Scacco matto alle pensioni dopate dei sindacalisti. A minacciarlo una pattuglia di parlamentari che hanno sottoscritto la proposta di legge di Vincenza Labriola del gruppo Misto della Camera sull’istituzione di una Commissione d’inchiesta: l’obiettivo è fare luce sui trattamenti pensionistici maggiorati che spettano a quei lavoratori che, anche se per brevissimi periodi, sono stati chiamati a ricoprire cariche sindacali. Nel mirino l’abuso di una norma del 1996 più volte finita al centro di inchieste giudiziarie, l’ultima – a novembre – della procura di Brescia che ha contestato a dieci persone il reato di truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita aggravata: poco prima di andare in pensione si facevano distaccare presso il sindacato maturando il diritto a percepire, al momento della messa al riposo dal servizio, una quota integrativa nettamente superiore a quella a cui avrebbero avuto diritto se non fosse avvenuto il distacco.
BULLONI PENSIONISTICI “Secondo i dati forniti dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, i sindacalisti che hanno usufruito della legge 564 del ‘96 sono stati 17.319, ma l’Inps non è in grado di rilevarne il costo”, spiega a ilfattoquotidiano.it, Vincenza Labriola che fa parte della commissione Lavoro di Montecitorio, chiamata in causa in questi giorni da un altro dibattito, quello legato all’intenzione del governo di stringere i bulloni sulle pensioni di reversibilità. “Sembra che in Italia a pagare debbano essere sempre gli stessi, anche perché ogni volta che invece proviamo ad affrontare le questioni come quelle delle pensioni d’oro ci scontriamo con un muro. Allora bisogna andare almeno a scoprire illeciti e abusi”, spiega la parlamentare che ha avuto l’idea di istituire una Commissione d’inchiesta che possa imporre agli enti interessati di fornire tutti i dati utili a ricostruire il sistema.
RICCO ASSEGNO Un sistema che, per la verità, ha mostrato in più occasioni un alto grado di opacità. “Incrociando i dati in possesso dell’Inps con i bilanci delle varie sigle sindacali si arriva a scovare le truffe. Se una sigla sindacale ha un bilancio annuale di 60 mila euro, come fa a versare contributi per 100?”, dice Labriola riferendosi alle inchieste giudiziarie che hanno svelato il meccanismo truffaldino dei versamenti volontari effettuati dagli stessi lavoratori, una volta in distacco sindacale, alle casse del sindacato. Che poi, per un pari importo, il sindacato riversava per far ottenere a quegli stessi lavoratori una pensione più ricca. “Così facendo è sufficiente lavorare nel sindacato pochi mesi, o anche soltanto uno, per poi avere accesso per il resto della vita ad una pensione calcolata sugli ultimi stipendi che con questo sistema risultano più alti: ma le pensioni dei sindacalisti pesano sulle spalle dell’Inps e quindi della collettività. E la politica non può far finta di non vedere e di non sentire”.
SIGLE IN LISTA Ma l’obiettivo non è solo questo, come si legge chiaramente nell’articolato della proposta: tra i compiti della Commissione d’inchiesta c’è infatti un nodo che da sempre è vissuto come fumo negli occhi dai sindacati. In diciotto mesi l’organo parlamentare di cui si chiede l’istituzione sarebbe infatti chiamato a redigere una lista di tutti i sindacati individuandone, a livello nazionale, le sedi centrali e periferiche. E ancora: compito prioritario della Commissione d’inchiesta, che si potrà avvalere dell’ausilio della Guardia di Finanza, sarà quello di verificarne le entrate e l’entità dei contributi versati all’Istituto nazionale della previdenza sociale e verificarne i bilanci procedendo anche all’esame dei dati relativi ai pensionamenti effettuati ai sensi della legge 564 del 1996. “Credo che questa proposta di legge possa dare al governo anche la possibilità di mettere mano a una materia complessa: in Italia non sappiamo quante sigle sindacali abbiamo e questo si traduce in alcuni casi in abusi come quelli legati alla legge 564. Capire chi realmente tutela i lavoratori e non sfrutti invece il proprio ruolo, potrebbe aprire un dibattito serio sulla rappresentanza sindacale. Il Governo su alcuni temi non deve cambiare verso ma deve fare una vera e propria rivoluzione, o almeno questo è quello che spero”. Quanti parlamentari hanno firmato la sua proposta? Finora una decina, “ma presto – dice la deputata – molti altri la sottoscriveranno. E poi ci sono alcuni colleghi che la firmeranno solo virtualmente, perché pur condividendo la battaglia si ritrovano ad avere amici nel sindacato”. E, quindi, preferiscono astenersi.
