Altro che Jobs Act, sono gli incentivi statali la vera spinta del mercato del lavoro. Nel 2015 in Italia sono infatti state fatte 1 milione e 400mila assunzioni con gli sgravi, 760mila in più rispetto al 2014. Lo si legge nell’ultimo report dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Dove si precisa che lo scorso anno si sono registrate oltre 2,4 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni: una variazione positiva di 764.000 posti stabili nell’anno. Nell’intero 2014, senza gli incentivi, il saldo dei posti stabili era stato negativo per 52.137 unità, nel 2013 era stato positivo per 34.163 addetti.
Scendendo ancor più nel dettaglio, la cifra di 764.129 nuovi contratti deriva dal saldo tra i nuovi rapporti (1.870.959), le cessazioni (1.684.911) cui vanno sommate 492.729 trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 85.352 apprendisti trasformati a tempo indeterminato. Sul totale delle trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2015, quindi il 61% ha beneficiato delle esenzioni fiscali, si tratta del 24,1% dei nuovi rapporti di lavoro complessivi. Oltre il 41% delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (senza considerare le trasformazioni da contratti a termine) fatte nel 2015, però, è stata fatta part time. La maggior parte (704.580) dei contratti part time è orizzontale (si riduce l’orario giornaliero) mentre 28.267 sono verticali e 47.667 misti.
Le assunzioni dovute agli sgravi – l’agevolazione completa sui contributi Inps per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato è triennale e ha un limite annuo di 8.060 euro – hanno registrato un prevedibile picco nel mese di dicembre, visto che la norma in questi termini valeva solo per il 2015: 272.512 unità. La retribuzione media lorda dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel 2015 è stata pari a 1.882 euro, in calo del 2% rispetto al 2014, in soldoni 39 euro in meno. Cresce invece la retribuzione media lorda delle assunzioni a termine che sale a 1.883 euro (+1,5%). Per quanto attiene le trasformazioni a tempo indeterminato, la retribuzione lorda media è stata di 1.997 euro a +5,7%.
I nuovi contratti a tempo indeterminato hanno riguardato moltissimi giovani: 119.510 sono state infatti le assunzioni degli under 24, e 178.140 quelle nella fascia di età compresa tra 25 e 29 anni, per un totale di 297.650 giovani, di cui oltre 125mila ragazze. A questo numero vanno aggiunti 88.684 apprendisti convertiti in contratti a tempo indeterminato, per un totale di 386.334 under 30 che hanno un nuovo contratto a tempo indeterminato.
Nel settore privato il numero complessivo delle assunzioni è risultato pari a 5.408.804 unità segnando una netta crescita rispetto agli anni precedenti (+11% sul 2014 e + 15% sul 2013). Confermato il boom della vendita dei voucher: nell’anno, infatti sono stati venduti oltre 115 milioni di buoni destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al 2014 (69.172.879), pari al 66,1%. L’Osservatorio sottolinea la crescita nelle Isole (+85,2%) anche se il Nord resta l’area nella quale i buoni lavoro si utilizzano di più con quasi due terzi del totale.
Lavoro & Precari
Lavoro, Inps: “Nel 2015 creati con gli sgravi 1,4 milioni di posti a tempo indeterminato, 760mila in più del 2014”
Corsa di fine anno agli incentivi che scadevano a dicembre, mese nel quale sono stati fatti 272.512 contratti a tempo indeterminato. Oltre il 41% delle nuove assunzioni dell'anno, però, è stata fatta part time
Altro che Jobs Act, sono gli incentivi statali la vera spinta del mercato del lavoro. Nel 2015 in Italia sono infatti state fatte 1 milione e 400mila assunzioni con gli sgravi, 760mila in più rispetto al 2014. Lo si legge nell’ultimo report dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps. Dove si precisa che lo scorso anno si sono registrate oltre 2,4 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e apprendisti) a fronte di 1.684.911 cessazioni: una variazione positiva di 764.000 posti stabili nell’anno. Nell’intero 2014, senza gli incentivi, il saldo dei posti stabili era stato negativo per 52.137 unità, nel 2013 era stato positivo per 34.163 addetti.
Scendendo ancor più nel dettaglio, la cifra di 764.129 nuovi contratti deriva dal saldo tra i nuovi rapporti (1.870.959), le cessazioni (1.684.911) cui vanno sommate 492.729 trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 85.352 apprendisti trasformati a tempo indeterminato. Sul totale delle trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2015, quindi il 61% ha beneficiato delle esenzioni fiscali, si tratta del 24,1% dei nuovi rapporti di lavoro complessivi. Oltre il 41% delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (senza considerare le trasformazioni da contratti a termine) fatte nel 2015, però, è stata fatta part time. La maggior parte (704.580) dei contratti part time è orizzontale (si riduce l’orario giornaliero) mentre 28.267 sono verticali e 47.667 misti.
