Perché no? La ricerca psicoanalitica ha ormai ampiamente documentato come la relazione durante la gravidanza non sia solamente di natura fisica ma anche e di grande importanza di tipo emotivo. La pratica dell’utero in affitto rompe artificialmente e in modo traumatico una relazione emotiva in un momento cruciale con seri rischi per la sanità mentale della donna e del bimbo. Svariati sono i casi di pazienti in cura che hanno avuto il trauma della morte della madre alla nascita o di madri che per qualche motivo hanno perso un figlio che hanno riportato rilevanti conseguenze psicologiche. Nel caso dell’utero in affitto il trauma sarebbe ancora più rilevante in quanto la madre non solo è persa ma psicologicamente ti ha rifiutato o abbandonato e il genitore adottivo è il suo carnefice mentre per la donna emergerebbe l’immagine mentale di essere una madre crudele. La pratica dell’utero in affitto da un punto di vista scientifico è quindi da osteggiare.
Alcuni accostano il rifiuto della pratica dell’utero in affitto, illegale in Italia, con l’adozione del figlio del partner. Basterebbe, per evitare di incentivare questa attività, mettere nella legge una norma che vieti l’adozione di un bimbo concepito in questo modo o comunque l’obbligo di indirizzarlo verso l’adozione di terze persone secondo la lista delle famiglie in attesa. In realtà difficilmente si riuscirà a trovare delle soluzioni perché su questa vicenda si consuma una lotta politica in cui in modo pretestuoso si creano schieramenti per poi porsi a capo di uno dei campi e lucrare qualche consenso elettorale.
Luciano Casolari
Medico psicoanalista
Società - 4 Febbraio 2016
Stepchild adoption: ‘Su ciò di cui non si può parlare meglio tacere’
Il presidente della Società italiana di pediatria e quello di quella di Psichiatra, sui giornali odierni, vengono citati come esperti che esprimono valutazioni opposte.
In realtà leggendo le dichiarazioni dicono la stessa cosa e cioè che allo stato attuale della conoscenza scientifica non vi sono dati sufficienti per affermare che vi siano o non vi siano gravi problemi per un bambino allevato da una coppia omosessuale. Le sfumature interpretative divengono opposte nel momento in cui l’uno per precauzione, in assenza di dati, sembra optare per una limitazione mentre l’altro, per lo stesso motivo per cui non ci sono prove certe, lascerebbe più opportunità. A questo punto rientriamo nell’ambito delle opinioni, della sensibilità e della cultura personale per cui non conta più il fatto che rappresentino due comunità scientifiche ma le caratteristiche emotive e personali dei due individui. Per conto mio seguo la massima di Ludwig Wittgenstein: “Su ciò di cui non si può parlare meglio tacere”.
L’unico argomento su cui esistono svariati e concordanti dati scientifici è relativo ai problemi psicologici inerenti alla pratica dell’ “utero in affitto”. Chi è fautore di questa pratica cita il caso generoso di una ragazza che per aiutare una sorella sterile si presta a portare il di lei figlio genetico nel suo grembo. Che male c’è? Perché no? La ricerca psicoanalitica ha ormai ampiamente documentato come la relazione durante la gravidanza non sia solamente di natura fisica ma anche e di grande importanza di tipo emotivo. La pratica dell’utero in affitto rompe artificialmente e in modo traumatico una relazione emotiva in un momento cruciale con seri rischi per la sanità mentale della donna e del bimbo. Svariati sono i casi di pazienti in cura che hanno avuto il trauma della morte della madre alla nascita o di madri che per qualche motivo hanno perso un figlio che hanno riportato rilevanti conseguenze psicologiche. Nel caso dell’utero in affitto il trauma sarebbe ancora più rilevante in quanto la madre non solo è persa ma psicologicamente ti ha rifiutato o abbandonato e il genitore adottivo è il suo carnefice mentre per la donna emergerebbe l’immagine mentale di essere una madre crudele. La pratica dell’utero in affitto da un punto di vista scientifico è quindi da osteggiare.
