La falda è contaminata, la discarica chiude e Brindisi rischia di ritrovarsi sommersa dalla spazzatura. Un paradosso per la città che paga la Tari più alta d’Italia. Non se si pensa che il capoluogo pugliese è stato colpito sabato scorso dall’arresto del sindaco Cosimo Consales, accusato di corruzione in concorso con Luca Screti, ex amministratore della Nubile, società che si occupava della biostabilizzazione dei rifiuti. Non solo: la stessa ditta ha gestito fino alla scorsa primavera anche la discarica comunale di Autigno, sequestrata la scorsa primavera in seguito a un’altra indagine che aveva rivelato l’inquinamento della falda anche in quel sito.
Da quel momento i rifiuti di venti comuni della provincia, compreso quello di Brindisi, sono finiti nella discarica di Formica Ambiente, che fa parte della galassia gestita dalle imprese di Manlio Cerroni. Almeno fino a mercoledì, quando la Provincia ha imposto la sospensione dell’autorizzazione in seguito ai rilevamenti effettuati da Arpa Puglia e ai risultati delle analisi svolte dallo stesso gestore. La conclusione è infatti identica: la falda è contaminata.
La raccolta è quindi sospesa fino a quando non verrà individuato un nuovo sito, con il concreto rischio che le strade della città vengano invase dai rifiuti nel giro di pochi giorni. L’azienda che eroga il servizio, l’Ecologica Pugliese, si è già scusata “in via anticipata dei prevedibili disagi che potrebbero essere causati dalla particolare situazione di emergenza” e ha auspicato “che le criticità delle ultime ore trovino soluzione nel breve termine e che i danni collaterali rimangano contenuti, in modo da gravare solo marginalmente sulle attività quotidiane dei brindisini”.
Una riunione ad hoc è stata convocata in Regione per cercare di tamponare la quarta emergenza rifiuti in provincia nell’ultimo anno. Criticità si erano riscontrate già a marzo, ottobre e novembre, quando una diffida del governatore Michele Emiliano aveva indotto i gestori della Formica Ambiente a riaprire la discarica, chiusa in seguito a un credito di circa 3 milioni di euro vantato dai comuni dell’Oga di Brindisi. Poi a dicembre era arrivata la chiusura del biostabilizzatore, quello al centro dell’inchiesta che ha coinvolto il sindaco, in seguito alla quale sempre Emiliano aveva disposto il conferimento dei rifiuti, anche non sottoposti a biostabilizzazione, nella discarica di Formica in deroga al quadro normativo.
Tutto parte però dal sequestro della discarica comunale di Autigno, fino al sequestro gestita dalla Nubile e dove i rifiuti brindisini dovrebbero terminare il loro ciclo. Quella di Formica è infatti solo una discarica ‘di soccorso’. Anche se Screti si è sempre difeso asserendo che i problemi del sito comunale esisterebbero “da quindici anni”, ovvero “ben prima” del suo subentro nella gestione. Ma martedì, a margine dell’assemblea regionale del Pd, Emiliano, che è anche commissario dell’Oga di Brindisi, ha affermato in maniera chiara che “l’impianto di biostabilizzazione era finto, non esisteva, e che questo aveva provocato l’inquinamento della discarica, dove il materiale, senza essere biostabilizzato, veniva sversato”.
A novembre infatti la Regione aveva stracciato il contratto con la Nubile e fatto intervenire l’Amiu, la municipalizzata del comune di Bari, per la chiusura del ciclo dei rifiuti: la situazione riscontrata sarebbe stata pessima e per questo la stessa Amiu avrebbe inoltrato una relazione alla Procura segnalando la presenza di percolato.
Cronaca
Brindisi, falda contaminata e discarica chiusa: è emergenza rifiuti, la quarta nel giro di un anno
Venti comuni della provincia conferivano nella struttura di Formica Ambiente, la cui autorizzazione è stata sospesa in seguito ai rilevamenti effettuati da Arpa Puglia. La raccolta è quindi sospesa fino a quando non verrà individuato un nuovo sito, con il concreto rischio che le strade della città vengano invase dai sacchetti nel giro di pochi giorni
La falda è contaminata, la discarica chiude e Brindisi rischia di ritrovarsi sommersa dalla spazzatura. Un paradosso per la città che paga la Tari più alta d’Italia. Non se si pensa che il capoluogo pugliese è stato colpito sabato scorso dall’arresto del sindaco Cosimo Consales, accusato di corruzione in concorso con Luca Screti, ex amministratore della Nubile, società che si occupava della biostabilizzazione dei rifiuti. Non solo: la stessa ditta ha gestito fino alla scorsa primavera anche la discarica comunale di Autigno, sequestrata la scorsa primavera in seguito a un’altra indagine che aveva rivelato l’inquinamento della falda anche in quel sito.
Da quel momento i rifiuti di venti comuni della provincia, compreso quello di Brindisi, sono finiti nella discarica di Formica Ambiente, che fa parte della galassia gestita dalle imprese di Manlio Cerroni. Almeno fino a mercoledì, quando la Provincia ha imposto la sospensione dell’autorizzazione in seguito ai rilevamenti effettuati da Arpa Puglia e ai risultati delle analisi svolte dallo stesso gestore. La conclusione è infatti identica: la falda è contaminata.
