Libertà di coscienza per i parlamentari M5s nel voto sulla legge Cirinnà, comprese le eventuali modifiche sull’articolo che riguarda la stepchild adoption. Ad annunciare il cambio di linea del Movimento 5 stelle sul provvedimento è stato Beppe Grillo a sorpresa sul blog. Se fino a questo momento i senatori grillini avevano assicurato che avrebbero votato compatti il testo a patto che non fosse cambiato, ora il leader cambia le carte in tavola e la geografia dei voti in Senato potrebbe modificarsi radicalmente. Esultano i conservatori (dalla Lorenzin a Formigoni), mentre il Pd ora dovrà stare in guardia dai dissidenti cattodem e dai ripensamenti grillini. “Io voto sì al ddl così com’è”, ha detto il senatore Alberto Airola su Twitter, “coerentemente con quando sostenuto”. Il M5s a ottobre 2014 aveva fatto una consultazione in rete per chiedere l’opinione degli iscritti sull’argomento e aveva ottenuto il via libera alle Unioni civili. Lo stesso ddl Cirinnà ha superato il voto della commissione grazie ai voti dei 5 Stelle che fino a questo momento hanno votato a favore.
Nel post del blog, Grillo oggi spiega che qualcosa è cambiato “in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico“. Gli ultimi sondaggi raccolti da Ixè per Agorà Rai hanno rivelato che la maggioranza degli italiani è a favore delle Unioni civili, ma 3 su 4 sono contrari alle adozioni gay. Resta però il fatto che la stepchild adoption, presente nel ddl, è tutt’altra cosa: si tratta infatti dell’adozione del figlio del partner, già più volte concessa dalla giurisprudenza. Il gruppo al Senato dei 5 Stelle ha sempre garantito che, nonostante alcune posizioni diverse all’interno (Sergio Puglia e Azzurra Cancelleri ad esempio), avrebbe sostenuto compatto il provvedimento. “E’ una legge giusta e la voteremo”, aveva detto Luigi Di Maio nei giorni scorsi. Gli stessi grillini avevano criticato il Pd quando il segretario Matteo Renzi aveva annunciato libertà di coscienza ai suoi. Proprio queste dichiarazioni vengono riportate in rete da numerosi utenti che criticano la decisione con l’hashtag #dietrofrontGrillo.
“La prossima settimana si voterà al Senato per il Ddl Cirinnà sulle unioni civili”, si legge nel post sul blog di Grillo. “Nel disegno di legge è prevista la “stepchild adoption”, letteralmente “adozione del figliastro”, per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce MoVimento 5 Stelle sono varie per questioni di coscienza. Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico”. Di conseguenza, si legge, “in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti“. In realtà nella consultazione online c’era un riferimento alle adozioni: “Sei favorevole”, si leggeva nel quesito approvato, “all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso (diritti e doveri della coppia equiparati al matrimonio ma con esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia)?”. La stepchild adoption infatti prevede l’adozione del figlio di uno dei due membri della coppia, e non un estraneo.
La novità arriva dopo una settimana che, a valle del Family day di domenica scorsa, ha visto l’Ncd del ministro dell’Interno Angelino Alfano, chiedere lo stralcio dell’articolo sulle adozioni definendo l’asse Pd-M5S “un segnale traumatico”. Venerdì poi l‘Udc, per bocca del segretario Lorenzo Cesa, ha minacciato l’uscita dalla maggioranza se sul tema “ci sarà un asse tra Pd e M5S”. Alla luce di tutto questo, secondo Repubblica, lunedì a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi, la ministra Maria Elena Boschi e i capigruppo dem discuteranno una nuova strategia: la legge potrebbe essere accompagnata da una mozione o, come vogliono i più intransigenti, da un subemendamento che rafforzi il divieto dell’utero in affitto. La mozione, scrive il quotidiano di Largo Fochetti, sarà firmata non solo dalle senatrici cattodem come Emma Fattorini, Maria Di Giorgi e Angelica Saggese, ma anche dalla presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro. Obiettivo, rassicurare i dissidenti e i cattolici. Come è noto, la pratica della maternità surrogata è già vietata in Italia dalla legge 40: si tratterebbe dunque solo di “richiamare” il divieto.
