“Gloria era ancora viva e si lamentava quando io e Obert l’abbiamo gettata nell’acqua”. Gabriele Defilippi, 22 anni, confessa così al gip – che ha convalidato il suo arresto insieme a quello di sua madre Caterina Abbattista e dell’amante di lui, il54enne Roberto Obert – di avere partecipato al delitto di Gloria Rosboch, l’insegnante 49enne di Castellamonte scomparsa il 13 gennaio e ritrovata morta in un pozzo a Rivara, in provincia di Torino, il 19 febbraio. I risultati dell’autopsia, però, hanno escluso che la donna sia morta per annegamento e hanno confermato che la causa è stata lo strangolamento.”Dopo averla uccisa – ha proseguito Defilippi– abbiamo raccolto in un sacco tutte le sue cose e siamo andati a gettarle in giro per Torino“. Alla vittima sono stati sottratti 187mila euro in cambio della promessa – mai mantenuta – di una nuova vita insieme in Costa Azzurra. Ieri gli investigatori hanno sequestrato una cassetta di sicurezza intestata a Obert, dove potrebbe nascondersi la cifra.
La maestra andata a Sanremo intervistata a Pomeriggio Cinque – Intanto spuntano nuovi dettagli sull’omicidio, sulle relazioni tra i tre fermati e su quelle di Defilippi. Che riguardano donne over 40 circuite per trarne profitto, oltre a Marzia Lachello, maestra della scuola più piccola d’Italia salita sul palco di Sanremo pochi giorni fa. Pomeriggio Cinque aveva intervistato la donna nei giorni scorsi, tenendone però l’identità nascosta. Ora l’intervista è stata ritrasmessa: “Ho conosciuto Gabriele nell’anno scolastico 2012/2013 – ha detto – perché ho lavorato come insegnante di sostegno nella classe del fratellino. Non gli ho prestato soldi e non sono stata plagiata o sfruttata da Gabriele in nessun modo. Non ho nessun rapporto con quella famiglia da 3 anni e chiedo di essere lasciata in pace perché non ne posso più. Con loro ho avuto solo un rapporto professionale”.
Il rapporto tra i due, secondo quanto pubblicato dai media, è durato qualche mese nel 2013 e finito al termine di una breve convivenza. Dopo quasi tre anni di silenzio Gabriele Defilippi aveva ricontattato Lachello due giorni prima dell’arresto su Watsapp per dirle che sui giornali lo stavano accusando di averla truffata. E davanti al gip ieri, per la prima volta, il ragazzo ha pianto, accusando Obert – oltre che di avere materialmente soffocato Rosboch – di averlo violentato quando aveva 15 anni e, da allora, di essere rimasto “soggiogato per sempre”. I due e la madre di Defilippi sono accusati dell’omicidio, volontario e premeditato, dell’insegnante.
La versione di Defilippi: “Obert mi ha rovinato” – Davanti al gip, Defilippi ha parlato dell’amante definendolo “colui che mi ha rovinato, perché si è preso tutti i soldi“. Cioè tutti i 187mila euro della truffa all’insegnante uccisa. Il 22enne ha raccontato: “Quando ero ancora minorenne abbiamo avuto dei rapporti sessuali. Erano molestie nei miei confronti”. Sostiene inoltre che “Obert non è la persona che sembra: sapeva della professoressa Rosboch, mi ha sempre dato lui le dritte su come muovermi”. “Una volta ottenuto i soldi, li ho consegnati a Obert – ha dichiarato – perché lui sapeva come gestirli e me li avrebbe dati all’esigenza. Sono stato fregato”. Quando l’insegnante lo contattò, “io non potevo ridarle i soldi – ha detto ancora -, poiché Obert mi disse che gli erano rimasti solo 55mila euro, mentre gli altri li aveva spesi”. Quanto al luogo in cui è stato trovato il cadavere dell’insegnante uccisa, Defilippi ha riferito di averlo visto per la prima volta l’11 gennaio, due giorni prima del delitto, “quando io e Roberto siamo andati a ‘imboscarci‘”.
