Bankitalia ha inflitto sanzioni per oltre due milioni di euro ai componenti degli ultimi due consigli di amministrazione di banca Etruria, nonché ai membri del collegio sindacale. Via Nazionale parla di 27 persone tra amministratori, sindaci, direttore generale, precisando che ai singoli sono state comminate sanzioni che vanno dai 52.000 ai 130.000 euro a seconda del grado di responsabilità e del periodo di permanenza in carica. Secondo quanto scrivono Nazione e Corriere di Arezzo, nell’elenco figurano gli ultimi due presidenti, Lorenzo Rosi e Giuseppe Fornasari, i vice presidenti Alfredo Berni e Pier Luigi Boschi e l’ex direttore generale Luca Bronchi. Le multe più alte sono quelle elevate nei confronti di Rosi, Berni, Boschi e dei consiglieri Andrea Orlandi e Luciano Nataloni, pari a 130mila euro. Per l’ex direttore generale Luca Bronchi sanzione di 129mila euro, mentre per il predecessore di Rosi alla presidenza, ovvero Giuseppe Fornasari, è stata fissata una multa di 69.500 euro. Le sanzioni, in totale, ammontano a due milioni e 236.500 euro.
Dopo le prime multe, per due milioni e mezzo di euro, risalenti al periodo precedente al 2014, Bankitalia aveva annunciato l’avvio di un secondo procedimento. Le sanzioni inflitte da Bankitalia a meno di due settimane dalla scadenza dei termini concludono un procedimento amministrativo avviato con l’atto di incolpazione che era seguito all’ultima ispezione guidata da Giordano Di Veglia.
Tra il novembre 2014 e la fine di febbraio 2015, oltre il commissariamento che risale all’11 febbraio, gli ispettori avevano accertato numerose irregolarità tutte poi contestate in aprile, cui in luglio gli interessati avevano opposto le loro controdeduzioni. Tra le accuse, i crediti deteriorati per i quali erano state necessarie ulteriori coperture per 622 milioni e le consulenze per 17 milioni di euro.
Le sanzioni decise all’inizio del mese, spiega Bankitalia, arrivano dopo “una lunga e articolata procedura iniziata nel maggio del 2015, a seguito degli esiti dell’accertamento ispettivo condotto presso la Bpel fra il novembre 2014 e il febbraio 2015”. Via Nazionale evidenzia che gli esiti sono stati “particolarmente negativi” – con un giudizio numerico riassuntivo di 6 in una scala di crescente negatività da 1 a 6 – e condussero la Banca d’Italia a proporre al ministro dell’Economia e delle Finanze di sottoporre la Banca ad amministrazione straordinaria, disposta il 10 febbraio 2015.