L’ironia di Virginia Raffaele, i nastri arcobaleno di Noemi, Arisa, Enrico Ruggeri, il tenue appello di Laura Pausini. Il tema delle Unioni civili arriva (un po’ come prevedibile) sul palco del festival di Sanremo 2016. E anche quello della maternità surrogata o utero in affitto con Elton John che parla della sua paternità, della carriera e del suo impegno sociale.
La prima a introdurre l’argomento però, ricordando proprio le polemiche per la partecipazione sul super ospite inglese, è l’imitatrice e attrice nei panni di una ex conduttrice del festival, Sabrina Ferilli: “Perché ce sta Elton John è uno spot per gli omosessuali? Allora quando ce stanno i Pooh che è? Una marchetta per l’Inps?”. Poco dopo arriva Noemi. Allacciati al microfono i nastri di tutti i colori dell’arcobaleno, un segnale rainbow che era stato chiesto a tutti gli artisti in gara per manifestare il loro appoggio alla causa da Andrea Pinna. Arisa, in gara con Guardando il cielo, il nastro lo porta legato al polso.
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“Se siamo simili, siamo tutti uguali, dobbiamo proteggerci”, dice Laura Pausini arrivata sul palco come super ospite. Anche Ruggeri canta con un microfono arcobaleno. Il cantautore, che in passato ha già vinto due volte con Si può dare di più e Mistero, ha cantato il brano Il primo amore non si scorda mai e anche lui, proprio come Arisa e Noemi, si è presentato sul palco con una serie di nastri multicolore.
Poi arriva Elton John. L’Ariston ascolta in silenzio “Your song”. Conti inizia l’intervista sulla sua lunghissima carriera: “Ancora mi piace suonare, soprattutto dal vivo. Oggi mi piace suonare più che mai. Bisogna essere grati per una carriera lunga come la mia, è stata una cosa incredibile. Tutto grazie al pubblico”. A inizio carriera “non pensavo che questo viaggio sarebbe durato così tanto. Oggi mi diverto tantissimo. Non avrei mai pensato di diventare papà e di avere la vita che ho avuto”. Sul suo impegno sociale e sulla beneficenza il baronetto risponde come non ti aspetteresti: “Non devi essere famoso per fare una cosa del genere. Io ho lavorato in Africa, vicino a persone della Chiesa che aiutano persone malate. Oggi il mondo è un luogo difficile in cui vivere per tante persone. Dobbiamo avere un approccio cristiano per aiutare queste persone. Solo così il mondo sarà un posto migliore”. Il cantante, spostato con David Furnis, però parla anche della sua vita privata. Dice di essere sorpreso e felice: “Non pensavo di diventare padre, una cosa molto positiva per me”.