Obert contro Defilippi: “L’ha uccisa lui” – “L’ha uccisa lui, cogliendola di sorpresa con un laccio per stendere i panni”. La versione di Obert è opposta rispetto a quella del 22enne. Secondo l’amante del giovane, Gloria Rosboch, prima di morire, ha chiesto “con un filo di voce” all’ex allievo: “Cosa fai?”. La signora – ha aggiunto Obert – è riuscita ad afferrare la corda con una mano e io gli ho detto ‘ma che c… fai?’ cercando di afferrare a mia volta la corda, ma lui ha tirava più di noi”. Poi “la signora ha perso i sensi, ed è mancata. Arrivati nello spiazzo, Gabriele l’ha tirata giù dall’auto, l’ha messa sul prato e poi ha tirato nuovamente la corda intorno al collo“. Obert si è detto colto di sorpresa dall’assassinio: “Pensavo volesse solo intimorirla”.
Se Defilippi accusa l’amante di averlo soggiogato, ma Obert si descrive come la vittima del rapporto. “Mi comportavo come un servo, sia perché affascinato, sia perché impaurito”, ha detto. A differenza del giovane, l’uomo sostiene di avere visto l’ex discarica in cui è stato abbandonato il corpo della vittima soltanto “quel 13 gennaio”. E nega di avere ricevuto i 187mila euro della truffa messa a segno nei confronti della vittima. L’uomo ha aggiunto di avere aiutato Defilippi a sbarazzarsi del cadavere “per pietà”. E di avere paura “che qualcuno possa farmi del male in carcere perché non so con chi sia invischiato Gabriele“, che “frequentava delle persone poco raccomandabili”.
Le incongruenze della madre – Secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare del gip, il 13 gennaio, giorno della scomparsa di Gloria Rosboch, Caterina Abbattista ha fatto e ricevuto chiamate da un telefono intestato a Roberto Obert. Della circostanza la donna non ha mai riferito nulla ai carabinieri. Secondo il gip Tiseo, la ricostruzione fatta da Abbattista “risulta del tutto inveritiera“. Davanti ai magistrati la donna ha sempre sostenuto di non essersi mai allontanata dall’ospedale di Ivrea, dove lavorava come infermiera e aveva timbrato il badge alle 14.47 (orario di ingresso) e alle 22.55 (orario di uscita). Tuttavia, in quelle ore la donna – secondo l’accusa – si è recata a Montalenghe: le celle telefoniche hanno infatti agganciato il sul cellulare, dal quale avrebbe fatto una telefonata alle 19.19.
La relazione con la maestra andata a Sanremo – Marzia Lachello, oggi 34 anni, è la maestra della scuola più piccola d’Italia, a Ceresole Reale, in provincia di Torino. Per questo è stata invitata sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo. A raccontare la relazione tra lei e Defilippi è La Stampa. Il matrimonio della donna era “agli sgoccioli” e lì si è inserito il ragazzo, amante dei travestimenti maschili e femminili e che sui suoi profili social si descriveva come “consulente d’immagine e aspirante psichiatra”.
Il giovane, ai tempi della loro relazione nel 2013, pubblica sul suo profilo la foto del compleanno di Marzia (che poi cancella il 13 gennaio, giorno della scomparsa di Rosboch). Così il marito viene a sapere del tradimento che poi determina la fine del matrimonio. Segue qualche mese di convivenza. A giugno 2013 la donna ha un malore – Repubblica parla di crisi respiratoria, La Stampa lo attribuisce all’anoressia della maestra dovuta al peggioramento della relazione – e viene portata in pronto soccorso. Abbattista suggerisce di “non dire niente al marito”. Finisce la relazione, probabilmente perché Gabriele non intravede possibilità economiche, scopo anche di altre sue relazioni. Passano mesi e mesi di silenzio poi, due giorni prima dell’arresto, lui la ricontatta su Watsapp: “Scusami se ti disturbo – le scrive – leggo dai giornali che ti avrei preso migliaia di euro e pure l’auto”. Lei gli risponde chiarendo che tra loro non ci sono stati furti. E anche attraverso il suo legale, riporta Repubblica, la donna chiarisce: “Non c’è stata alcuna truffa. Gabriele non mi ha chiesto soldi e non mi ha chiesto l’uso di automobili“.
