La televisione, quando fa la televisione, e cioè quando ti fa vedere qualcosa che accade lì per lì (lo scorrere tecnico del palinsesto, una chiacchierata cooperativa o agonistica, un festival, una partita, eccetera) o, tutt’al più in vivo differito o imitato (come nei docu-reality) mette in campo una quantità di ingredienti fissi. Quel che conta è la “variazione” che dona la personalità alla singola trasmissione e la distingue, quando ci riesce, dalle altre del medesimo tipo.
Immaginate ora di esservi messi in testa di rendere interessante il genere più esangue del momento: il talk show politico-sociale. Cerchereste personaggi inusitati da mettere in campo? No, perché tutti, a forza di avere il loro quarto d’ora di celebrità, hanno l’aspetto e il fascino dei limoni spremuti dimenticati nel frigo. Toglierete il conduttore, tanto per farlo strano? No, perché le conversazioni vanno avanti da sé soltanto a tavola, ma i vostri spettatori sono a casa e non attorno allo stesso desco. Visto che non si può agire “levando”, a Italia 1 con “Maggioranza Assoluta” hanno deciso per il “mettendo”, radunando avanzi e pezzi da ogni genere di programma, alla ricerca di un sapore originale.
Ecco allora gli ospiti e il dibattito, ma nello stile costrittivo delle primarie, con gli scrannetti frontali in fila e costretti a guardarci anziché a guardarsi; aggiungi l’elimination game tipo Grande Fratello per silurare ora l’uno ora un altro; metti anche l’Esperto da talent che prima ti osserva, poi ti fa le domandine rivelatorie e infine ti consegna la TAC mentale; aggiungi il collegato esterno –in realtà probabilmente nascosto in uno studiolo contiguo, buono per cambiare discorso o girare il dito nella piaga; e cospargi il tutto con la solfa dei social a sfruttare o inventare le digitazioni del popolo sovrano. Il tentativo di mischiare le carte c’è e si vede, ma al momento quel che ha funzionato meglio è l’ordine del dibattito, che costretto nel modello “primarie” ha limitato la caciara e guadagnato in concisione.
Per ora tutti gli altri addendi e prestiti da altri generi di programma hanno fatto più che altro confusione, ma… intanto il pubblico notturno, col 5% di share complessivo ha mostrato di gradire specie perché il guazzabuglio di elementi formali proprio della tv “giovane” (sport, factual, votazioni, social, eccetera) ha trattenuto i ventenni (con uno share doppio rispetto alla media) e non è dispiaciuto alla fascia fra i trenta e i cinquanta. Mentre ha respinto, come era scontato, gli over 65. Alla fin dei conti, un risultato “mosso” che potrebbe indurre a insistere, perfezionare e, magari, avanzare in prima serata. Comunque un sussulto di vita dalla terra desolata dei talk show.
Sciò Business
“Maggioranza Assoluta”, il nuovo talk su Italia 1 dove gli spettatori “eliminano” gli ospiti. E i giovani apprezzano
La televisione, quando fa la televisione, e cioè quando ti fa vedere qualcosa che accade lì per lì (lo scorrere tecnico del palinsesto, una chiacchierata cooperativa o agonistica, un festival, una partita, eccetera) o, tutt’al più in vivo differito o imitato (come nei docu-reality) mette in campo una quantità di ingredienti fissi. Quel che conta è la “variazione” che dona la personalità alla singola trasmissione e la distingue, quando ci riesce, dalle altre del medesimo tipo.
Immaginate ora di esservi messi in testa di rendere interessante il genere più esangue del momento: il talk show politico-sociale. Cerchereste personaggi inusitati da mettere in campo? No, perché tutti, a forza di avere il loro quarto d’ora di celebrità, hanno l’aspetto e il fascino dei limoni spremuti dimenticati nel frigo. Toglierete il conduttore, tanto per farlo strano? No, perché le conversazioni vanno avanti da sé soltanto a tavola, ma i vostri spettatori sono a casa e non attorno allo stesso desco. Visto che non si può agire “levando”, a Italia 1 con “Maggioranza Assoluta” hanno deciso per il “mettendo”, radunando avanzi e pezzi da ogni genere di programma, alla ricerca di un sapore originale.
Ecco allora gli ospiti e il dibattito, ma nello stile costrittivo delle primarie, con gli scrannetti frontali in fila e costretti a guardarci anziché a guardarsi; aggiungi l’elimination game tipo Grande Fratello per silurare ora l’uno ora un altro; metti anche l’Esperto da talent che prima ti osserva, poi ti fa le domandine rivelatorie e infine ti consegna la TAC mentale; aggiungi il collegato esterno –in realtà probabilmente nascosto in uno studiolo contiguo, buono per cambiare discorso o girare il dito nella piaga; e cospargi il tutto con la solfa dei social a sfruttare o inventare le digitazioni del popolo sovrano. Il tentativo di mischiare le carte c’è e si vede, ma al momento quel che ha funzionato meglio è l’ordine del dibattito, che costretto nel modello “primarie” ha limitato la caciara e guadagnato in concisione.
Per ora tutti gli altri addendi e prestiti da altri generi di programma hanno fatto più che altro confusione, ma… intanto il pubblico notturno, col 5% di share complessivo ha mostrato di gradire specie perché il guazzabuglio di elementi formali proprio della tv “giovane” (sport, factual, votazioni, social, eccetera) ha trattenuto i ventenni (con uno share doppio rispetto alla media) e non è dispiaciuto alla fascia fra i trenta e i cinquanta. Mentre ha respinto, come era scontato, gli over 65. Alla fin dei conti, un risultato “mosso” che potrebbe indurre a insistere, perfezionare e, magari, avanzare in prima serata. Comunque un sussulto di vita dalla terra desolata dei talk show.
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La7 e Mediaset contro il canone Rai. Serve? Sì. Ma perché mescolarlo alla pubblicità?
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Attacco Usa su larga scala contro lo Yemen controllato dagli Houthi. “È anche un avvertimento all’Iran”
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.