Camera
Previdenza d’oro: chiesta alla Camera commissione d’inchiesta sulle pensioni maggiorate dei sindacalisti
A sollecitarla è la deputata Labriola (gruppo Misto). Che vuole fare luce sui bilanci delle organizzazioni dei lavoratori. Ma soprattutto desidera chiarezza sui trattamenti pensionistici dopati che vanno a coloro che sono stati chiamati a ricoprire cariche sindacali. Anche se per brevissimi periodi. Nel mirino l’abuso di una norma del 1996. Più volte finita al centro di inchieste giudiziarie
Scacco matto alle pensioni dopate dei sindacalisti. A minacciarlo una pattuglia di parlamentari che hanno sottoscritto la proposta di legge di Vincenza Labriola del gruppo Misto della Camera sull’istituzione di una Commissione d’inchiesta: l’obiettivo è fare luce sui trattamenti pensionistici maggiorati che spettano a quei lavoratori che, anche se per brevissimi periodi, sono stati chiamati a ricoprire cariche sindacali. Nel mirino l’abuso di una norma del 1996 più volte finita al centro di inchieste giudiziarie, l’ultima – a novembre – della procura di Brescia che ha contestato a dieci persone il reato di truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita aggravata: poco prima di andare in pensione si facevano distaccare presso il sindacato maturando il diritto a percepire, al momento della messa al riposo dal servizio, una quota integrativa nettamente superiore a quella a cui avrebbero avuto diritto se non fosse avvenuto il distacco.
BULLONI PENSIONISTICI “Secondo i dati forniti dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, i sindacalisti che hanno usufruito della legge 564 del ‘96 sono stati 17.319, ma l’Inps non è in grado di rilevarne il costo”, spiega a ilfattoquotidiano.it, Vincenza Labriola che fa parte della commissione Lavoro di Montecitorio, chiamata in causa in questi giorni da un altro dibattito, quello legato all’intenzione del governo di stringere i bulloni sulle pensioni di reversibilità. “Sembra che in Italia a pagare debbano essere sempre gli stessi, anche perché ogni volta che invece proviamo ad affrontare le questioni come quelle delle pensioni d’oro ci scontriamo con un muro. Allora bisogna andare almeno a scoprire illeciti e abusi”, spiega la parlamentare che ha avuto l’idea di istituire una Commissione d’inchiesta che possa imporre agli enti interessati di fornire tutti i dati utili a ricostruire il sistema.
RICCO ASSEGNO Un sistema che, per la verità, ha mostrato in più occasioni un alto grado di opacità. “Incrociando i dati in possesso dell’Inps con i bilanci delle varie sigle sindacali si arriva a scovare le truffe. Se una sigla sindacale ha un bilancio annuale di 60 mila euro, come fa a versare contributi per 100?”, dice Labriola riferendosi alle inchieste giudiziarie che hanno svelato il meccanismo truffaldino dei versamenti volontari effettuati dagli stessi lavoratori, una volta in distacco sindacale, alle casse del sindacato. Che poi, per un pari importo, il sindacato riversava per far ottenere a quegli stessi lavoratori una pensione più ricca. “Così facendo è sufficiente lavorare nel sindacato pochi mesi, o anche soltanto uno, per poi avere accesso per il resto della vita ad una pensione calcolata sugli ultimi stipendi che con questo sistema risultano più alti: ma le pensioni dei sindacalisti pesano sulle spalle dell’Inps e quindi della collettività. E la politica non può far finta di non vedere e di non sentire”.
SIGLE IN LISTA Ma l’obiettivo non è solo questo, come si legge chiaramente nell’articolato della proposta: tra i compiti della Commissione d’inchiesta c’è infatti un nodo che da sempre è vissuto come fumo negli occhi dai sindacati. In diciotto mesi l’organo parlamentare di cui si chiede l’istituzione sarebbe infatti chiamato a redigere una lista di tutti i sindacati individuandone, a livello nazionale, le sedi centrali e periferiche. E ancora: compito prioritario della Commissione d’inchiesta, che si potrà avvalere dell’ausilio della Guardia di Finanza, sarà quello di verificarne le entrate e l’entità dei contributi versati all’Istituto nazionale della previdenza sociale e verificarne i bilanci procedendo anche all’esame dei dati relativi ai pensionamenti effettuati ai sensi della legge 564 del 1996. “Credo che questa proposta di legge possa dare al governo anche la possibilità di mettere mano a una materia complessa: in Italia non sappiamo quante sigle sindacali abbiamo e questo si traduce in alcuni casi in abusi come quelli legati alla legge 564. Capire chi realmente tutela i lavoratori e non sfrutti invece il proprio ruolo, potrebbe aprire un dibattito serio sulla rappresentanza sindacale. Il Governo su alcuni temi non deve cambiare verso ma deve fare una vera e propria rivoluzione, o almeno questo è quello che spero”. Quanti parlamentari hanno firmato la sua proposta? Finora una decina, “ma presto – dice la deputata – molti altri la sottoscriveranno. E poi ci sono alcuni colleghi che la firmeranno solo virtualmente, perché pur condividendo la battaglia si ritrovano ad avere amici nel sindacato”. E, quindi, preferiscono astenersi.