Cronaca Nera
‘Gloria Rosboch buttata nel pozzo viva’: Defilippi confessa. La maestra andata a Sanremo a ‘Pomeriggio 5’: “Lui non mi ha plagiata”
Gabriele Defilippi ha descritto così quanto accaduto all'insegnante di Castellamonte. I risultati dell’autopsia, però, hanno confermato la morte della donna per strangolamento. L'amante del giovane, Roberto Obert, dice di avere aiutato il giovane a sbarazzarsi del cadavere "per pietà"
“Gloria era ancora viva e si lamentava quando io e Obert l’abbiamo gettata nell’acqua”. Gabriele Defilippi, 22 anni, confessa così al gip – che ha convalidato il suo arresto insieme a quello di sua madre Caterina Abbattista e dell’amante di lui, il54enne Roberto Obert – di avere partecipato al delitto di Gloria Rosboch, l’insegnante 49enne di Castellamonte scomparsa il 13 gennaio e ritrovata morta in un pozzo a Rivara, in provincia di Torino, il 19 febbraio. I risultati dell’autopsia, però, hanno escluso che la donna sia morta per annegamento e hanno confermato che la causa è stata lo strangolamento.”Dopo averla uccisa – ha proseguito Defilippi– abbiamo raccolto in un sacco tutte le sue cose e siamo andati a gettarle in giro per Torino“. Alla vittima sono stati sottratti 187mila euro in cambio della promessa – mai mantenuta – di una nuova vita insieme in Costa Azzurra. Ieri gli investigatori hanno sequestrato una cassetta di sicurezza intestata a Obert, dove potrebbe nascondersi la cifra.
La maestra andata a Sanremo intervistata a Pomeriggio Cinque – Intanto spuntano nuovi dettagli sull’omicidio, sulle relazioni tra i tre fermati e su quelle di Defilippi. Che riguardano donne over 40 circuite per trarne profitto, oltre a Marzia Lachello, maestra della scuola più piccola d’Italia salita sul palco di Sanremo pochi giorni fa. Pomeriggio Cinque aveva intervistato la donna nei giorni scorsi, tenendone però l’identità nascosta. Ora l’intervista è stata ritrasmessa: “Ho conosciuto Gabriele nell’anno scolastico 2012/2013 – ha detto – perché ho lavorato come insegnante di sostegno nella classe del fratellino. Non gli ho prestato soldi e non sono stata plagiata o sfruttata da Gabriele in nessun modo. Non ho nessun rapporto con quella famiglia da 3 anni e chiedo di essere lasciata in pace perché non ne posso più. Con loro ho avuto solo un rapporto professionale”.
Il rapporto tra i due, secondo quanto pubblicato dai media, è durato qualche mese nel 2013 e finito al termine di una breve convivenza. Dopo quasi tre anni di silenzio Gabriele Defilippi aveva ricontattato Lachello due giorni prima dell’arresto su Watsapp per dirle che sui giornali lo stavano accusando di averla truffata. E davanti al gip ieri, per la prima volta, il ragazzo ha pianto, accusando Obert – oltre che di avere materialmente soffocato Rosboch – di averlo violentato quando aveva 15 anni e, da allora, di essere rimasto “soggiogato per sempre”. I due e la madre di Defilippi sono accusati dell’omicidio, volontario e premeditato, dell’insegnante.
La versione di Defilippi: “Obert mi ha rovinato” – Davanti al gip, Defilippi ha parlato dell’amante definendolo “colui che mi ha rovinato, perché si è preso tutti i soldi“. Cioè tutti i 187mila euro della truffa all’insegnante uccisa. Il 22enne ha raccontato: “Quando ero ancora minorenne abbiamo avuto dei rapporti sessuali. Erano molestie nei miei confronti”. Sostiene inoltre che “Obert non è la persona che sembra: sapeva della professoressa Rosboch, mi ha sempre dato lui le dritte su come muovermi”. “Una volta ottenuto i soldi, li ho consegnati a Obert – ha dichiarato – perché lui sapeva come gestirli e me li avrebbe dati all’esigenza. Sono stato fregato”. Quando l’insegnante lo contattò, “io non potevo ridarle i soldi – ha detto ancora -, poiché Obert mi disse che gli erano rimasti solo 55mila euro, mentre gli altri li aveva spesi”. Quanto al luogo in cui è stato trovato il cadavere dell’insegnante uccisa, Defilippi ha riferito di averlo visto per la prima volta l’11 gennaio, due giorni prima del delitto, “quando io e Roberto siamo andati a ‘imboscarci‘”.