Le assunzioni dovute agli sgravi – l’agevolazione completa sui contributi Inps per le assunzioni e le trasformazioni a tempo indeterminato è triennale e ha un limite annuo di 8.060 euro – hanno registrato un prevedibile picco nel mese di dicembre, visto che la norma in questi termini valeva solo per il 2015: 272.512 unità. La retribuzione media lorda dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato attivati nel 2015 è stata pari a 1.882 euro, in calo del 2% rispetto al 2014, in soldoni 39 euro in meno. Cresce invece la retribuzione media lorda delle assunzioni a termine che sale a 1.883 euro (+1,5%). Per quanto attiene le trasformazioni a tempo indeterminato, la retribuzione lorda media è stata di 1.997 euro a +5,7%.
I nuovi contratti a tempo indeterminato hanno riguardato moltissimi giovani: 119.510 sono state infatti le assunzioni degli under 24, e 178.140 quelle nella fascia di età compresa tra 25 e 29 anni, per un totale di 297.650 giovani, di cui oltre 125mila ragazze. A questo numero vanno aggiunti 88.684 apprendisti convertiti in contratti a tempo indeterminato, per un totale di 386.334 under 30 che hanno un nuovo contratto a tempo indeterminato.
Nel settore privato il numero complessivo delle assunzioni è risultato pari a 5.408.804 unità segnando una netta crescita rispetto agli anni precedenti (+11% sul 2014 e + 15% sul 2013). Confermato il boom della vendita dei voucher: nell’anno, infatti sono stati venduti oltre 115 milioni di buoni destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al 2014 (69.172.879), pari al 66,1%. L’Osservatorio sottolinea la crescita nelle Isole (+85,2%) anche se il Nord resta l’area nella quale i buoni lavoro si utilizzano di più con quasi due terzi del totale.
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Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Grazie Fulco per aver insegnato a intere generazioni la cura e la conservazione della natura. Fondatore del WWF, parlamentare, sempre attento a portare fuori dai recinti l'ambientalismo convinto che doveva vivere soprattutto nella società e nei comportamenti individuali e collettivo per cambiare anche la politica. In un mondo in grave crisi climatica la Sua saggezza e conoscenza divulgativa ci mancherà molto". Lo dice Paolo Cento, già parlamentare dei Verdi e direttore della rivista ambientalista 'Articolo 9'.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Giorgia Meloni non ha nulla da dire sulle parole dell’inviato speciale di Trump?". Lo scrive sui social al deputato di Iv Maria Elena Boschi, rilanciando il colloquio di Paolo Zampolli con il Foglio.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - A sedici anni dall'ultima presenza di un Capo dello Stato, in quel caso Giorgio Napolitano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna in Giappone per una visita ufficiale in programma da lunedì 3 a domenica 9 marzo. Un appuntamento che suggella una fase di svolta nei rapporti tra l'Italia e il Paese del Sol Levante, visto che l'entrata in vigore nel 2023 del Partenariato strategico e il successivo Piano di azione siglato tra i rispettivi Governi l'estate scorsa in occasione del G7 a Borgo Egnazia segnano l'avvio di un rapporto caratterizzato da un nuovo dinamismo, che si preannuncia foriero di conseguenze positive e di prospettive da esplorare, che vanno ad inserirsi in una già collaudata comunanza di vedute e di interessi sul piano politico ed economico.
Basti pensare all'attenzione sempre crescente dell'Italia per le problematiche del Sud-est asiatico, con l'intensificazione di un dialogo a livello Nato e tra Unione europea e Giappone, per il quale il partenariato con gli Stati Uniti rappresenta un pilastro fondamentale, anche per la stabilità dell'Indo-pacifico. Con la necessità per il Paese del Sol Levante di trovare un equilibrio nei rapporti con la Cina, tra tensioni di carattere geopolitico da governare e interessi commerciali da salvaguardare.
Le circa 150 nostre aziende che operano in Giappone e le circa 380 giapponesi che sono nel nostro Paese, il Business-Forum in programma a Roma il prossimo 13 maggio, con la partecipazione di circa 200 imprese nipponiche e italiane, sono invece la dimostrazione di quanto sia rilevante e in crescita la partnership economica, che oltre alla presenza italiana nei tradizionali settori del design, della moda e dell'agroalimentare vede aumentare la collaborazione sul piano industriale e tecnologico. Si inserisce proprio in questo contesto il progetto Gcap per il caccia di sesta generazione basato sulla collaborazione tra Italia, Giappone e Regno Unito.