Politica
Unioni civili, Grillo cambia linea: “Libertà di coscienza agli eletti sul ddl Cirinnà”
Il leader del Movimento 5 stelle sul blog annuncia che nonostante ci sia stato il voto della rete a favore, i parlamentari potranno scegliere se sostenere o meno il provvedimento: "Decisione in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico". Nei giorni scorsi i senatori grillini avevano garantito che avrebbero votato compatti la legge
Libertà di coscienza per i parlamentari M5s nel voto sulla legge Cirinnà, comprese le eventuali modifiche sull’articolo che riguarda la stepchild adoption. Ad annunciare il cambio di linea del Movimento 5 stelle sul provvedimento è stato Beppe Grillo a sorpresa sul blog. Se fino a questo momento i senatori grillini avevano assicurato che avrebbero votato compatti il testo a patto che non fosse cambiato, ora il leader cambia le carte in tavola e la geografia dei voti in Senato potrebbe modificarsi radicalmente. Esultano i conservatori (dalla Lorenzin a Formigoni), mentre il Pd ora dovrà stare in guardia dai dissidenti cattodem e dai ripensamenti grillini. “Io voto sì al ddl così com’è”, ha detto il senatore Alberto Airola su Twitter, “coerentemente con quando sostenuto”. Il M5s a ottobre 2014 aveva fatto una consultazione in rete per chiedere l’opinione degli iscritti sull’argomento e aveva ottenuto il via libera alle Unioni civili. Lo stesso ddl Cirinnà ha superato il voto della commissione grazie ai voti dei 5 Stelle che fino a questo momento hanno votato a favore.
Nel post del blog, Grillo oggi spiega che qualcosa è cambiato “in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico“. Gli ultimi sondaggi raccolti da Ixè per Agorà Rai hanno rivelato che la maggioranza degli italiani è a favore delle Unioni civili, ma 3 su 4 sono contrari alle adozioni gay. Resta però il fatto che la stepchild adoption, presente nel ddl, è tutt’altra cosa: si tratta infatti dell’adozione del figlio del partner, già più volte concessa dalla giurisprudenza. Il gruppo al Senato dei 5 Stelle ha sempre garantito che, nonostante alcune posizioni diverse all’interno (Sergio Puglia e Azzurra Cancelleri ad esempio), avrebbe sostenuto compatto il provvedimento. “E’ una legge giusta e la voteremo”, aveva detto Luigi Di Maio nei giorni scorsi. Gli stessi grillini avevano criticato il Pd quando il segretario Matteo Renzi aveva annunciato libertà di coscienza ai suoi. Proprio queste dichiarazioni vengono riportate in rete da numerosi utenti che criticano la decisione con l’hashtag #dietrofrontGrillo.
“La prossima settimana si voterà al Senato per il Ddl Cirinnà sulle unioni civili”, si legge nel post sul blog di Grillo. “Nel disegno di legge è prevista la “stepchild adoption”, letteralmente “adozione del figliastro”, per le coppie omosessuali. Questo è il punto in cui le sensibilità degli elettori, degli iscritti e dei portavoce MoVimento 5 Stelle sono varie per questioni di coscienza. Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5S non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico”. Di conseguenza, si legge, “in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5S su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5S al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti“. In realtà nella consultazione online c’era un riferimento alle adozioni: “Sei favorevole”, si leggeva nel quesito approvato, “all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso (diritti e doveri della coppia equiparati al matrimonio ma con esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia)?”. La stepchild adoption infatti prevede l’adozione del figlio di uno dei due membri della coppia, e non un estraneo.
La novità arriva dopo una settimana che, a valle del Family day di domenica scorsa, ha visto l’Ncd del ministro dell’Interno Angelino Alfano, chiedere lo stralcio dell’articolo sulle adozioni definendo l’asse Pd-M5S “un segnale traumatico”. Venerdì poi l‘Udc, per bocca del segretario Lorenzo Cesa, ha minacciato l’uscita dalla maggioranza se sul tema “ci sarà un asse tra Pd e M5S”. Alla luce di tutto questo, secondo Repubblica, lunedì a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi, la ministra Maria Elena Boschi e i capigruppo dem discuteranno una nuova strategia: la legge potrebbe essere accompagnata da una mozione o, come vogliono i più intransigenti, da un subemendamento che rafforzi il divieto dell’utero in affitto. La mozione, scrive il quotidiano di Largo Fochetti, sarà firmata non solo dalle senatrici cattodem come Emma Fattorini, Maria Di Giorgi e Angelica Saggese, ma anche dalla presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro. Obiettivo, rassicurare i dissidenti e i cattolici. Come è noto, la pratica della maternità surrogata è già vietata in Italia dalla legge 40: si tratterebbe dunque solo di “richiamare” il divieto.