Obert contro Defilippi: “L’ha uccisa lui” – “L’ha uccisa lui, cogliendola di sorpresa con un laccio per stendere i panni”. La versione di Obert è opposta rispetto a quella del 22enne. Secondo l’amante del giovane, Gloria Rosboch, prima di morire, ha chiesto “con un filo di voce” all’ex allievo: “Cosa fai?”. La signora – ha aggiunto Obert – è riuscita ad afferrare la corda con una mano e io gli ho detto ‘ma che c… fai?’ cercando di afferrare a mia volta la corda, ma lui ha tirava più di noi”. Poi “la signora ha perso i sensi, ed è mancata. Arrivati nello spiazzo, Gabriele l’ha tirata giù dall’auto, l’ha messa sul prato e poi ha tirato nuovamente la corda intorno al collo“. Obert si è detto colto di sorpresa dall’assassinio: “Pensavo volesse solo intimorirla”.
Se Defilippi accusa l’amante di averlo soggiogato, ma Obert si descrive come la vittima del rapporto. “Mi comportavo come un servo, sia perché affascinato, sia perché impaurito”, ha detto. A differenza del giovane, l’uomo sostiene di avere visto l’ex discarica in cui è stato abbandonato il corpo della vittima soltanto “quel 13 gennaio”. E nega di avere ricevuto i 187mila euro della truffa messa a segno nei confronti della vittima. L’uomo ha aggiunto di avere aiutato Defilippi a sbarazzarsi del cadavere “per pietà”. E di avere paura “che qualcuno possa farmi del male in carcere perché non so con chi sia invischiato Gabriele“, che “frequentava delle persone poco raccomandabili”.
Le incongruenze della madre – Secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare del gip, il 13 gennaio, giorno della scomparsa di Gloria Rosboch, Caterina Abbattista ha fatto e ricevuto chiamate da un telefono intestato a Roberto Obert. Della circostanza la donna non ha mai riferito nulla ai carabinieri. Secondo il gip Tiseo, la ricostruzione fatta da Abbattista “risulta del tutto inveritiera“. Davanti ai magistrati la donna ha sempre sostenuto di non essersi mai allontanata dall’ospedale di Ivrea, dove lavorava come infermiera e aveva timbrato il badge alle 14.47 (orario di ingresso) e alle 22.55 (orario di uscita). Tuttavia, in quelle ore la donna – secondo l’accusa – si è recata a Montalenghe: le celle telefoniche hanno infatti agganciato il sul cellulare, dal quale avrebbe fatto una telefonata alle 19.19.
La relazione con la maestra andata a Sanremo – Marzia Lachello, oggi 34 anni, è la maestra della scuola più piccola d’Italia, a Ceresole Reale, in provincia di Torino. Per questo è stata invitata sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo. A raccontare la relazione tra lei e Defilippi è La Stampa. Il matrimonio della donna era “agli sgoccioli” e lì si è inserito il ragazzo, amante dei travestimenti maschili e femminili e che sui suoi profili social si descriveva come “consulente d’immagine e aspirante psichiatra”.
Il giovane, ai tempi della loro relazione nel 2013, pubblica sul suo profilo la foto del compleanno di Marzia (che poi cancella il 13 gennaio, giorno della scomparsa di Rosboch). Così il marito viene a sapere del tradimento che poi determina la fine del matrimonio. Segue qualche mese di convivenza. A giugno 2013 la donna ha un malore – Repubblica parla di crisi respiratoria, La Stampa lo attribuisce all’anoressia della maestra dovuta al peggioramento della relazione – e viene portata in pronto soccorso. Abbattista suggerisce di “non dire niente al marito”. Finisce la relazione, probabilmente perché Gabriele non intravede possibilità economiche, scopo anche di altre sue relazioni. Passano mesi e mesi di silenzio poi, due giorni prima dell’arresto, lui la ricontatta su Watsapp: “Scusami se ti disturbo – le scrive – leggo dai giornali che ti avrei preso migliaia di euro e pure l’auto”. Lei gli risponde chiarendo che tra loro non ci sono stati furti. E anche attraverso il suo legale, riporta Repubblica, la donna chiarisce: “Non c’è stata alcuna truffa. Gabriele non mi ha chiesto soldi e non mi ha chiesto l’uso di automobili“.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.