La raccolta è quindi sospesa fino a quando non verrà individuato un nuovo sito, con il concreto rischio che le strade della città vengano invase dai rifiuti nel giro di pochi giorni. L’azienda che eroga il servizio, l’Ecologica Pugliese, si è già scusata “in via anticipata dei prevedibili disagi che potrebbero essere causati dalla particolare situazione di emergenza” e ha auspicato “che le criticità delle ultime ore trovino soluzione nel breve termine e che i danni collaterali rimangano contenuti, in modo da gravare solo marginalmente sulle attività quotidiane dei brindisini”.
Una riunione ad hoc è stata convocata in Regione per cercare di tamponare la quarta emergenza rifiuti in provincia nell’ultimo anno. Criticità si erano riscontrate già a marzo, ottobre e novembre, quando una diffida del governatore Michele Emiliano aveva indotto i gestori della Formica Ambiente a riaprire la discarica, chiusa in seguito a un credito di circa 3 milioni di euro vantato dai comuni dell’Oga di Brindisi. Poi a dicembre era arrivata la chiusura del biostabilizzatore, quello al centro dell’inchiesta che ha coinvolto il sindaco, in seguito alla quale sempre Emiliano aveva disposto il conferimento dei rifiuti, anche non sottoposti a biostabilizzazione, nella discarica di Formica in deroga al quadro normativo.
Tutto parte però dal sequestro della discarica comunale di Autigno, fino al sequestro gestita dalla Nubile e dove i rifiuti brindisini dovrebbero terminare il loro ciclo. Quella di Formica è infatti solo una discarica ‘di soccorso’. Anche se Screti si è sempre difeso asserendo che i problemi del sito comunale esisterebbero “da quindici anni”, ovvero “ben prima” del suo subentro nella gestione. Ma martedì, a margine dell’assemblea regionale del Pd, Emiliano, che è anche commissario dell’Oga di Brindisi, ha affermato in maniera chiara che “l’impianto di biostabilizzazione era finto, non esisteva, e che questo aveva provocato l’inquinamento della discarica, dove il materiale, senza essere biostabilizzato, veniva sversato”.
A novembre infatti la Regione aveva stracciato il contratto con la Nubile e fatto intervenire l’Amiu, la municipalizzata del comune di Bari, per la chiusura del ciclo dei rifiuti: la situazione riscontrata sarebbe stata pessima e per questo la stessa Amiu avrebbe inoltrato una relazione alla Procura segnalando la presenza di percolato.
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Ramallah, 13 mar. (Adnkronos) - Secondo la Società dei prigionieri palestinesi e la Commissione per gli affari dei prigionieri ed ex prigionieri, almeno 25 palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane durante le ultime incursioni nella Cisgiordania occupata. Tra gli arrestati ci sono una donna e diversi ex prigionieri, si legge nella dichiarazione congiunta su Telegram. Aumentano gli arresti a Hebron, dove secondo l'agenzia di stampa Wafa oggi sono state arrestate 12 persone, tra cui 11 ex prigionieri.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink" e "come già rassicurato dal presidente Meloni ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in Senato rispondendo a una interrogazione del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - Per quel che riguarda il piano 'Italia a 1 giga', "con riferimento alle aree più remote, il governo sta valutando con Starlink e altri operatori l'ipotesi di integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti". Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo in Senato a una interrogazione del Pd.
"Nel caso specifico di Starlink, sono in corso delle interlocuzioni con alcune regioni italiane - del nord, del centro e del sud - per sperimentare la fornitura di un 'servizio space-based' rivolto ad aree remote o prive di infrastrutture terrestri. In ogni caso, si ribadisce che non sono stati firmati contratti nè sono stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink per coprire le aree più remote del territorio", ha chiarito Ciriani.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Presso la presidenza del Consiglio non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo per lo studio della concessione a Starlink della gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari italiane". Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani rispondendo al Senato a una interpellanza del Pd.
Roma, 13 mar (Adnkronos) - "Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro elemento: io da giovane sono stata vittima di violenza, ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no". Lo ha detto in aula alla Camera la deputata del M5s Anna Laura Orrico, nel dibattito sulla Pdl sulle intercettazioni e in particolare sull'emendamento sul limite all'uso delle intercettazioni stesse.
"Quando l'ho lasciato ha iniziato a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Venti anni fa non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione nè strumenti per agire -ha proseguito Orrico-. Il mio appello alla Camera è di sostenere questo emendamento, oggi gli strumenti ci sono ma non sono sufficienti. Le intercettazioni sono tra questi strumenti e nessuna donna è tutelata se non è consapevole".
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos) - "Il rapporto delle Nazioni Unite che afferma che Israele ha compiuto 'atti di genocidio' e ha trasformato la 'violenza sessuale' in un'arma come strategia di guerra non è solo ingannevolmente falso, ma rappresenta anche un nuovo, vergognoso punto basso nella depravazione morale delle Nazioni Unite". Lo ha scritto su X il parlamentare israeliano dell'opposizione Benny Gantz, aggiungendo che il rapporto diffonde "calunnie antisemite e fa il gioco di terroristi assassini".
Washington, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - Gli attacchi "sistematici" di Israele alla salute sessuale e riproduttiva a Gaza sono "atti genocidi". Lo ha affermato una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite. “La Commissione ha scoperto che le autorità israeliane hanno parzialmente distrutto la capacità dei palestinesi di Gaza – come gruppo – di avere figli, attraverso la distruzione sistematica dell’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, che corrisponde a due categorie di atti genocidi”, ha affermato l'Onu in una nota. Israele “respinge categoricamente” queste accuse, ha indicato la sua ambasciata a Ginevra (Svizzera).