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Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Non c’è molto da dire, se non che mi vergogno e che mi dispiace molto. Il Pd è germogliato dalle tradizioni più alte e più nobili della storia politica del Paese. Ha nel suo dna l’europeismo. Ed è di tutta evidenza che non può essere questo il nostro posizionamento". Lo scrive sui social Pina Picierno rispondendo alle proteste sui social per il post del Pd sulla questione del piano di Difesa Ue in cui si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Matteo Salvini.
"Mi vergogno, infatti. E sono allibita", aggiunge la vice presidente del Parlamento europeo.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? Vi mettete a scimiottare Salvini. I riformisti sono vivi? Hanno qualcosa da dire? Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini certificate la vostra esistenza in vita al netto di Pina Picierno e Filippo Sensi". Lo scrive sui social Carlo Calenda, rilanciando un post del Partito democratico sulla questione del piano di Difesa Ue in cui tra l'altro si legge 'bravo Matteo' a proposito delle posizioni di Salvini.
Roma, 8 mar (Adnkronos) - "In Italia si aggira un tizio - si chiama Andrea Stroppa - che rappresenta gli interessi miliardari e le intrusioni pericolose di Elon Musk. Dopo avere espresso avvertimenti vagamente minatori e interferito sull’attività di governo, questo Stroppa ha insultato due giornalisti, Fabrizio Roncone e la moglie Federica Serra, con il metodo tipico dell’intimidazione". Lo dice il senatore del Pd Walter Verini.
"Esprimiamo solidarietà ai due giornalisti. E ci chiediamo anche cosa aspetti Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio di questo Paese, a far sentire la sua voce contro queste ingerenze, questi attacchi, questi tentativi di intimidazione a giornalisti e giornali”, aggiunge il capogruppo Pd in Antimafia.
Roma, 8 mr (Adnkronos) - "Mentre il dibattito politico italiano viene inevitabilmente attratto dalla demagogia, da Trump arriva un’altra sberla: l’ipotesi del ritiro di 35.000 soldati americani dalla Germania. Si va di cigno nero in cigno nero, ma tutto questo sembra non ridestare dalla bolla della politica politicante il governo". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva.
"Oggi il Capitano ha animato i suoi gazebo nei fatti contro la linea della Premier e dell’altro Vicepremier (che dovrebbe essere il Ministro degli Esteri). Di fronte a questi scenari, serve un soprassalto di responsabilità. Oggi - aggiunge Borghi - di fronte agli sviluppi della guerra in Ucraina e alla svolta anti-Nato di Trump sono in gioco le nostre libertà democratiche: questo è il tema chiave di questi anni".
Washington, 8 mar. (Adnkronos) - E' stata eseguita tramite fucilazione la condanna a morte di Brad Keith Sigmon, che aveva scelto il plotone di esecuzione alla sedia elettrica e all'iniezione letale, i metodi adottati dalla South Carolina per le pene capitali. La Corte Suprema dello Stato aveva rifiutato l'ultima richiesta di sospensione dell'esecuzione, la prima tramite fucilazione eseguita negli Stati Uniti in 15 anni.
Il legale dell'uomo, condannato a morte per l'omicidio dei genitori della sua ex fidanzata con una mazza da baseball, ha spiegato al Washington Post che il suo assistito ha scelto il plotone di esecuzione perché "ha paura" ed è preoccupato per le possibili sofferenze provocate dall'iniezione letale, il cui procedimento, ha aggiunto il legale, viene "tenuto segreto".
Secondo quanto riferiscono i media americani, un plotone di esecuzione di tre agenti ha sparato all'uomo da una distanza di circa 4,6 metri all'interno del Broad River Correctional Institution nella capitale dello stato Columbia.
