Roma, 2 apr. (Adnkronos Salute) - Un'opera d'arte può aiutare i pazienti colpiti da malattie anche gravi come i tumori o le patologie degenerative. Fa sentire meglio un malato in quanto stimola le stesse aree celebrali del rivedere una persona amata. Andare per mostre ed eventi, ascoltare concerti, guardare un film o seguire uno spettacolo teatrale può rallentare l'invecchiamento e l'insorgere problemi di salute. Un principio sostenuto da evidenze scientifiche prodotte dalla ricerca e che ora sarà sfruttato da 'Arte e Salute'. E' un nuovo progetto triennale promosso da un Comitato di 4 responsabili scientifici: Lorella Congiunti, Rodolfo Papa, Paolo Persichetti e Antonio Russo. Prevede una serie di iniziative e viene presentato oggi in conferenza stampa a Roma alla Camera. Obiettivo: creare una nuova e più consapevole integrazione tra arte e cure mediche fra i diversi esperti. Intende anche migliorare la qualità di vita e il benessere di pazienti, caregiver e operatori sanitari attraverso l'arte visiva negli ambienti ospedalieri. Roma sarà la prima città coinvolta nel progetto. Nei prossimi mesi diventerà un laboratorio in cui sperimentare iniziative che potranno in seguito essere 'esportate' in altre zone del nostro Paese.
"Un'opera d'arte figurativa in ambiente ospedaliero o in ambulatorio medico mette a proprio agio il paziente - afferma Antonio Russo, professore ordinario di oncologia medica Università di Palermo e presidente del Collegio degli oncologi medici universitari (Comu) - Può ridurre l'ansia, migliorare la comunicazione medico-malato e aumentare il senso di soddisfazione del personale medico-sanitario. Tutto ciò determina un miglioramento dell'efficacia terapeutica e farmacologica, per esempio nel trattamento di diverse neoplasie. Il cancro è un gruppo di malattie che spesso siamo in grado di cronicizzare e colpisce oltre 3,7 milioni di persone nel nostro Paese. E' una quota davvero rilevante della popolazione italiana". "Vogliamo creare per loro luoghi di cura più sostenibili e contesti più 'umani' per chi deve frequentarli per periodi più o meno lunghi - prosegue Lorella Congiunti, ordinario di metafisica presso la Pontificia Università Urbaniana Roma - Lo stesso vale per i lavoratori e le lavoratrici della sanità italiana, che spesso devono svolgere le loro mansioni in contesti difficili. Grazie all'introduzione di opere d'arte è possibile migliorare un ospedale. Anche la tecnologia ci sarà di aiuto nello svolgere quest'opera di abbellimento delle strutture sanitarie".
Nelle prossime settimane saranno selezionate, a partire dalla città di Roma, sedi ospedaliere e museali. Nelle strutture sanitarie scelte si procederà all'installazione di monitor video nei reparti di Oncologia, in quelli dove si effettuano le dialisi e nei Day hospital. Verranno poi programmate riprese all'interno di musei e gallerie d'arte e saranno realizzati video con immagini di opere d'arte, filmati, documentari, riprese di cicli pittorici, musica e documentari culturali-storici-artistici. I monitor verranno così trasformati in 'quadri digitali' in cui tutti potranno guardare bellezze appartenenti all'immenso patrimonio della città eterna. Inoltre, in zone ospedaliere adeguate si organizzeranno esposizioni e piccole mostre di opere artistiche che potranno essere ammirate da pazienti, familiari e operatori sanitari. Infine saranno organizzate visite a musei e avviate campagne di sensibilizzazione e prevenzione della salute.
"I principi alla base del progetto sono l'umanizzazione degli ambienti ospedalieri e la cura della persona e non solo della patologia - aggiunge Paolo Persichetti, ordinario di chirurgia plastica, Università Campus Bio-Medico di Roma - In alcune nazioni è addirittura già prevista la 'prescrizione museale' per migliorare la propria condizione di salute psico-fisica". "La 'bellezza che cura' deve diventare una realtà nel nostro Paese che può vantare un patrimonio artistico-culturale straordinario e senza uguali nel mondo - dice Rodolfo Papa, ordinario alla Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon di Roma - Abbiamo questo immenso privilegio che possiamo sfruttare a beneficio di milioni di persone. Non a caso abbiamo scelto proprio Roma, la città dell'arte e della bellezza per antonomasia, come luogo dove avviare il progetto".
Durante l'intero progetto nei reparti ospedalieri prescelti sarà diffuso un questionario tra i partecipanti. Verranno raccolti dati che saranno poi analizzati in uno studio medico-scientifico condotto da un team multidisciplinare. "Plaudiamo alla nuova iniziativa Arte e Salute - dichiara Andrea Di Giuseppe, presidente del Comitato permanente sul Commercio internazionale e membro della Commissione Esteri della Camera dei deputati - E' un progetto innovativo che intende unire scienza a cultura e metterle al servizio dell'intera società. Non si basa su concetti astratti o velleitarie suggestioni, ma su un solido razionale scientifico che i nostri esperti intendono esplorare e approfondire". "Rappresenta infine un'importante occasione per promuovere ulteriormente, sia dentro che fuori Italia, le bellezze artistiche delle nostre splendide città - conclude Federico Mollicone, presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera - L'arte e la cultura italiana entreranno così in un contesto insolito come quello ospedaliero e potranno aiutare persone in difficoltà".
Dopo la prima fase 'romana' del progetto, si prevede l'installazione e la donazione di opere pittoriche in alcuni ospedali italiani. In occasione di ciascuna annualità, verrà realizzata un'opera d'arte dal maestro Rodolfo Papa che sarà collocata presso la sede ospedaliera eletta. L'intera iniziativa avrà una forte copertura mediatica anche grazie a un'intensa attività sui principali social.