Alcuni accostano il rifiuto della pratica dell’utero in affitto, illegale in Italia, con l’adozione del figlio del partner. Basterebbe, per evitare di incentivare questa attività, mettere nella legge una norma che vieti l’adozione di un bimbo concepito in questo modo o comunque l’obbligo di indirizzarlo verso l’adozione di terze persone secondo la lista delle famiglie in attesa. In realtà difficilmente si riuscirà a trovare delle soluzioni perché su questa vicenda si consuma una lotta politica in cui in modo pretestuoso si creano schieramenti per poi porsi a capo di uno dei campi e lucrare qualche consenso elettorale.
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Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto. Il Pd è germogliato dalle tradizioni più alte e più nobili della storia politica del Paese. Ha nel suo dna l’europeismo. Ed è di tutta evidenza che non può essere questo il nostro posizionamento". Lo scrive sui social Pina Picierno rispondendo alle proteste sui social per il post del Pd sulla questione del piano di Difesa Ue in cui si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Matteo Salvini.
"Mi vergogno, infatti. E sono allibita", aggiunge la vice presidente del Parlamento europeo.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? Vi mettete a scimiottare Salvini. I riformisti sono vivi? Hanno qualcosa da dire? Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini certificate la vostra esistenza in vita al netto di Pina Picierno e Filippo Sensi". Lo scrive sui social Carlo Calenda, rilanciando un post del Partito democratico sulla questione del piano di Difesa Ue in cui tra l'altro si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Salvini.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "In Italia si aggira un tizio - si chiama Andrea Stroppa - che rappresenta gli interessi miliardari e le intrusioni pericolose di Elon Musk. Dopo avere espresso avvertimenti vagamente minatori e interferito sull’attività di governo, questo Stroppa ha insultato due giornalisti, Fabrizio Roncone e la moglie Federica Serra, con il metodo tipico dell’intimidazione". Lo dice il senatore del Pd Walter Verini.
"Esprimiamo solidarietà ai due giornalisti. E ci chiediamo anche cosa aspetti Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di questo Paese, a far sentire la sua voce contro queste ingerenze, questi attacchi, questi tentativi di intimidazione a giornalisti e giornali”, aggiunge il capogruppo Pd in Antimafia.
Roma, 8 mr (Adnkronos) - "Mentre il dibattito politico italiano viene inevitabilmente attratto dalla demagogia, da Trump arriva un’altra sberla: l’ipotesi del ritiro di 35.000 soldati americani dalla Germania. Si va di cigno nero in cigno nero, ma tutto questo sembra non ridestare dalla bolla della politica politicante il governo". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva.
"Oggi il Capitano ha animato i suoi gazebo nei fatti contro la linea della Premier e dell’altro Vicepremier (che dovrebbe essere il Ministro degli Esteri). Di fronte a questi scenari, serve un soprassalto di responsabilità. Oggi - aggiunge Borghi - di fronte agli sviluppi della guerra in Ucraina e alla svolta anti-Nato di Trump sono in gioco le nostre libertà democratiche: questo è il tema chiave di questi anni".
Washington, 8 mar. (Adnkronos) - E' stata eseguita tramite fucilazione la condanna a morte di Brad Keith Sigmon, che aveva scelto il plotone di esecuzione alla sedia elettrica e all'iniezione letale, i metodi adottati dalla South Carolina per le pene capitali. La Corte Suprema dello Stato aveva rifiutato l'ultima richiesta di sospensione dell'esecuzione, la prima tramite fucilazione eseguita negli Stati Uniti in 15 anni.
Il legale dell'uomo, condannato a morte per l'omicidio dei genitori della sua ex fidanzata con una mazza da baseball, ha spiegato al Washington Post che il suo assistito ha scelto il plotone di esecuzione perché "ha paura" ed è preoccupato per le possibili sofferenze provocate dall'iniezione letale, il cui procedimento, ha aggiunto il legale, viene "tenuto segreto".
Secondo quanto riferiscono i media americani, un plotone di esecuzione di tre agenti ha sparato all'uomo da una distanza di circa 4,6 metri all'interno del Broad River Correctional Institution nella capitale dello stato Columbia.