I giornalisti che hanno assistito all'esecuzione da dietro un vetro antiproiettile hanno affermato che Sigmon indossava una tuta nera con un piccolo bersaglio rosso fatto di carta o stoffa sul cuore. In una dichiarazione finale letta dal suo avvocato, Gerald King, Sigmon ha dichiarato di voler inviare un messaggio di "amore e un invito ai miei fratelli cristiani ad aiutarci a mettere fine alla pena di morte".
Al condannato è stato quindi messo in testa un cappuccio e circa due minuti dopo il plotone di esecuzione, composto da volontari del South Carolina Department of Corrections, ha sparato attraverso fessure in un muro.
Da quando è stata reintrodotta la pena di morte negli Usa nel 1976 sono state eseguite solo tre condanne a morte per fucilazione, tutte nello Utah, nel 1977, nel 1996 e nel 2000.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “Il risultato record raggiunto con il 2x1000 per il 2024 consente al Partito democratico un investimento straordinario sui territori: questa settimana abbiamo inviato oltre un milione di euro alle nostre articolazioni regionali e provinciali, che si somma alle 440.000 euro già anticipate. Si tratta solo del 70% di quanto pattuito, in quanto lo Stato non ha ancora trasferito l’intero 2x1000 spettante ai partiti politici. Ma noi invieremo comunque entro marzo il restante 30%, superando in totale i 2 milioni di euro relativi al solo 2024. Se sommiamo queste risorse al mezzo milione di euro trasferito lo scorso anno, possiamo calcolare che, in questi due anni di segreteria, il Pd nazionale ha trasferito ai territori più del doppio delle risorse trasferite negli otto anni precedenti sommati insieme, cioè dalla fine del finanziamento pubblico al 2022". Lo sottolinea il tesoriere del Pd, Michele Fina.
"Oggi -aggiunge- possiamo farlo perché sta arrivando a compimento una grande opera di risanamento del nostro bilancio, ma soprattutto perché abbiamo fatto fin dall’inizio una scelta precisa: investire per sostenere la partecipazione, l'attività politica e, in ultima istanza, la democrazia nel Paese. Abbiamo unito tutti i livelli del partito in un unico sforzo corale. Per questo nel 2024 siamo risultati il primo partito in assoluto con 10.286.000 circa di risorse, con una crescita di 3 milioni in due anni e ben 628.000 contribuenti che ci hanno scelto. È il dato più alto della nostra storia”.
“In un tempo in cui -le democrazie liberali sono messe in discussione dalla prepotenza finanziaria di plurimiliardari stranieri e dalla forza economica delle big tech, il Partito democratico -aggiunge la segretaria Elly Schlein- riparte dai territori, dal coinvolgimento della base, dal riacquisto e riapertura delle sedi, dalla formazione politica".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Incredibile come nel caso del ricorso del clandestino trasportato sulla nave ‘Diciotti’, il pubblico ministero della Cassazione abbia dato torto all’immigrato con una motivata requisitoria, chiedendo il rigetto della domanda. La Cassazione in totale difformità della richiesta invece ha accolto il ricorso con una ordinanza che di giuridico pare avere ben poco. Infatti stravolgendo un principio costante, in assenza di una qualsiasi prova afferma che il danno morale subito dal clandestino va supposto, senza la necessità di esser provato. Quindi i famigliari delle vittime di un incidente sono tenuti a dar prova del danno morale subito, l’immigrato no! È incredibile come la Cassazione non abbia nemmeno indicato i criteri per la determinazione del danno. Una ordinanza che di giuridico ha molto poco. Siamo al fanta-diritto. All’uso politico della giustizia elevato alla massima potenza". Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.
"Peraltro -aggiunge- la ‘suprema’ Corte è poco suprema perché ha persino scritto nella sentenza 1989 invece di 2019. Dico alla presidente della Cassazione che poi le sue minacce ci lasciano indifferenti. Loro possono scioperare contro lo Stato e la legalità repubblicana. E noi non potremmo dire quello che pensiamo? Lo ripeto: siete contro la separazione dei poteri, siete fuori dalla legge. La magistratura da risorsa è diventata malattia per il Paese”.