Si svilupperà quindi lungo questa direttrice il programma della visita di Mattarella, con impegni di carattere istituzionale, economico e culturale. Lunedì 3 marzo alle 19 ora locale (8 ore avanti il fuso orario rispetto all'Italia dove quindi saranno le 11), il Capo dello Stato vedrà a Tokyo la comunità italiana. Poi martedì l'incontro con l'imperatore Naruhito e l'imperatrice Masako e i colloqui con gli speaker, rispettivamente, della Camera dei Rappresentanti e della Camera dei Consiglieri. Quindi il concerto del tenore Vittorio Grigolo, offerto dall'Italia alla presenza dei rappresentanti della Casa imperiale.
Mercoledì 5 alle 11 (le 3 di notte in Italia) è previsto un confronto del presidente della Repubblica con rappresentanti della Confindustria giapponese ed esponenti dell'imprenditoria italiana, mentre alle 18 Mattarella vedrà il premier giapponese, Shigeru Ishiba.
Nelle giornate di giovedì e venerdì il Capo dello Stato sarà invece a Kyoto, dove sono in programma appuntamenti di carattere artistico e culturale e l'incontro con i nostri connazionali. Particolarmente significativa, anche per i risvolti legati alla attuale e delicata situazione internazionale, l'ultima tappa a Hiroshima, prevista sabato 8 marzo, con la visita al Museo della Pace e l'incontro con l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari e con l'organizzazione Nihon Hidankyo, impegnata per l'abolizione delle armi nucleari e insignita lo scorso anno del Premio Nobel per la pace. Domenica 9 il rientro a Roma.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Mentre la vigilanza resta bloccata dal ricatto della maggioranza, gli ascolti della Rai continuano a precipitare, soprattutto nel settore dell’informazione, dove assistiamo a una vera e propria desertificazione. Un tempo i programmi di approfondimento erano punti di riferimento, oggi vengono sistematicamente penalizzati da scelte di palinsesto incomprensibili". Lo dicono i parlamentari del M5s della commissione di Vigilanza Rai.
"Un esempio? Fiction di grande successo, capaci di catalizzare milioni di spettatori, vengono mandate in onda in diretta concorrenza con trasmissioni storiche d’informazione. È successo con Rocco Schiavone contro Chi l’ha visto?, e si ripete con Imma Tataranni opposta a Report -proseguono-. Chi ha interesse a sabotare l’informazione di qualità? Come se non bastasse, la Rai autorizza con leggerezza la partecipazione di suoi volti di punta sulle reti concorrenti, depotenziando i propri programmi".
"Domani sera, Stefano De Martino sarà ospite di Fabio Fazio: un conduttore che già raccoglie ottimi ascolti, ha bisogno di fare promozione sul Nove? Ma a chi serve davvero questa ospitata, a De Martino o a Fazio? È solo una coincidenza che entrambi abbiano lo stesso agente? Di certo, non si può pensare di premiare chi è responsabile di tutto questo affidandogli la supergestione dei palinsesti. Per salvare la Rai serve competenza, non amichettismo", concludono gli esponenti M5s.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Tra l’invasore Putin e il bullo Trump, noi stiamo con Zelensky, con l’Ucraina e con l’Unione europea, ormai unico argine al neocolonialismo e al neo imperialismo di Usa e Russia. Per questo +Europa parteciperà alle piazze per l’Ucraina che si stanno organizzando in tutta Italia, comprese quelle di oggi a Milano davanti al consolato USA e di domani in piazza dei Mercanti, così come a Roma in Piazza Santi Apostoli sempre domani. Non possiamo più stare a guardare. È il momento che tutti coloro che credono nell’Europa Unita e nella democrazia si schierino dalla parte di Kiev, dell’Europa, dei diritti e della libertà”. Lo annuncia il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Apprezzabile la manifestazione in favore dell’Ucraina, domani pomeriggio. Ridicolo però che venga da Carlo Calenda, che ha distrutto il progetto Stati Uniti d’Europa non aderendo alla lista e regalando posti al parlamento europeo ai sovranisti filo Putin". Lo scrive sui social il senatore di Iv Ivan Scalfarotto.
Roma, 1 mar (Adnkronos) - "Le immagini di ieri dallo Studio ovale hanno sconvolto il mondo. Siamo in una situazione internazionale senza precedenti e il comunicato della premier Meloni, giunto ben ultimo dopo altri leader europei, non fa chiarezza sulla posizione dell’Italia". Lo dicono Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd alla Camera e al Senato.
"Meloni deve spiegare al paese se ha intenzione di abbandonare l’Ucraina al suo destino, se pensa di distinguersi dal resto dell’Europa e come intende rispondere all’arroganza degli Stati Uniti e di Trump. Non può continuare a nascondersi e a scansare la questione di fondo: dove colloca l’Italia nel mondo in questo drammatico frangente. Basta video e comunicazioni tardive, venga in Parlamento già prima del vertice europeo straordinario del 6 marzo", aggiungono Braga e Boccia.