I giornalisti che hanno assistito all'esecuzione da dietro un vetro antiproiettile hanno affermato che Sigmon indossava una tuta nera con un piccolo bersaglio rosso fatto di carta o stoffa sul cuore. In una dichiarazione finale letta dal suo avvocato, Gerald King, Sigmon ha dichiarato di voler inviare un messaggio di "amore e un invito ai miei fratelli cristiani ad aiutarci a mettere fine alla pena di morte".
Al condannato è stato quindi messo in testa un cappuccio e circa due minuti dopo il plotone di esecuzione, composto da volontari del South Carolina Department of Corrections, ha sparato attraverso fessure in un muro.
Da quando è stata reintrodotta la pena di morte negli Usa nel 1976 sono state eseguite solo tre condanne a morte per fucilazione, tutte nello Utah, nel 1977, nel 1996 e nel 2000.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “Il risultato record raggiunto con il 2x1000 per il 2024 consente al Partito democratico un investimento straordinario sui territori: questa settimana abbiamo inviato oltre un milione di euro alle nostre articolazioni regionali e provinciali, che si somma alle 440.000 euro già anticipate. Si tratta solo del 70% di quanto pattuito, in quanto lo Stato non ha ancora trasferito l’intero 2x1000 spettante ai partiti politici. Ma noi invieremo comunque entro marzo il restante 30%, superando in totale i 2 milioni di euro relativi al solo 2024. Se sommiamo queste risorse al mezzo milione di euro trasferito lo scorso anno, possiamo calcolare che, in questi due anni di segreteria, il Pd nazionale ha trasferito ai territori più del doppio delle risorse trasferite negli otto anni precedenti sommati insieme, cioè dalla fine del finanziamento pubblico al 2022". Lo sottolinea il tesoriere del Pd, Michele Fina.
"Oggi -aggiunge- possiamo farlo perché sta arrivando a compimento una grande opera di risanamento del nostro bilancio, ma soprattutto perché abbiamo fatto fin dall’inizio una scelta precisa: investire per sostenere la partecipazione, l'attività politica e, in ultima istanza, la democrazia nel Paese. Abbiamo unito tutti i livelli del partito in un unico sforzo corale. Per questo nel 2024 siamo risultati il primo partito in assoluto con 10.286.000 circa di risorse, con una crescita di 3 milioni in due anni e ben 628.000 contribuenti che ci hanno scelto. È il dato più alto della nostra storia”.
“In un tempo in cui -le democrazie liberali sono messe in discussione dalla prepotenza finanziaria di plurimiliardari stranieri e dalla forza economica delle big tech, il Partito democratico -aggiunge la segretaria Elly Schlein- riparte dai territori, dal coinvolgimento della base, dal riacquisto e riapertura delle sedi, dalla formazione politica".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Incredibile come nel caso del ricorso del clandestino trasportato sulla nave ‘Diciotti’, il pubblico ministero della Cassazione abbia dato torto all’immigrato con una motivata requisitoria, chiedendo il rigetto della domanda. La Cassazione in totale difformità della richiesta invece ha accolto il ricorso con una ordinanza che di giuridico pare avere ben poco. Infatti stravolgendo un principio costante, in assenza di una qualsiasi prova afferma che il danno morale subito dal clandestino va supposto, senza la necessità di esser provato. Quindi i famigliari delle vittime di un incidente sono tenuti a dar prova del danno morale subito, l’immigrato no! È incredibile come la Cassazione non abbia nemmeno indicato i criteri per la determinazione del danno. Una ordinanza che di giuridico ha molto poco. Siamo al fanta-diritto. All’uso politico della giustizia elevato alla massima potenza". Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.
"Peraltro -aggiunge- la ‘suprema’ Corte è poco suprema perché ha persino scritto nella sentenza 1989 invece di 2019. Dico alla presidente della Cassazione che poi le sue minacce ci lasciano indifferenti. Loro possono scioperare contro lo Stato e la legalità repubblicana. E noi non potremmo dire quello che pensiamo? Lo ripeto: siete contro la separazione dei poteri, siete fuori dalla legge. La magistratura da risorsa è diventata malattia per il Paese”.