Se in un Festival della canzone italiana non c’è una polemica non è un Festival vero e proprio. È stato quindi con un certo sollievo che abbiamo accolto lo screzio tra Morgan e i Bluvertigo (stavolta la dicitura è coerente visto che ha fatto tutto lui) e Elio e le Storie Tese. Oggetto della querelle, in realtà tirata un po’ su con lo sputo, è il fatto che ieri gli Elii abbiano portato Adrian Belew al Dopofestival, per una jam che ha deliziato gli spettatori ancora svegli a notte alta.
Adrian Belew, per chi non lo sapesse, è uno dei più importanti chitarristi rock di sempre, al fianco di Frank Zappa, David Bowie nella trilogia berlinese, nei Talking Heads, nei King Crimson e in altre situazioni tanto imponenti. Che i Bluvertigo siano amanti di Bowie non è un segreto, infatti stasera, dopo il Festival, suoneranno in un concerto tutto dedicato al Duca Bianco, concerto a cui hanno invitato tutti i concorrenti in gara, soprattutto Elio.
La conferenza da cui tutto questo è partito è iniziata con una frecciatina di Andy proprio al Dopofestival e la concomitanza (con tanto di invito ai cantanti) del concerto bowieano e del programma di Savino e Gialappa’s non sembra casuale. Le “colpe” del Dopofestival sarebbero quelle di non consentire a nessuno di parlare di musica. Mentre le colpe di Elio sono, in primis, la canzone del festival “un brano inutile, che non trasmette emozioni, amore” e poi questa sorta di tradimento. “Noi, a Elio, Faso e gli altri non lo avremmo mai fatto, perché siamo buoni e generosi. Loro sapevano del nostro amore e non ci hanno avvisato, lo abbiamo saputo mentre eravamo al ristorante”. Ecco che abbiamo la polemica, ora la palla passa a Elio, chissà se accetterà l’invito. “Se Elio vuole venga a cantare Bowie con noi, sempre se lo conosce” le ultime parole piccate e piccanti di Morgan.