In attesa di sapere quello che avverrà sul ddl Cirinnà con il Pd spaccato sulla questione stepchild adption si apre una via non “parlamentare” per le adozioni per le coppie dello stesso sesso. Sono state già diverse le sentenze che hanno riconosciuto questo diritto. Nel 2013 la Cassazione aveva stabilito che un bambino “può crescere bene” in una famiglia gay.
Ed è proprio dagli atti di uno di questi procedimenti che emerge un parere dell’Avvocatura generale dello Stato che, per conto del governo, sì è costituita davanti alla Corte Costituzionale affermando, in sostanza, che la stepchild è già consentita pure senza una nuova legge, per via giurisprudenziale. Il riferimento è in merito al giudizio di legittimità che la Consulta deve esprimere su alcune norme del 1983 (richiamate dal tribunale di Bologna), per decidere sull’adozione da parte di una coppia di spose americane. Era stato il Tribunale per i minorenni a sollevare la questione di legittimità costituzionale. Il tribunale chiedeva ai giudici “come tutelare in Italia il figlio di una famiglia omogenitoriale formatasi all’estero”.
Nel documento, redatto esattamente un anno fa, l’Avvocatura (che pure chiede alla Consulta di rigettare il ricorso in quanto il tribunale di Bologna avrebbe trascurato un’altra norma utilizzabile, quella che prevede adozioni in casi particolari), cita recenti pronunce della Corte di Cassazione e anche un precedente, sempre favorevole all’adozione, della stessa Consulta. Senza dimenticare che nell’aprile del 2013 il presidente aveva sollecitato la politica a occuparsene, riconoscendo i diritti delle coppie gay. E i giudici proprio mercoledì, quando riprenderà la discussione della legge in Senato, dovrebbero riunirsi in camera di consiglio per decidere.
La questione potrebbe essere dirimente soprattutto per quanti sostengono la possibilità di evitare il voto sull’articolo 5 del ddl con uno stralcio. Tant’è che i cattolici sono in rivolta. “Io credo che ormai bisognerà votare sull’emendamento, a meno che non si riesca a trovare un punto di caduta”, avverte il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che rilancia: “Rendere l’utero in affitto un reato universale, legarlo a una norma penale e poi porre la sanzione e il divieto di adottabilità per il partner”. Anche il ministro degli Interni, Angelino Alfano, attacca: “Diciamo di no ad una fotocopia truffaldina del matrimonio e diciamo di no anche alle adozioni perché riteniamo che ogni bambino abbia il diritto di avere un papà ed una mamma”.
Ma è sull’Avvocatura che si scatenano ora le proteste. “La sconcertante memoria conferma senza dubbi che sul ddl Cirinnà il governo si è impegnato fino in fondo, senza avere però l’onestà di metterci la faccia”, si infuria la parlamentare di Idea Eugenia Roccella e con lei si dice “sconcertato” anche Gaetano Quagliariello che esige un immediato chiarimento del governo, prima del doppio appuntamento di mercoledì: in caso contrario non “sarà stata la svista di un avvocato dello Stato ma un atto politico che evidentemente cambia la posizione del governo”.
La carica dei cattolici del centrodestra parte: “Questi sedicenti avvocati dello Stato vanno radiati. Li denunceremo in tutte le sedi professionali e legali per attentato alla Costituzione e alle leggi”, minaccia il senatore di Fi Maurizio Gasparri che attacca anche Alfano: “faccia capire se condivide questo mandato governativo”. Il senatore di Idea, Carlo Giovanardi, grida addirittura all’”atto eversivo”. “E’ incredibile che il Governo, che formalmente si è rimesso all’Aula, schieri l’Avvocatura con rozze e infondate considerazioni sociologiche, tentando di sdoganare di fatto l’immonda pratica dell’utero in affitto. Chiediamo l’immediato ritiro di questa provocatoria memoria e vogliamo sapere se questa decisione è stata orientata dal sottosegretario Ivan Scalfarotto e deliberata in Cdm, con il consenso della maggioranza, Ncd, Udc e Scelta Civica compresi”.