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Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il Cremlino giudica "del tutto comprensibile" la reazione ostile del presidente americano Donald Trump nei confronti del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, descritto mercoledì scorso come un "dittatore".
"Zelensky fa affermazioni errate sui capi di Stato, lo ha fatto più volte", ha accusato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. "Nessun presidente tollererebbe questo tipo di trattamento. Questa reazione è quindi del tutto comprensibile", ha detto. Volodymyr Zelensky aveva affermato che il presidente americano viveva in uno "spazio di disinformazione" russo dopo che Donald Trump aveva accusato l’Ucraina di essere responsabile del conflitto innescato da Mosca il 24 febbraio 2022.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - La deputata democratica israeliana Naama Lazimi sostiene che il figlio del primo ministro Benjamin Netanyahu sia stato “esiliato” all’estero dopo aver picchiato il padre. La parlamentare dell'opposizione ha rilasciato questa dichiarazione durante una riunione della Commissione Finanze della Knesset, mentre poneva domande sul finanziamento della visita di di Sara Netanyahu negli Stati Uniti e sui costi annuali della sicurezza per Yair Netanyahu, che vive a Miami.
"Vorrei chiedere se questa cifra è ancora in bilancio e se c'è ancora l'intenzione di finanziare la permanenza di Yair Netanyahu perché ha colpito il primo ministro ed è stato costretto ad andare all'estero perché ha danneggiato un simbolo del governo", ha domandato la parlamentare.
Il partito Likud di Netanyahu ha risposto che le affermazioni della Lazimi sono "una menzogna spregevole, un nuovo punto basso verso il fondo della fogna della sinistra", aggiungendo che chiunque ripeterà tale affermazione verrà citato in giudizio. "Naama Lazimi dovrebbe essere privata della sua immunità e del suo stipendio, così come chiunque ripeta questa spregevole menzogna verrà querelato".
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l'attuazione della loro volontà politica". Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov in un'intervista alla televisione, parlando della fermezza degli Stati Uniti nei confronti di Kiev e sulle dichiarazioni ostili di Trump nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Resterà per sempre il cantante di "Bandiera gialla", canzone simbolo della musica leggera degli anni '60: Gianni Pettenati è morto nella sua casa di Albenga (Savona) all'età di 79 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato con un post sui social dalla figlia Maria Laura: "Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l'amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l'adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata".
Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Gianni Pettenati debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966, accompagnato dallo stesso gruppo, incide il suo primo 45 giri, una cover di "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan intitolata "Come una pietra che rotola", seguita da quello che rimane il suo maggiore successo "Bandiera gialla", versione italiana di "The pied piper" incisa lo stesso anno da Patty Pravo (in lingua originale, come lato B del singolo "Ragazzo Triste" per la promozione del locale Piper Club di Roma, diventando il brano simbolo della famosa discoteca), diventata un evergreen, immancabile quando si gioca al karaoke o nelle serate revival nelle discoteche e nelle feste. Il 45 giri successivo, nuovamente con gli Juniors, è "Il superuomo" (cover di "Sunshine superman" di Donovan), mentre sul lato B del disco compare "Puoi farmi piangere" (cover di "I put a spell on you" di Screamin' Jay Hawkins, incisa con l'arrangiamento della versione di Alan Price), con il testo italiano di Mogol. Sempre nel 1967 Pettenati partecipa al Festival di Sanremo con "La rivoluzione", a Un disco per l'estate con "Io credo in te", al Cantagiro con "Un cavallo e una testa" (scritta da Paolo Conte) e a Scala Reale sul Canale Nazionale della Rai in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.
Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con "La tramontana", brano molto fortunato che il cantante piacentino ha sempre riproposto nei suoi concerti. Seguono altri successi come "Caldo caldo", "Cin cin", "I tuoi capricci" e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana. Critico musicale, Pettenati è autore di diversi libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui "Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane" (Ricordi, con Red Ronnie); "Gli anni '60 in America" (Edizioni Virgilio); "Mina come sono" (Edizioni Virgilio); "Io Renato Zero" (Edizioni Virgilio); "Alice se ne va" (Edizioni Asefi). Nel 2018 era stata concessa a Pettenati la legge Bacchelli che prevede un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità. (di Paolo Martini)
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti della polizia municipale.
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così posso dire. Una missione tanto difficile quanto onorevole - difendere la Russia - è stata posta sulle nostre e vostre spalle unite". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai soldati che hanno combattuto in Ucraina, durante una cerimonia organizzata al Cremlino in occasione della Giornata dei Difensori della Patria.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato l'unità degli Stati Uniti e dell'Europa per giungere a una "pace duratura", alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa e sulla scia della svolta favorevole a Mosca presa da Donald Trump.
"Dobbiamo fare del nostro meglio per una pace duratura e giusta per l'Ucraina. Ciò è possibile con l'unità di tutti i partner: ci vuole la forza di tutta l'Europa, la forza dell'America, la forza di tutti coloro che vogliono una pace duratura", ha scritto Zelensky su Telegram.