Diritti
Unioni civili, stepchild adoption spunta parere dell’Avvocatura dello Stato: è già consentita. Mercoledì decide Consulta
In attesa di sapere quello che avverrà sul ddl Cirinnà con il Pd spaccato sulla questione si apre una via non "parlamentare" per le adozioni per le coppie dello stesso sesso. Ma i parlamentari cattolici sono in rivolta
In attesa di sapere quello che avverrà sul ddl Cirinnà con il Pd spaccato sulla questione stepchild adption si apre una via non “parlamentare” per le adozioni per le coppie dello stesso sesso. Sono state già diverse le sentenze che hanno riconosciuto questo diritto. Nel 2013 la Cassazione aveva stabilito che un bambino “può crescere bene” in una famiglia gay.
Ed è proprio dagli atti di uno di questi procedimenti che emerge un parere dell’Avvocatura generale dello Stato che, per conto del governo, sì è costituita davanti alla Corte Costituzionale affermando, in sostanza, che la stepchild è già consentita pure senza una nuova legge, per via giurisprudenziale. Il riferimento è in merito al giudizio di legittimità che la Consulta deve esprimere su alcune norme del 1983 (richiamate dal tribunale di Bologna), per decidere sull’adozione da parte di una coppia di spose americane. Era stato il Tribunale per i minorenni a sollevare la questione di legittimità costituzionale. Il tribunale chiedeva ai giudici “come tutelare in Italia il figlio di una famiglia omogenitoriale formatasi all’estero”.
Nel documento, redatto esattamente un anno fa, l’Avvocatura (che pure chiede alla Consulta di rigettare il ricorso in quanto il tribunale di Bologna avrebbe trascurato un’altra norma utilizzabile, quella che prevede adozioni in casi particolari), cita recenti pronunce della Corte di Cassazione e anche un precedente, sempre favorevole all’adozione, della stessa Consulta. Senza dimenticare che nell’aprile del 2013 il presidente aveva sollecitato la politica a occuparsene, riconoscendo i diritti delle coppie gay. E i giudici proprio mercoledì, quando riprenderà la discussione della legge in Senato, dovrebbero riunirsi in camera di consiglio per decidere.
La questione potrebbe essere dirimente soprattutto per quanti sostengono la possibilità di evitare il voto sull’articolo 5 del ddl con uno stralcio. Tant’è che i cattolici sono in rivolta. “Io credo che ormai bisognerà votare sull’emendamento, a meno che non si riesca a trovare un punto di caduta”, avverte il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che rilancia: “Rendere l’utero in affitto un reato universale, legarlo a una norma penale e poi porre la sanzione e il divieto di adottabilità per il partner”. Anche il ministro degli Interni, Angelino Alfano, attacca: “Diciamo di no ad una fotocopia truffaldina del matrimonio e diciamo di no anche alle adozioni perché riteniamo che ogni bambino abbia il diritto di avere un papà ed una mamma”.
Ma è sull’Avvocatura che si scatenano ora le proteste. “La sconcertante memoria conferma senza dubbi che sul ddl Cirinnà il governo si è impegnato fino in fondo, senza avere però l’onestà di metterci la faccia”, si infuria la parlamentare di Idea Eugenia Roccella e con lei si dice “sconcertato” anche Gaetano Quagliariello che esige un immediato chiarimento del governo, prima del doppio appuntamento di mercoledì: in caso contrario non “sarà stata la svista di un avvocato dello Stato ma un atto politico che evidentemente cambia la posizione del governo”.
La carica dei cattolici del centrodestra parte: “Questi sedicenti avvocati dello Stato vanno radiati. Li denunceremo in tutte le sedi professionali e legali per attentato alla Costituzione e alle leggi”, minaccia il senatore di Fi Maurizio Gasparri che attacca anche Alfano: “faccia capire se condivide questo mandato governativo”. Il senatore di Idea, Carlo Giovanardi, grida addirittura all’”atto eversivo”. “E’ incredibile che il Governo, che formalmente si è rimesso all’Aula, schieri l’Avvocatura con rozze e infondate considerazioni sociologiche, tentando di sdoganare di fatto l’immonda pratica dell’utero in affitto. Chiediamo l’immediato ritiro di questa provocatoria memoria e vogliamo sapere se questa decisione è stata orientata dal sottosegretario Ivan Scalfarotto e deliberata in Cdm, con il consenso della maggioranza, Ncd, Udc e Scelta Civica compresi”.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.